EXPO: nutrire il pianeta, affamare i disoccupati

“Siccome si tratta del nobile intento di “Nutrire il pianeta“, guai ad attaccarsi al vil denaro. E così, i giovani che andranno a lavorare per l’EXPO sono stati arruolati a forza in veste di “volontari” e dovranno sovvenzionarsi da soli. Proprio così. Quell’EXPO costruita con i nostri soldi e che ha devastato mezza Milano, ci è stata fatta ingollare con la solita scusa dei “posti di lavoro” che la propaganda 24/7 ha strombazzato grazie ai media. Finora però si sono visti solo posti di lavoro per mafiosi, cementisti, mazzettari, politici corrotti e gente il cui curriculum è fondato sulla fedina penale, mentre i miracolosi posti per i disoccupati restavano lettera morta.
Finalmente sono arrivati: oltre 18 mila posti di “volontariato” a 400 euro per due settimane, con incluso un solo pasto e niente pernottamento né treno (moltissimi arriveranno dalle regioni limitrofe). In pratica, si paga per lavorare. Pensate che la definizione di “lavoratore volontario” è frutto di un accordo coi sindacati, per la prima volta nella storia del Paese. Una vergogna che ricade quindi sulle spalle di molti complici. Eppure, sei anni fa la propaganda ci sciorinava cifre mirabolistiche, 20 miliardi di investimento totale per ben 70 mila posti di lavoro. Se i risultati sono questi, devastazione, inquinamento, corruzione, affollamento di patrie galere e prese in giro ai disoccupati, a conti fatti sarebbe stato meglio distribuire i 20 miliardi ai 70 mila ipotetici lavoratori: fa 287 mila euro a testa. Li avremmo sistemati tutti a vita, e senza bisogno di sistemare Milano per le feste.