Ripartiamo dalle TV locali per dare valore all’informazione

“[…] Il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani, nonostante il suo stipendio di 300 mila euro annuali continua a servire il gruppo dei partiti che lo ha eletto e che ha in programma di cancellare le poche voci libere rimaste di radio e televisioni locali. Egli, oltre ad emanare continue delibere vessatorie se non liberticide, ha proceduto contro la legge affidando alle società private Audiradio e Audicom le indagini di ascolto quando la legge 249/97 stabilisce che a curarle deve essere la stessa Agcom tollerando incredibilmente che i telegiornali omettano la voce di importanti gruppi politici come il MoVimento 5 Stelle, o ne parlino solo per diffamarlo. […] Nonostante la nostra regolare comunicazione testimoniata da questo scritto inviato a tutte le agenzie, era prevedibile il silenzio, in particolare quello del servizio pubblico della Rai e di altri mezzi disinformativi nazionali, assuefatti ormai da oltre dieci anni a ignorare le notizie quotidiane che interessano i cittadini, per inseguirne altre finte esplosive, peti di politici o altro, rivelandosi sempre di più al grosso pubblico come esempi di inutilità informativa. Sappiano le Radio e Televisioni locali supplire all’atteggiamento dei ladri di verità nazionali, informando convenientemente e correttamente i loro ascoltatori. [leggi tutto su La Cosa]” Mario Albanesi, presidente del Coordinamento nazionale Nuove Antenne (CONNA)