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76 commenti su “I misteri di San Patrignano

  1. emanuele

    ciao Simone Taurasi potrei avere il suo contatto facebook ? grazie 1000

  2. undefined

    San Patrignano e’ solo un’altra forma di assuefazione….con tecniche psicologiche che distruggono la personalita’..
    Avranno pure risparmiato vite, ma a che costo…?
    No, grazie…. E che si mettano pure lo spazzolino x pulire x Terra…la’…dietro!

  3. Matt Infonet

    Quando si parla di san patrignano dovete pensare per prima cosa ai 2200 voti che da li venivano e al ” mea culpa ” che si tenne nel
    di basket dopo le elezioni del 1992/93 quando si doveva votare de Lorenzo che una volta eletto e ministro della salute finanziò la clinica a
    .

  4. ale

    Voi parlate cosi perche non sapete cosa e’ la droga. E’ opera del diavolo e se non subito rivorra tutto cio che ti ha dato compresi gli interessi, ti togliera tutto amici, soldi e anche la famiglia perche il diavolo e’ l’ esere piu cattivo che esiste e’ la somma di tutti i crimini del mondo Mu ccioli ha dato la sua vita per combattere il diavolo o la droga come volete chiamarla, voi pensate sia facile far cambiare vita a uno che si droga? Con le buone maniere certo, ma la droga ti prenfe l anima con gli artigli e sei disposto a tradire tutto e tutti per averla e muccioli lo sapeva ed e’ per questo che usava a volte anche maniere forti ma al contrario del diavolo le sue maniere erano finalizzate al bene dei ragazzi era l unico modo per fargli capire che se volevano riprendersi la loro vita dovevano imparare a soffrire come dio ci ha detto. Nella vita la sofferenza ci sara sempre e dobbiamo imparare a conviverci per non soffrire inutilmente. Soffriamo per dio che ci ama e non per il diavolo che ci distrugge con cio che ci offre. Questo e ‘ muccioli, uno che ha capito che se vuoi uscire dalla droga devi imparare a soffrire che equivale a vivere se ci pensate e anche ad amare colui che ci aspetta lassu , DIO

    1. Paolo Severi

      Muccioli è uno che ha dato la sua vita ai pestaggi e ai massacri. Un fallito che espulso dalla sua città per disprezzo si è circondato di disperati su cui sfogare le sue frustrazioni.

    2. Tommaso Melloni

      Dio???Ma dico,ti sei mai letto le esperienze di riduzione del danno senza ammazzare nessuno?Il diavolo,Dio….mamma mia nel 2015 siamo,non ci credo!

  5. alberto toffanello

    io ci sono stato a sanpatrignano molti molti anni fa e conosco bene la storia anche se era tabu parlarne non voglio fare retorica e nemmeno schierarmi,io da quando sono uscito non mi sono piu drogato anche se la vera voglia di uscirne era esclusivamente mia e non di sanpatrignano comunque effettivamente i modi erano molto coercitivi per chi non si voleva allineare diciamo al “programma” ed anche io ho subito parecchie pressioni psicologiche soprattutto i primi tempi,pensate non potevo nemmeno avere le scarpe ed ero chiuso in un posto chiamato manutenzione con il filo spinato e la rete alta 3 metri.da una parte è servito pero.ma ora io vi pongo questa domanda:se sanpatrignano ha usato quei sistemi diciamo di contenimento pensate che noi qui fuori insieme a queste cosidette persone normali non li subiamo,pensiamo veramente che qui fuori la vita abbondi di giustizia o di solidarieta sociale,o forse siamo talmente assuefatti da questo stato caduto gia a tempo a rotoli che ci siamo rassegnati?mi piacerebbe ricevere risposte

  6. Martina Facciotti

    Un mio amico c’è entrato oggi. Ammetto di essermi incantata a guardare il sito: lavori manuali, personale che ispira fiducia, ottima oratoria nella descrizione, ragazzi sorridenti..ma leggere quest’articolo e molte altre testimonianze mi ha fatto tremare le mani. Oggetti rubati dai pacchi,lettere controllate o eliminate,donne e uomini divisi,maltrattamenti psicologici e fisici..spero che vada tutto bene. Se qualcuno gli fa del male divento matta. Quei ragazzi vanno amati,ascoltati,aiutati come nessuno è stato in grado di fare prima. Non umiliati o pestati a morte.

    1. elena f.

      se ti interessa su fb c’è un gruppo critico nei confronti di questo tipo di strutture composto anche da ex utenti. Basta digitare Gelmini Muccioli e lo trovi ( Gelmini si intende il fondatore della comunità incontro). Cmq al momento attuale nella comunità non si utilizza più la reclusione nel caso uno voglia andarsene, ovviamente deve penare un po’, fare molti colloqui ma alla fine può uscirne. Per il resto le regole inventate dal fondatore sono ancora in uso. Un consiglio: se gli scrivi non essere critico nei confronti della comunità, facilmente non gli darebbero le lettere. In bocca al lupo di cuore al tuo amico!

    2. taurasi simone

      pensate che sia facile aiutare o cercar di far ragionare chi per una vita breve o lunga che sia abbia fatto della droga la sua unica ragione di vita?nn e’ facile e capisco anche che certi metodi nn vengano capiti e condivisi

    3. taurasi simone

      ciao martina se puoi contattami su fb,,,posso darti io qualche valida informazione su san patrignano,,io ci sono stato 5 anni,,,nn ascoltare quelli che nn conoscono la realta’ di sanpa,,,,posso rispondere senza esitazione a tutte le tue domande e perplessita’

    4. simone taurasi

      ciao martina se puo’ mi contatti su fb,,io sono stato ospite di sanpa per 5 anni,,nn ascolti e chi parla a caso poiche’ in pochi conoscono la realta’ di sanpa,,,potro’ rispondere e toglierle tutti i dubbi che adesso capisco la turbano,,ciao da taurasi simone

  7. labimbaviolentementedolce

    sono una ragazza di 22 ani che sto uscenddo, grazie all’aiuto dei miei stupendi genitori e familiari, da 5 terribili anni di tossicodipendenza..ricordo quando, 3 anni a, disperata mia madre dopo avermi fatto prov are 4 comunita senza successo,( poichè per come la vedo io nonn si cura una persona rinchiudendcola come un cane in recinto a meno che, chiaramente non sia lei a volerlo)decise di propormi di entrate a sanpatrignano….per fortuna che non ci volli andare..per fortuna e dico per fortuna perchè fino ad oggi sono rimata all’oscuro di questi fatti se non per alcune frasi di mia mammma dispeata per me, del tipo “faceva bene muccioli a legare i tossici cosi magari rinsavivano,,,”sicuramente era disinformata anke lei poichè mi diceva che venivano legati quando volevano farsi o scappare peer farsi…nopn ho parole per ildolore che provo per quelle povere vite spezzate,non dalla droga,perche magari alcuni ne sarebbero usciti, ma da un ASSASSINO DELINQUENTE MALATO si perche uno de essere malato pèer far cio…altro che i tossici!!!e il peggio è la gente ancor piu malata che lo osanna e ringrazia!!!!!!!ma ringraziare di cosa???ringraziare un pzzo per aver dato sfogo alla sua peversa malattia??e la pena inflittagli e ancora peggio…incatenarlo e menarlo a sangue bisognava…senza ucciderlo ma fargli passare OGNI SINGOLA COSA CHE H FATTO AGLI ALTRI ALL’INFINITO!!!!!alcuni diranno che se ragiono cosi sono come lui…si è vero e non me ne importa…questi miei pensieri sono dettati dalla rabbia…rabbia verso questo fatto e verso questa società piu in generale..fatto da governatori CORROTTI E MENEFREGHISTI e da un popol atto di capre…che non vedono non sentono e seguono solo la massa senza nanche sapere cosa e perche anno o dicono qualcosa!!!!!!!poi però non si lamentino dei drogati perchè la tossicodip nasce da problemi personali,insoddisazione verso come va il mondo,disagio…e chissà da dove deriva parte di cio!!!!non tutto ma buona parte d questo mondo di merda!!

  8. Roberto G.

    Gentile sig. Maranzano, per prima cosa le esprimo la mia più profonda solidarietà per la morte di suo padre.
    Ho un figlio a San Patrignano da alcuni mesi, ma ho letto e seguo la storia dei Muccioli da quando la comunità è nata. Come se già sapessi nel subconscio che prima o poi ci avrei avuto a che fare.
    Sottoscrivo ampiamente quello che molti hanno prima di me sostenuto e credo che tra i mille e più ospiti di allora, al momento del delitto, la maggioranza credesse pienamente in quello che faceva per il prossimo. Anche la grossa parte degli operatori di allora non voleva certo la morte di tutti quei ragazzi e quindi non trovo giusto cercare ORA una giustizia che va oltre ai fatti ascritti. Chi ha ucciso suo padre ha già pagato in nome della giustizia italiana, Muccioli è morto, San Patrignano si è modificata e non è più come allora. Nella somma tra bene e male la San Patrignano di oggi vince sul male ne sono certo. Oggi come oggi vedo solo un accanirsi inutile su fatti passati, di gente che vorrebbe chiudere la comunità o passarla nelle mani del pubblico servizio. Esattamente come successe appena dopo la morte di Vincenzo. Non so fino a che punto questo sia giusto oggi farlo anche in nome di chi come me ha avuto la disgrazia di vivere in prima persona la tossicodipendenza di un figlio. Non sarebbe più corretto lottare per migliorare le cose invece di buttare il bimbo con l’acqua sporca? A chi giova tutto questo? Veramente vorrebbe scambiare il suo senso di giustizia con la probabile alienazione di tanti giovani presenti oggi nella struttura?
    Io come genitore sarei il primo a denunciare qualsiasi violazione dei diritti umani se ciò avvenisse, ma finora non è avvenuto anzi, i ragazzi che ci hanno seguito prima e dopo l’ingresso di mio figlio vanno ringraziati e sostenuti dal più profondo del cuore per il loro impegno volontario verso le persone che vivono ogni giorno questo genere di problematiche.
    Le rinnovo la mia solidarietà e le auguro ogni bene.

    1. Giuseppe Maranzano

      Purtroppo non è proprio così che va…

    2. Giuseppe Maranzano

      E comunque sia io sono semplicemente contro la continua “beatificazione” di Vincenzo Muccioli che proprio santo non era!

    3. Giuseppe Maranzano

      Mi farebbe piacere che lei “girasse” a suo figlio qualche mia domanda la prossima volta che lo vedrà. Mi interessa avere confronti solo con persone pacate ed intelligenti e mi sembra lei lo sia. Questa è la mia mail privata: giuseppemaranzano@yahoo.it

  9. Francesco Toesca

    Ma quanta bella retorica che viene fuori! Forse il sistema di comunicazione unilaterale del post non invoglia a riflettere sulle parole prima di pubblicarle…. C’è chi parla addirittura di “bilancio tra bene e male”. Pensiamoci: forse un chirurgo, un pompiere, un carabiniere, un poliziotto, un prete, un missionario sono meno da condannare se commettono omicidio o reato? Facciamo un bilancio??? E’ così che distinguiamo il bene dal male? Chi si occupa di questioni al limite, estreme, difficili, come trattare la tossicodipendenza, se non è in grado di gestirle senza ricorrere alla violenza o agli stessi mezzi di chi ha trascinato in un guaio degli esseri umani, farebbe bene a farsi da parte e lasciar fare a tutti quelli che invece lo sanno fare. O vogliamo tornare a “ma il Duce ha bonificato le paludi e i treni arrivavano in orario”? Un condannato con la condizionale che non fa il carcere non è certo uno che “ha pagato con il carcere” il proprio reato. E’ uno che non si è fatto il carcere pur se è stato condannato.Punto e basta. Ha continuato la sua vita ed il suo “lavoro”, ancora a contatto con la stessa realtà nella quale ha commesso il reato, libero di continuare, in più da quel momento sentendosi impunito.

  10. Elena F.

    L’eroina era stata commercializzata dalla Bayer, sotto forma di sciroppo,come farmaco da banco x curare tosse, mal di testa e anche la morfinomania.
    E’ quindi a tutti gli effetti un farmaco nemmeno troppo dannoso finchè era venduto in farmacia e assunto x via orale; naturalmente il fatto che oggi sia iniettato direttamente nel circolo sanguigno o fumato, prodotto da narcotrafficanti in laboratori di fortuna e venduto in bustine tenute in bocca dallo spacciatore lo rende dannosissimo.
    Non sto dicendo di liberalizzare l’eroina però!
    Solo che la distinzione che si fa (spesso la fa pure chi si droga da anni)tra farmaci e sostanze naturali è un po’ ridicola…ci sono sostanze naturali dannosissime e mortali e farmaci che hanno in sè ingredienti naturali.
    Il metadone non rende la persona sballata come l’eroina, le pertmette di lavorare e di guidare l’auto; in qualsiasi momento chi lo assume può iniziare un programma di scalaggio seguito dal Ser.D, non è una passeggiata ovvio e x alcuni l’unica possibilità è andare in una comunità che li segua nello scalaggio e il reinserimento.
    Le comunità come San Patrignano invece non riconoscono il metadone e ancora oggi accettano nelle loro strutture persone, anche molto giovani, che hanno assunto eroina poco prima di entrare e che quindi andranno incontro a una crisi d’astinenza potente. Da qui la necessità di controllarle continuamente (anche in bagno),sottoporle a lavoro fisico e, a volte, di chiuderle a chiave in camera x giorni.
    Dire che la tossicodipendenza non è una malattia non ridà speranza a chi ne soffre ma toglie senso al suo dolore, ne mina la dignità e i diritti.

  11. david vegni

    Problema droga. Prima si mette a disposizione dei giovani per annientarli …poi la scienza medica se pure offuscata dalle direttive delle case farmaceutiche prepara il metadone…che in 5 giorni massimo un mese, con un’appropriata assistenza psicologica e medica, toglie via tutte le dipendenze da una delle piu’ tremende droghe… raffinata e resa ancora piu’ killer dalla ricerche sempre mediche in occidente …infine cosa facciamo adesso diamo il metadone per anni ai giovani… cosicche’ le case farmaceutiche possono sopravvivere. Non contenti apriamo anche case di cura o come le volete chiamare centri di recupero per dare lavoro ad un po’ di gente ( dimenticavo anche per andare a lavoro qui devi avere la famosa tessera rossa, bianca o verde…non importa la tua qualifica , conoscienza e coscienza ).
    E comunque anche se non per esperienza diretta devo dire che forse le comunita’ hanno fatto del bene ….anche se ci possono essere stati capisco casi di esasperato protagonismo come semplicemente anche falsi centri di recupero nati solo per avere finanziamenti. Ma possibile io che non sono un addetto ai lavori posso affermare quanto sia ridicolo sommistrare metadone per anni intossicando quindi i giovani anziche’ con droghe naturali (sempre dannose ovviamente) ma con droghe chimiche altrettanto nocive, ed i medici, psicologi …direttori sanitari…studiosi non possono fare nulla per il bene dei nostri figli?
    Certo mi viene di ricordare che il direttore sanitario di un ospedale in una citta’ capoluogo di provincia, non tanti anni fa, era un geometra…poi mi viene di pensare che se il figlio di D’Alema o Berlusca avesse avuto la passione alla medicina ….cosa volete che faccia l’inferimiere?…minimo il primario …speriamo almeno la politica inizi ad avere un po’ di buon senso e lo faccia esercitare in radiologia e non in chirurgia almeno non rompe nulla trova rotto…ma quanti incopetenti ci sono in posti chiave ed importanti in questo mondo??? e perche?…

  12. KOWALSKI (first name unknow)

    Il giorno che quello stronzo è crepato ci siamo fatti un tornado di spinelli alla faccia sua.

    1. KOWALSKI (first name unknow)

      Fra l’altro Muccioli e Fini si leccavano il culo mentre la mafia ringraziava.

    2. lori Costa

      Speriamo che da quando hai scritto il post tu sia ancora vivo…

  13. Fabrizio Colombo

    Anche all’indirizzo che vedete qui sotto si trovano informazioni molto importanti sulle vicende di San Patrignano. Consiglierei a tutti di leggerlo.

    http://www.sims.it/vmuccioli.htm

  14. Elena Formigari

    Ciao Giuseppe, ti rinnovo la mia solidarietà!
    Invito chi volesse informarsi in modo esauriente sull’argomento metodo “terapeutico” di San Patrignano di leggere i seguenti libri (non facili da trovare ma reperibili in biblioteca o in internet):
    Viaggio a San Patrignano di Gaspare Virzì
    Il gelo dentro di Natalia Berla
    La quiete sotto la pelle di Fabio Anibaldi Cantelli
    tutte testimonianze di chi ha vissuto la comunità.
    Per un parere terzo proprio sul delitto Maranzano è interssante la perizia psichiatrica di Alfio Russo che si trova in “il delitto di San Patrignano” di Angelo Battistini(psichiatra).
    Una denuncia spietata ai metodi delle comunità di vita si trova nel libro “Mara come me” di Marco Salvia, basato su testimonianze confermate da fatti di cronaca come il rinvio a giudizio di Don Gelmini(Marzo 2011).
    Sul sito di Radio radicale si trovano interessanti testimonianze audio su San Patrignano, in particolare segnalo l’intervista a Gaspare Virzì.
    Infine nell’archivio storico di Repubblica si possono rintracciare gli articoli dell’epoca e recuperare informazioni, oltre che sul “processo delle catene” e il processo Maranzano, anche su Fioralba Petrucci, Natalia Berla, Gabriele di Paola, Leonardo Bargiotti e Antonia Baslini.
    Il problema tossicodipendenza sta tornando d’attualità è importante che chi cerca aiuto per sè o un familiare sia informato e non oggetto di arbitrio e dilettantismo.
    Elena

  15. paolo il matto

    caro giuseppe mi dispiace
    mi dispiace per la fine criminale subìta da tuo padre: era già stato sfavorito dall’aver incontrato la droga, ne avrà passate di tutti i colori, e poi cercando un approdo sicuro nel quale riparare e raccogliere le forze per poter affrontare un nuovo futuro, senz’altro insieme a te, è stato tradito da chi doveva aiutarlo.
    mi rivolgo al dramma tuo personale lasciando da parte accuse (vere) e difese (false)
    ammiro la tua serenità di giudizio e auguro che tu riesca a trasformare la tua sete di giustizia in aiuto e conforto in chi ha bisogno: senti sempre tuo padre vicino. è il modo più bello per ripagare il suo dolore
    un abbraccio

  16. Giuseppe Maranzano

    Vorrei soltanto si smettesse di santificare Muccioli ad ogni occasione perchè era tutto tranne che santo. Magari santone…quello si. Vorrei che ogni volta si parli di San Patrignano non venga fuori solo il bello facendo suonare un’unica e sola campana. Infine il mio sogno sarebbe quello di far revocare le vie a lui intitolate e che venisse tolto il busto di Napoli. Tutto qui…
    Un’ultima cosa…non ne sarei certo sui motivi della fondazione di San Patrignano.

  17. enrico m.

    ciao..il mio “in qualsiasi modo” era riferito chiaramente a qualsiasi modo lecito, non alle torture o a chissà quali violenze…
    e poi anche se ha avuto la condizionale che vuol dire… ha comunque pagato per il suo reato …punto…
    Quello che secondo me stona in questo post è il fatto che , una persona e la sua famiglia, che ha creato S. Patrignano, non credo l’abbia fatto perchè sadico o perchè ci voleva scagliare dei soldoni…certo ci saranno anche ombre e fatti poco chiari, ma chi si interessa di queste persone se non le comunità private!!?? Pensate che dalle altre parti li trattino come in albergo a 5 stelle….??!!
    gestire queste problematiche è molto difficile e chi critica, spesso non sa quello che dice!
    Poi non capisco cosa vorresti Giuseppe?
    Ripeto sono solidale al massimo con la tua situazione, ma cosa vorresti, che facesse la giustizia o lo stato per te e per tuo padre?

    1. Fabrizio Colombo

      Caro Enrico, ho letto volentieri anche quest’altro post. Hai ragione a dire che oltre alle comunità nessuno segue queste persone, però nel caso specifico di San Patrignano, la comunità non faceva del bene ma del male. O almeno questo è ciò che dicono le testimonianze, se ti va ti consiglio di leggerne un riassunto qui http://www.sims.it/vmuccioli.htm
      Secondo me se uno maltratta i tossicodipendenti non si può giustificare dicendo a chi lo accusa “e xchè tu cosa fai x loro?”, poichè credo sia meglio non fare niente che fare del male. Tra l’altro, quando uno decide di fondare una comunità di recupero, sa bene con quali problemi ed avversità dovrà fare i conti.
      Sulla domanda che tu fai a Giuseppe, non mi permetto di rispondere per lui, però credo che lui non voglia nulla dallo stato, dato che Muccioli è morto. Più che altro credo sia indignato dal comportamento dei media, che continuano a raccontare di Muccioli come di un benefattore, mentre purtroppo non lo era.

  18. Giuseppe Maranzano

    Salve a tutti.
    Volevo ringraziarvi per la solidarietà e vorrei fare qualche puntualizzazione. La prima, che mi preme di più, è che io non demonizzo nessuno, non odio nessuno, non punto il dito contro San Patrignano. Vincenzo Muccioli è stato condannato per favoreggiamento in omicidio. Colpevole e condannato ad 8 mesi pena sospesa dove pena sospesa per chi non lo sapesse significa che non ha fatto il carcere ma rimane comunque colpevole! Il 29 marzo 1990 Muccioli ricevette l’assolulozione per il cosiddetto processo delle catene in Cassazione. Secondo voi Muccioli ha tenuto segreto l’omicidio per “il bene della comunita” o perchè aveva paura che se la storia fosse venuta fuori sarebbe cambiata anche la sentenza in cassazione? Mio padre morì nell’89!!! Per assicurasi il tutto ha pagato i suoi ospiti-collaboratori con tanti soldini e ne ha minacciati tanti altri. Ah…ad uno di questi addirittura voleva ucciderlo con una bella overdose! Se questo è il bene della comunità…
    Prima che Mucciolì morisse il capo d’accusa nei suoi confronti, sempre per la morte di mio padre, divenne più grave ma morì di prima di poter essere giudicato. Comunque sia il favoreggiamento in OMICIDIO resta. Tutto quello che scrivo non è frutto della mia immaginazione…è tutto provato.

  19. luca belli

    Finalmente posso dire la mia. Ho avuto problemi di droga da giovane, ed ho anche provato ad entrare a san patrignano nel 1990, ma sono stato fuori dal cancello con mio padre ed altri ragazzi una settimana nell’attesa che vincenzo muccioli si degnasse di farci entrare,(funzionava cosi’ per le persone non importanti, mentre dentro c’erano figli di personaggi famosi che chiaramente non dovevano aspettare giorni fuori) poi ci e’ stato detto da alcuni che era meglio avere la raccomandazione di andreotti o del suo sottosegretario, saremmo entrati subito. Risultato: tornati a casa. Qello di san patrignano e’ un mondo strano coperto dalle istituzioni dei tempi e che ha fatto arricchire i muccioli a dismisura.

  20. Luca Brischetto

    Tutta la mia comprensione e solidarietà a Giuseppe Maranzano che ha il diritto di conoscere la verità su suo padre.
    Andiamoci piano però, con il demonizzare Muccioli, il suo lavoro e quello delle altre comunità. Io ho visitato la comunità San Patrignano, a Pergine (TN), diverse volte, nessuno mi ha mai nascosto niente, nè di bello (fortunatamente tanto), nè di brutto, di ciò che accadeva lì dentro. Nessuno mi ha mai proibito di parlare con chiunque. Sono sempre venuto via da questo posto con una sensazione positiva.
    Sono certo che a Muccioli non glie ne fregherebbe niente di avere piazze a lui intitolate, francobolli con la sua immagine, o onoreficenze varie, soprattutto post-mortem. Semmai queste sono speculazioni di chi, oggi, vuole farsi un po’ di pubblicità. Non si può negare che Muccioli abbia dedicato la sua vita a ciò in cui ha creduto, nel bene (e io conosco personalmente decine di persone a cui ha letteralmente salvato la vita) e, sicuramente anche nel male, per cui ha anche pagato personalmente, ritenendolo necessario per perseguire i suoi obbiettivi.
    Se fossi Giuseppe Maranzano, molto probabilmente, anche io avrei le sue stesse opinioni, ma permettetemi di dire che, così come ha scritto qualcuno che preferisce che Moratti dia milioni a San Patrignano, piuttosto che ai giocatori dell’ Inter, anche io dico che l’ Italia sarebbe, comunque, molto migliore, se tutte le cose, attività ecc. avessero un saldo, fra bene e male, come San Patrignano.

    1. Paolo Severi

      Nessuno ti ha mai nascosto niente?
      Nel Gennaio del 2007 oltre trenta persone fuggono a gambe levate dalla succursale di san patrignano di trento. Andrea Muccioli vuole mettere tutto a tacere mentre io vengo a sapere quanto accaduto. Invio subito un comunicato stampa ai giornali di Trento e un giornalista bravo onesto e coraggioso del corriere trentino si presente presso la sede della succursale di Trento per chiedere conto di quanto accaduto. Che faccia avrà fatto Andrea Muccioli?
      Perchè trentacinque persone se ne sono andate da un giorno all’altro?

      SVEGLIA! SVEGLIA!

    2. Paolo Severi

      Non ti hanno mai nascosto nulla quelli della succursale trentina di san patrignano?????
      ma sveglia! Giù dalle brande!
      Nel Gennaio del 2007 oltre trentacinque persone (e basta chiamarli ragazzi sono uomini e donne) fuggono a gambe levate dalla succursale trentina di san patrignano. Andrea Muccioli sale a Trento per mettere tutto a tacere. Io vengo a sapere della fuga ed emetto comunicato stampa ai giornali trentini.
      Un giornalista bravo e coraggioso e onesto del corriere trentino si presenta davanti ai cancelli della succursale per chiedere conto di quanto accaduto.
      Dovevate vedere la faccia di Andrea Muccioli.
      Perchè trentacinque persone fuggono da una succursale trentina di san patrignano in massa?
      Cosa c’è dietro?
      E questo attenzione non negli anni ottanta, ma nel 2007!

  21. francesco pace (francesco pace 51)

    quello di muccioli e altri (naturalmente non tutti) e’ un business. ricevono sovvenzioni statali, ricevono soldi dalle asl, fanno lavorare gratis la persone della comunita’, producono beni che rivendono (vino etcetc.) e sono uitli anche politicamente come propaganda per i partiti che li appoggiano. il tutto lo faceva gestire da ex tossici che spesso sbarellavano andando fuori dalle righe.
    ottima bazza per loro, spesso portata avanti con cinismo e cattiveria. comunque qualche vantaggio muccioli l’ha dato, ci mancherebbe altro, solo che ad un prezzo un po’ alto, sfruttamento lavorativo, episodi di violenza, costi esosi per la societa’, guadagni che finiscono nelle tasche di un privato e non a beneficio della comunita’, etcetc.
    c’e’ da chiedersi se non vi siano altri modi per disintossicare le persone.

  22. Maurizio Zoboli

    Egr. Sig. Giuseppe Maranzano, non si può non condividere la Sua dolorosa esperienza e le sono vicino. La mia esperienza è totalmente opposta, perchè a me è stato restituito un figlio. Ora come possiamo ben vdere tutti Sanpatrignano è diventata una comunità completamente diversa da quella che forse era ai tempi di suo padre. Era l’inizio, Vincenzo non sapeva, forse, neanche come muoversi di fronte a problemi così grandi. Gli ospiti di allora, forse, erano anche persone difficilissime da trattare, io continuo a mettere tanti “forse” perchè voglio che niente possa influire negativamente sull’attuale Sanpatrignano. Non mi sembra giusto voler per forza infangare una comunità che sforna successi e naturalmente anche insuccessi (ma in misura molto ridotta). Successi che vogliono dire vite di ragazzi che io vedo continuamente uscire e reinserirsi nella società frequentando l’associazione ANGLAD alla quale faccio riferimento. Li vedo spesso. Ritornano. Si reinseriscono. Trovano lavoro. E vivono … tutte cose che a Suo padre sono state negate. Ma la verità non la saprà mai nessuno. Le rinnovo le mie più sentite parole di comprensione, non ritengo giusto che Baudo si comporti così. Ma vorrei che “QUESTA” Sanpatrignano fosse supportata al massimo da tutti perchè ridona la vita a tanti, ma tanti ragazzi che non avevano più niente da vivere. Grazie e cordiali saluti.

  23. paolo serra

    leggere il post solleva la solidarietà per un figlio che vuole giustizia e chiarezza. ED è giusto che ci sia.
    Ma leggere i commenti successivi mi fa venire i brividi. E’come se per forza chi scrive su questo blog debba in tutto e per tutto criticare solo perchè ce ne viene data la libertà. Ho leto delle cose frutto di ignoranza e poca esperienza sul campo. Vorrei che andaste a fare “del volontariato a costo zero” in una qualsiasi comunità di recupero e vi rendeste conto di cosa sia. Vorrei capire se avete mai sperimentato cosa sia un “tossico” prima, durante e dopo un percorso di recupero, se avete mai assistito ad una crisi di astinenza o alla totale mancanza di prospettiva. Vorrei sapere se avete mai parlato con uno psicologo o un educatore che ha a che fare con loro, se avete mai assunto nelle vostre piccole imprese un “ex”. C’è un pianeta di persone che sembravano “finite” e che nonostante la disintossicazione comunque non riescono ad reinserirsi…
    da fuori è tutto semplice, anche giudicare i giri di soldi. Preferisco che Moratti dia 4 milioni di euro a San Patrignano che a Julio Cesar per un anno tra i pali, credetemi. Poi le magagne, i reati e le esagerazioni vengano pure punite, ma non giudichiamo un mondo che è ben oltre dalla normale routine.
    non stiamo parlando di una scuola in cui il preside ha abusato di un minore, non di una parrochhia in cui il prete ha “un vizietto”, non di un ospedale dove ilprimario toglie un rene funzioante per ricevere finanziamenti. Quello della tossicodipendenza e degli operatori che si spendono per essa, è un mondo a parte in cui non è certamente giustificato l’omicidio, ma del quale bisogna stare attenti a parlare. Non facciamo l’errore di giudicare un sistema complesso e difficoltoso che solo chi lo ha vissuto può capire.
    Io lavoro nel sociale con casi in cui le opinioni e il normale ragionamento (quello del blog) non serve a nulla. serve tanta pazienza e l’esempio della vita quotidiana.

    1. emy verona

      Lavoro anch’io nel sociale ed ho esperienza PERSONALE e diretta di tossicodipendenza (non mia, ma di parenti stretti), crisi d’astinenza, comunita’ di ogni genere e tipo, carceri polizia e di tutto quello cui la tossicodipendenza obbliga a venir a contatto. Detto questo posso affermare che non approvo i metodi di comunita’ come san patrignano o le patriarche, cui san patrignano si ispira. San patrignano e’ un businnes ne’ piu’ ne’ meno di altre societa’ imprenditoriali, il cui effetto collaterale e’ che molti riescono a riappropriarsi della propria vita altrimenti buttata via. Questo vale, fosse anche una sola, vita persa strada facendo a causa di metodi coercitivi? Secondo me NO! MAI e IN NESSUN CASO! Massima solidarieta’ a Giuseppe,ti sono vicina e non mollare mai!

    2. enrico m.

      concordo in pieno Paolo… per questo dico che da tempo il blog è morto…perchè ormai cè solo gente che scrive perchè non ha un cazzzo da fare tutto il giorno e non sà nemmeno di cosa si parla!!!

    3. Fabrizio Colombo

      Perdonami Paolo, tu col lavoro che fai vedi sicuramente più da vicino, rispetto a me, certe realtà. Però, come dici pure tu, per aiutare gente con così gravi problemi serve tanta pazienza. E questa pazienza non può essere incatenare, picchiare, rinchiudere in sgabuzzini bui questa gente. Questi fatti non me li sto inventando io, sono stati raccontati in tribunale dai testimoni.
      Io credo che quando uno decide di aprire una comunità di recupero (cosa che nessuno lo obbliga a fare), già sa benissimo con quali difficoltà dovrà fare i conti, stando a contatto con i tossicodipendenti. Quindi, o lo fai senza ammazzare di botte nessuno, oppure è meglio se non lo fai x niente. Questo è il mio umile pensiero, non è che voglia criticare x forza.
      Su questo blog si critica molto, è vero. Ma il bello è proprio che ognuno può venire qua, dire la sua, criticare postivamente o negativamente, e scambiare idee con altre persone, come stiamo facendo noi ora.

    4. Paolo Severi64

      Ignoranza de che?
      La tossicodipendenza è una malattia, come dice l’organizzazione della sanità. Per anni in Italia è stata appunto affidata a degli incompetenti assoluti i vari Muccioli Gelmini Cardella.
      Muccioli ha detto di avere nascosto un omicidio perchè si riteneva un “confessore”: altro che confessore era in preda ad un delirio onnipotenziale.

    5. Paolo Severi64

      E vi piacerebbe non ci fossero più i blog dove scrivono “quelli che non hanno un cazzo da fare” così parla solo il padrone che si chiamo Berlusconi o Andrea Muccioli. Così un figlio a cui hanno ammazzato il padre non può neppure trovare una consolazione e chiedere giustizia.

  24. Franco Proietti

    Vi invito ad andare a trovare, prima che passi a dolce vita, anche perchè ha 96 anni il sig.Libero Borra ad Anzio Nettuno che si è inventato un impianto di acqua ipercritica che permette di bruciare in un modo strano la mondezza e trane delle energia elettrica praticamente a gratis senza lasciare scorie e polveri sottili in aria , visto che siete ben organizzati sarebbe il caso che portaste la vostra voce al parlamento europeo per mettere a conoscienza della situazione e dare l’opportunità a questo uomo, visto che un impianto non costa molto farlo, e per non molto non intendo investire fiori di milioni di euro, ma solamente pochi spiccioli rispetto a dei mega impianti.
    Cordiali saluti.
    Proietti Franco

  25. Emanuele Cerri ()

    Muccioli!!
    Quello che negli anni Settanta andava in Giro In Centro a Rimini aolle Stgmati (False)!!??
    Si, proprio lui.
    Negli anni in cui si muoriva molto nei trasporti, nella violenza in famiglia, sul Lavoro, di fame…
    In quegli anni petrolieri e governi, per sponsorizzare le guerre che dovevano produrre ignoranza collettiva, sponsorizzavano, la fede di oro per fare schiavi, allo stesso tempo il preservativo di gomma, le tette al silicone, il calcio quello. le assicurazioni, i cellulari…
    Lo sponsoro delle guerre è assistere a chi non vuole essere assistito.

    Un consiglio, per chi vuole smettere ed uscire dai vizi vari.
    I templi Buddisti Siamesi, sono la medicina umana migliore che ho visto con occhi crudi.
    Un orbo romagnolo giramando.

  26. germano espatriato

    muccioli era sponsorizzato dai socialisti e i moratti, si ricordi infatti che moratti era sempre di casa.

    muccioli padre e figlio incassarono centinaia di miliardi in sovvenzioni statali e donazioni varie e furono spacciati come l’unico centro per recuperare i “tossici” sulla stessa stregua ne sorsero molti altri da quello di don gelmini, e quell frate/prete famoso carissimo amico di craxi e tifoso del milan che girava in ferrarino e faceva party con i VIP di milano fra cosa, escort e champagne.

    tutte queste comunita in effeti ebbero un successo inferiore al 20% in quanto la maggioranza torno a usare eroina anche perche dopo tutte le violenze e angherie subite nelle varie comunita’, quel che volevano era dimenticare.

    Siccome gli italiani non hanno memoria e non si ricordano neanche cosa hanno fatto o detto ieri, ancora oggi ci spacciano questi pseudo santi patron delle “comunita” come eroi, invece che indicizzarli per quel che sono, deliquenti di quella razza che che si sono arricchiti sulle sofferenze altrui.

  27. Gianluca Papi

    RICORDO BENE LA STORIA DI ROBERTO MARANZANO dalle cronache dell’epoca; non l’ho mai dimenticata e mi rallegro del fatto che Roberto, pur essendosene andato, abbia lasciato un figlio, al quale va la mia solidarietà.
    Sono stato tossico in gioventù e mi sono spinto a studiare il fenomeno droga in Italia dal punto di vista storico (lancio dell’eroina all’incirca nel 1974, boom della stessa e nascita delle comunità di recupero che diventarono l’affare del momento per alcune personalità, diciamo con pochi scrupoli (Muccioli, Gelmini)… che si sono arricchiti sfruttando i finanziamenti e la manodopera gratutita dei cosiddetti “ospiti” – quando non hanno, invece, fatto di peggio.
    Mi è stato detto che da San Patrignano non usciva uno spillo se Muccioli non ne era al corrente: ebbene, una notte ne uscì un furgone con il cadavere di Roberto Maranzano ucciso poche ore prima; lo stesso fu trasportato a Napoli dagli occupanti del furgone (fatto accertato)che si fermarono in “piazza” a comprare l’eroina necessaria alla finta overdose (iniezione eseguita sul cadavere) e lo lasciarono lì… Alla famiglia fu detto che Roberto era fuggito, era andato a “farsi” ma purtroppo, complice la disintossicazione, non aveva retto al “buco”.
    Muccioli dissse che non ne sapeva niente… per poi capitolare e dire che l’aveva saputo “in confessione” da uno dei colpevoli e che, pertanto, aveva dovuto rispettare il segreto…
    Don Gelmini ha molestato sessualmente generazioni intere di tossici italiani, testimonianze in tal senso l’ho avute dagli ex della mia città…
    Quando lo processano Don Gelmini? Che è culo e camicia con Silvio Berlusconi?
    Qualcuno ha citato il Mostro di Firenze; anche su quello ci sarebbe da discutere: una città intera ne conosceva l’identità ma è stato coperto di brutto…

    1. enrico m.

      ma tu come hai fatto ad uscire dalla droga?

  28. riccardo ivani

    Non ho seguito la vicenda e percio’ non posso esprimere un giudizio su Muccioli e la sua Comunita’.
    Mi limito ad osservare che la mancata risposta di Baudo e della Rai ad una lettera aperta – qualunque fosse la loro opinione – denota mancanza di sensibilità.
    E’ tipico di chi se ne strafrega di cio’ che avviene ai poveri disgraziati – tanto costoro stanno su un livello attuale che le nostre miserie di certo non li tangono.
    Anche se fosse stata una risposta deludente, almeno baudo avrebbe dimostrato di essere stato sensibile al caso umano di tuo papa’. Il suo silenzio parla da se’. Mi spiace.

  29. bruno bassi

    Sarebbe meglio non avere il peso di dover giudicare alcunché però siccome la vita è un contiunuo giudizio su tutto e su tutti e non ci si può tirare indietro dal dare giudizi, io penso che un buom etodo sia quello di mettere sul piatto il bene e il male e poi vedere dove pende la bilancia anceh perché chi fa sbaglia e non sbaglia mai solo chi non fa.

    Presumo per sentito dire che ci si a stato del male in questa storia però quello che conta è la proporzione tra il bene e il male perchè nascondendo il bene o il male se ne trae un giudizio viziato.

  30. enrico m.

    Leggo il post e, al di là de4lla solidarietà per questo ragazzo che si è visto negare un padre non tanto dalla morte, ma dalla droga, vorrei esprimere pacatamente la mia opinione.
    Ma l’avete mai vista una persona tossicodipendente da vicino, ci avete mai vissuto, ne avete mai condiviso paure, ossessioni, violenze?
    Parlate di manospoera a costo zero di banche, di cose che non hanno senso….
    La realtà è che chi è tossicodipendente, vero, ben difficlmente riuscirà a vivere una vita normale e credo che piutosto che satre in giro a commettere reati per drogarsi, benvenga una comunità che cerchi di recuperare queste persone, in qualsiasi modo, ripeto in qualsiasi modo.
    Poi per sostenere le spese per curarli i soldi glieli date voi stronzi che scrivete sul blog …giusto…
    Nenache avete idea di cosa sia recuperare persone come i tossicodipendenti…
    Chiudo dicendo che Muccioli ha pagato con il carcere e cin la vita il suo sbaglio e quindi non capisco cosa ci sia da recriminare…

    1. Fabrizio Colombo

      Ma non è vero, gli hanno dato la condizionale!!! E’ scritto anche su wikipedia. Ma veramente pensi che x far uscire le persone dalla droga sia giusto gonfiarle di botte e incatenarle? Ma come puoi dire una cosa del genere?
      Io le difficoltà dello stare vicino ai tossicodipendenti, con i loro problemi, non li nego, non sono scemo. Ma se uno non vuole farlo, faccia un altro lavoro!!! Ammazzandoli non risolvi una ceppa di minchia, fai solo del male!

    2. enrico m.

      fabrizio ..leggi , se vuoi, il mio secondo post, comunque al di là delle critiche nessuno propone un’alternativa alla comunità di recupero, e nessuno dice cosa si potrebbe fare per portare queste persona ad una vita decente!! per questo io mi incazzo, perchè è facile accusare muccioli, gelmini, ecc..ecc… ma è difficile interessarsi di queta gente in prima persona… ciao

    3. Paolo Severi64

      Che cosa è recuperare persone tossicodipendenti?
      La tossicodipendenza è una malattia. Non è facile certo, ma neanche così pazzesco come vogliono farci credere per USARE METODI VIOLENTI.

    4. anna minetti

      ho letto tutti questi posti è sono disgustata, paragonare Muccioli al mostro di firenze!!!!!!
      Finchè c’è gente come voi ci saranno sempre meno Muccioli al mondo.
      mi sono imbattuta in questo forum per caso ed è disgustante sentire i vs commenti
      Sono una mamma che ha un figlio tossico e non ho fatto carte false per farlo entrare in comunità e grazie a sanpatrignano mio figlio si è ripreso la sua vita e io quella di mio figlio.
      Vergognatevi!!!!!
      Bisogna solo provare certe cose, e auguro a tutti quelli che non hanno questo probblema di non aver mai bisogno di sanpatrignano…..perchè al momento è l’unica salvezza per i tossici

  31. vitaliano g.

    Sono stato per una 15 di anni in mezzo ai tossici e completamente dalla loro parte; ho dovuto lasciare perchè il loro male mi stava uccidendo dentro. Questo, solo per dirle che il trovare il bandolo della matassa è tutto fuorchè facile. Non solo, pur di trovarlo, in alcuni casi si rischia di strappare la lana; anche se è difficile il crederlo e/o il pensarlo, il tutto in buona fede.
    Il Muccioli e suo padre ora sono al di là del bene e del male, e certamente fuori del mio giudizio, se non del suo. Difenda i suoi diritti come è giusto ma ne temperi il peso; la dove c’è inscindibile groviglio di fatti e di persone, infatti, credo sia giusto tenerne conto. Mi permetta un abbraccio. Vitaliano

  32. Fabrizio Colombo

    HA RAGIONE, NON POSSONO RACCONTARCI CHE MUCCIOLI ERA UN FILANTROPO! E’ STATO CONDANNATO PER FAVOREGGIAMENTO, E SE COSI’ TANTE PERSONE HANNO DENUNCIATO VIOLENZE E MALTRATTAMENTI, SIGNIFICA CHE QUALCOSA DI BRUTTO ACCADEVA! NON RASSEGNAMOCI! PRETENDIAMO GIUSTIZIA!!!

  33. salvino roma (com)

    Ricordatevi la canzone di Bennato ,Buffoni e Burattini , il ricordo è caro al nostro benessere psicofisico ,guai a non ricordare, a tacere e soprattutto a seguire certi tipi pazzeschi . La nostra libertà è una guerra mai finita con numerosi eroi e con tanto di buffoni e burattini.

  34. Fabrizio c

    Solo chi lavora, sbaglia.
    San Patrignano ha fatto quello che nessuno voleva fare, prendersi cura di persone emarginate. Sicuramente sono stati fatti anche grossi errori, ma sono stati conseguiti importanti ed unici risultati.

    1. Paolo Severi

      Appunto.
      Ma chi glielo ha fatto fare al Signor Vincenzo Muccioli di occuparsi delle persone tossicodipendenti? Di affidare la vita di Roberto Maranzano a un folle come Alfio Russo che lo ha massacrato solo perchè alzava lo sguardo dal piatto.
      Il Signor Muccioli che diceva di una persone che era lì ospite: “bisognerebbe fargli una overdose” e che faceva entrare negli anni ottanta solo i figli dei ricchi.
      Poi, non è vero che le cose sono cambiate, che queste storie appartengono al passato.
      Nel 2007 oltre 35 persone sono fuggite dalla succursale di Trento. Perchè?

  35. Alessandra Cucca

    Ho visitato San Patrignano nel 1989 ad Aprile, allora avevo solo 17 anni, quello che mi rimase fu una sensazione alla “Truman Show”, ci hanno fatto visitare le numerose e redditizie attività (cavalli, cani, laboratorio di restauro..), niente domande, potevano solo ascoltare quelli autorizzati a parlare…quando ci siamo svincolati da questa farsesca gita guidata e arrischiati a parlare con i ragazzi siamo stati recuperati nel giro di pochissimo e sgridati, quello che rimase fu la sensazione che non erano per niente liberi di parlare con noi e nemmeno di decidere quando andare via, qlcn ci raccontò che era là da 10 anni e che ad ogni colloquio con Muccioli non era ancora ritenuto pronto, come se tutto fosse nelle sue mani e che tanti di loro non fossero certo dei poveri cristi e che le famiglie pagassero di soldi per farli stare là….

  36. fabio d.

    al di la del bene e del buono che puo fare sanpa nessuno puo negare la mano d’opera a costo zero e il fatto che moratti ci ha fatto entrare una barca di soldi visto i parenti che ha,che aveva e che avrà li dentro.san marino e le sue banche sono li dopo la collina.poi decenni dopo si scopre l’acqua calda.
    ora sanpa è “inquadrata”
    ma una volta i buchi neri eran tanti.
    ognuno ha percorso e percorre la sua strada con quello che cè intorno.
    solidarieta a giuseppe maranzano

  37. CARLO SOCCOLINI

    Caro Giuseppe,i confini della nostra bella Italia sono in gran parte con il mare; per cui la nostra materia prima é la sabbia.
    Sabbia che viene largamente utilizzata per coprire omicidi, stragi e malefatte in ogni campo e di ogni genere. Ci illudiamo che prima o poi la verità verrà a galla; ma per ogni palata di sabbia che togliamo ce ne sono almeno due che ricopriranno la buca.
    Carlo Soccolini

  38. Tomaso Mainardi

    Nella sala mensa, durante il pranzo o cena, era famosa la punizione che Muccioli riservava e personalmente infliggeva “a quelli che se lo meritavano” (uomini e donne)…aveva anche un nome la pena inflitta, sole piatti. Forse chi via ha assistito o passato se la ricordera’. Questo per dire che i metodi di Muccioli lasciavano indubbiamente il segno, su talune persone. Solidarieta’ a Giuseppe Maranzano

    1. Fabrizio Colombo

      E in cosa consisteva questa punizione chiamata sole piatti? Io non ne ho mai sentito parlare e sarei curioso di saperlo

    2. Paolo Severi

      Il solepiatti consisteva in questo.
      Muccioli arrivava da dietro a qualcuno che aveva fatto una marachella e gli assestava a piene mani due sberle in faccia e contemporaneamente, come il sole piatti.

  39. Pino R.

    Sono ormai morti e sepolti entrambi. La comunità di S. Patrignano è un luogo fiorente che opera nel rispetto delle leggi e chi no vuole affrontare quel percorso è libero di rivolgersi altrove o non affrontarlo.
    La vicenda è stata ampiamente affrontata e dibattuta.
    Andiamo sempre a ripescare nel torbido, gratuitamente … senza fango non sappiamo stare.

    1. flora sagliocchi

      Ogni ragazzo che volesse intraprendere un percorso di recupero in comunita’ per problemi di dipendenza (da sostanze od altro)non potra’ MAI farlo senza il consenso di un Ser.T. Perchè? Perchè senza il pagamento di una retta per il mantenimento di ognuna di queste persone ,l’ingresso in una QUALSIASI comunita’ E’ PRECLUSA. Quindi: o il Ser.T. paga o lo fa la famiglia,se in condizioni economiche per poter affrontare simile spesa.Una media di € 100 al giorno prende una comunita’(LA MENO ESOSA)per ogni “ospite”,in cambio di? Un posto in cui parcheggiare la vita di queste persone perchè non arrechi disturbo.Alla fine del percorso? La inevitabile ricaduta , la prima di molte,ogni volta piu’ dolorosa,dalla quale non sempre si rialzano.Motivo?In comunita’ si impara a lavare,pulire,cucinare,insomma a fare i mestieri piu’ umili (cioè:”non sono adatti a fare altro nella vita?),molto dignitosi,sì, ma non a vivere,non a crescere,non a capire e ad affrontare i problemi che li hanno spinti a tali tragiche scelte.E sono sempre di piu’.E i piu’ grandi sono i piu’ sfortunati, su di loro il Ser.T non “investe” piu’.La strada è la loro ultima inevitabile dimora.Quanto costa ognuna di queste persone alla societa’ in termini di sanita’, di illegalita’,di vite umane di tragedie familiari ? Una gigantesca macchina che frutta alla malavita organizzata,a medici opportunisti e menefreghisti, ad operatori sonnolenti,ad infermieri scaltri,a psicologi incompetenti e,non ultimo,a preti corrotti, tutti incompetenti milioni e milioni di euro.Peschiamo nel torbido!Solo così eviteremo di seppellire degli innocenti, e magari rischiamo di salvare la vita a qualcuno.

    2. enrico m.

      E tu invece sapientona che proponi èh…diamogli 100€ al mese e la droga gratis!!??

    3. Paolo Severi

      Cioè un ragazzo a cui hanno ucciso il padre in un posto senza Dio nè legge rovista nel fango?
      O hanno rovistato nei vostri cervelli?

  40. pedro navarra

    Non c’é assolutamente da stupirsi. Se andiamo a guardare da vicino il sistema del trattamento della tossicodipendenza in comunità terapeutica negli anni 90 ci si accorge che tutto l sitema (Saman, San Patrignano e altri) si teneva in piedi con i soldi che Bottino passava en douceur agli amici (Muccioli, Cardella & compagnia). Sul fondo, onestamente, bisogna dire che per un mucchio di ragazzi e ragazze é stata una salvezza di passare in quei posti, ma non é una ragione per dimenticare quelli che ci sono morti o che hanno subito delle violenze inaccettabili.

  41. flora sagliocchi

    Uccide piu’ il silenzio della droga . Ed è al silenzio che vogliono condannare questi ragazzi che hanno invece bisogno di qualcuno che parli con loro, di loro .Che li aiuti veramente.Parliamo di loro e di chi li vuole mettere a tacere.Sono nostri fratelli,nostri figli,nostri genitori.Non dimentichiamocelo.Grazie Giuseppe.

  42. Paolo Madaro

    Da Wikipedia:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Muccioli

    Nella registrazione agli atti del processo ed ascoltata in aula il 2 novembre 1995 Muccioli, riferendosi ad uno dei testimoni dell’omicidio asserì che Ci vorrebbe un’ overdose… due grammi d’eroina e un po’ di stricnina… bisogna operare come con i guanti del chirurgo. Oppure bisognerebbe sparargli con una pistola sporca[8][9]. Queste denunce spinsero molti altri ospiti a denunciare percosse, violenze, addirittura violazioni della legge elettorale in favore di politici “amici”

  43. lorenzo paolini

    Caro Giuseppe, all’epoca della morte di Muccioli ero un ragazzo. Non conosco tuo padre ma non mi perdevo un numero di Cuore che sul patron di San Patrignano ci ha svelato molte cose (vedi quest’archivio del Corriere della Sera http://archiviostorico.corriere.it/1994/ottobre/16/nomine_San_Patrignano_Cuore_accusa_co_0_941016854.shtml); e quando morì titolò: “Tutto pronto all’ inferno per l’ arrivo di Muccioli”. In Italia spesso le cose si sanno, ma la gente alza le spalle e pensa ai fatti suoi, altrimenti non si spiega la classe dirigente che ha. E, a questo punto, ce la meritiamo.

    1. Pancho Villa

      Ciao Lorenzo, anch’io ero un ragazzino ed anch’io ricordo perfettamente quel titolo di Cuore. In realtà mi pare di ricordare che Muccioli non fosse ancora morto. Diciamo che era sul punto di. Meglio ancora.
      Cuore era una boccata d’aria Oggi solo monossido di carbonio. Anzi no, quello è inodore.
      Un saluto

  44. alvisea fossa

    CIAO BEPPE
    BAUDO DOVREBBE VERGOGNARSI,MANACA POCO CHE INTITOLIAMO LE STRADE AL MOSTRO DI FIRENZE
    ALVISE

  45. Alessandro I.

    in Italia intitolano pure le piazze a Craxi.
    Ci manca solo un bel corso per De Lorenzo e il suo apporto alla sanità e tutti i morti e contagiati che ha sulla coscienza.
    Baudo dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa

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