Ho 65 anni e svolgo, da sempre, la bellissima attività di Calzolaio tramandata mi da mio nonno Alberto. Preciso che la mia è una famiglia di calzolai, il primo fu Adalberto nel 1678 a Casalecchio di Reno in provincia di Bologna.
Ora sono in pensione, ho insegnato il mestiere a ben 54 ragazzi e, quasi tutti, hanno continuato. Ora mio figlio minore Mirko ha rilevato la mia, ultima, bottega e continua la dinastia di calzolai.
È un bellissimo mestiere e da tantissime soddisfazioni. Non è vero che non c’è lavoro, se uno è un vero Calzolaio vive dignitosamente.
Signori se volete imparare questo meraviglioso mestiere è possibile impararlo alla scuola di bergamo l arte del calzolaio. qui ho potuto imparare e aprire la mia attività http://www.calzoleriamoderna.it un saluto a tutti e buona fortuna
Ho quasi 35 anni e sono un paio di anni che lavoro pelle e cuoio (a tempo perso) ed il mio sogno è aprire una piccola botteghina artigianele di calzolaio e pelleteria rtigianale. Sono mesi che cerco qualcuno che mi insegni a riparare le scarpe per poter poi imparare a crearle. Trovare qualcuno che mi insegni è stato una impresa. Con un po di fortuna ho trovato un signore di 80 anni che lo fa ormai per passione in una minuscola botteghina in un paesino: assumermi è fuori discussione, quindi devo andare a “fare 2 chiacchere” in negozio per “rubare con gli occhi”. Essendo disposto a passare l’attività sono subito andato ad informarmi e mi hanno praticamente segato le gambe: tra aprire partita iva, inps , inail, corsi sulla sicurezza , adeguamento del fondo, tasse, anticipo per le tasse dell’anno successivo , spese per contabilità, affitto, luce , ecc. ecc. parto gia indebitato fino al collo. Tutto senza considerare i macchinari e le attrezature. Poi si continua a dire che i giovani non hanno voglia di fare lavori pesanti e umili… la cosa piu triste è che in altri paesi europei a persone come me( e come molti altri) lo stato incentiva ed aiuta in mille modi , in Italia ti tassa e basta ancor prima di partire , senza poi parlare delle banche…. P.S. Sono diplomato in lingue , attestato di O.S.S. , e in questo momento lavoro in una cooperativa fatta tra amici disoccupati un cui potiamo ulivi, tagliamo bosco, facciamo le carbonaie alla vecchia maniera ed anche questo senza un minimo aiuto da parte dello stato per quanto riguarda incentivi o aiuti ai giovani…. ma già a 35 anni ormai siamo vecchi….
Buongiorno, le scrivo da una società di ricerca e selezione del personale, sono alla ricerca di un calzolaio per importante marchio di di sneakers, vorrei mettermi in contato con lei, potrebbe inviarmi i suoi riferimenti telefonici, alla seguente e-mail: silvia.arienti@randstad.it
Grazie
Buongiorno ho visto ora questo articolo perchè prima non avevo un account.Sono un calzolaio artigiano di 43 anni .
Ho iniziato l’attivitá 15 anni fà facevo un altro lavoro molto meglio retribuito,giovane politico in carriera mi piaceva usare le mani e atempo perso andavo da questi vecchi per farmi un portafoglio.siamo diventati amici e purtroppp uno di questi è morto e ho iniziato ad aiutarli.Nel 98 ho rilevato l’attività e ho mollato le altre attività già allora schifato dalla politica di partito.Partendo dall’idea che tutto ciò che si ripara è immondizia in meno dando così il mio piccolo contributo per cambiare il mondo.
Ora purtroppo siamo allo sfascio perchè i mestieri non vengono piú riconosciuti come tali.
Se si vogliono salvare secondo ilmio modesto parere si devono riconoscere (come avviene in altri paesi)come lavori sociali.
Riconoscibiltá da quelli che lavorano con gli stessi principi del mercato( vedi riparazioni rapide)che durano uguale al tempo che si dedica alla riparazione e ai materiali che si usano.Scuole di mestiere . Riconoscibilità dei materalida parte dei fruitore del servizio.consapevplezza da parte del consumatore della tossicità dei prodotti a basso costo .Riparazione e costruzione su nuovo duraturo con garanzia sul proprio lavoro.ecc.Sarebbe importante se si vuole salvare questi mestieri bisognerebbe apprire ua seria discussione e allora ci sarebbe veramente tanto lavoro.
Io mi metto a disposizione sono tanti anni che provo a farla e imparo e insegno con grande fatica e umiltà,perchè comunque è una passione e non si fà per i soldi ma si puó campare dignitosamente.questo il mercato ormai in tutti i lavori lo stà impedendo.
Giuliano
“Cari lettori!!!! ho 30 anni e faccio la calzolaia!!!!! Mi reco quasi ogni
mattina presso la bottega di un calzolaio per imparare questo mestiere. Lo
faccio no per via della crisi,ma solo perchè è una passione che ho da
quando ero piccola!!!!! Noi giovani dobbiamo lottare per il nostro
futuro…Non nego che è stato difficile anche per me trovare un
calzolaio,visto che sono spariti,che non avesse pregiudizi in quanto donna
e combattere per quasi un anno contro la burocrazia italiana!
E’ difficile per tutti…nessuno deve accontentarsi.Combattiamo per i
nostri diritti lavorativi e realizziamo i nostri sogni!”
ciao, anche io vorrei imparare a fare il calzolaio. secondo te in quanto tempo si può imparare, in modo da poterlo fare da solo senza l’aiuto di qualcuno?
potresti rispondermi par mail per favore? andrea.messina83@tiscali.it
Ciao Cristina,
Sono Federico, abito a Roma e ho 23 anni. Ho letto solo ora il tuo commento perchè mi sono imbattuto in questo video curiosando su internet. Studio scienze politiche ma sono intenzionato a scoprire i lavori di una volta, riportare l’antico sapere dell’artigianato nelle nostre mani significa valorizzare un patrimonio di conoscenze e vuol dire darci la possibilità di lavorare facendo ciò che ci piace. Ecco, volevo chiederti qual’è la tua esperienza? credi che se si fa la così detta gavetta poi ci sia domanda per fare il calzolaio?! si dice che i giovani non vogliano più fare questi lavori, è vero, allora si può fare? ecco la mia mail se vuoi rispondermi te ne sarò gratissimo.
Cari lettori!!!! ho 30 anni e faccio la calzolaia!!!!! Mi reco quasi ogni mattina presso la bottega di un calzolaio per imparare questo mestiere. Lo faccio no per via della crisi,ma solo perchè è una passione che ho da quando ero piccola!!!!! Noi giovani dobbiamo lottare per il nostro futuro…Non nego che è stato difficile anche per me trovare un calzolaio,visto che sono spariti,che non avesse pregiudizi in quanto donna e combattere per quasi un anno contro la burocrazia italiana!
E’ difficile per tutti…nessuno deve accontentarsi.Combattiamo per i nostri diritti lavorativi e realizziamo i nostri sogni!
Nel mio paese un mio coetaneo (43) lo ha fatto!!! Ha mollato un lavoro fisso in un azienda di sementi, ha fatto il garzone per un po’, adesso ha una bottega di ciabattino tutta sua!!! E’ proprio vero. Bisogna riavvicinarsi ai vecchi lavori da artigiano. Se lo stato da una mano, secondo me si aprirebbero molte porte per l’occupazione.
Totalmente d’accordo. Oggi non importa che tipo di lavoro tu faccia per avere successo, l’importante è che tu lo faccia bene e che sia richiesto. Vent’anni fa bastava essere un avvocato qualunque o un ingegnere qualunque per avere il posto assicurato e un reddito brillante. Oggi abbiamo idraulici e muratori che guadagnano più di me nonostante la mia laurea, l’esperienza lavorativa e la responsabilità sul posto di lavoro. Non lamentiamoci, è giusto così: è la legge di mercato. Insegnamo ai nostri figli che ogni lavoro è dignitoso, invece di inculcare nella loro testa il dogma università=lavoro sicuro
Non credo sia giusto chiedere a chi ha una laurea a 30 anni di lasciare tutto per fare il calzolaio. La selezione dovrebbe essere fatta a scuola: più esigenti ma anche meglio attrezzate e organizzate.
Bersani : «Il modello per mia figlia non è certo Belen ma il ministro Fornero» .
Questa frase surreale e demenziale fuga i miei ultimi dubbi, ora mi è chiaro che
anche Bersani è un fannullone parassita come Uolter, Marchionne, Passera, Monti,
Napolitano.
Nono sono d’accordo. O meglio avrebbe anche senso fare un lavoro di base, che sia il falegname, l’operaio o il contadino.
Lavori nobili anche se considerati umili. Ma oggi ha commercialmente poco senso.
Perchè fare l’elettrotecnico, il calzolaio o altro quando nessuno ripara più nulla? QUando un prodotto nuovo arriva dalla cina a metà prezzo di una riparazione?
Quando nazioni lontane possono permettersi di usare SCHIAVI come mano d’opera a buonissimo mercato in barma a ogni regola internazionale?
oggi si dovrebbe cercare di fare quei lavori ad alto valore aggiunto, di esperienza di elitte come il ricercatore, per portare innovazione.
Di calzolai ormai il mondo ne ha miliardi e praticamente a gratis.
Non ci sono miliardi di biologi però.
Solo che in Italia nessuno fa ricerca e innovazione quindi non puoi fare nemmeno quello.
LOL
No nn fa ridere 😐
Quindi che fare ?
3 opzioni:
– Andare all’estero a fare lavori di qualità
– Fallire
– Adeguarsi e fare gli schiavi
La scelta dell’Italia temo sia la terza, dell’Argentina è stata la seconda e ora nn sela passa peggio di noi…
– Regolamentare seriamente il mondo del lavoro, boicottare e porre embargo sui prodotti realizzati in violazione delle norma nazionali ed internazionali, asili nido nelle medie e grandi imprese, sestuplicare i fodi alla ricarca, combattere monopoli cartelli e concorrenze sleali, insomma le misure minime e logiche da prendere…
Ma sembra non interessi a nessuno dei gruppi di persone che prendono decisioni indipendenti (ademocratiche) in questo paese, che siano sindaci, onorevoli, “tecnici”, politici, banchiari, mafiosi, pretio ballerine …
Capisco i commenti di rabbia dei giovani,sono giovane anchio,non fraintendetemi,ma l italia adesso ha bisogno di voi giovani,purtroppo i tempi sono questi e bisogna che ci adattiamo senò siamo fottuti,parlo a voi di qualunque schieramento voi siate,so che per certi di voi è inaccettabile ma tiriamoci sù di manica,noi italiani siamo i migliori come inventiva quindi adattiamoci a qualunque lavoro,trasferiamoci di città,lavoriamo anche sabati e domeniche,fottiamoci delle ferie adesso quello che conta è il lavoro che vuol dire dignità per ogni persona,dopo i frutti verranno,non demoralizziamoci perchè senò siamo fottuti,non arrendiamoci senò siamo fottuti lo stesso,nessuno ci regalerà niente,quindi armiamoci di coraggio ad affrontare la vita con semplicità,non serve a niente lamentarci,sappiamo bene che le mele marce stanno dappertutto,ma alla fine chi merita avrà merito…facciamo vedere agli altri stati che abbiamo le palle per affrontare questa crisi….non lamentiamoci per caxxate,facciamo quello che hanno fatto i nostri nonni e genitori,a testa alta…vedrete che ce la facciamo! Quindi lavoriamo per l italia che deve restare unita in tutti i sensi. dio ci aiuti.
carissimo giornalista G.N. ma che cosa ti viene in mente di scrivere …, guarda che secondo me non sai fare nemmeno il giornalista oppure lo sai fare benissimo riferendomi alla massa dei giornalisti che sparano cazzate… perchè non lo fai tu il calzolaio? aprendoti una p.iva a pagare un fitto di un attività comm.pagare almeno un dipendente e via dicendo… mi meraviglio come mai ti fanno scrivere in quessto sito.. la signora Damigiana Lambrusca che ti ha inviato il commento il 18.02.12 alle ore 20:10 ha proprio ragione ..
se vuoi rispondimi a venfranc@hotmail.com
Idiozie… sono tutti con l’acqua alla gola tranne quei pochi che hanno una clientela rodata nel tempo e che fanno nero.
Andate a parlare con dei commercialisti…quel tipo di artigiani sono in rosso…
Le scarpe le fanno fare in Cina in Vietnam in Romania in Bangladesh… non siamo negli anni 50… non prendiamo in giro i giovani.
Con la crisi attuale la gente tornerà a buttare meno e a fare riparare di piu le scarpe ..
Altro che 60 – 70 euro per scarpe usate 6 mesi e sbattute via , tanto paga papà .
Perfettamente d’accordo con te.
Ho 38 anni e faccio il calzolaio dopo una lunga esperienza nelle scarpe ….ora è un lavoro che non rende!
Dalla mattina alla sera per avere meno di un operaio al primo livello.
Ora è rimasta la passione e l’amore per quello che faccio …finita quella poi?
ciao a tutti sono un calzolaio,non è tutto rose e fiori come sembra,ci sono troppe scarpe economiche con fondi in materiali sintetici a volte molto difficili da riparare,per fortuna ci sono ancora ottimi clienti che comprano scarpe in cuoio ma credetemi solo una piccola parte le risuola anche perchè un lavoro ben fatto deve necessariamente avere un costo,quindi se non sono di fascia medio alta non lavori.tenere aperta una bottega costa:affitto,inps,inail,energia elettrica,gas,estintore con manutenzione,assicurazione ecc.ecc e in fondo nessuna garanzia,niente malattia,niente ferie pagate,quindi devi sempre sperare di lavorare per poter pagare tutte le spese! saluti da massimo
Monti annuncia la Black List di coloro che non battano lo scontrino..uuu igrandi evasori!….poi parlano di abbonare l’ultimi 18 mesi di carcere ai delinquenti!!..oggi se hai un attività autonoma rischi e basta e se le cose vanno male ci rimetti pure i soldi investiti e così passi pure da stronzo!!cornuto e mazziato,grazie a questo stato che premi li stronzi e batocchia la gente onesta.
I giovani fanno bene a non rischiare, soldi che oltretutto non hanno!oppure rischiare di perdere i soldi dati dai genitori!
Vi ricordo qualche dato…2011 12000 aziende fallite…100.000 persone hanno perso l’occupazione!
Abbiamo fornitori che aspettano da anni di essere liquidati dallo stato..90 mld..di crediti non riscossi!..facile dire: ARMATEVI E PARTITE..!
Se proprio volete aprire un attività..andate via dall’italia!
Concordo pienamente!! Anzi, aggiungo che chi può avere un pezzetto di terra anche in affitto sarebbe bene che imparasse a coltivare l’orto, attività questa prerogativa solo delle persone anziane
Si ho capito da che pulpito,logico chi i politici aiutino i figli lo farebbe chiunque,ma basta però fare sempre le stesse critiche”ma il lavoro non fa per me,i politici prendono milioni,i lavoratori vogliono diritti,ferie…” finchè avremo queste scuse non si va in nessuna parte,bisogna sacrificarsi da giovani per avere dei bei frutti un domani…te lo dico io che di giovani ingamba e con voglia di creare ne vedo gran pochi,forse imbambolati dalla tv,calciatori veline…non si vedono nel loro futuro…e te lo dico io che ho 34 anni,mica sono vecchio…
Il calzolaio è proprio il tipico mestiere che si tramanda di padre in figlio oppure da padrone a garzone. Non puoi metterti a farlo a 45 anni, però certo, è uno di quei mestieri da riprendere in considerazione. Altrochè.
e un ragionamento da altri tempi
E NON PARLO DI TEMPI LONTANI MA DI TEMPI NON INQUINATI …
oggi si dice che la gioventu’ non vuole lavorare
e un po vero ma ad una certa eta …anche il piu sfaticato cambia idea
e un po come la storiella sulle eta delle donne
da 20 a 25 voglono l uomo bello e giovane e ricco
da 25 a 35 lo vogliono bello e e giovane
dai 35 ai 40 lo vogliono bello
dopo …BASTI CHE RESPIRI
e una farfallucca come la storiella del lavoro che gli italiani non vogliono fare
LA VERITA E CHE GLI ITALIANI NON VOGLIONO FARE CERTI MESTIERI …IN CERTE CONDIZIONI
e vero che gli extracomunitari fanno i lavori che gli italiani non vogliono piu fare —-
ma gli extracomunitari li lavorano a quelle condizioni
SENZA DIRITTI
SENZA SICUREZZA
SENZA IL DIRITTO DI PROTESTARE
e i padroni li preferiscono specie se clandestini…
e il motivo che la sinistra vuole immigrazione senza controllo….
e il motivo che la destra sprima spara a zero
sugli immigrati che rubano il lavoro agli italiani
MA CHE POI IN REALTA …NON FANNO NULLA PER ARGINARLA
entrambi servono e si servono della confindustria
schiavi senza diritti gratis
la sinistra a bisogno di poveri …che li voteranno
la destra a bisogno di operai a basso costo …e di immigrati da utilizzare per essere rieletti
l economia del italia non ha bisogno degli immigrati extracomiunitari
il boom economico e stato fatto dai italiani del sud e del nord
il lavoro
HA BISOGNO DI DIRITTI E DOVERI APPLICATI A NORMA DI LEGGE
IL LAVORO DEGLI EXTRACOMUNITARI DOVREBBE ESSERE DATO PRIMA AI LAVORATORI DEL SUD
ma alle condizioni sindacali di legge di diritto e di sicurezza
il lavoro eprima UN DIRITTO E non un dovere
Il fatto è questo che i ragazzi e ragazze italiane (non tutti ma la maggioranza)sono troppo mammoni,o banboccioni a dir si voglia. Non hanno tanta voglia di lavorare diciamo la verità,anchio la penso come voi che i politici hanno le loro colpe,ma con le scuse non possiamo andare avanti l infinito,bisogna alzarsi di manica,fare un po di tutto,anche se con diploma o laurea,ambientarsi in altre città,senò gli stranieri ci fanno le scarpe,e il popolo dei ventenni trentenni resterà per il resto della vita a casa di mamma e papà…e resteranno senza futuro.Non parlo per fare polemiche ma questa è la realtà.
Come si fa a scrivere un post ? Non trovo un clik per farlo, solo commenti. Volevo dire due parole sugli orefici artefici degli anelli dei 22 nuovi cardinali…
Scusate ,scuse soprattuto a chi amministra il blog, ma mi permetto di consigliare un possibile intervento al sito .
Noto che sempre più spesso vengono postati dei “fake” ovvero esperienze spacciate per “personali” che sono sono chiaramente fasulle.Una è questa.
Non evoco nessun tipo di censura ma forse sarabbe il caso inserire dei segnali ai post che indicano il gradimento del post stesso e il livello di attendibilità “considerata” dagl’utenti .
Scusate se mi sono permesso di consigliare.
Fabio Raciti
Ricordo il dolore di un calzolaio della mia cittadina quando parlava del non poter trasmettere “l’arte”… le conoscenza professionali artigiane di una vita, ad alcuno.
Sarebbe stato disposto persino a regalare la bottega, la licenza, gli strumenti del mestiere a qualcuno che avesse voluto continuare il suo lavoro.
Molti i tentativi cha aveva fatto, poche ormai le speranze di riuscirci.
Poi un incidente stradale se l’è portato via, ed anche di quelle poche speranze non è rimasto nulla.
Roby f le scuole per fare il sommozzatore esistono….come dovrebbero esistere molte più scuole per imparare un mestiere
Si il mio lavoro e molto duro e non privo di rischi molte volte mi e capitato di stare anche quasi un mese in camera iperbarica o dover fare lavori massacranti, ma lo scelto io e mi piace e si guadagna bene….
ma esistono come scuole sub..cioè poi se devi fare lavori come saldature o altro occorre qualifiche aggiuntive!…1 mese in camera iperbarica…’azzo!..ma secondo te un ragazzo lo puoi buttare nella mischia, così…!
Io penso che se lavori come sub o palombaro nella petrolifera o altri settori le aziende prima di assumere fanno i raggi x!almeno penso!
c’è sempre tanta confusione nelle teste, eh!
in sostanza la Scuola (con la maiuscola) dovrebbe
servire per primo a dare la CULTURA a chi ci va!
Quella cultura persa nelle antenne “libere” della
parsuasione occulta dei mass-media
(a breve un filmatino su youtube dal titolo:
L’illusione della libertà )
Poi, ognuno dovrebbe essere LIBERO di scegliersi la propria attività secondo il proprio talento!
Infine, bisogna vedere se tra regole e spese …
(regole se lavori come dipendente o spese se sei
autonomo) ce la fai o non ce la fai a vivere o almeno a sopravvivere !
esempio: conosco un falegname che ha tante richieste però è stato buttato fuori dal locale che occupava (affitto alle stelle) e non riece a
trovarne uno al prezzo ONESTO!
Così un altro che aveva aperto un piccolo ristorante e subito chiuso. Il coglione del proprietario delle mura gli ha aumentato l’affitto
di mille euro nel giro di pochi mesi…tutto al nero, ovviamente !
ecco la “foto” di questi cornuti demmerda oggi !
poi ci si lamenta degli immigrati che si adattano
a certi stronzi !
E’ pieno di attività in vendita..ma nell’artigianato non c’è spazio per l’improvvisasione..chi pensa di “buttarsi” in proprio solo con la sola voglia di lavorare, prende un abbaglio!….chi si riempe la bocca dicendo che gli extracomunitari lavorano perchè sono capaci anche di sacrificarsi anche 15 ore al giorno dice una sciocchezza,…voglio vedere quando devi valutare un preventivo per l’esecuzione di opere edili dove ci sono interventi in opere c.a..specifiche e prescrizioni..aooo!..via giù stiamo boni…!si fa presto a dire come dissero tempo fa che sono tutti saldatori…e l’italiani non vogliono farlo…con il cazzo…saldatori di cosa?…ci sono figure altamente specializzate..nel settore dove ci vuole i brevetti e non i discorsi!!…provate ad andare sull’idraulica industriale…oppure motoristi navali..lavorare su macchine come elettrotecnico..sulla meccanica di precisione…vediamo quanti extracomunitari ci sono!…er ciabattino…che l’unico affare che vorrebbe fare in vita sua è vendere l’attività a qualche poveraccio!!!
La arcizozza manipolatrice del Welfanculo fintofemminista cacata per forza da
quella scrofa col cimurro che è diventata parte della economia accademica, ci
accorcia il periodo di vita in pensione e ci costringe alla pensione integrativa
dei suoi amici usurai cosmopoliti, le sue lerce lacrime ce le risparmi se le può
sorbire il Dracula suo datore di lavoro stalinista (ex dice lui, mentre d’
imperio fa senatore lo scippatore di pensioni di vecchiette) … questa EU
consiste di politici falliti che nel panico fanno fare tutto a quei porci di
banchieri e imprenditori sedicenti privati. Ma quali privati questi usurai e i
parlamentari pranzano accanto, il G20 è come una ex Unione Sovietica di tiranni
che non sanno più bene cosa fare col popolo bue cacabambini, se non cambiamo
rotta sarà fanatismo religioso si va verso l’ olocausto.
Io faccio il sommozzatore e per guadagnare qualcosina in più ho sacrificato
la mia vita lascio mia moglie sola per 50 gg e vado in giro per i mari del
mondo, a bordo di mezzi sporchi e altro….lascio a voi l’immaginazione.
Il problema e che i ragazzi d’oggi non sanno più fare niente e soprattutto
non hanno voglia di fare un cazzo ( per fortuna non tutti)
Ci sarebbero tanti mestieri da praticare e pure con ottimi risultati
economici , solo che tutti pensano alla laurea ad avere posti di lavoro
prestigiosi e a schifare tutto , presto i nostri figli non riusciranno
neppure a imbiancare casa e dovranno chiamare qualche estracomunitario che
nel frattempo si e ingegnato e ha imparato un mestiere
Le mani bisogna sporcarsele se si vuole portare la pagnotta a casa
amico mio te fai il sub…quindi se ho capito bene, fai manutenzioni subacque,recuperi,ecc..che io sappi è un lavoro “altamente professionale”..tra l’altro mi sembra che non esistono nemmeno scuole..e anche molto rischioso!.
Una volta i palombari mi dissero:..”la nostra vita è nelle mani di quelli che sono a bordo”…sono lavori che richiedono passione e preparazione..esperienza..è un conto far tingere un’appartamento ad un ragazzo..un altro è mandarlo in immersione a 50-60 mt di profondità..
Fare soldi con la morale, nel mondo c’e’ un mare di soldi dobbiamo solo riprenderceli. Se non fossimo governati da usurai fannulloni cosmopoliti, chi non vuole lavorare avrebbe un dignitoso reddito di cittadinanza e tu sommozzatore guadagneresti una fortuna.
allora, mio caro ciarlatano che hai scritto questa caxxata…io ho 35 anni, moglie che lavora in nero a fare pulizie e porta 100 euro a settimana(e ringrazio dio che abbiamo questo) e 2 due figli, perso il lavoro fine 2010,inizio ad andare da un calzolaio e per 4 mesi giù a lavorare ma grana zero perchè nn poteva darmi niente ma anzi dovevo ringraziarlo perchè mi insegnava il mestiere, allora io domanda:ma riuscirai mai a darmi qualcosa?risposta: NO,guarda, a malapena vado avanti io ma nn ti preoccupare,tanto ti lascio a te l’attività a fine anno.Io allora mi dico,bè ancora 3 mesi di sacrifici e poi almeno mi lascia il locale…ma poi una domanda del caro calzolaio mi gela il sangue (lui conosce la mia situazione finanziaria…nn tengo un cax):c’è qualcuno che ti presta dei soldi?….perchè?… dico io…. e lui risponde: nn crederai che ti lascio l’attività così, senza darmi nemmeno un euro…me ne devi almeno dare diecimila euro per questa attività… TRAETENE VOI LE CONCLUSIONI…ho lavorato 15 ore al giorno per 4 mesi 7 giorni su 7 comprandomi anche qualche attrezzo e alla fine…quello nn riusciva a campare belli miei, io ero li e vedevo tutto e io dovevo chiedere dei soldi in prestito e rilevare un attività per poi morire di fame ? scusate se sono stato un tantino lungo ma ci vuole poco a riempire le pagine di falsità…
Sono figlio di un calzolaio di 73 anni che ha fatto il mestiere da quando ne aveva 10 e so di cosa si parla.
Mio padre col suo lavoro tra gli anni 70 80 ha tirato su tre figli, si è comprato la casa ed il negozio ma, parlando con lui, ho capito che oggi non si potrebbe fare.
Il mercato è pieno, saturo di scarpe di ogni tipo e prezzo ma soprattutto di quelle di basso prezzo che nessuno si fa riparare. Soprattutto perchè sono di plastica e la riparazione costerebbe più della scarpa stessa.
Le scarpe di cuoio non si vendono più e nessuno o pochissimi si fanno fare scarpe su misura.
Per non parlare dei costi per gestire una bottega tra inps (che vuole il suo sia che tu guadagni o che non)e tasse varie.
Quindi di cosa stiamo parlando?
Si potrebbe anche fare il calzolaio, ma perchè’ i figli di chi ha il POTERE non fa lo spazzino o il calzolaio o qualunque latro mestiere sia pure anche noioso
Questo blog è diventato un posto dove scrivere solo cazzate di gente che pensa di fare la morale agli altri; Si legge di tutto ormai: da chi vive con l’impiego autonomo lavorando da casa,in una casa superecologica in mezzo alla campagna, c’è chi non ha nulla e sta per perdere la casa ed è pure contento e ora questo che dice che con un piccolo lavoro autonomo si tira avanti.
Ma per favore,a chi prendete per il culo,raccontate anche i pro i e contro, i segreti di tirare a campare. Forse questo signore ha un piccolo garage dove non paga l’affitto,ed è già una spesa in meno,non ha una casa dove pagare una rata di mutuo,non ha figli da crescere,non ha macchina ne mezzi a benzina,non mangia molto e non fa viaggi,si veste dai cinesi; Allora si,con queste premesse,forse ma forse lavorando come autonomo per 15 ore al giorno vivi dignitosamente,ma in Italia non più.
Se riferito ai giovani va bene. Purtroppo, però, negli ultimi due-tre anni hanno perso il lavoro moltissime persone di 45-50-55 anni. Per loro è molto difficile rischiare e mettersi ad imparare un mestiere nuovo.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni a quello che ho scritto sotto, in risposta ad alcune cose lette:I giovani non vogliono fare sacrifici , vanno in giro vestiti griffati,gli stranieri lavorano 15h al giorno ,l’arricchimento spirituale,w l’ Italia, al recente il falegname è di nicchia e chi ce l’ha se lo tiene e cazzate di questo tipo.Ho cominciato a 15 anni ed ho fatto la solita trafila, centinaia di ore al mese per poco per imparare il mestiere e mio figlio ha fatto più o meno lo stesso, come molti giovani che conosco e non sono quelli dipinti da Studio Aperto.Vorrei sapere se queste persone vivono nella realtà o in un Truman show.Dopo 30 anni di lavoro autonomo,14/15 h al giorno e spesso anche la domenica mattina, se potessi chiuderei domani, come molte altri artigiani nella ricca Brianza, ai quali il lavoro non spaventa così come l’abitudine a farsi il culo quotidianamente, se solo trovassimo un lavoro , cosa impossibile dai 40 in sù, tra l’altro parlo 3 lingue fluent.Chi ha un qualsiasi attività imprenditoriale sà bene che se hai un fermo di 3/4 mesi, ti ci vuole 1 anno di lavoro pieno per recuperare, altrimenti sei nella merda, e questa crisi dura da qualche anno , dunque fate voi i conti.Oramai sono anni che non porto a casa uno “stipendio” decente(mi accontenterei di 1000 al mese)e mi và bene che mia moglie ha un lavoro dipendente, altrimenti saremmo già sotto un ponte da tempo.Non ho fuoristrada, nè casa al mare o in montagna,niente week end,no ristoranti ma una pizza ogni tanto, vacanze al paese dei genitori al sud,casa col mutuo di 90 mq.Dunque non accetto la morale da queste persone ipocrite col culo al caldo.Mio figlio mi dice che a Londra, ci sono orde di stranieri , tra cui valanghe di italiani, alla ricerca di qualsiasi cosa e dopo aver finito i soldi e non aver trovato un lavoro, neanche come lavapiatti, se ne tornano a casa peggio di prima.Sono incazzato come una iena, se le cose non cambiano,quello che stà succedendo in Grecia farà ridere.
dimenticavo: se qualcuno vuole la mia attività 30ennale, gliela quasi regalo, così vediamo tutti questi paladini dell’imprenditoria cosa fanno.Tutti froci col culo degli altri!
caro michele…non friggo con l’acqua e vengo da lontano…prima di sparare te sciochezze, dovresti conoscere la gente e cosa ha fatto…parli con uno che s’è fatto un culo come un pallone con 15 attività d’ambulante…sono partito con due “caprette un ombrellone e una vecchia ritmo scassata”..!!!Ho fatto Fiere e tantissimi “sorteggi la mattina al mercato”..in quanto non avevo nemmeno un posto fisso…!!Spesso si arrivava sulle fiere o sagre senza sapere se avremmo messo giù il banco..una volta dei miei compagni di lavoro..sono stati arrestati e hanno passato pure processo!giusto per mettere il banco!..nel ’90 si occupò una Piazza per rivndicare il diritto di poter lavorare per una settimana giorno e notte!..
Ho visto gente entrare in altre attività e rimetterci anche la casa!..tra l’altro gente in gamba..e che ci sapeva andare! secondo te per fare il falegname basta l’impegno!aooo!ci vuole esperienza e investimenti e il giro di clientela giusto..non ci si può improvvisare!..
nessuno regala nulla…!
concordo….prima fare un mestiere come “ciabbattino” oppure l’ambulante era molto più semplice..40 anni fa..aprivi un garage o un fondo e lavoravi tranquillo..non facevi grandi guadagni, ma il piatto in tavola non mancava mai..!
Tutti s’arrangiavano…poi sotto il dominio di Craxi Amato ecc, strangolarono tutti…tra minum tax ecc…
Aprire una semplice dittà individuale costa almeno 6000 euro all’anno fra tasse e contributi!senza contare i costi di produzione!..
Questi sono i risultati di anni e anni di perseguzioni nei confronti degli autonomi!..non solo l’europa ha colpito anche il settore cooperativo…!
ben detto!! e i lavori che nessuno “italiano” più vuol fare si estendono anche a lavori d’ufficio sopratutto nel settore delle micro aziende. Il tema esiste da 20 anni e solo ora affiora e se ne parla. La radice và cercata agli inizi degli anni 90.
Vorrei sapere cosa intende per “guadagnare benino” perchè qualsiasi attività artigianale di oggi richiede di affrontare spese di gestione elevate e oneri fiscali comunque non indifferenti.
Se poi dietro la scusa “del nessuno vuole imparare un lavoro artigianale” si recrimina il fatto che nessuno vuole rilevare “l’avviamento commerciale” magari pagandolo..ne trovi altre di scuse!
Ma poi oggi dove le scarpe generalmente hanno suole di gomma…via..!diciamo che il lavoro di ciabbattino è “superato”!..
Discorso diverso è il “falegname” speciliazzato nel restauro di mobili,oppure realizza mobilio di pregio, infissi interni ed esterni di qualsiasi fattura e pregio…un settore di nicchia inossidabile..e chi ce l’ha se lo tiene stretto..!
Quando s’intraprende un attività serve capacità economica e professionale…altro che discorsi..!
come sempre accade in questi blog si generalizza… fare l’artigiano presuppone una buona conoscenza come fare il commercialista. Se un ragazzo studia ragioneria o si laurea in giurisprudenza non può certo diventare un buon calzolaio e nemmeno potremmo aspettarci che sia entusiasta all’idea di diventarlo. La dignità sta anche nel poter sviluppare ciò per cui si è studiato e per la relativa passione. Non facciamoci smontare dalle chiacchere sul posto fisso che non ha nessuno, ma concentriamoci sul funzionamento del paese in modo che da tutti quelli che si arricchiscono illecitamente possano venire le risorse per creare posti di lavoro efficienti per i giovani italiani e per ciò che hanno studiato….non voglio dei calzolai ma delle buone menti che non debbano emigrare!
Quello che manca a sto paese di Merda è la voglia di osare e di rischiare tutti! dico tutti. Non si fà ricerca, non si fanno investimenti epr i giovani! Siamo un paese che viviamo sugli allori del passato e siamo un paese vecchio. Ecco perchè rimaniamo indietro! Una società che sta sperimentando qualcosa si affida a uno stagista, a borse di studio….non ci crede….e non cresciamo! Normale che mi venite a dire : studiare non serve a niente…..
est modus in rebus! Prima e’ dopo la ragione e l’onesta’, non ci possono essere cose giuste. In altre parole: ricreiamo una nazione con il senso civico e tutte le cose si icastreranno nel verso giusto. Altrimenti la coperta sara’ sempre piu’ corta, hai voglia a tirararla con garbo, sempre corta sara’.
Oggi l’apparato statale e’ mascalzone; una organizzazione criminale senza veli…bisogna distruggerla, e basta!
Per esperienza diretta posso dire che i lavori di manodopera, da artigiani e da operai (anche specializzati) sono quelli in cui si fa più fatica a trovare lavoro. Dopo aver abbandonato l’università ho trovato posto in una falegnameria (non che l’avessi cercato ma quello avevo trovato), a 22 anni guadagnavo 1100 euro netti al mese più straordinari con cui toccavo spesso i 1400 e passa. L’anno scorso la ditta, che fin all’anno prima aveva avuto ottimi fatturati, causa crisi e mancanza di commesse è costretta a ridimensionare l’organico e io, come giovane senza famiglia e mutuo, sono tra quelli lasciati a casa.
Morale oggi faccio lavoro d’ufficio , porto a casa qualcosa in meno ma non mi lamento, ma non avrei avuto alternative: le uniche a cercare personale sono le società nel terziario, le industrie e tutto l’indotto artigianale collegato ad esse stanno scomparendo. Alcune per forza di cose sopravviveranno ma in mercati pesantemente ridimensionati.
30 anni fa scompariva in Italia la grande industria, oggi rischia di morire anche la piccola e media impresa.
Continuiamo a lavarci con l’acqua sporca.
BISOGNA CAMBIARE IL SISTEMA, PER FARE QUESTO SERVE UN CAMBIAMENTO PROFONDO NELLA CONCEZIONE DI CHE COSE’,LA VITA.
Solo allora potremmo parlare non di lavoro, ma di piacere nel costruire qualcosa, svegliarsi al mattino senza sveglia per andare a costruire un futuro, come i bambini quando non dormono la notte perché al mattino devono partire per le ferie con mamma e papà.
Sono secoli che gli “SFIGATI” sono schiavi del lavoro, ora che abbiamo un’opportunità per stravolgere il sistema, non vediamo l’ora di essere nuovamente schiavi a condizione ancor peggiori.
Ogni giorno che passa mi rendo conto che questo mondo non è a mia misura, mi sta parecchio stretto.
Il sistema non lo cambieremo mai…..sono loro che ci stanno manipolando. Il nostro voto è carta straccia. L’europa è una finzione di banche e lobby. Il mondo manipolato da lobbisti e banchieri….Noi possiamo solo lottare….sembro 80 enne ma ho appena 32 anni….
Oggi non è come al tempo dei nostri padri che potevano inventarsi un mestiere e semplicemente farlo ..oggi qualsiasi cosa farai :l’ambulante o il lucidascarpe devi dare il 60 per cento allo stato in tasse e il resto al comune per i servizi…senno anche se non sei nessuno ,anzi proprio perchè non sei nessuno ti fanno il c..o e poi ti diverti con equitalia…. se non ci saranno sostanziosi sgravi fiscali ,sgravi inps e sostegno e credito all’impresa non conviene di sicuro intraprendere ..ragazzi vi resta sempre la vendita del cocco o delle caldarroste(o qualcosaltro,in nero naturalmente)…potrete sempre andare per cartoni!…ma dai.. scherzo!
Aveva ragione Davide Robbbi, non diciamo stronzate!
Io faccio l’artigiano tappezziere di divani e tendaggi da 30 anni, mio figlio finita la scuola, è venuto a lavorare da me e oramai sono 6 anni, a settembre, dopo aver visto che non si riesce a portare a casa neanche il minimo,lavorando 12 ore al giorno 6gg su 7, a deciso di andare a Londra a fare il tappezziere(e ha fatto anche fatica a trovare), dove è tutto contento perchè guadagna 1000£ al mese, che gli bastano solo per sopravvivere.E quì in Italia non aveva trovato niente , se non sottopagato.Dunque smettiamola con la favola dei giovani che non trovano, perchè vogliono fare solo lavori d’ufficio o di concetto, o che non vogliono intraprendere.Anzi se tutto va bene me ne andrò anch’io dall’Italia, come avevo fatto 20 anni fà per poi fare la cazzata di tornare in Italia a fare lo schiavo e passare anche per evasore parassita che rovina l’Italia.Non vado oltre altrimenti divento scurrile e volgare.
penso che ci sono lavori artigianali di cui le persone avranno sempre bisogno,certo è che il mercato ormai ha invaso il mondo di prodotti(in questo caso parliamo di scarpe)che si possono comprare senza spendere centinaia di euro.un paio di scarpe pagate 35-40 euro,magari in offerta,secondo voi quante persone ne spenderanno 10-15 per ripararle? e con tutte le tasse che dovrei pagare come manterrei la mia famiglia?conosco anche io un calzolaio e anche bravo ma non è affatto “sereno”come il tuo amico.
adesso mi sono veramente stufato,ma che cavolo dite io ho toccato con mano la situazione , allora sono andato dal panettiere e ho chiesto serve persone ? , no siamo in troppi, sono andato dal falegname stessa storia, sono andato da un idraulico uguale ecc allora ma che cazzo dicono i giornali la tv serve manodopera!! ma andate affanculo non c’è un cazzo da fare lo capite si o no
Il guaio è che le nostre mamme,papà, insomma le persone che ci circondano che superano i 60 anni a quello che dicono le televisioni ci credono e alla difficoltà del trovare lavoro rispondono sempre: “sono i giovani che non vogliono più fare certi lavori” e ora con l’arrivo degli immigrati si è trasformata in ” sono gli italiani che non vogliono più fare certi lavori”.
Morale della favola: o siamo tutti ignoranti oppure siamo davvero plagiati da chi ci governa che ci fa vedere come va il mondo, falsamente ovvio.
Caro Beppe.
Io smettiamola di dire castronerie.Il caro signore calzolaio di cui parli si è dimenticato che quando lui(come tutti qurelli della sua generazione)Pagava l’IVA al 10% e fatturava la meta, pagava l’affitto di casa con l’equo canone (un decino dello stipendio) mentre in italia si costruiva un debito pubblico che oggi i giovani devono pagare, nessuno voleva gli apprendisti? Mentre lui lavorava magari aveva la moglie a casa a guardare i figli a meno di 40 anni perchè con 15 anni e sei mesi di lavoro riscuoteva la pensione. E un giovane che volesse imparare a fare il calzolaio da chi va a imparare? Magari lui vorrebbe vendere la sua attivita a una cifra che gli garantisca di passare allegramente la vita da pensionato. Il calzolaio si è dimenticato che un giovane non ha possibilità di prendere un mutuo perchè le banche non lo danno ? Perchè il calzolaio non lascia la sua attivita al figlio? Forse perchè come lui ha ben insegnato suo figlio fa l’ impiegato in comune? Fino a che non cominceremo a dire le cose come stanno invece che cercare di nasconderci dietro a un dito in italia non troveremo soluzione a nessun problema. Chi scrive è uno che non ha mai preso una lira da gli enti pubblici sempre stato un lavoratore autonomo fino da 24 anni, che ha subito la concorrenza sleale dei più anziani, che oggi pretendono che gli paghiamo la pensione, non come quella che prendevano i nostri nonni, che gli bastava a fatica per la sopravvivenza, ma che gli consenta di andare in crociera . Chi scrive ha iniziato a lavorare a 13 anni ha imparato a fare non meno di 4 lavori da artigiano, che ha lavorato 7 giorni su 7 tra 22 e 24 anni per poter studiare e oggi si trova disoccupato a 46 anni, Che non puo fare l’artigiano, perchè subisce la concorrenza degli albanesi al nero. Che le grandi aziende non assumono nonostante l’esperienza e i titoli perchè i dirigenti 70 enni delle aziende vogliono solo ingegneri di 24 anni con esperienza pluriennale da sottopagare…Continuo ??
forse questa è l’eccezione ke nn fa regola. giusto nn rincorrere il posto fisso, ormai inesistente ma anke lavorare in proprio è diventato impossibile, anke x il piccolo artigiano/commerciante. nell’era del consumismo sfrenato e della grande distribuzione, nell’era ke ciò ke si rompe, nn si ripara ma si acquista nuovo…. è dura, molto dura.
ieri 16 febbraio, ho pagato 800 euro di inps e 500 di inail, ho detto al commercialista ke al prox trimestre nn so se sarò in grado di far fronte a queste spese, visto ke ormai ho toccato il fondo del fido in banca, in pratica x pagare mi son ulteriormente indebitato. il commercialista mi ha risposto dicendomi ke quasi il 50% dei suoi clienti, gli hanno kiesto di posticipare i pagamenti.
caro calzolaio, beato lei ke è riuscito a pagare, a campare con la sua famiglia e adesso ad andare in pensione anke se misera, io a 35 anni, con 10 anni d’attività mi vedo già fallito e prossimo alla kiusura e x me e x la mia famiglia nn ci saranno nè disoccupazione, nè cassa integrazione, nè pensione.
Prima però bisognerebbe evitare di essere dei “fashion victims” con la scarpa all’ultima moda (che è sempre la penultima), magari a prezzi stracciatissimi con i surrogati Made in Vietnam in saldo e sopratutto che le scarpe fossero ancora di cuoio e pelle, anzichè di plastica e cartone!…
Quante belle chiacchere. Questo può valere per i giovani ma non per chi ha perso il lavoro o meglio per gli over 30. Prima di quest’articolo già ci avevo pensato, ma in italia è praticamente impossibile. Se hai la fortuna di non aver superato i 29 anni (età dell’apprendistato con le sue belle agevolazioni fiscali) devi avere la raccomandazione di qualche artigiano che ti prenda nella sua bottega per 3-4 anni,e dovrebbero metterti in regola quindi nessuno lo fa per uno sconosciuto. Questo vale per tutti i mestieri. Le scuole, i corsi, per gli over 30 non esistono o meglio sono tutti rivolti a scopo di lucro, un esempio? corso di 40 ore di pizzaiolo a 1500 euro, cosa volete che si impari in 40 ore? Se ti rivolgi direttamente a una pizzeria nessuno ti prende in quanto fuori età apprendistato e non ti assumono se non sai fare niente.
C’è una saggezza popolare in questi brevi racconti commoventi di vita quotidiana che mi rendono orgoglioso di essere ancora Italiano.Noi siamo l’eccellenza in ogni campo lavorativo, il made in Italy, dovrebbe renderci il popolo piu ricco del mondo.Attenzione,non ricchi in conti in banca, ricchi di un sapere segreto e antico,gelosi di un mestiere tramandato di padre in figlio.Non dobbiamo mai dimenticare che siamo i pronipoti dei geni piu importanti che questa terra abbia mai visto.Buona vita!! W L’ITALIA !!
Ad oggi lavoro per una piccola azienda di prefabbricati. Ma nei prossimi mesi ho voglia di mettermi in discussione. Ho 32 anni e un suocero muratore, dal quale voglio imparare un mestiere. Voglio provare a crescere per dimostrare che anche in Italia ci sono le possibilità. Non bisogna scappare all’estero. Bisogna lottare quando si può e quando si vuole. Grazie
E’ vero faccio anch io uno di questi mestieri e sono giovane…di lavoro ce n è e basta impegnarsi come facevano una volta i nostri vecchi..non sperare di diventar tutti dottori o scienziati!Ormai studiano tutti,cani e porci..ma piu per moda che per passione e testa!Sembra quasi che ai giovani far certi lavori sia un motivo di vergogna..Ma non lo è affatto…
Credo sia legittimo che una persona faccia il percorso di studi e il lavoro per il quale è portata e che più le piace. Nessun lavoro è vergognoso, quando i soldi sono guadagnati onestamente. Certamente, piuttosto che stare con le mani in mano, è sempre bene imparare un mestiere e saper fare più cose, però non trovo giusto che una persona debba rinunciare alle proprie aspirazioni se ha le capacità e la voglia per perseguirle.
indiscutibilmente vero! Però consideriamo che ci sono attività come il fruttivendolo in cui per gli stranieri si hanno delle agevolazioni statali e ora nella mia città è pieno di marocchini che vendono frutta e verdura…..
Poi vabbè non capirò mai come fanno a restare aperti certi negozi di cinesate o ristoranti cinesi sempre costantemente vuoti.
La risposta è molta semplice e tutti la sanno o almeno la dicono senza poi metterla davvero in pratica! Basta aver voglia di lavorare e di accontentarsi! Così come hanno fatto i nonni e i genitori (magari per i più giovani) i bisnonni e i nonni! Gli “stranieri” i “cinesi” passano non meno di 12/14 ore al giorno (anche la domenica) sul posto di lavoro. Si aiutano tra loro e godono della forza di famiglie unite e numerose. Mangiano riso (a casa), non fanno vacanze e spendono un quarto di quello che spende (o vorrebbe spendere) un Italiano medio. Difficilmente li vedrai con l’automobile (nel caso, sicuramente presa usata) ne con vestiti firmati! Quindi, se sei disposto a farti un culo così per meno di 1000 euro…. allora sei il benvenuto nel nuovo secolo Italiano, che poi non è nulla diverso da quello che è stato nei 200 anni precedenti in tanti paesi, anche europei!
Voi che scrivete certe cose siete vecchi nel cervello: certi lavori non servono più,sono inesorabilmente destinati a scomparire, il falegname non serve più,così come il calzolaio. Oggi le scarpe si trovano a prezzi economici e così anche il resto dei prodotti di largo consumo,non conviene più portarli dal calzolaio a farli riparare,si buttano e basta. Il mondo sta cambiando e voi restate costantemente indietro, avanzano le tecnologie e la modernità.
Il giappone è molto ma molto per es. ma l’italiano è sempre quello che vuole il contentino,dei 1000 euro al mese che non ti servono nemmeno più a comprarti la carta igienica perchè tutto costa,tutto per mantenere i parassiti che ci governano,che nessuno vuole,nessuno vota eppure puntualmente alle urne ci vanno tutti e puntualmente si fanno inculare da sta gente. Sveglia ragazzi, poi quando andate all’estero non vi lamentate se dite che siete italiani e vi ridono in faccia,non c’è da meravigliarsi visto il cervello da gallina che vi ritrovate.
angelo f., milano tu non puoi ignorare certi fattori:
1: se le scarpe che compri oggi sono economiche significa che qualcuno è stato schiavizzato per crearle oppure qualche macchina ha sostituito il lavoro di qualche disoccuopato.
2: se non le porti più a riparare e ne compri delle nuove non hai risparmiato ma hai speso di più perchè ti sono durate molto meno.
3: se preferisci comprere delle scarpe nuove invece di ripararle accetti il fenomeno negativo del consumismo capitalista, partecipando cosi allo spreco e al danno economico e ambientale.
…ci vuole una decrescita che possa riportare tutto a misura d’uomo a favoere del popolo e non a favore di pochi ricchi privati.
credo che tu abbia ragione, dire faccio il ciabattino o il calzolaio sembra quasi una vergogna oggi, ma credo che il problema sia anche nelle scuole. Se dici che non c’è nessuno che sa più fare questo mestiere penso a quanto tempo sprecano i nostri ragazzi ad imparare lavori che poi non danno occupazione invece di essere indirizzati verso lavori artigianali ben più richiesti e remunerativi. La scuola è un gran problema, è completamente scollegata dalla realtà, non è in grado di guidare ed accompagnare i giovani e le loro famiglie verso il mondo del lavoro cosa che accade ben meglio in molti altri stati europei!! Ricominciamo a dare dignità alle professioni nelle scuole!!
Ho 65 anni e svolgo, da sempre, la bellissima attività di Calzolaio tramandata mi da mio nonno Alberto. Preciso che la mia è una famiglia di calzolai, il primo fu Adalberto nel 1678 a Casalecchio di Reno in provincia di Bologna.
Ora sono in pensione, ho insegnato il mestiere a ben 54 ragazzi e, quasi tutti, hanno continuato. Ora mio figlio minore Mirko ha rilevato la mia, ultima, bottega e continua la dinastia di calzolai.
È un bellissimo mestiere e da tantissime soddisfazioni. Non è vero che non c’è lavoro, se uno è un vero Calzolaio vive dignitosamente.
Signori se volete imparare questo meraviglioso mestiere è possibile impararlo alla scuola di bergamo l arte del calzolaio. qui ho potuto imparare e aprire la mia attività http://www.calzoleriamoderna.it un saluto a tutti e buona fortuna
Ho quasi 35 anni e sono un paio di anni che lavoro pelle e cuoio (a tempo perso) ed il mio sogno è aprire una piccola botteghina artigianele di calzolaio e pelleteria rtigianale. Sono mesi che cerco qualcuno che mi insegni a riparare le scarpe per poter poi imparare a crearle. Trovare qualcuno che mi insegni è stato una impresa. Con un po di fortuna ho trovato un signore di 80 anni che lo fa ormai per passione in una minuscola botteghina in un paesino: assumermi è fuori discussione, quindi devo andare a “fare 2 chiacchere” in negozio per “rubare con gli occhi”. Essendo disposto a passare l’attività sono subito andato ad informarmi e mi hanno praticamente segato le gambe: tra aprire partita iva, inps , inail, corsi sulla sicurezza , adeguamento del fondo, tasse, anticipo per le tasse dell’anno successivo , spese per contabilità, affitto, luce , ecc. ecc. parto gia indebitato fino al collo. Tutto senza considerare i macchinari e le attrezature. Poi si continua a dire che i giovani non hanno voglia di fare lavori pesanti e umili… la cosa piu triste è che in altri paesi europei a persone come me( e come molti altri) lo stato incentiva ed aiuta in mille modi , in Italia ti tassa e basta ancor prima di partire , senza poi parlare delle banche…. P.S. Sono diplomato in lingue , attestato di O.S.S. , e in questo momento lavoro in una cooperativa fatta tra amici disoccupati un cui potiamo ulivi, tagliamo bosco, facciamo le carbonaie alla vecchia maniera ed anche questo senza un minimo aiuto da parte dello stato per quanto riguarda incentivi o aiuti ai giovani…. ma già a 35 anni ormai siamo vecchi….
Buongiorno, le scrivo da una società di ricerca e selezione del personale, sono alla ricerca di un calzolaio per importante marchio di di sneakers, vorrei mettermi in contato con lei, potrebbe inviarmi i suoi riferimenti telefonici, alla seguente e-mail: silvia.arienti@randstad.it
Grazie
Buongiorno ho visto ora questo articolo perchè prima non avevo un account.Sono un calzolaio artigiano di 43 anni .
Ho iniziato l’attivitá 15 anni fà facevo un altro lavoro molto meglio retribuito,giovane politico in carriera mi piaceva usare le mani e atempo perso andavo da questi vecchi per farmi un portafoglio.siamo diventati amici e purtroppp uno di questi è morto e ho iniziato ad aiutarli.Nel 98 ho rilevato l’attività e ho mollato le altre attività già allora schifato dalla politica di partito.Partendo dall’idea che tutto ciò che si ripara è immondizia in meno dando così il mio piccolo contributo per cambiare il mondo.
Ora purtroppo siamo allo sfascio perchè i mestieri non vengono piú riconosciuti come tali.
Se si vogliono salvare secondo ilmio modesto parere si devono riconoscere (come avviene in altri paesi)come lavori sociali.
Riconoscibiltá da quelli che lavorano con gli stessi principi del mercato( vedi riparazioni rapide)che durano uguale al tempo che si dedica alla riparazione e ai materiali che si usano.Scuole di mestiere . Riconoscibilità dei materalida parte dei fruitore del servizio.consapevplezza da parte del consumatore della tossicità dei prodotti a basso costo .Riparazione e costruzione su nuovo duraturo con garanzia sul proprio lavoro.ecc.Sarebbe importante se si vuole salvare questi mestieri bisognerebbe apprire ua seria discussione e allora ci sarebbe veramente tanto lavoro.
Io mi metto a disposizione sono tanti anni che provo a farla e imparo e insegno con grande fatica e umiltà,perchè comunque è una passione e non si fà per i soldi ma si puó campare dignitosamente.questo il mercato ormai in tutti i lavori lo stà impedendo.
Giuliano
“Cari lettori!!!! ho 30 anni e faccio la calzolaia!!!!! Mi reco quasi ogni
mattina presso la bottega di un calzolaio per imparare questo mestiere. Lo
faccio no per via della crisi,ma solo perchè è una passione che ho da
quando ero piccola!!!!! Noi giovani dobbiamo lottare per il nostro
futuro…Non nego che è stato difficile anche per me trovare un
calzolaio,visto che sono spariti,che non avesse pregiudizi in quanto donna
e combattere per quasi un anno contro la burocrazia italiana!
E’ difficile per tutti…nessuno deve accontentarsi.Combattiamo per i
nostri diritti lavorativi e realizziamo i nostri sogni!”
ciao, anche io vorrei imparare a fare il calzolaio. secondo te in quanto tempo si può imparare, in modo da poterlo fare da solo senza l’aiuto di qualcuno?
potresti rispondermi par mail per favore? andrea.messina83@tiscali.it
Ciao Cristina,
Sono Federico, abito a Roma e ho 23 anni. Ho letto solo ora il tuo commento perchè mi sono imbattuto in questo video curiosando su internet. Studio scienze politiche ma sono intenzionato a scoprire i lavori di una volta, riportare l’antico sapere dell’artigianato nelle nostre mani significa valorizzare un patrimonio di conoscenze e vuol dire darci la possibilità di lavorare facendo ciò che ci piace. Ecco, volevo chiederti qual’è la tua esperienza? credi che se si fa la così detta gavetta poi ci sia domanda per fare il calzolaio?! si dice che i giovani non vogliano più fare questi lavori, è vero, allora si può fare? ecco la mia mail se vuoi rispondermi te ne sarò gratissimo.
fmaggiu@libero.it
Cari lettori!!!! ho 30 anni e faccio la calzolaia!!!!! Mi reco quasi ogni mattina presso la bottega di un calzolaio per imparare questo mestiere. Lo faccio no per via della crisi,ma solo perchè è una passione che ho da quando ero piccola!!!!! Noi giovani dobbiamo lottare per il nostro futuro…Non nego che è stato difficile anche per me trovare un calzolaio,visto che sono spariti,che non avesse pregiudizi in quanto donna e combattere per quasi un anno contro la burocrazia italiana!
E’ difficile per tutti…nessuno deve accontentarsi.Combattiamo per i nostri diritti lavorativi e realizziamo i nostri sogni!
Nel mio paese un mio coetaneo (43) lo ha fatto!!! Ha mollato un lavoro fisso in un azienda di sementi, ha fatto il garzone per un po’, adesso ha una bottega di ciabattino tutta sua!!! E’ proprio vero. Bisogna riavvicinarsi ai vecchi lavori da artigiano. Se lo stato da una mano, secondo me si aprirebbero molte porte per l’occupazione.
Totalmente d’accordo. Oggi non importa che tipo di lavoro tu faccia per avere successo, l’importante è che tu lo faccia bene e che sia richiesto. Vent’anni fa bastava essere un avvocato qualunque o un ingegnere qualunque per avere il posto assicurato e un reddito brillante. Oggi abbiamo idraulici e muratori che guadagnano più di me nonostante la mia laurea, l’esperienza lavorativa e la responsabilità sul posto di lavoro. Non lamentiamoci, è giusto così: è la legge di mercato. Insegnamo ai nostri figli che ogni lavoro è dignitoso, invece di inculcare nella loro testa il dogma università=lavoro sicuro
Questa crisi aiuterà a ritrovare anceh queste belle professioni
Non credo sia giusto chiedere a chi ha una laurea a 30 anni di lasciare tutto per fare il calzolaio. La selezione dovrebbe essere fatta a scuola: più esigenti ma anche meglio attrezzate e organizzate.
3 semplici deduzioni:
Non per tutti l’aver conseguito una Laurea coincide con l’aver conseguito delle competenze utili a “produrre” qualcosa di utile per gli altri.
Se non ci sono competenze utili alla società allora la Laurea non è sufficiente a dare da vivere quindi è solo un pezzo di carta inutile.
Se la Laurea è solo un pezzo di carta inutile allora è meglio appenderla nel proprio laboratorio da calzolaio.
Bersani : «Il modello per mia figlia non è certo Belen ma il ministro Fornero» .
Questa frase surreale e demenziale fuga i miei ultimi dubbi, ora mi è chiaro che
anche Bersani è un fannullone parassita come Uolter, Marchionne, Passera, Monti,
Napolitano.
Nono sono d’accordo. O meglio avrebbe anche senso fare un lavoro di base, che sia il falegname, l’operaio o il contadino.
Lavori nobili anche se considerati umili. Ma oggi ha commercialmente poco senso.
Perchè fare l’elettrotecnico, il calzolaio o altro quando nessuno ripara più nulla? QUando un prodotto nuovo arriva dalla cina a metà prezzo di una riparazione?
Quando nazioni lontane possono permettersi di usare SCHIAVI come mano d’opera a buonissimo mercato in barma a ogni regola internazionale?
oggi si dovrebbe cercare di fare quei lavori ad alto valore aggiunto, di esperienza di elitte come il ricercatore, per portare innovazione.
Di calzolai ormai il mondo ne ha miliardi e praticamente a gratis.
Non ci sono miliardi di biologi però.
Solo che in Italia nessuno fa ricerca e innovazione quindi non puoi fare nemmeno quello.
LOL
No nn fa ridere 😐
Quindi che fare ?
3 opzioni:
– Andare all’estero a fare lavori di qualità
– Fallire
– Adeguarsi e fare gli schiavi
La scelta dell’Italia temo sia la terza, dell’Argentina è stata la seconda e ora nn sela passa peggio di noi…
… ci sarebbe una quarta opzione:
– Regolamentare seriamente il mondo del lavoro, boicottare e porre embargo sui prodotti realizzati in violazione delle norma nazionali ed internazionali, asili nido nelle medie e grandi imprese, sestuplicare i fodi alla ricarca, combattere monopoli cartelli e concorrenze sleali, insomma le misure minime e logiche da prendere…
Ma sembra non interessi a nessuno dei gruppi di persone che prendono decisioni indipendenti (ademocratiche) in questo paese, che siano sindaci, onorevoli, “tecnici”, politici, banchiari, mafiosi, pretio ballerine …
Capisco i commenti di rabbia dei giovani,sono giovane anchio,non fraintendetemi,ma l italia adesso ha bisogno di voi giovani,purtroppo i tempi sono questi e bisogna che ci adattiamo senò siamo fottuti,parlo a voi di qualunque schieramento voi siate,so che per certi di voi è inaccettabile ma tiriamoci sù di manica,noi italiani siamo i migliori come inventiva quindi adattiamoci a qualunque lavoro,trasferiamoci di città,lavoriamo anche sabati e domeniche,fottiamoci delle ferie adesso quello che conta è il lavoro che vuol dire dignità per ogni persona,dopo i frutti verranno,non demoralizziamoci perchè senò siamo fottuti,non arrendiamoci senò siamo fottuti lo stesso,nessuno ci regalerà niente,quindi armiamoci di coraggio ad affrontare la vita con semplicità,non serve a niente lamentarci,sappiamo bene che le mele marce stanno dappertutto,ma alla fine chi merita avrà merito…facciamo vedere agli altri stati che abbiamo le palle per affrontare questa crisi….non lamentiamoci per caxxate,facciamo quello che hanno fatto i nostri nonni e genitori,a testa alta…vedrete che ce la facciamo! Quindi lavoriamo per l italia che deve restare unita in tutti i sensi. dio ci aiuti.
carissimo giornalista G.N. ma che cosa ti viene in mente di scrivere …, guarda che secondo me non sai fare nemmeno il giornalista oppure lo sai fare benissimo riferendomi alla massa dei giornalisti che sparano cazzate… perchè non lo fai tu il calzolaio? aprendoti una p.iva a pagare un fitto di un attività comm.pagare almeno un dipendente e via dicendo… mi meraviglio come mai ti fanno scrivere in quessto sito.. la signora Damigiana Lambrusca che ti ha inviato il commento il 18.02.12 alle ore 20:10 ha proprio ragione ..
se vuoi rispondimi a venfranc@hotmail.com
Idiozie… sono tutti con l’acqua alla gola tranne quei pochi che hanno una clientela rodata nel tempo e che fanno nero.
Andate a parlare con dei commercialisti…quel tipo di artigiani sono in rosso…
Le scarpe le fanno fare in Cina in Vietnam in Romania in Bangladesh… non siamo negli anni 50… non prendiamo in giro i giovani.
è LA RISPOSTA CHE MEGLIO POTEVI DARE A QUESTO GIORNALISTA CHE HA SCRITTO QUESTA CAGATA
COMPLIMENTI SIGN. DAMIGIANA LAMBRUSCA
Con la crisi attuale la gente tornerà a buttare meno e a fare riparare di piu le scarpe ..
Altro che 60 – 70 euro per scarpe usate 6 mesi e sbattute via , tanto paga papà .
Perfettamente d’accordo con te.
Ho 38 anni e faccio il calzolaio dopo una lunga esperienza nelle scarpe ….ora è un lavoro che non rende!
Dalla mattina alla sera per avere meno di un operaio al primo livello.
Ora è rimasta la passione e l’amore per quello che faccio …finita quella poi?
ciao a tutti sono un calzolaio,non è tutto rose e fiori come sembra,ci sono troppe scarpe economiche con fondi in materiali sintetici a volte molto difficili da riparare,per fortuna ci sono ancora ottimi clienti che comprano scarpe in cuoio ma credetemi solo una piccola parte le risuola anche perchè un lavoro ben fatto deve necessariamente avere un costo,quindi se non sono di fascia medio alta non lavori.tenere aperta una bottega costa:affitto,inps,inail,energia elettrica,gas,estintore con manutenzione,assicurazione ecc.ecc e in fondo nessuna garanzia,niente malattia,niente ferie pagate,quindi devi sempre sperare di lavorare per poter pagare tutte le spese! saluti da massimo
Monti annuncia la Black List di coloro che non battano lo scontrino..uuu igrandi evasori!….poi parlano di abbonare l’ultimi 18 mesi di carcere ai delinquenti!!..oggi se hai un attività autonoma rischi e basta e se le cose vanno male ci rimetti pure i soldi investiti e così passi pure da stronzo!!cornuto e mazziato,grazie a questo stato che premi li stronzi e batocchia la gente onesta.
I giovani fanno bene a non rischiare, soldi che oltretutto non hanno!oppure rischiare di perdere i soldi dati dai genitori!
Vi ricordo qualche dato…2011 12000 aziende fallite…100.000 persone hanno perso l’occupazione!
Abbiamo fornitori che aspettano da anni di essere liquidati dallo stato..90 mld..di crediti non riscossi!..facile dire: ARMATEVI E PARTITE..!
Se proprio volete aprire un attività..andate via dall’italia!
Concordo pienamente!! Anzi, aggiungo che chi può avere un pezzetto di terra anche in affitto sarebbe bene che imparasse a coltivare l’orto, attività questa prerogativa solo delle persone anziane
Si ho capito da che pulpito,logico chi i politici aiutino i figli lo farebbe chiunque,ma basta però fare sempre le stesse critiche”ma il lavoro non fa per me,i politici prendono milioni,i lavoratori vogliono diritti,ferie…” finchè avremo queste scuse non si va in nessuna parte,bisogna sacrificarsi da giovani per avere dei bei frutti un domani…te lo dico io che di giovani ingamba e con voglia di creare ne vedo gran pochi,forse imbambolati dalla tv,calciatori veline…non si vedono nel loro futuro…e te lo dico io che ho 34 anni,mica sono vecchio…
Il calzolaio è proprio il tipico mestiere che si tramanda di padre in figlio oppure da padrone a garzone. Non puoi metterti a farlo a 45 anni, però certo, è uno di quei mestieri da riprendere in considerazione. Altrochè.
e un ragionamento da altri tempi
E NON PARLO DI TEMPI LONTANI MA DI TEMPI NON INQUINATI …
oggi si dice che la gioventu’ non vuole lavorare
e un po vero ma ad una certa eta …anche il piu sfaticato cambia idea
e un po come la storiella sulle eta delle donne
da 20 a 25 voglono l uomo bello e giovane e ricco
da 25 a 35 lo vogliono bello e e giovane
dai 35 ai 40 lo vogliono bello
dopo …BASTI CHE RESPIRI
e una farfallucca come la storiella del lavoro che gli italiani non vogliono fare
LA VERITA E CHE GLI ITALIANI NON VOGLIONO FARE CERTI MESTIERI …IN CERTE CONDIZIONI
e vero che gli extracomunitari fanno i lavori che gli italiani non vogliono piu fare —-
ma gli extracomunitari li lavorano a quelle condizioni
SENZA DIRITTI
SENZA SICUREZZA
SENZA IL DIRITTO DI PROTESTARE
e i padroni li preferiscono specie se clandestini…
e il motivo che la sinistra vuole immigrazione senza controllo….
e il motivo che la destra sprima spara a zero
sugli immigrati che rubano il lavoro agli italiani
MA CHE POI IN REALTA …NON FANNO NULLA PER ARGINARLA
entrambi servono e si servono della confindustria
schiavi senza diritti gratis
la sinistra a bisogno di poveri …che li voteranno
la destra a bisogno di operai a basso costo …e di immigrati da utilizzare per essere rieletti
l economia del italia non ha bisogno degli immigrati extracomiunitari
il boom economico e stato fatto dai italiani del sud e del nord
il lavoro
HA BISOGNO DI DIRITTI E DOVERI APPLICATI A NORMA DI LEGGE
IL LAVORO DEGLI EXTRACOMUNITARI DOVREBBE ESSERE DATO PRIMA AI LAVORATORI DEL SUD
ma alle condizioni sindacali di legge di diritto e di sicurezza
il lavoro eprima UN DIRITTO E non un dovere
Il fatto è questo che i ragazzi e ragazze italiane (non tutti ma la maggioranza)sono troppo mammoni,o banboccioni a dir si voglia. Non hanno tanta voglia di lavorare diciamo la verità,anchio la penso come voi che i politici hanno le loro colpe,ma con le scuse non possiamo andare avanti l infinito,bisogna alzarsi di manica,fare un po di tutto,anche se con diploma o laurea,ambientarsi in altre città,senò gli stranieri ci fanno le scarpe,e il popolo dei ventenni trentenni resterà per il resto della vita a casa di mamma e papà…e resteranno senza futuro.Non parlo per fare polemiche ma questa è la realtà.
quello che ha detto queste ormai famose frasi …
lo ha dimostrato dando un piccolo aiutino ministeriale sia al figlio e il marito
da che pulpito vien la predica….
Come si fa a scrivere un post ? Non trovo un clik per farlo, solo commenti. Volevo dire due parole sugli orefici artefici degli anelli dei 22 nuovi cardinali…
Scusate ,scuse soprattuto a chi amministra il blog, ma mi permetto di consigliare un possibile intervento al sito .
Noto che sempre più spesso vengono postati dei “fake” ovvero esperienze spacciate per “personali” che sono sono chiaramente fasulle.Una è questa.
Non evoco nessun tipo di censura ma forse sarabbe il caso inserire dei segnali ai post che indicano il gradimento del post stesso e il livello di attendibilità “considerata” dagl’utenti .
Scusate se mi sono permesso di consigliare.
Fabio Raciti
Se Fornero non si mette a fare il calzolaio un motivo ci sara’ ; e si’ che la motivazione dovrebbe averla, come economista e’ una chiavica.
Ricordo il dolore di un calzolaio della mia cittadina quando parlava del non poter trasmettere “l’arte”… le conoscenza professionali artigiane di una vita, ad alcuno.
Sarebbe stato disposto persino a regalare la bottega, la licenza, gli strumenti del mestiere a qualcuno che avesse voluto continuare il suo lavoro.
Molti i tentativi cha aveva fatto, poche ormai le speranze di riuscirci.
Poi un incidente stradale se l’è portato via, ed anche di quelle poche speranze non è rimasto nulla.
Roby f le scuole per fare il sommozzatore esistono….come dovrebbero esistere molte più scuole per imparare un mestiere
Si il mio lavoro e molto duro e non privo di rischi molte volte mi e capitato di stare anche quasi un mese in camera iperbarica o dover fare lavori massacranti, ma lo scelto io e mi piace e si guadagna bene….
ma esistono come scuole sub..cioè poi se devi fare lavori come saldature o altro occorre qualifiche aggiuntive!…1 mese in camera iperbarica…’azzo!..ma secondo te un ragazzo lo puoi buttare nella mischia, così…!
Io penso che se lavori come sub o palombaro nella petrolifera o altri settori le aziende prima di assumere fanno i raggi x!almeno penso!
c’è sempre tanta confusione nelle teste, eh!
in sostanza la Scuola (con la maiuscola) dovrebbe
servire per primo a dare la CULTURA a chi ci va!
Quella cultura persa nelle antenne “libere” della
parsuasione occulta dei mass-media
(a breve un filmatino su youtube dal titolo:
L’illusione della libertà )
Poi, ognuno dovrebbe essere LIBERO di scegliersi la propria attività secondo il proprio talento!
Infine, bisogna vedere se tra regole e spese …
(regole se lavori come dipendente o spese se sei
autonomo) ce la fai o non ce la fai a vivere o almeno a sopravvivere !
esempio: conosco un falegname che ha tante richieste però è stato buttato fuori dal locale che occupava (affitto alle stelle) e non riece a
trovarne uno al prezzo ONESTO!
Così un altro che aveva aperto un piccolo ristorante e subito chiuso. Il coglione del proprietario delle mura gli ha aumentato l’affitto
di mille euro nel giro di pochi mesi…tutto al nero, ovviamente !
ecco la “foto” di questi cornuti demmerda oggi !
poi ci si lamenta degli immigrati che si adattano
a certi stronzi !
mah!
E’ pieno di attività in vendita..ma nell’artigianato non c’è spazio per l’improvvisasione..chi pensa di “buttarsi” in proprio solo con la sola voglia di lavorare, prende un abbaglio!….chi si riempe la bocca dicendo che gli extracomunitari lavorano perchè sono capaci anche di sacrificarsi anche 15 ore al giorno dice una sciocchezza,…voglio vedere quando devi valutare un preventivo per l’esecuzione di opere edili dove ci sono interventi in opere c.a..specifiche e prescrizioni..aooo!..via giù stiamo boni…!si fa presto a dire come dissero tempo fa che sono tutti saldatori…e l’italiani non vogliono farlo…con il cazzo…saldatori di cosa?…ci sono figure altamente specializzate..nel settore dove ci vuole i brevetti e non i discorsi!!…provate ad andare sull’idraulica industriale…oppure motoristi navali..lavorare su macchine come elettrotecnico..sulla meccanica di precisione…vediamo quanti extracomunitari ci sono!…er ciabattino…che l’unico affare che vorrebbe fare in vita sua è vendere l’attività a qualche poveraccio!!!
La arcizozza manipolatrice del Welfanculo fintofemminista cacata per forza da
quella scrofa col cimurro che è diventata parte della economia accademica, ci
accorcia il periodo di vita in pensione e ci costringe alla pensione integrativa
dei suoi amici usurai cosmopoliti, le sue lerce lacrime ce le risparmi se le può
sorbire il Dracula suo datore di lavoro stalinista (ex dice lui, mentre d’
imperio fa senatore lo scippatore di pensioni di vecchiette) … questa EU
consiste di politici falliti che nel panico fanno fare tutto a quei porci di
banchieri e imprenditori sedicenti privati. Ma quali privati questi usurai e i
parlamentari pranzano accanto, il G20 è come una ex Unione Sovietica di tiranni
che non sanno più bene cosa fare col popolo bue cacabambini, se non cambiamo
rotta sarà fanatismo religioso si va verso l’ olocausto.
Io faccio il sommozzatore e per guadagnare qualcosina in più ho sacrificato
la mia vita lascio mia moglie sola per 50 gg e vado in giro per i mari del
mondo, a bordo di mezzi sporchi e altro….lascio a voi l’immaginazione.
Il problema e che i ragazzi d’oggi non sanno più fare niente e soprattutto
non hanno voglia di fare un cazzo ( per fortuna non tutti)
Ci sarebbero tanti mestieri da praticare e pure con ottimi risultati
economici , solo che tutti pensano alla laurea ad avere posti di lavoro
prestigiosi e a schifare tutto , presto i nostri figli non riusciranno
neppure a imbiancare casa e dovranno chiamare qualche estracomunitario che
nel frattempo si e ingegnato e ha imparato un mestiere
Le mani bisogna sporcarsele se si vuole portare la pagnotta a casa
amico mio te fai il sub…quindi se ho capito bene, fai manutenzioni subacque,recuperi,ecc..che io sappi è un lavoro “altamente professionale”..tra l’altro mi sembra che non esistono nemmeno scuole..e anche molto rischioso!.
Una volta i palombari mi dissero:..”la nostra vita è nelle mani di quelli che sono a bordo”…sono lavori che richiedono passione e preparazione..esperienza..è un conto far tingere un’appartamento ad un ragazzo..un altro è mandarlo in immersione a 50-60 mt di profondità..
Fare soldi con la morale, nel mondo c’e’ un mare di soldi dobbiamo solo riprenderceli. Se non fossimo governati da usurai fannulloni cosmopoliti, chi non vuole lavorare avrebbe un dignitoso reddito di cittadinanza e tu sommozzatore guadagneresti una fortuna.
allora, mio caro ciarlatano che hai scritto questa caxxata…io ho 35 anni, moglie che lavora in nero a fare pulizie e porta 100 euro a settimana(e ringrazio dio che abbiamo questo) e 2 due figli, perso il lavoro fine 2010,inizio ad andare da un calzolaio e per 4 mesi giù a lavorare ma grana zero perchè nn poteva darmi niente ma anzi dovevo ringraziarlo perchè mi insegnava il mestiere, allora io domanda:ma riuscirai mai a darmi qualcosa?risposta: NO,guarda, a malapena vado avanti io ma nn ti preoccupare,tanto ti lascio a te l’attività a fine anno.Io allora mi dico,bè ancora 3 mesi di sacrifici e poi almeno mi lascia il locale…ma poi una domanda del caro calzolaio mi gela il sangue (lui conosce la mia situazione finanziaria…nn tengo un cax):c’è qualcuno che ti presta dei soldi?….perchè?… dico io…. e lui risponde: nn crederai che ti lascio l’attività così, senza darmi nemmeno un euro…me ne devi almeno dare diecimila euro per questa attività… TRAETENE VOI LE CONCLUSIONI…ho lavorato 15 ore al giorno per 4 mesi 7 giorni su 7 comprandomi anche qualche attrezzo e alla fine…quello nn riusciva a campare belli miei, io ero li e vedevo tutto e io dovevo chiedere dei soldi in prestito e rilevare un attività per poi morire di fame ? scusate se sono stato un tantino lungo ma ci vuole poco a riempire le pagine di falsità…
Sono figlio di un calzolaio di 73 anni che ha fatto il mestiere da quando ne aveva 10 e so di cosa si parla.
Mio padre col suo lavoro tra gli anni 70 80 ha tirato su tre figli, si è comprato la casa ed il negozio ma, parlando con lui, ho capito che oggi non si potrebbe fare.
Il mercato è pieno, saturo di scarpe di ogni tipo e prezzo ma soprattutto di quelle di basso prezzo che nessuno si fa riparare. Soprattutto perchè sono di plastica e la riparazione costerebbe più della scarpa stessa.
Le scarpe di cuoio non si vendono più e nessuno o pochissimi si fanno fare scarpe su misura.
Per non parlare dei costi per gestire una bottega tra inps (che vuole il suo sia che tu guadagni o che non)e tasse varie.
Quindi di cosa stiamo parlando?
a proposito di giovani….
http://www.sapienza-finanziaria.com/2012/02/ecco-lazienda-che-ti-assume.html
Si potrebbe anche fare il calzolaio, ma perchè’ i figli di chi ha il POTERE non fa lo spazzino o il calzolaio o qualunque latro mestiere sia pure anche noioso
è impossibile assumere un ragazzo ed insegnargli un mestiere perchè ci sono troppe grane e se per sfiga si fa un piccolo bubu ti mettono in galera
Questo blog è diventato un posto dove scrivere solo cazzate di gente che pensa di fare la morale agli altri; Si legge di tutto ormai: da chi vive con l’impiego autonomo lavorando da casa,in una casa superecologica in mezzo alla campagna, c’è chi non ha nulla e sta per perdere la casa ed è pure contento e ora questo che dice che con un piccolo lavoro autonomo si tira avanti.
Ma per favore,a chi prendete per il culo,raccontate anche i pro i e contro, i segreti di tirare a campare. Forse questo signore ha un piccolo garage dove non paga l’affitto,ed è già una spesa in meno,non ha una casa dove pagare una rata di mutuo,non ha figli da crescere,non ha macchina ne mezzi a benzina,non mangia molto e non fa viaggi,si veste dai cinesi; Allora si,con queste premesse,forse ma forse lavorando come autonomo per 15 ore al giorno vivi dignitosamente,ma in Italia non più.
Se riferito ai giovani va bene. Purtroppo, però, negli ultimi due-tre anni hanno perso il lavoro moltissime persone di 45-50-55 anni. Per loro è molto difficile rischiare e mettersi ad imparare un mestiere nuovo.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni a quello che ho scritto sotto, in risposta ad alcune cose lette:I giovani non vogliono fare sacrifici , vanno in giro vestiti griffati,gli stranieri lavorano 15h al giorno ,l’arricchimento spirituale,w l’ Italia, al recente il falegname è di nicchia e chi ce l’ha se lo tiene e cazzate di questo tipo.Ho cominciato a 15 anni ed ho fatto la solita trafila, centinaia di ore al mese per poco per imparare il mestiere e mio figlio ha fatto più o meno lo stesso, come molti giovani che conosco e non sono quelli dipinti da Studio Aperto.Vorrei sapere se queste persone vivono nella realtà o in un Truman show.Dopo 30 anni di lavoro autonomo,14/15 h al giorno e spesso anche la domenica mattina, se potessi chiuderei domani, come molte altri artigiani nella ricca Brianza, ai quali il lavoro non spaventa così come l’abitudine a farsi il culo quotidianamente, se solo trovassimo un lavoro , cosa impossibile dai 40 in sù, tra l’altro parlo 3 lingue fluent.Chi ha un qualsiasi attività imprenditoriale sà bene che se hai un fermo di 3/4 mesi, ti ci vuole 1 anno di lavoro pieno per recuperare, altrimenti sei nella merda, e questa crisi dura da qualche anno , dunque fate voi i conti.Oramai sono anni che non porto a casa uno “stipendio” decente(mi accontenterei di 1000 al mese)e mi và bene che mia moglie ha un lavoro dipendente, altrimenti saremmo già sotto un ponte da tempo.Non ho fuoristrada, nè casa al mare o in montagna,niente week end,no ristoranti ma una pizza ogni tanto, vacanze al paese dei genitori al sud,casa col mutuo di 90 mq.Dunque non accetto la morale da queste persone ipocrite col culo al caldo.Mio figlio mi dice che a Londra, ci sono orde di stranieri , tra cui valanghe di italiani, alla ricerca di qualsiasi cosa e dopo aver finito i soldi e non aver trovato un lavoro, neanche come lavapiatti, se ne tornano a casa peggio di prima.Sono incazzato come una iena, se le cose non cambiano,quello che stà succedendo in Grecia farà ridere.
dimenticavo: se qualcuno vuole la mia attività 30ennale, gliela quasi regalo, così vediamo tutti questi paladini dell’imprenditoria cosa fanno.Tutti froci col culo degli altri!
caro michele…non friggo con l’acqua e vengo da lontano…prima di sparare te sciochezze, dovresti conoscere la gente e cosa ha fatto…parli con uno che s’è fatto un culo come un pallone con 15 attività d’ambulante…sono partito con due “caprette un ombrellone e una vecchia ritmo scassata”..!!!Ho fatto Fiere e tantissimi “sorteggi la mattina al mercato”..in quanto non avevo nemmeno un posto fisso…!!Spesso si arrivava sulle fiere o sagre senza sapere se avremmo messo giù il banco..una volta dei miei compagni di lavoro..sono stati arrestati e hanno passato pure processo!giusto per mettere il banco!..nel ’90 si occupò una Piazza per rivndicare il diritto di poter lavorare per una settimana giorno e notte!..
Ho visto gente entrare in altre attività e rimetterci anche la casa!..tra l’altro gente in gamba..e che ci sapeva andare! secondo te per fare il falegname basta l’impegno!aooo!ci vuole esperienza e investimenti e il giro di clientela giusto..non ci si può improvvisare!..
nessuno regala nulla…!
concordo….prima fare un mestiere come “ciabbattino” oppure l’ambulante era molto più semplice..40 anni fa..aprivi un garage o un fondo e lavoravi tranquillo..non facevi grandi guadagni, ma il piatto in tavola non mancava mai..!
Tutti s’arrangiavano…poi sotto il dominio di Craxi Amato ecc, strangolarono tutti…tra minum tax ecc…
Aprire una semplice dittà individuale costa almeno 6000 euro all’anno fra tasse e contributi!senza contare i costi di produzione!..
Questi sono i risultati di anni e anni di perseguzioni nei confronti degli autonomi!..non solo l’europa ha colpito anche il settore cooperativo…!
ben detto!! e i lavori che nessuno “italiano” più vuol fare si estendono anche a lavori d’ufficio sopratutto nel settore delle micro aziende. Il tema esiste da 20 anni e solo ora affiora e se ne parla. La radice và cercata agli inizi degli anni 90.
Vorrei sapere cosa intende per “guadagnare benino” perchè qualsiasi attività artigianale di oggi richiede di affrontare spese di gestione elevate e oneri fiscali comunque non indifferenti.
Se poi dietro la scusa “del nessuno vuole imparare un lavoro artigianale” si recrimina il fatto che nessuno vuole rilevare “l’avviamento commerciale” magari pagandolo..ne trovi altre di scuse!
Ma poi oggi dove le scarpe generalmente hanno suole di gomma…via..!diciamo che il lavoro di ciabbattino è “superato”!..
Discorso diverso è il “falegname” speciliazzato nel restauro di mobili,oppure realizza mobilio di pregio, infissi interni ed esterni di qualsiasi fattura e pregio…un settore di nicchia inossidabile..e chi ce l’ha se lo tiene stretto..!
Quando s’intraprende un attività serve capacità economica e professionale…altro che discorsi..!
come sempre accade in questi blog si generalizza… fare l’artigiano presuppone una buona conoscenza come fare il commercialista. Se un ragazzo studia ragioneria o si laurea in giurisprudenza non può certo diventare un buon calzolaio e nemmeno potremmo aspettarci che sia entusiasta all’idea di diventarlo. La dignità sta anche nel poter sviluppare ciò per cui si è studiato e per la relativa passione. Non facciamoci smontare dalle chiacchere sul posto fisso che non ha nessuno, ma concentriamoci sul funzionamento del paese in modo che da tutti quelli che si arricchiscono illecitamente possano venire le risorse per creare posti di lavoro efficienti per i giovani italiani e per ciò che hanno studiato….non voglio dei calzolai ma delle buone menti che non debbano emigrare!
Quello che manca a sto paese di Merda è la voglia di osare e di rischiare tutti! dico tutti. Non si fà ricerca, non si fanno investimenti epr i giovani! Siamo un paese che viviamo sugli allori del passato e siamo un paese vecchio. Ecco perchè rimaniamo indietro! Una società che sta sperimentando qualcosa si affida a uno stagista, a borse di studio….non ci crede….e non cresciamo! Normale che mi venite a dire : studiare non serve a niente…..
est modus in rebus! Prima e’ dopo la ragione e l’onesta’, non ci possono essere cose giuste. In altre parole: ricreiamo una nazione con il senso civico e tutte le cose si icastreranno nel verso giusto. Altrimenti la coperta sara’ sempre piu’ corta, hai voglia a tirararla con garbo, sempre corta sara’.
Oggi l’apparato statale e’ mascalzone; una organizzazione criminale senza veli…bisogna distruggerla, e basta!
Per esperienza diretta posso dire che i lavori di manodopera, da artigiani e da operai (anche specializzati) sono quelli in cui si fa più fatica a trovare lavoro. Dopo aver abbandonato l’università ho trovato posto in una falegnameria (non che l’avessi cercato ma quello avevo trovato), a 22 anni guadagnavo 1100 euro netti al mese più straordinari con cui toccavo spesso i 1400 e passa. L’anno scorso la ditta, che fin all’anno prima aveva avuto ottimi fatturati, causa crisi e mancanza di commesse è costretta a ridimensionare l’organico e io, come giovane senza famiglia e mutuo, sono tra quelli lasciati a casa.
Morale oggi faccio lavoro d’ufficio , porto a casa qualcosa in meno ma non mi lamento, ma non avrei avuto alternative: le uniche a cercare personale sono le società nel terziario, le industrie e tutto l’indotto artigianale collegato ad esse stanno scomparendo. Alcune per forza di cose sopravviveranno ma in mercati pesantemente ridimensionati.
30 anni fa scompariva in Italia la grande industria, oggi rischia di morire anche la piccola e media impresa.
Continuiamo a lavarci con l’acqua sporca.
BISOGNA CAMBIARE IL SISTEMA, PER FARE QUESTO SERVE UN CAMBIAMENTO PROFONDO NELLA CONCEZIONE DI CHE COSE’,LA VITA.
Solo allora potremmo parlare non di lavoro, ma di piacere nel costruire qualcosa, svegliarsi al mattino senza sveglia per andare a costruire un futuro, come i bambini quando non dormono la notte perché al mattino devono partire per le ferie con mamma e papà.
Sono secoli che gli “SFIGATI” sono schiavi del lavoro, ora che abbiamo un’opportunità per stravolgere il sistema, non vediamo l’ora di essere nuovamente schiavi a condizione ancor peggiori.
Ogni giorno che passa mi rendo conto che questo mondo non è a mia misura, mi sta parecchio stretto.
Il sistema non lo cambieremo mai…..sono loro che ci stanno manipolando. Il nostro voto è carta straccia. L’europa è una finzione di banche e lobby. Il mondo manipolato da lobbisti e banchieri….Noi possiamo solo lottare….sembro 80 enne ma ho appena 32 anni….
Oggi non è come al tempo dei nostri padri che potevano inventarsi un mestiere e semplicemente farlo ..oggi qualsiasi cosa farai :l’ambulante o il lucidascarpe devi dare il 60 per cento allo stato in tasse e il resto al comune per i servizi…senno anche se non sei nessuno ,anzi proprio perchè non sei nessuno ti fanno il c..o e poi ti diverti con equitalia…. se non ci saranno sostanziosi sgravi fiscali ,sgravi inps e sostegno e credito all’impresa non conviene di sicuro intraprendere ..ragazzi vi resta sempre la vendita del cocco o delle caldarroste(o qualcosaltro,in nero naturalmente)…potrete sempre andare per cartoni!…ma dai.. scherzo!
al lupo al lupo ahahahah
Aveva ragione Davide Robbbi, non diciamo stronzate!
Io faccio l’artigiano tappezziere di divani e tendaggi da 30 anni, mio figlio finita la scuola, è venuto a lavorare da me e oramai sono 6 anni, a settembre, dopo aver visto che non si riesce a portare a casa neanche il minimo,lavorando 12 ore al giorno 6gg su 7, a deciso di andare a Londra a fare il tappezziere(e ha fatto anche fatica a trovare), dove è tutto contento perchè guadagna 1000£ al mese, che gli bastano solo per sopravvivere.E quì in Italia non aveva trovato niente , se non sottopagato.Dunque smettiamola con la favola dei giovani che non trovano, perchè vogliono fare solo lavori d’ufficio o di concetto, o che non vogliono intraprendere.Anzi se tutto va bene me ne andrò anch’io dall’Italia, come avevo fatto 20 anni fà per poi fare la cazzata di tornare in Italia a fare lo schiavo e passare anche per evasore parassita che rovina l’Italia.Non vado oltre altrimenti divento scurrile e volgare.
Dimenticavo , non sono in una zona povera in culo al mondo, ma nell’hinterland della “ricca” Milano.
oggi costa meno comprare un nuovo divano che rifare il tessuto,lo so e’ tutta roba del cazz ma cosi’ va il mondo ora….
penso che ci sono lavori artigianali di cui le persone avranno sempre bisogno,certo è che il mercato ormai ha invaso il mondo di prodotti(in questo caso parliamo di scarpe)che si possono comprare senza spendere centinaia di euro.un paio di scarpe pagate 35-40 euro,magari in offerta,secondo voi quante persone ne spenderanno 10-15 per ripararle? e con tutte le tasse che dovrei pagare come manterrei la mia famiglia?conosco anche io un calzolaio e anche bravo ma non è affatto “sereno”come il tuo amico.
prova a chiedere al calzolaio quante decine di migliaia di euri vuole per la sua attività.
adesso mi sono veramente stufato,ma che cavolo dite io ho toccato con mano la situazione , allora sono andato dal panettiere e ho chiesto serve persone ? , no siamo in troppi, sono andato dal falegname stessa storia, sono andato da un idraulico uguale ecc allora ma che cazzo dicono i giornali la tv serve manodopera!! ma andate affanculo non c’è un cazzo da fare lo capite si o no
la tv del nano lava cervelli da decenni,non lo sapevi??
Il guaio è che le nostre mamme,papà, insomma le persone che ci circondano che superano i 60 anni a quello che dicono le televisioni ci credono e alla difficoltà del trovare lavoro rispondono sempre: “sono i giovani che non vogliono più fare certi lavori” e ora con l’arrivo degli immigrati si è trasformata in ” sono gli italiani che non vogliono più fare certi lavori”.
Morale della favola: o siamo tutti ignoranti oppure siamo davvero plagiati da chi ci governa che ci fa vedere come va il mondo, falsamente ovvio.
Caro Beppe.
Io smettiamola di dire castronerie.Il caro signore calzolaio di cui parli si è dimenticato che quando lui(come tutti qurelli della sua generazione)Pagava l’IVA al 10% e fatturava la meta, pagava l’affitto di casa con l’equo canone (un decino dello stipendio) mentre in italia si costruiva un debito pubblico che oggi i giovani devono pagare, nessuno voleva gli apprendisti? Mentre lui lavorava magari aveva la moglie a casa a guardare i figli a meno di 40 anni perchè con 15 anni e sei mesi di lavoro riscuoteva la pensione. E un giovane che volesse imparare a fare il calzolaio da chi va a imparare? Magari lui vorrebbe vendere la sua attivita a una cifra che gli garantisca di passare allegramente la vita da pensionato. Il calzolaio si è dimenticato che un giovane non ha possibilità di prendere un mutuo perchè le banche non lo danno ? Perchè il calzolaio non lascia la sua attivita al figlio? Forse perchè come lui ha ben insegnato suo figlio fa l’ impiegato in comune? Fino a che non cominceremo a dire le cose come stanno invece che cercare di nasconderci dietro a un dito in italia non troveremo soluzione a nessun problema. Chi scrive è uno che non ha mai preso una lira da gli enti pubblici sempre stato un lavoratore autonomo fino da 24 anni, che ha subito la concorrenza sleale dei più anziani, che oggi pretendono che gli paghiamo la pensione, non come quella che prendevano i nostri nonni, che gli bastava a fatica per la sopravvivenza, ma che gli consenta di andare in crociera . Chi scrive ha iniziato a lavorare a 13 anni ha imparato a fare non meno di 4 lavori da artigiano, che ha lavorato 7 giorni su 7 tra 22 e 24 anni per poter studiare e oggi si trova disoccupato a 46 anni, Che non puo fare l’artigiano, perchè subisce la concorrenza degli albanesi al nero. Che le grandi aziende non assumono nonostante l’esperienza e i titoli perchè i dirigenti 70 enni delle aziende vogliono solo ingegneri di 24 anni con esperienza pluriennale da sottopagare…Continuo ??
continua ti prego, stavi andando benissimo. Ho voglia di vomitare.
forse questa è l’eccezione ke nn fa regola. giusto nn rincorrere il posto fisso, ormai inesistente ma anke lavorare in proprio è diventato impossibile, anke x il piccolo artigiano/commerciante. nell’era del consumismo sfrenato e della grande distribuzione, nell’era ke ciò ke si rompe, nn si ripara ma si acquista nuovo…. è dura, molto dura.
ieri 16 febbraio, ho pagato 800 euro di inps e 500 di inail, ho detto al commercialista ke al prox trimestre nn so se sarò in grado di far fronte a queste spese, visto ke ormai ho toccato il fondo del fido in banca, in pratica x pagare mi son ulteriormente indebitato. il commercialista mi ha risposto dicendomi ke quasi il 50% dei suoi clienti, gli hanno kiesto di posticipare i pagamenti.
caro calzolaio, beato lei ke è riuscito a pagare, a campare con la sua famiglia e adesso ad andare in pensione anke se misera, io a 35 anni, con 10 anni d’attività mi vedo già fallito e prossimo alla kiusura e x me e x la mia famiglia nn ci saranno nè disoccupazione, nè cassa integrazione, nè pensione.
Prima però bisognerebbe evitare di essere dei “fashion victims” con la scarpa all’ultima moda (che è sempre la penultima), magari a prezzi stracciatissimi con i surrogati Made in Vietnam in saldo e sopratutto che le scarpe fossero ancora di cuoio e pelle, anzichè di plastica e cartone!…
Quante belle chiacchere. Questo può valere per i giovani ma non per chi ha perso il lavoro o meglio per gli over 30. Prima di quest’articolo già ci avevo pensato, ma in italia è praticamente impossibile. Se hai la fortuna di non aver superato i 29 anni (età dell’apprendistato con le sue belle agevolazioni fiscali) devi avere la raccomandazione di qualche artigiano che ti prenda nella sua bottega per 3-4 anni,e dovrebbero metterti in regola quindi nessuno lo fa per uno sconosciuto. Questo vale per tutti i mestieri. Le scuole, i corsi, per gli over 30 non esistono o meglio sono tutti rivolti a scopo di lucro, un esempio? corso di 40 ore di pizzaiolo a 1500 euro, cosa volete che si impari in 40 ore? Se ti rivolgi direttamente a una pizzeria nessuno ti prende in quanto fuori età apprendistato e non ti assumono se non sai fare niente.
C’è una saggezza popolare in questi brevi racconti commoventi di vita quotidiana che mi rendono orgoglioso di essere ancora Italiano.Noi siamo l’eccellenza in ogni campo lavorativo, il made in Italy, dovrebbe renderci il popolo piu ricco del mondo.Attenzione,non ricchi in conti in banca, ricchi di un sapere segreto e antico,gelosi di un mestiere tramandato di padre in figlio.Non dobbiamo mai dimenticare che siamo i pronipoti dei geni piu importanti che questa terra abbia mai visto.Buona vita!! W L’ITALIA !!
Ad oggi lavoro per una piccola azienda di prefabbricati. Ma nei prossimi mesi ho voglia di mettermi in discussione. Ho 32 anni e un suocero muratore, dal quale voglio imparare un mestiere. Voglio provare a crescere per dimostrare che anche in Italia ci sono le possibilità. Non bisogna scappare all’estero. Bisogna lottare quando si può e quando si vuole. Grazie
NON LO FARE…..RIMANI DOVE SEI
E’ vero faccio anch io uno di questi mestieri e sono giovane…di lavoro ce n è e basta impegnarsi come facevano una volta i nostri vecchi..non sperare di diventar tutti dottori o scienziati!Ormai studiano tutti,cani e porci..ma piu per moda che per passione e testa!Sembra quasi che ai giovani far certi lavori sia un motivo di vergogna..Ma non lo è affatto…
Credo sia legittimo che una persona faccia il percorso di studi e il lavoro per il quale è portata e che più le piace. Nessun lavoro è vergognoso, quando i soldi sono guadagnati onestamente. Certamente, piuttosto che stare con le mani in mano, è sempre bene imparare un mestiere e saper fare più cose, però non trovo giusto che una persona debba rinunciare alle proprie aspirazioni se ha le capacità e la voglia per perseguirle.
indiscutibilmente vero! Però consideriamo che ci sono attività come il fruttivendolo in cui per gli stranieri si hanno delle agevolazioni statali e ora nella mia città è pieno di marocchini che vendono frutta e verdura…..
Poi vabbè non capirò mai come fanno a restare aperti certi negozi di cinesate o ristoranti cinesi sempre costantemente vuoti.
La risposta è molta semplice e tutti la sanno o almeno la dicono senza poi metterla davvero in pratica! Basta aver voglia di lavorare e di accontentarsi! Così come hanno fatto i nonni e i genitori (magari per i più giovani) i bisnonni e i nonni! Gli “stranieri” i “cinesi” passano non meno di 12/14 ore al giorno (anche la domenica) sul posto di lavoro. Si aiutano tra loro e godono della forza di famiglie unite e numerose. Mangiano riso (a casa), non fanno vacanze e spendono un quarto di quello che spende (o vorrebbe spendere) un Italiano medio. Difficilmente li vedrai con l’automobile (nel caso, sicuramente presa usata) ne con vestiti firmati! Quindi, se sei disposto a farti un culo così per meno di 1000 euro…. allora sei il benvenuto nel nuovo secolo Italiano, che poi non è nulla diverso da quello che è stato nei 200 anni precedenti in tanti paesi, anche europei!
Voi che scrivete certe cose siete vecchi nel cervello: certi lavori non servono più,sono inesorabilmente destinati a scomparire, il falegname non serve più,così come il calzolaio. Oggi le scarpe si trovano a prezzi economici e così anche il resto dei prodotti di largo consumo,non conviene più portarli dal calzolaio a farli riparare,si buttano e basta. Il mondo sta cambiando e voi restate costantemente indietro, avanzano le tecnologie e la modernità.
Il giappone è molto ma molto per es. ma l’italiano è sempre quello che vuole il contentino,dei 1000 euro al mese che non ti servono nemmeno più a comprarti la carta igienica perchè tutto costa,tutto per mantenere i parassiti che ci governano,che nessuno vuole,nessuno vota eppure puntualmente alle urne ci vanno tutti e puntualmente si fanno inculare da sta gente. Sveglia ragazzi, poi quando andate all’estero non vi lamentate se dite che siete italiani e vi ridono in faccia,non c’è da meravigliarsi visto il cervello da gallina che vi ritrovate.
angelo f., milano tu non puoi ignorare certi fattori:
1: se le scarpe che compri oggi sono economiche significa che qualcuno è stato schiavizzato per crearle oppure qualche macchina ha sostituito il lavoro di qualche disoccuopato.
2: se non le porti più a riparare e ne compri delle nuove non hai risparmiato ma hai speso di più perchè ti sono durate molto meno.
3: se preferisci comprere delle scarpe nuove invece di ripararle accetti il fenomeno negativo del consumismo capitalista, partecipando cosi allo spreco e al danno economico e ambientale.
…ci vuole una decrescita che possa riportare tutto a misura d’uomo a favoere del popolo e non a favore di pochi ricchi privati.
Infatti, non si capisce a chi sia rivolto.
Non si capisce a chi è rivolto questo appello!
credo che tu abbia ragione, dire faccio il ciabattino o il calzolaio sembra quasi una vergogna oggi, ma credo che il problema sia anche nelle scuole. Se dici che non c’è nessuno che sa più fare questo mestiere penso a quanto tempo sprecano i nostri ragazzi ad imparare lavori che poi non danno occupazione invece di essere indirizzati verso lavori artigianali ben più richiesti e remunerativi. La scuola è un gran problema, è completamente scollegata dalla realtà, non è in grado di guidare ed accompagnare i giovani e le loro famiglie verso il mondo del lavoro cosa che accade ben meglio in molti altri stati europei!! Ricominciamo a dare dignità alle professioni nelle scuole!!