43 morti meritano rispetto: Autostrade farebbe meglio a tacere

di MoVimento 5 Stelle

Un ponte crolla e fa 43 vittime. Intere famiglie distrutte, vite spezzate e sogni infranti. Tanti genovesi che non hanno più una casa. Centinaia di imprese in ginocchio. Un dolore enorme che ha unito un’intera nazione nel cordoglio per una tragedia che non doveva capitare. Oggi il cda di Autostrade per l’Italia, a poche settimane da quel giorno, si è riunito per un aggiornamento sul crollo del Ponte Morandi e ha “confermato di aver adempiuto in modo puntuale agli obblighi concessori”.

Hanno superato il limite della vergogna.

L’articolo 3 della Convenzione con Aspi vincola il Concessionario a provvedere alla gestione tecnica delle infrastrutture, al mantenimento della funzionalità attraverso la manutenzione e la riparazione TEMPESTIVA delle stesse.
In questa tragica vicenda, invece, di tempestivo abbiamo visto soltanto Pd, Forza Italia e gran parte della stampa italiana correre in soccorso dei Benetton per provare a salvare loro la faccia.

Atlantia ha fatto introiti miliardari grazie al sostegno politico dei Governi di centrodestra e centrosinistra mentre gli italiani, che pagano pedaggi carissimi, sono costretti ad avere paura ogniqualvolta attraversano un ponte sulla rete autostradale costruita dai nostri padri e dai nostri nonni con i soldi pubblici.

Accordi surreali, desecretati solo grazie a questo Governo dopo 10 anni di silenzio, la manutenzione delle nostre strade ridotta all’osso e questi signori si permettono di affermare che hanno adempiuto ai loro obblighi? Nemmeno davanti a 43 MORTI mostrano un minimo di rispetto.

La loro indecenza non sorprende: sono anni che combattiamo questo sistema e rimetteremo le cose a posto. Cambieremo tutto: non lasceremo che le vittime del Ponte Morandi muoiano due volte. Il messaggio che ci è arrivato da migliaia di persone che abbiamo avuto l’onore di ascoltare in queste settimane è stato chiarissimo: i cittadini devono tornare ad avere un sistema autostradale sicuro, servizi migliori e pedaggi più bassi. La nostra rete autostradale ritornerà finalmente agli italiani. Dopo queste ennesime indegne dichiarazioni è davvero il minimo che possiamo fare.