Italia Smart nation: meno leggi, meno burocrazia

di Luigi Di Maio

Secondo i nostri studi nel 2025 circa il 50% dei lavori in Italia sarà creativo, e il 60% dei lavori come li conosciamo oggi si trasformerà o sparirà. Tra i lavori creativi ci sono sicuramente quelli legati all’innovazione, che sono il nostro obiettivo di governo: investire in innovazione, investire in una Smart Nation, quindi in uno stato intelligente che cominci a fare meno leggi (e meno burocrazia), che cominci a sviluppare nuove professioni, ma soprattutto che protegga le startup innovative che nascono e che danno lavoro a giovani o meno giovani.

Oggi siamo al Talent Garden, che è uno degli spazi che ospitano le imprese innovative: qui ci sono circa 400 persone, la fablab per le stampanti 3D, ci sono servizi di formazione per giovani che vogliono entrare nel mondo di queste professioni innovative, nel mondo del web marketing, dei social media e così via.

Questi settori sono i settori del futuro, oggi hanno 35mila, 36mila addetti ma sono destinati ad avere una crescita esponenziale nei prossimi cinque o dieci anni. Se perdiamo il treno dell’innovazione perderemo la possibilità di impiegare i giovani che abbiamo all’estero, ma anche i giovani che si stanno per diplomare o che stanno entrando all’università. Che cosa si deve fare? Prima di tutto lasciare in pace chi fa impresa in questo settore, quindi meno leggi, meno burocrazia. La burocrazia è uno Stato che fa una legge ogni due giorni e mezzo, e rende la vita un inferno a chi fa impresa; la seconda cosa è investirci: con il Venture Capital ma anche con i nostri investimenti come Stato, quindi una banca pubblica per gli investimenti che dia una mano alle realtà innovative in questo settore; e poi la terza cosa è immaginare un Stato che digitalizzi la pubblica amministrazione ma che allo stesso tempo permetta al nostro Paese di creare ad esempio un nuovo concetto di mobilità, un milione di auto elettriche entro il 2020, un nuovo concetto di pubblica amministrazione digitalizzata, un nuovo concetto anche di istruzione e di università, sempre più in rete con i mondi produttivi.

E’ un’ idea di Paese da qui a 10 anni, a 15 anni, che non guarda alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni.

Oggi è stata una giornata molto importante, ci siamo confrontati con i country manager di startup importanti, di aziende innovative importanti, e abbiamo portato a casa tante informazioni che ci serviranno per il lavoro del nostro gruppo parlamentare ma anche e soprattutto per il nostro governo, quando nel 2018 se vorrete governeremo questo Paese. Mettiamo insieme tutte le professionalità, tutte le intelligenze, tutte le informazioni per rilanciare un paese che è penultimo in Europa, solo prima della Grecia, per occupazione giovanile. I giovani sono sicuramente il futuro, ma sono soprattutto il presente: in questo mondo dell’innovazione ci sono gli Olivetti del futuro. Grazie

Ps: si ringrazia Talent Garden per l’ospitalità e la cortesia