Renzi, Alfano: #DoYouKnowCaridi?

di MoVimento 5 Stelle Parlamento

Il MoVimento 5 Stelle oggi chiede la calendarizzazione urgente in Aula e prima della pausa estiva della votazione sulla richiesta di arresto pervenuta dalla Procura di Reggio Calabria a carico del Senatore Antonio Stefano Caridi accusato di associazione mafiosa di natura anche straniera. Lo faremmo attraverso la capigruppo prevista per le ore 13 e durante l’incontro delle ore 16 previsto tra i parlamentari del M5S, Stefano Lucidi, Alessandro Di Battista e Giulia Sarti ed il Presidente del Senato Piero Grasso.
Il Bomba si è mai accorto che il suo Governo e la sua riforma costituzionale per un periodo si sono sostenuti anche con i voti del senatore Antonio Stefano Caridi, accusato di associazione mafiosa anche di natura straniera (416 bis cp) nell’ambito dell’indagine sulla “cupola segreta” della ‘ndrangheta scoperta dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
Alfano si è mai accorto di aver avuto all’interno del proprio partito e in Senato Caridi per il quale Palazzo Madama sarà chiamato a rispondere alla richiesta d’arresto per associazione mafiosa avanzata dal Tribunale di Reggio Calabria? Cosa avrà chiesto il senatore Caridi ad Alfano e al Bomba quando è stato componente della commissione Industria, Commercio e Turismo e quando ha ricoperto il ruolo di parlamentare per le questioni regionali? Ci dicano se ci sono stati degli scambi di favori, di cui sono a conoscenza o di cui è a conoscenza l’intero NCD! Caridi, infatti, come recita l’ordinanza della Procura di Reggio Calabria, sarebbe stata la figura politica di riferimento della cosca dell’ndrangheta De Stefano Archi di Reggio Calabria a cui affidare ruoli pubblici e cariche in grado di agevolare il buon esito del programma criminoso in termini di interessi patrimoniali ed economici in cambio di favori elettorali. Caridi avrebbe operato in modo stabile, continuativo e consapevole a favore del sistema criminale di tipo mafioso, mediante l‘uso deviato della propria carica pubblica da Senatore, pagata dai cittadini.
Adesso la Giunta per le autorizzazioni e le immunità parlamentari sta esaminando il suo caso che dovrà essere votato prima in Giunta e poi in Aula. L’Aula questa volta ha la responsabilità di far venire meno lo scudo dell’immunità concesso come privilegio alla casta. Quella stessa che protegge gli indagati i condannati e i corrotti, sempre più presenti in parlamento e che la riforma della costituzione pensata da Boschi – Bomba e Verdini, con i voti anche di Caridi, vorrebbe estendere a sindaci e consiglieri regionali, quali futuri senatori.