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276 commenti su “Tasse a prescindere

  1. Iosto Balata

    Caro Beppe Grillo, non sapevo che i reati di Concussione, peculato, corruzione, malversazione, abuso d’ufficio, omissione d’atti d’ufficio, favoreggiamento e molti altri commessi da politici, amministratori e pubblica amministrazione fossero stati aboliti o depenalizzati; come fanno questi Signori a lamentarsi della giustizia, quando Essi restano a piede libero o nel peggior dei casi i più sfortunati agli arresti domiciliari?
    è possibile che in galera ci vadano solo i barboni e i ladri di mele, tutti gli altri, con l’aiuto di un buon avvocato se la cavano con un nulla a procedere o con una assoluzione per mancanza di prove.

  2. Claudia Tellini

    Beppe, c’è bisogno di te per smascherare i troiai della siae. Io scrivo testi per le canzoni che canto ma non ci penso nemmeno ad iscrivermi alla siae perchè costa più di quanto potranno mai restituirmi in un anno; la maggior parte delle piccole realtà sono castrate sul nascere per quanto incide il costo della siae sugli spettacoli ed i diritti d’autore ai piccoli autori ormai li pagano solo ‘a campione’ nel senso: se ti tirano a sorte te li danno sennò no. Io spero che la chiudano per sempre e che facciano una riforma seria ispirata agli altri paesi europei; è una vergogna di cui nessuno piò parlare, la Galbanelli ci ha provato una volta sola e poi silenzio…perché???????

  3. Francesco Cannavale

    Chiarimento sul Balzello “Copia privata” CD/DVD
    Tratto dal portale della SIAE:
    Chi deve corrispondere il compenso per “copia privata”?
    Il compenso deve essere corrisposto da chi fabbrica o importa nel territorio dello Stato italiano, allo scopo di trarne profitto, gli apparecchi di registrazione e i supporti vergini.
    Il distributore ha pertanto l’onere di verificare che i fabbricanti e gli importatori presso cui si approvvigiona, direttamente o indirettamente, abbiano corrisposto il compenso sugli apparecchi di registrazione e i supporti vergini forniti (la verifica può essere fatta sulla fattura di acquisto, sulla quale l’importo del compenso per “copia privata” dovrebbe essere esposto separatamente dall’importo relativo alla merce, con causale “compenso ex d. lgs. n. 68/2003”).
    Per distributore si intende qualsiasi impresa commerciale, sia all’ingrosso che al dettaglio, che, a qualsiasi titolo distribuisce in territorio italiano, anche occasionalmente, apparecchi di registrazione e supporti vergini assoggettati al compenso.
    Quali sono i poteri di controllo della SIAE in materia di “copia privata”?
    La SIAE ha, in base alla legge, facoltà di controllo su tutte le attività connesse con la fabbricazione, l’importazione e la distribuzione in territorio italiano di apparecchi di registrazione e di supporti vergini.
    A tal fine, gli ispettori della SIAE possono accedere ai locali di fabbricanti, importatori, distributori e duplicatori e possono richiedere l’esibizione della documentazione relativa all’attività svolta.
    La denucia
    Aziende Italiane che vendono in Italia
    Le aziende distributrici in Italia acquistano CD/DVD pagando il contributo previsto rivendendoli sul mercato Italiano con un prezzo finito che comprende anche il contributo corrisposto all’origine, nella fattura di vendita all’utilizzatore finale è indicato separatamente la voce contributo siae.
    http://antisanmarino.blogspot.com/2007/12/chiarimento-sul-balzello-copia-privata.html

  4. Bob A.

    L’ITALIA CHE ERA DI PUCCINI, VERDI, ROSSINI… REQUIEM IN SIAE MAGGIORE.

    4a puntata

    MA DOVE VANNO I SOLDI DELLA SIAE?
    Vorrei proprio saperlo, ma non ho gli strumenti per controllare questo un organismo,
    che per una stranezza legislativa ha di fatto il monopolio dei diritti d’autore, in barba al Codice Civile.

    Una cosa te la dico.
    Io suono ROCK e i soldi della mia SIAE vanno a CASADEI. Sono matto? Senti qua:

    Ogni gruppo che si esibisce è tenuto alla compilazione del Borderò (è l’unica formalità che condivido per poter dare agli autori quanto giustamente gli spetta).
    La SIAE pagherà i diritti ai relativi autori solo se l’autore ed il brano sono rinoscibili correttamente, ma non pensare agli errori, la cosa è LEGGERMEEEEENTE più sottile:
    se scrivi “LED ZEPPELIN – STAIRWAY TO HEAVEN” i soldi non arriveranno ai Led Zeppelin perché bisogna scrivere GLI AUTORI, NON LA BAND, hai capito? e cioè:
    “JIMMY PAGE ROBERT PLANT – STAIRWAY TO HEAVEN”
    se scrivi “DEEP PURPLE – SMOKE ON THE WATER” i soldi NON arriveranno ai Deep Purple perché dovevi scrivere:
    “Ritchie Blackmore – Ian Gillan – Roger Glover – Jon Lord – Ian Paice – SMOKE ON THE WATER” che neanche ci sta.
    Ti assicuro che SEMPRE tutti compilano i borderò con i nomi dei gruppi musicali, non degli autori.
    E allora dove vanno a finire questi fiumi di soldi?
    Come nelle votazioni: si spartiscono in proporzione ai diritti già percepiti. Chi è che prende più diritti d’autore? RAUL CASADEI.
    Che ha fatto la furbata di chiamare la band con il proprio nome, chiamalo scemo!

    Mi fermo qui.

    A nome dei tanti gruppi musicali italiani, musicisti dilettanti ed emergenti, dei tanti locali che amano far suonare la musica live, fucina dei musicisti di domani,
    di LANCIARE UN’INIZIATIVA CHE FACCIA PRESSIONI PER LIBERARE I MUSICISTI DA QUESTA OPPRESSIONE.

    STIAMO TOGLIENDO AI GIOVANI (e non solo) OGNI FORMA DI RESPIRO, anche nella musica, la loro principale forma di coinvolgimento.

    CIAO!

  5. Bob A.

    L’ITALIA CHE ERA DI PUCCINI, VERDI, ROSSINI… REQUIEM IN SIAE MAGGIORE.

    3a puntata

    (…continua da precedente…)
    ESIBIZIONI LIVE: SIAE, EMPALS, IVA, COOP, SCANDALOSO !!!! *************************

    (…)
    Qualcuno si è accorto della castronata, sicché è stato detto: assoggettiamo all’ENPALS solo chi ha un reddito superiore ai 5.000€/anno.
    Poi mille discussioni su come interpretare e applicare la regola.
    Ebbene i funzionari SIAE (solo per precauzione intendiamoci!) applicano SEMPRE la regola e pretendono SEMPRE la regolarità di SIAE, ENPALS, fattura e bla bla.

    RISULTATO:
    – i piccoli/medi locali con la passione della musica live fanno esibire gruppi e musicisti emergenti senza ENPALS rischiando (chi rischia è comunque il gestore).
    – molti hanno preso la multa ed hanno smesso di fare esibire i gruppi musicali
    – altri hanno smesso semplicemente perché stufi della situazione e non vogliono rischiare
    – alcuni locali hanno proprio chiuso perché senza live non c’è pubblico
    – I gruppi dilettanti non trovano più locali dove esibirsi, non hanno stimoli, si sciolgono

    REQUIEM in SIae maggiore.

  6. Bob A.

    L’ITALIA CHE ERA DI PUCCINI, VERDI, ROSSINI… REQUIEM IN SIAE MAGGIORE.

    2a puntata

    ESIBIZIONI LIVE: SIAE, EMPALS, IVA, COOP, SCANDALOSO !!!! *************************
    Un locale che vuole fare esibire un gruppo deve pagare la SIAE, è così da molto tempo si sa. La SIAE infatti deve prendere i diritti d’autore anche se uno scoreggia in presenza di pubblico. Non gliene frega niente degli autori, vuole solo soldi, il più possibile, anche a nero vanno benissimo.
    I loro simpatici controlli avvengono (per esperienza) quasi sempre con arroganza INTERROMPENDO lo spettacolo. Se sei Vasco Rossi ovviamente se ne guardano, ma se sei un Pinco si atteggiano come fossero “ufficiali della GDF”. Meno male che la SIAE tutelerebbe i musicisti.
    Purtroppo ultimamente le cose sono parecchio peggiorate. L’estensione dell’ENPALS (tu sai bene cos’è) obbligatoria anche ai musicisti non professionisti (senza speranza di ricevere alcuna pensione ENPALS) impedisce ai musicisti dilettanti di esibirsi gratis o per pochi soldi perché si ritrovano a pagare per ogni esibizione:

    – 13.5€ di contributi previdenziali MINIMI x componente del gruppo musicale
    – costi di iscrizione ad una cooperativa per non dover aprire una partita IVA
    – 30-40€ per la suddetta di spese per pratiche ENPALS (che si fanno guarda un po’…
    negli uffici SIAE !!)
    – dover emettere una fattura che comprende quindi l’IVA (minimo minimo 100€ a esibizione)

    C’è la libertà che tali spese le faccia il gestore (come “datore di lavoro”), comunque fatti i conti, oltre alla SIAE pagata dal locale, un gruppo musicale di 5 componenti solo di tasse paga ora in varia forma come minimo altri 120€. Se tieni presente che i piccoli gruppi di esibiscono per 0-300€…

    Ovviamente devono pagare le tasse ma non possono scaricare alcuna spesa (strumentazione, gasolio, ma neanche i ricambi come le corde degli strumenti, plettri, ancie, valvole…). Cornuti e mazziati.

    …continua…

  7. Bob A.

    L’ITALIA CHE ERA DI PUCCINI, VERDI, ROSSINI… REQUIEM IN SIAE MAGGIORE.

    1a puntata

    Ciao Beppe,
    sono un musicista, non di quelli già famosi e pieno di soldi s’intende.
    1a puntata di qualche punto di vista su SIAE e similia.

    CD MUSICALI:
    Costano circa 25-35€.
    In produzione costano al massimo 2€ compreso di libricino con scritte dorate mentre l’autore dei contenuti nella migliore delle ipotesi prende circa 2€ di diritti d’autore a CD. E i restanti 20-30€? …DISTRIBUZIONE…
    Un po’ come la casalinga che fa i mutui per comprare un paio di verze ed il contadino che fa la fame a coltivarle.
    Qualcuno poi si sorprende di NAPSTER prima, eMULE poi, iTUNES…
    Certi brani se vai a chiederli in un negozio di guardano con un paio di fanali così.
    Se però lo scarichi da eMULE ti becchi una multa da centinaia di euro per OGNI MP3 perché ne hai “vantaggio economico” (vedi recente fottutissimo decreto Urbani). Attento che se poi condividi il brano introvabile con degli amici, non stai facendo cultura, no no… sei un delinquente da rinchiudere in galera!!

    ANCORA SIAE
    Sappiamo tutti che da qualche tempo su ogni CD e DVD vergine, su ogni HARD DISK c’è una tassa SIAE perché si presume che vengano usati per duplicare opere illegali.
    Anche se nei miei CD ci metto i testi delle mie barzellette, la mia tesi, i miei file o registrazioni (originali) delle mie scoregge, ma perfino se semplicemente ho sbagliato a masterizzarlo e si brucia, ho pagato la SIAE.
    E’ un po’ come il canone RAI che lo devi pagare anche se hai un televisore che non funziona (non ci credi? verifica!).
    Oggi in Italia chi acquista CD paga di più in presunzione di reato.
    Però se duplichi davvero, non considerano che hai già pagato… ti becchi la multa.

    …continua…

  8. STEFANO CANELLA

    Buogiorno sig. Grillo,
    volevo lanciare un sassolino nel laghetto del pianto,
    mi riferisco a Siae ,canone Rai e una fantomatica ditta chiamata SCF che in seguito ad una sentenza del 7 dicembre 2007)sta riscuotendo un “equo compenso per la comunicazione al pubblico di fonogrammi in strutture ricettive e locali commerciali ” come ad esempio il mio ristorante.
    In base a questa sentenza la scf si avvale del diritto di ri-riscuotere una tassa per l’utilizzo se pur indiretto di fonogrammi.(ovvero io accendendo la TV ed in sottofondo ascoltando una registrazione audio devo pagare un diritto per l’utilizzo indiretto del brevetto DVD, CD o nasto utilizzato o qualsiasi altro suppporto) tassa che per altro gia’ pago in abbondanza pagando i diritti SIAE!!
    L’associazioen Ascom dice di pagare e aspettare ma io mi chiedo aspettare cosa che si inventino un’atra tassa sull’utilizzo indiretto della luce per la visualizzazione dei filamati?
    A livello europeo non ci sono norme comunitarie per Siae e porcate del genere?come ci possiamo tutelare?
    Ho sentito che in grossi centri commerciali trasmettono musica inedita per boicottare cosi’ diritti Siae e Scf,cosa furba ma cosa dire degli autori tutelati dalla Siae?
    Cordialmente
    Stefano Canella

  9. giacomo gattozzi

    ATTENZIONE…siamo tre ragazzi minorenni di Campobasso, abbiamo un gruppo rap e abbiamo AUTOPRODOTTO un disco spendendo un bel pò di soldi (sala, apparecchiature). ora vorremmo mettere in vendita il nostro lavoro (ad un prezzo ridicolo: 3€) per provare a riprenderci i soldi che abbiamo speso. il problema è che LA SIAE ad ogni nostra domanda ci dà risposte vaghe, quindi vorremmo sapere come fare a vendere questo nostro cd (speriamo non sia necessaria la registrazione dei pezzi alla SIAE).

    CHIUNQUE POSSA ESSERCI DI AIUTO CI MANDI UNA RISPOSTA ALLA MAIL zerojake@virgilio.it

    LA SIAE FA GLI INTERESSI DI CHI HA SOLDI; E NON PERMETTE IL VERO SVILUPPO MUSICALE

  10. stefania rossella grassi

    Gentilissimo sig. Grillo,
    Mi trovo infinitamente dalla parte di chi vive in quest’Italia ingiustizie.
    Continuo a pagare avvoccati per difendere il mio diritto d’autore, la mia sola creatività che oggi frutta milioni di euro in “Cultura Moderna”, ma il vero titolo è un’altro “Indovina Vip x”, oggi in causa per far valere il mio diritto d’autrice, anche se l’ordinanza del Tribunale pone la paternità dell’idea in capo a me , Ricci poteva copiare il format, perchè io prima l’ho inviato all’Agente di Mammucari e poi a Ricci, l’ho reso di dominio pubblico,leggete http://www.format.blogosfere.it, ad oggi ho versato agli avvocati quasi 10.000,00 euro.
    Come se non bastasse la società Yahoo Italia srl, ha pubblicato immaggini estrapolate da una puntata di un mio programma televisivo dalla messa in onda, il mio ex (avvoccato) Giovanni D’Ammassa, non si capisce perchè il giorno prima dell’udienza invia il Dvd a controparte senza che si fosse costituita in giudizio, nella seconda udienza si fà autorizzare dal giudice nell’invio delle note integrative a controparte, e per finire non contesta a verbale i documenti prodotti da Yahoo.
    Io ho assunto l’avvoccato Giovanni D’Ammassa perchè presidente dell’associazione senza fini di lucro della difesa del diritto d’autore, oggi mi recapita una parcella per venti giorni di attività (assolutamente non a favore del cliente) di euro 10.000,00.
    Mi piacerebbe tanto parlare con Lei, perchè quello che sta succedendo merita visibilità.
    Distinti Saluti
    Con stima
    Stefania Rossella Grassi

  11. Claudio Giacomelli

    Povera Italia, repubblica dei problemi! Forse si stava meglio nel periodo fascista, per lo meno ti venivano imposte le cose e non dovevi andare a sfogarti nel blog di Beppe Grillo…
    Io l’unica cosa che posso fare per questo problema è dare un consiglio. Il mio consiglio è questo: Lotta alla riduzione dei costi SIAE. La musica, come qualsiasi altro metodo di espressione è un qualcosa di astratto. Non posso toccarlo. Quindi non lo pago. Se compro un libro, devo pagare la carta, l’inchiostro e non quello che c’è scritto. Per come la penso io i grandi artisti (come anche i meno famosi) dovrebbero ricevere un profitto solo ai concerti, nella vendita del proprio CD usato come simbolo e non come oggetto di business (chi se lo copia sa benissimo che in mano non ha il valore del CD originale il quale invece acquista valore dato dall’originalità[Copertina e caxxate varie che l’artista decide di inserire]).
    Morale della favola? Siccome è impossibile fermare la pirateria, rendiamola legale! Scommetto quello che volete che se questo accadrà si rovescerà tutto e chi prima non comprava CD musicali a causa dell’alto costo e quindi preferiva duplicarli o scaricarli da internet, correrà in negozio ad acquistare il tale CD del tale artista perchè ne varrà veramente la pena. Concordate?
    Ciao,
    Claudio

  12. andrea zinesi

    caro beppe
    lo scandalo siae…è ancora in piedi e continua a produrre illegalità.
    alcune aziende italiane produttrici di cd e dvd vergini nel frattempo sono fallite con conseguente perdita di occupazione ma nessuno se ne è accorto perchè i soldi per la siae per questo balzello che ormai costa al consumatore più del prodotto stesso sono necessari per finanziare il carrozzone…. per ogni CD la tassa è 0,25 Euro mentre 0,58 Euro per i DVD. E l’iva? calcolata anche sulla siae…e quindi per fare due conti. Una campana di CD da 10 che al pubblico va a 6,90 euro ha tasse per 3,65 Euro (53%!!!!!) e più le confezioni contengono dischi più il costo delle tasse incide.
    E cosa è successo nel frattempo…sono fiorite aziende che importano dall’estero e vendono in italia evadendo siae iva e ovviamente le altre tasse.
    il settore formato dalle aziende “oneste” è in crisi mentre si arrichiscono questi piccoli “imprenditori” del traffico internazionale di cd e dvd (quasi come la droga…).
    E la siae cosa fa nel frattempo? dorme….i soldi che incassa sono evidentemente sufficienti per spenderne degli altri per perseguire questi “trafficanti”.
    questa è l’italia. perchè non mettere una tassa “giusta” in percentuale invece dell’equo compenso fisso? e nessuno ne parla incluse le ass dei consumatori….Ciao Andrea

  13. Claudio Falcone

    Salve a tutti. Sono un iscritto alla SIAE e nella loro lussuosa rivista VivaVerdi (che pago abbondantemente con il mio “canone SIAE” e di cui farei volentieri a meno) di novembre-dicembre 2006 a pag. 84-85 e documentata anche in altre sezioni, c’è una bella novità per quelli come me che hanno una manciata di brani depositati e che fanno un numero limitato di concerti all’anno. Cercherò di spiegare la cosa nel modo più sintetico possibile…

    Visti i molti abusi sulle compilazioni dei borderò, ovvero gente che indica brani non eseguiti in quella serata oppure non indica brani che sono invece stati eseguiti, la Società Inquisitrice Artisti Emergenti (vi piace?) ha pensato bene di assegnare i diritti provenienti da esecuzioni dal vivo secondo un meccanismo così sintetizzabile: il 25% dei diritti verrà distribuito sulla base delle rilevazioni dei borderò come in passato, mentre il “rimanente” 75% (attenzione prego) sarà attribuito ai brani rilevati tramite REGISTRAZIONE AUDIO SEGRETA (da parte di funzionari SIAE) DI ALCUNI EVENTI PRESI A CAMPIONE, su cui l’opera di falsificazione dei borderò non avrà quindi effetto.

    Traduco: la SIAE registra segretamente (ahahahahah) lo spettacolo di Baglioni, della Pausini e dell’ennesimo tributo a Lucio Battisti; prende in mano i tre o quatro borderò in cui compaiono i miei brani e li mette nel cestino del 75% dei borderò ignorati per presunzione di truffa (visto? dopo le tasse sull’equo compenso per presunzione di furto…), e i miei tre euro di diritti li girano a Mogol e agli altri poveracci degli “eventi presi a campione” (categoria in cui i miei concerti non rientreranno mai).

    Sto pensando vivamente di spostare da qualche altra parte (ASCAP?) la tutela delle quattro cagate che ho creato con il mio stupido onesto intelletto creativo, oppure di emigrare da ‘sto paese vergognoso in cui il talento di certi artisti che conosco personalmente è sprecato in un giro di marchette avvilenti e “cooperative” pro-ENPALS a fondo perduto. Bye!

    1. Alessio Pardo

      Caro Compagno di Sventura

      Anche io come te sono socio SIAE da una decina di anni… e sinceramente sono stanco…
      Anche io come te ho una manciata di brani registrati che non cagherà mai nessuno.
      Anche se tu facessi tantissimi concerti all’anno riusciresti a racimolare, con la grazia del Signore, al massimo 500 o 600 euro (l’anno).

      Perchè ci siamo iscritti? Perchè a suo tempo abbiamo dovuto ficcarci in una stanzetta con un pianoforte e un pezzo di carta con su degli accordi (sbagliati) e poi passare alla cassa con 800 mila lire in mano e dire anche “grazie”?
      Per paura: paura che qualcuno ci potesse fregare quelle 4 cagate che abbiamo composto perchè, francamente della “tutela economica della ripartizione dei proventi” sinceramente non vedo la tutela… (report – RAI3 – Inchiesta sulla SIAE).

      Diciamo la verità: noi siamo schiavi, gli apparteniamo, dobbiamo tenere in piedi la baracca (noi piccoli autori siamo centinaia di migliaia in Italia), non solo, anche le nostre teste gli appartengono…
      La tua testa non è tua, è della SIAE perchè se vai a fare un concerto di musica inedita non registrata, come glielo spieghi al funzionario che fa i controlli che quello che stai suonando appartiene solo a te? Impossibile!

      Domani suono ad una presentazione di una ONLUS che ha organizzato un buffet e invitato gli assessori del caso… sarò io da solo con la chitarra acustica in veste di “sottofondista” e per la prima volta ho scelto di non suonare nulla di registrato, e voglio andare avanti così.

      VOGLIO DISSOCIARMI DALLA SIAE E TROVARE UN METODO ALTERNATIVO PER RENDERE I MIEI (POCHI) BRANI DOCUMENTI PROBATORI IN CASO DI IMPUGNAMENTO IN TRIBUNALE… e basta, non mi serve altro.

      Voglio un futuro in cui potrò vendere i miei cd ai concerti senza quello schifoso bollino argentato. E voglio che sul CD ci sia scritto: “Questo artista non è tenuto a pagare il pizzo alla SIAE”. E voglio dire a chi mi fa suonare: “tranquillo, oggi niente pizzo alla SIAE”.

  14. Marcello Ziveri

    Salve, sono entrato nel blog ed ho cercato la parola SIAE per poter parlare di un problema che affligge la mia categoria ma premetto di non avere letto il discorso di base fatto nel Blog(lo farò subito dopo essermi sfogato un pò…).
    Io sono un musicista professionista di 40 anni e da molti canto e suono nei locali del nord e centro Italia(scrivo dalla provincia di Piacenza).
    Arrivo subito al punto: oramai a causa dell’ingordigia della SIAE non si lavora più. E’ un continuo “scarica barile” tra gestori di locali che si lamentano delle pretese che vengono da ROMA ( circa 87€ per poter fare una serata di musica dal vivo e 45€ per un DJ)e rappresentanti della Società che rivendicano il diritto di fare rispettare il loro regolamento.
    Io premetto che sono d’accordo sul punire chi lavora senza agibilità EMPALS (Dio lo sa quanti sono…)e chi fa suonare senza pagare i permessi, ma per me quando è troppo è troppo.
    Così noi siamo tra l’incudine ed il martello e la prendiamo in quel posto perchè i locali prima di rinunciare all’incasso rinunciano o “tagliano” le spese per la musica. Mi spiegate ad esempio come fa un bar in estate a pagare (ho visto con i miei occhi !!!!) 112€ per poter fare un pò di musica quando poi la gente si siede e consuma a mala pena qualche caffè e qualche gelato ?
    Non sarebbe più logico fare pagare una parte minore ed avere più locali che chiedono il permesso per poter avere la musica ? Io sto veramente pensando di cambiare lavoro perchè così non si vive più. E noi non diamo abbastanza alla SIAE che per di più tutela solo pochi e più redditizi artisti ? Siamo l’unica categoria che paga per far guadagnare gli autori. Ci paghiamo basi muscicali, spartiti e quant’altro serva per potere essere all’altezza della situazione…
    Mi scuso se sono entrato un pò brutalmente e magari non proprio nell’argomento trattato, ma anche questa è la SIAE.

    Marcello

  15. Enzo Mancini

    Sicuramente il personale dipendente SIAE é formato da persone serie,oneste e scrupolose, ma un piccolo dubbio mi assale.
    Ho allestito un locale dove facciamo scuola di ballo, dopo aver costituito un’associazione culturale ed associato coloro che frequentano i corsi mi sono rivolto all’ufficio SIAE per il pagamento dei diritti.
    Il pagamento annuale di 130 euro mi autorizza a mettere musica, a scopo didattico, di qualsiasi genere, nessun modulo (Borderò) da compilare e nessuna comunicazione degli artisti che producono la musica…………… QUESTI 130 EURI CHI SE LI METTE IN TASCA???????????????????????

  16. stefano deligios

    il governo ha previsto in finanziaria una legge che presto diverrà decreto che nel rispetto di una disposizione europea prevede che le biblioteche italiane paghino una tassa per il prestito che andrà a formare il cosidetto “fondo” dell’ammontare di 3 000 000 di € che verrà ripartito dalla siae tra gli aventi diritto (e la mia scarsa fiducia in questa istituzione mi fa pensare che questi soldi non andranno certo agli autori dei libri).
    si segano le gambe alla promozione culturale operata dalle biblioteche, linfa vitale della società da millenni!
    lottiamo per abolire la SIAE che attualmente distrugge la cultura e gli artisti.

  17. philippe xavier

    ma perche’ non si puo’ organizzare uno “sciopero delle tasse nazionale”nel senso..per 1 settimana o un mese i cittadini italiani(visto lo spreco,le prese per il c..o e il fatto che chi ci governa usa i nostri soldi senza chieder pareri e quando i cittadini son contrari lo fanno lo stesso..vedi tav,finanziamenti vari e chi piu’ ne ha…)si rifiutano di pagare le tasse allo stato PER PROTESTA.non saro’ bravo a metter giu’ questo discorso da “burocrate , ma , visto che di certo certi “signori “di certo non usano i propri averi per effettuare grandi manovre e progetti..anzi hanno debiti , ma le fanno con i soldi della gente..le gente chiude per un mese i rubinetti…cosa fanno…ci arrestano tutti?volete la tav? ve la pagate voi..lunardi e moglie e compagnia…un piccolo esempio…per un mese boicottiamo telecom…spegniamo i telefoni…del resto nei primi anni 80 si viveva bene lo stesso se non si mandavano 5 messaggi al giorno all’amico-fidanzata ecc.non si riesce per un mese? non ci riusciamo proprio?allora 1 settimana almeno..e non si aquistano piu’ ricariche…per protesta…voglio vedere…solo ci vorrebbe una gran voce che possa propagandare e coordinare 1 cosa simile…una raccolta fondi per una mega pubblicita’ simile..che la gente sappia..e poi qualcuno di autorevole e carismatico che sappia far muovere e sensibilizzare e appassionare le masse…secondo me nessuno lo puo1 o lo vuole fare…lo ammazzerebbero?gli tapperebbero la bocca?che succederebbe?..sarebbe una azione contro lo stato? be’ lo stato pratica azioni contro il cittadino…pan per focaccia..o piu’ modernamente..par conditio.. un’ utopia e’ come la mamma che da i soldi al figlio per far la spesa…il figlio prima ci fa la cresta sopra…poi pian piano se li tiene tutti e li spreca…la mamma non da piu’ i soldi al figlio e la spesa la va a fare lei…lo so..e’ un’eresia..ma visto le eresie di cui siamo spettatori ho pensato di rivolgervi questo pensiero… cordiali auguri per le vostre battaglie

  18. luca b.

    Sig. Beppe,vorrei esporle un problema che è sulla bocca di tutti, la destra mette le tasse e noi paghiamo come tante pecorelle, finalmente arriva la Sinitra e ci rifila altre tasse, pensi che ancor prima di essere accettata la finanzaria il Ministro Bersani introduce l’obbligo di registrare il contratto di affitto annualmente e cosi ogni bravo cittadino deve allo stato la meta della registrazione, poi aumentano i bolli auto per macchine che inquinano, mi chiedo ma se avevo i soldi non andavo mica in giro con un’auto del 1990,e che dire del tick al pronto soccorso (non si gioca con la salute), canone rai aumentato a 108,00 euro per vedere sempre le stesse cose pensi Rex lo ha trasmesso nel 2006 per ben due volte, vogliono toccare le pensioni e portarle oltre i 65 anni, leggevo sul resto del carlino alcuni giorni fa che i regionali della regione marche vorrebbero andare in pensione a 55 anni, si sono aumentati lo stipendio di 2000,00 euro esent’tasse. ecc….
    morale chi ci rimette è sempre il CITTADINO , non sai più di chi fidarti della DESTRA o della SINISTRA, penso sia ora di svegliarci.

  19. Luciano Vallefuoco

    Diciamola tutta….da un’esegesi degli eventi “tutti italiani” degli ultimi anni è facile constatare che abbiamo un apparato legislativo che fa fatica a stare in piedi. Si veda la sentenza della Consulta di ieri che ha finalmente smantellato la c.d. “Legge Pecorella”, valida testimonianza di provvedimento emanato ancora una volta per salvare dalla bilancia della giustizia (oramai ossidata)un soggetto che tutti conosciamo bene.
    Alla parola “Gabella SIAE” inorridisco….faccio l’ipotesi di chi, nel rispetto dei diritti d’autore, è solito comprare dei dischi in vinile o dei cd originali e su questi ci trova tanto di bollino SIAE (supponiamo un collezionista che avendo interesse a preservare questo materiale decide di farsene una copia su cd per evitare usure, graffi ecc…). Ora se a priori gli si costringe a pagare una gabella aggiuntiva su un supporto vergine, ciò significa che si vedrà “tassato” (mi si passi il termine poco consono a qualificare questo sovrapprezzo)ben due volte dalla SIAE per il medesimo prodotto.
    Se il governo precedente ha fatto quel che ha fatto e sostiene che “democrazia è libertà” allora proprio non ci siamo…in questo modo non solo si toglie la libertà al soggetto di cui sopra di conservare integri i suoi supporti (con quello che sono costati) ma si concentra l’economia che era alla base del mercato produttivo/distributivo di tali prodotti nelle tasche di…..ma di chi? dei soliti noti che hanno avuto la fortuna di far soldi senza sudare?
    A tutti questi va rivolto un invito: se dopo 3-4 anni di successo comincia il vostro declino, smettete di cantare e cominciate a lavorare per guadagnarvi da vivere oppure mettete su un’azienda, industria o altro e fate girare l’economia, al posto di spendere i vostri guadagni in parties esclusivi e vizi da capogiro..la bella stagione non dura in eterno. Come diciamo a Napoli: “jate a ffaticà” e smettetela di assillarci con le vostre lagne. Prepariamo i tappi per le orecchie. Arriva il festival =:-(

  20. Enrico Galavotti

    Il 10.01.07 ho ricevuto dalla Siae una raccomandata con cui mi si intima di pagare 4.740 euro per lesioni dei diritti morali e patrimoniali di 10 artisti di cui ho usato 74 opere pittoriche, per 54 mesi, nel sito http://www.homolaicus.com senza averne chiesta previa autorizzazione alla suddetta.
    La raccomandata è arrivata senza alcun preavviso e si rivolge al sottoscritto come se fossi un editore, facendo leva sul fatto che la legislazione attuale non prevede che un sito non commerciale possa utilizzare liberamente opere di artisti viventi o scomparsi da meno di 70 anni (e qui si cita però la vecchia legge n. 633 del 22.4.1941, come se questa legge possa regolamentare una prassi che in web prevede lo scambio gratuito delle risorse).
    Ora, a parte il fatto che è davvero singolare che si parli di “danni morali” quando l’utilizzo che ne era stato fatto aveva scopi o didattici o culturali, quel che più stupisce è che non è più sufficiente citare la fonte dell’opera in oggetto, ovvero la sua collocazione museale (pubblica o privata): bisogna preventivamente assicurarsi presso la Siae se su quell’opera non gravino dei diritti d’autore, anche se il sito in oggetto è del tutto libero e di accesso gratuito in ogni sua parte, senza distinzione alcuna.
    Nella raccomandata peraltro non sono stati riportati neppure i nomi esatti dei file ma solo i nomi generici degli artisti, sicché il sottoscritto, per sicurezza, è stato costretto a rimuovere interi ipertesti, causando senza dubbio un danno a chi utilizza i motori di ricerca.
    Alla Siae non è neppure bastato che il sottoscritto avesso messo nella home page la seguente dicitura: “Questo sito è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons. Se trovate che qualcosa violi le leggi vigenti in materia di diritti d’autore, comunicatecelo e provvederemo tempestivamente a rimuoverlo.” Il danno quindi va pagato ma questo atteggiamento della Siae può risultare foriero di spiacevoli conseguenze per molta gente che in rete fa soltanto “cultura”.

  21. francesco ragno

    ciao sono il propietario di un irish pub è vorrei tanto capire come funziona questa benedetta siae io organizzo concerti di musica popolare e mi hanno spiegato che non dovrei pagare la siae invece loro dicono il contrario sapreste darmi voi delle risposte grazie a dimenticavo per me beppe con tutti i tuoi colleghi siete delle persone veramente belle grazie a voi persone come me hanno capito tante cose a me prima sconosciute spero che non vi e ci fermeremo mai di lottare contro gli abusi ancore grazie di esistere

  22. Maurizio radice

    Secondo voi e’ giusto che una persona che abita a San Marino possa vendere tranquillamente cd e dvd vergini su ebay senza aggiunta della “Tassa siae” e invece una persona che abita in italia per vendere su ebay deve aggiungere 0,30 su ogni supporto per la “tassa siae”.?

    1. Massimo Massagli

      Sono d’accordo con te ma a sapere che si può recuperate i soldi di tassa SIAE pagati dichiarando che sono ad uso personale, sono in pochissimi.Ma il problema è anche un’altro un commerciante attento alla legge deve rivendere un CD a 0.80€ perchè gravati di tassa SIAE quando sul WEB si trovano CD acquistabili tranquillamente senza tassa anche a 0.30€ o anche rivenditori poco onesti che sotto banco rivendono CD acquistati su mercato parallelo sfuggendo alle tasse.

  23. Andrea Menini

    E’ giusto dare la giusta informazione,
    per chi non lo sapesse, comunque, è possibile richiedere il rimborso dei diritti d’autore relativi alla copia privata nel caso in cui i supporti acquistati fossero utilizzati per scopi diversi dalla copia privata.Le istruzioni sono reperobili al seguente indirizzo internet: http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp
    Un caro saluto a tutti i lettori.

  24. Andrea Menini

    E’ giusto fare chiarezza,
    la Legge in materia di diritto d’autore (legge 633/41) prevede varie fattispecie di utilizzo. In merito alla copia privata, non sono d’accordo con il fatto che il pagamento dei diritti d’autore relativi a supporti “vergini” sia una forma di leicità per quanto concerne la pirateria, infatti la normativa stessa, intende come copia privata, l’utilizzo dei supporti per uso personale: possono beneficiare dell’eccezione al diritto esclusivo di riproduzione spettante ad autori, artisti e produttori solamente le persone fisiche, a condizione che la riproduzione di fonogrammi e videogrammi sia effettuata:

    per uso esclusivamente personale, purché senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali;

    mediante l’utilizzazione di apparecchi di registrazione e supporti vergini per i quali sia stato corrisposto il compenso per “copia privata” previsto dalla legge.

    Alle condizioni sopra indicate, le persone fisiche possono dunque effettuare riproduzioni di fonogrammi e videogrammi, senza il consenso preventivo (licenza) di autori, artisti e produttori.

    In tutti gli altri casi, la riproduzione di fonogrammi e videogrammi – in assenza del consenso preventivo (licenza) di autori, artisti e produttori – comporta violazione del diritto esclusivo di riproduzione degli stessi autori, artisti e produttori, ed è pertanto illegale e penalmente perseguibile .
    E’ inoltre illegale e penalmente perseguibile:
    la riproduzione di fonogrammi e videogrammi effettuata da terzi per conto o a beneficio di persona fisica per uso personale;
    la prestazione di servizi finalizzata a consentire la riproduzione di fonogrammi e videogrammi da parte di persona fisica per uso personale.
    Altro aspetto fondamentale da chiarire che il compenso riscosso dalla SIAE non è una tassa ed inoltre tale previsione normativa è in linea con quanto previsto daòòa Direttiva 2001/29/CE.
    Un caro saluto a tutti i lettori.

    1. Maurizio radice

      Il problema sa qual’e’…
      Se un italiano compra cd vergini in Germania, e oggi sembra molto semplice farlo, non denuncera’ mai alla siae l’acquisto di quei cd e quindi non paghera’ mai una “tassa” siae.
      Chi ci guadagna in tutto questo?
      I commercianti Italiani o gli artisti italiani?
      Io credo nessuno dei due!
      Credo che la “Tassa” sia troppo elevata…e come in ogni paese dove le tasse ti strangolano, si fa di tutto per non pagarle.

  25. Maurizio Radice

    Ciao ragazzi,
    sono nuovo in questo forum.
    Vorrei dire qualcosa riguardo la tassa siae sui supporti vergini…
    Al momento uno dei mercati piu’ floridi e’ quello dei supporti vergini…e proprio quando c’e’ da guadagnare qualcosa in piu’ rispetto alla media il nostro stato decide di togliertene una parte, facendoti pagare un’altra tassa.
    Ora voglio dire: E’ giusto che un commerciante di San Marino posso vendere cd e dvd vergini in italia senza pagare tassa s.i.a.e.?
    Mentre un italiano deve partire con un handicap di 0,25+i.v.a. o 0,58+i.v.a. per supporto?
    La pirateria non si ferma in questo modo. In questo modo si distrugge solamente il mercato di questo prodotto…si fa si che un italiano debba portare i propri soldi all’estero e non farli girare qui in italia.
    Chiedo una sola cortesia, a tutti coloro che fanno uso di supporti vergini per uso pubblicitario della propria azienda, di chiamare la s.i.a.e. e chiedere cosa devono fare per non pagare la tassa…a qualcuno, dopo una settimana di attesa…hanno risposto di comprarli all’estero cosi’ la cosa diventa piu’ semplice…l’importante e’ non masterizzare musica.
    Scusate per la forma del mio discorso sperando di essere stato chiaro…quando penso a delle cose ingiuste mi viene una rabbia indescrivibile.

  26. Francesco Mazzotta

    Salve a tutti,
    sono uno studente di 24 anni dell’Università degli studi di Lecce e sto scrivendo una tesi di laurea proprio sul diritto d’autore,la PIRATERIA, e l’associazione a del…Società Italiana Autori ed Editori.Ci sono una serie di domande a cui non riesco a trovare una risposta:
    1)Esiste una legge sull’antitrust… eppure la Siae è uno dei più grandi CARTELLI che abbiamo in Italia… perche’ non si interviene in tal senso?
    2)Una società può essere costituita da soggetti alla pari che quindi hanno le medesime spese e i medesimi introiti, oppure può essere costituita per quote o per azioni.Nel primo caso i borderò non avrebbero senso di esistere (se tutti abbiamo diritto al medesimo trattamento ne consegue che gli introiti vanno equamente divisi). Nel secondo caso le “quote” versate dovrebbero essere proporzionate agli introiti (e quindi si dovrebbe permettere a chi vuole di poterne comprare di più)…Viceversa si sostiene che la remunerazione derivante dalla cessione del diritto d’autore,ad esempio nel campo della musica,debba essere proporzionale al numero di volte che un brano compare all’interno di un borderò…il che sarebbe anche accettabile,ma poi si creano le differenziazioni tra brani,del tipo se un brano è molto ascoltato VALE DI PIU’ di un brano eseguito una sola volta…e quindi va retribuito di più anche su quanto pagato per il medesimo evento…se metti 3 brani di Tiziano Ferro (qualcuno gli spieghi ad enucleare concetti che abbiano senso) e 10 tuoi…i 3 suoi prendono complessivamente più dei tuoi.HA SENSO TUTTO QUESTO?
    3) la rete globale:la SIAE tra le tante truffe legalizzate ha stabilito un prezzo da pagare per ogni brano ospitato su un server e reso scaricabile:2 cent se il download e gratuito,20% sul costo se a pagamento.Un server da 1000 giga (circa 250000 brani da 4-5 min) ha un costo che va su qualche migliaio di euro…fossero anche 20000 euro,sarebbero 12,5 cent a brano,2 cent all’autore:14,5 cent come si arriva a 2 euro a brano?

  27. Luigi Porto

    Allora, io sono un socio SIAE da tre anni, ma da quest’anno non pago più. Non mi è arrivato mai nulla dalla compilazione dei borderò, quando ho fatto richiesta mi hanno risposto dopo mesi e in maniera acida che dovevo dare i numeri di serie dei borderò, date, luoghi, committenti, brani durata ed esecuzione – insomma dovevo tenere un ARCHIVIO e fare il loro lavoro. Quando ho realizzato una musica per uno spot mi sono sentito dire che la SIAE non contempla gli spot. Quando è stato trasmesso materiale mio sul circuito SKY mi sono sentito dire – sempre in maniera acida – che il circuito SKY .
    Io non pago più e non ho paura di dire che si tratta di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, perlopiù legalizzata dal governo italiano. Perciò stiamo cercando, con amici operatori dello spettacolo, un modo per far sentire la nostra voce, tipo una raccolta di firme soprattutto attraverso il circuito indipendente e degli artisti “underground”, che sono, supponiamo, una maggioranza incredibilmente ampia rispetto ai pochi eletti che incassano le ripartizioni annue e che, quindi, sono a favore di questa “delinquenza di quartiere”. Non potrebbe essere possibile chiedere al governo Prodi di delegittimare alcuni soprusi della Siae come ad esempio i bollini obbligatori anche per chi non è iscritto, i biglietti omaggio per le manifestazioni, la quota standard che si deve pagare anche durante un concerto di artisti non iscritti, ecc.ecc.ecc.
    Il gruppo di persone che sta pensando a questa operazione è già nutrito, se qualcuno vuole partecipare o ha altre idee a riguardo, invii una mail al mio indirizzo appleyardcollege@hotmail.com.
    Grazie
    Luigi Porto

    1. Luigi Porto

      Allora, io sono un socio SIAE da tre anni, ma da quest’anno non pago più. Non mi è arrivato mai nulla dalla compilazione dei borderò, quando ho fatto richiesta mi hanno risposto dopo mesi e in maniera acida che dovevo dare i numeri di serie dei borderò, date, luoghi, committenti, brani durata ed esecuzione – insomma dovevo tenere un ARCHIVIO e fare il loro lavoro. Quando ho realizzato una musica per uno spot mi sono sentito dire che la SIAE non contempla gli spot. Quando è stato trasmesso materiale mio sul circuito SKY mi sono sentito dire – sempre in maniera acida – che il circuito SKY “ancora non è nei nostri archivi…provi a richiamare tra un annetto”.
      Io non pago più e non ho paura di dire che si tratta di un’associazione a delinquere di stampo mafioso, perlopiù legalizzata dal governo italiano. Perciò stiamo cercando, con amici operatori dello spettacolo, un modo per far sentire la nostra voce, tipo una raccolta di firme soprattutto attraverso il circuito indipendente e degli artisti “underground”, che sono, supponiamo, una maggioranza incredibilmente ampia rispetto ai pochi eletti che incassano le ripartizioni annue e che, quindi, sono a favore di questa “delinquenza di quartiere”. Non potrebbe essere possibile chiedere al governo Prodi di delegittimare alcuni soprusi della Siae come ad esempio i bollini obbligatori anche per chi non è iscritto, i biglietti omaggio per le manifestazioni, la quota standard che si deve pagare anche durante un concerto di artisti non iscritti, ecc.ecc.ecc.
      Il gruppo di persone che sta pensando a questa operazione è già nutrito, se qualcuno vuole partecipare o ha altre idee a riguardo, invii una mail al mio indirizzo appleyardcollege@hotmail.com.
      Grazie
      Luigi Porto

  28. Marco Poltrosi

    Salve Avvocato,
    bene…io credo di essere uno degli artisti a cui lei fa riferimento.Ho lavorato con Siae come autore per circa 10 anni.Ho chiesto molteplici aiuti quando etichette non mi hanno pagato,quando editori sfruttavano il MIO diritto d’autore,e non sto ad elencarle quante richieste di materiale burocratico come mod.112 e cosi via.
    Non mi e’ stato MAI risposto a nulla e tanto piu non mi e’ stao recuperato nulla e ancore non e’ stato fatto nulla x aiutarmi.
    Ora, nell’era digitale sono di moda i negozi online, bene io dovrei pagare a Siae una quota solo x stare aperto, una percentuale sulla vendita, e addirittura una percentuale sugli introiti che ne derivano da possibili sponsor nel mio sito….MA STATE SCHERZANDO????
    Sono felicemente inscritto ascap da 2 anni, registro le mie tracce ad ascap online, edito ed aggiungo autori o editori in secondi, ho il mio negozio dove vendo esclusimamente la mia musica, PROMUOVONO GRATUITAMENTE E LO FANNO ALLA GRANDE, la mia musica e mi pagano regolarmente senza nessun problema e per far cio non corrispondo a loro nulla,NULLA!!!!
    la mia non e’ una accusa vs Siae ne tantomeno vs Lei, ma credo, e spero si aggiungano anche altri commenti, di poter affermare a gran voce che Siae non e’ altro che una truffa.
    Io creo e mi appoggio a chi voglio, nello statuto Siae non c’e’ scritto che devo obbligatoriamnte essere inscritto Siae, e in ogni businness se cosi vogliamo chiamarlo c’e’ si un prezzo da pagare ma in cambio di qualcosa che Siae almeno con me non hai mai fatto.
    Auguro breve vita a Siea ed associati e grido a gran voce la ricostruzione della musica intesa esattamente come deve essere Musica e basta arte allo stato puro.Se c’e’ qualcuno che desidera altre info su come funziona la macchina Siae e mercato discografico chieda pure.
    Vi dico solo…
    NON LEGGETE LE CLASSIFICHE E CERCATE VOI QUELLO CHE VI PIACE NON QUELLO CHE ASCOLTATE IN RADIO PERCHE OGNUNA E MOLTE ALTRE DI QS FORME DI INFORMAZIONE SONO PUBBLITA A PAGAMENTO

    1. alessandro longo

      Ciao, vorrei sapere delle informazioni su ascap. Io ho mandato il modulo di iscrizione debitamente compilato, infatti mi è anche arrivata l’email di conferma d’iscrizione. Adesso dovrei fare la registrazione online inserendo il member id. Il problema è che il form d’inserimento richiede l’ssn o il tin, che ovviamente noi italiani non possiamo avere. Aspetto notizie.

  29. Luca Catinari

    Caro Beppe, sono un ragazzo di 26 anni e ti scrivo perchè oggi ho scoperto una delle nuove “rapine a norma di legge”.
    Mia madre domani festeggerà 50 anni, e per l’occasione ha deciso di organizzare una cena in un agriturismo,saremo 26 in tutto tra parenti e amici.Abbiamo ingaggiato un pensionato di 70 anni per cantare degli stornelli,tanto per rallegrare la serata.Quando mio padre si è recato dalla SIAE si è visto chiedere 160 euro di tassazione.160 euro???ho immediatamente fatto i conti, sono 6.15 euro a testa, ed assicuro che non vi è alcuno scopo di lucro.
    Cosa dovremmo fare, chiedere di pagare il biglietto a mio nonno?Ma non credono di derubarci abbastanza?
    Questa è solo una goccia, ma molte altre cose che sto vedendo e scoprendo mi disgustano tanto da non saperle scrivere e descrivere, e poi per cosa, tra un popolo totalmente passivo, nell’accezione più sessuale del termine?
    Grazie per questo sfogo, per questo spazio, e per i momenti di coscenza che non sapendolo mi dai.

  30. Paolo Rosso

    Se fossi un’artista con la “A” maiuscola come Lei mi sentirei defraudato ed in imbarazzato a farmi rappresentare dalla SIAE. Con le cifre patrimoniali che Lei ha menzionato nel suo precedente articolo é evidente che si tratta puramente di una cassaforte per i politici di turno. Ma poi quanto costa la baracca SIAE?
    Non esisterebbe forse un altra forma per la tutela dei diritti d’autore ?
    Lei ha menzionato solo una piccola pattuglia delle “teste di cuoio” : potremmo reclutare un esercito da far invidia ai Turchi tra i ns politici / burocrati a tutti i livelli e di tutti i colori nessuno escluso parlamentare – regionale – provinciale – comunale : insomma una bella legione straniera tutta italiana !
    E sfortunatamente ne ho un’esperienza personale.

    1. Massimo Di Primio

      La realta` e` che nel DNA italiano mancano i geni della onesta` e dell’orgoglio personale. Non abbiamo , in generale, le palle per dire quello che pensiamo. Ci manca il fegato per dire che non ce ne frega niente di quello che si fa in Francia o negli USA, noi la pensiamo diversamente, e del fatto che in mezza europa si paga una tassa simile non e` un motivo valido per pagarla anche noi.
      Non possiamo sempre rimanere “allineati e coperti” dietro a quello che fanno gli altri. Usciamo allo scoperto e diciamo quello che realmente pensiamo. Facciamoci carico delle nostre scelte, prendiamoci le nostre responsabilita`, soprattutto quando andiamo a votare! Poiche` quello che abbiamo oggi altro non e` che il risultato delle nostre azioni/scelte passate, dall’andare in guerra in Iraq alla diminuzione delle tasse (che a beneficiarne sono solo chi gadagna di piu`). E se oggi abbiamo Urbani…..

      Un caro saluto Italiano.

    2. luca Oss Cech

      organizzarci?!!?? come? vediamoci tutti in un giorno stabilito per accamparci per le strade principali delle nostre città e blocchiamo tutto dal lun al ven di una sett. lavorativa. certo non tutti aderiranno, ma se saremo in molti….daremo prova di cosa puo fare una grande fetta di popolo quando si FERMA!!
      noi gli puliamo le strade, i cessi pubblici, gli colleghiamo le linee telefoniche, gli assicuriamo che le loro tasche siano sempre gonfie, gli coltiviamo il cibo…..che poi mangian tutto loro…tutto per i pochi, grazie ai molti..che stanno addormentati.
      FERMIAMOCI TUTTI!CHE CIASCUNO SPENDI QUALCHE SUO GIORNO PER FERMARSI, INSIEME… TUTT UNITI E FERMI!! NON C’è VIOLENZA, NE PROTESTA AGGUERRITA, Nè URLA PER FARCI ASCOLTARE…SOLO FERMI QUALCHE GIORNO..TUTTI INSIEME ACCAMPATI PER LE STRADE…E SE CI DOVESSERO DIRE QUALCOSA NOI RISPONDEREMO..CI MUOVEREMO “PER VOI” SOLO QUANDO CI ASCOLTERETE VERAMENTE E CAMBIERETE LE COSE….SIAMO NOI IL MOTORE DI TUTTO E SIAMO NOI IL POTERE E VOI LO DOVETE SOLO RAPPRESENTARE NON VICEVERSA!!!
      CI VOGLIAMO ORGANIZZARE , BENE? CON DOMANDE E RICHIESTE DI CAMBIAMENTO A 360 GRADI FIRMATE E I GIORNI STABILITI PER L’INVASIONE SILENZIOSA E FERMA?

    3. luca Oss Cech

      organizzarci?!!?? come? vediamoci tutti in un giorno stabilito per accamparci per le strade principali delle nostre città e blocchiamo tutto dal lun al ven di una sett. lavorativa. certo non tutti aderiranno, ma se saremo in molti….daremo prova di cosa puo fare una grande fetta di popolo quando si FERMA!!
      noi gli puliamo le strade, i cessi pubblici, gli colleghiamo le linee telefoniche, gli assicuriamo che le loro tasche siano sempre gonfie, gli coltiviamo il cibo…..che poi mangian tutto loro…tutto per i pochi, grazie ai molti..che stanno addormentati.
      FERMIAMOCI TUTTI!CHE CIASCUNO SPENDI QUALCHE SUO GIORNO PER FERMARSI, INSIEME… TUTT UNITI E FERMI!! NON C’è VIOLENZA, NE PROTESTA AGGUERRITA, Nè URLA PER FARCI ASCOLTARE…SOLO FERMI QUALCHE GIORNO..TUTTI INSIEME ACCAMPATI PER LE STRADE…E SE CI DOVESSERO DIRE QUALCOSA NOI RISPONDEREMO..CI MUOVEREMO “PER VOI” SOLO QUANDO CI ASCOLTERETE VERAMENTE E CAMBIERETE LE COSE….SIAMO NOI IL MOTORE DI TUTTO E SIAMO NOI IL POTERE E VOI LO DOVETE SOLO RAPPRESENTARE NON VICEVERSA!!!
      CI VOGLIAMO ORGANIZZARE , BENE? CON DOMANDE E RICHIESTE DI CAMBIAMENTO A 360 GRADI FIRMATE E I GIORNI STABILITI PER L’INVASIONE SILENZIOSA E FERMA?

    4. luca Oss Cech

      organizzarci?!!?? come? vediamoci tutti in un giorno stabilito per accamparci per le strade principali delle nostre città e blocchiamo tutto dal lun al ven di una sett. lavorativa. certo non tutti aderiranno, ma se saremo in molti….daremo prova di cosa puo fare una grande fetta di popolo quando si FERMA!!
      noi gli puliamo le strade, i cessi pubblici, gli colleghiamo le linee telefoniche, gli assicuriamo che le loro tasche siano sempre gonfie, gli coltiviamo il cibo…..che poi mangian tutto loro…tutto per i pochi, grazie ai molti..che stanno addormentati.
      FERMIAMOCI TUTTI!CHE CIASCUNO SPENDI QUALCHE SUO GIORNO PER FERMARSI, INSIEME… TUTT UNITI E FERMI!! NON C’è VIOLENZA, NE PROTESTA AGGUERRITA, Nè URLA PER FARCI ASCOLTARE…SOLO FERMI QUALCHE GIORNO..TUTTI INSIEME ACCAMPATI PER LE STRADE…E SE CI DOVESSERO DIRE QUALCOSA NOI RISPONDEREMO..CI MUOVEREMO “PER VOI” SOLO QUANDO CI ASCOLTERETE VERAMENTE E CAMBIERETE LE COSE….SIAMO NOI IL MOTORE DI TUTTO E SIAMO NOI IL POTERE E VOI LO DOVETE SOLO RAPPRESENTARE NON VICEVERSA!!!
      CI VOGLIAMO ORGANIZZARE , BENE? CON DOMANDE E RICHIESTE DI CAMBIAMENTO A 360 GRADI FIRMATE E I GIORNI STABILITI PER L’INVASIONE SILENZIOSA E FERMA?

  31. Roberto Nerozzi

    Premesso che ai balzelli di nessuna natura non ci credo. Ma vi ricordate la tassa sull’ autoradio ? Erano pochi gli italiani che in auto avevano quel gioiello costruito per intrattenere le persone nelle lunghe file in autostrada. Ora la tassa sulla televisione (a torto ancora considerato bene di lusso), chiamato erroneamente Canone Rai. LA cosa che piu’ non mi piace e’ che tassino per principio la possibilita’ per me di salvare le foto delle vacanze su un CD che costa un capitale. Ma pensate un po’… quanto costa un cd vergine e quanto viene fatto pagare un cd in un negozio di musica…. Credo che la percentuale sul prezzo di copertina che va all’ artista (quello che ha messo la materia grigia per creare… ) sia non piu’ del 5 %. E il resto ??????? A chi va ? Credo che sia intelligente comprare al di fuori dell’ Italia, visto che i supporti (spedizione inclusa) costano meno che comprarli qua in Patria. L’ Europa e’ anche questo. Sono dispiaciuto per i lavoratori che resteranno a casa, ma sinceramente non mi ritengo responsabile del loro licenziamento. Sarebbe come pretendere che i nostri italiani di confine andassero a fare benzina in citta’ dove il prezzo e’ pieno, invece di usufruire dello sconto (di stato) che i carburanti hanno vicino alle vecchie frontiere……

  32. pasquale capalbi

    caro francesco agnello,povero idiota, leggendo i commenti mi pare di scorgere tutto fuorchè repliche semplicistiche e gratiute, giusto per assecondare Grillo; i fatti parlano chiaro: la computer support italcard chiude la produzione in italia(idiota), la tassa determina un aumento del 60% dei prezzi, le aziende comprano all’estero..sparatelo tu il colpo in testa,cazzone

    1. stefania rossella grassi

      Gentilissimo sig. Grillo,
      Mi trovo infinitamente dalla parte di chi vive in quest’Italia ingiustizie.
      Continuo a pagare avvoccati per difendere il mio diritto d’autore, la mia sola creatività che oggi frutta milioni di euro in “Cultura Moderna”, ma il vero titolo è un’altro “Indovina Vip x”, oggi in causa per far valere il mio diritto d’autrice, anche se l’ordinanza del Tribunale pone la paternità dell’idea in capo a me , Ricci poteva copiare il format, perchè io prima l’ho inviato all’Agente di Mammucari e poi a Ricci, l’ho reso di dominio pubblico,leggete http://www.format.blogosfere.it, ad oggi ho versato agli avvocati quasi 10.000,00 euro.
      Come se non bastasse la società Yahoo Italia srl, ha pubblicato immaggini estrapolate da una puntata di un mio programma televisivo dalla messa in onda, il mio ex (avvoccato) Giovanni D’Ammassa, non si capisce perchè il giorno prima dell’udienza invia il Dvd a controparte senza che si fosse costituita in giudizio, nella seconda udienza si fà autorizzare dal giudice nell’invio delle note integrative a controparte, e per finire non contesta a verbale i documenti prodotti da Yahoo.
      Io ho assunto l’avvoccato Giovanni D’Ammassa perchè presidente dell’associazione senza fini di lucro della difesa del diritto d’autore, oggi mi recapita una parcella per venti giorni di attività (assolutamente non a favore del cliente) di euro 10.000,00.
      Mi piacerebbe tanto parlare con Lei, perchè quello che sta succedendo merita visibilità.
      Distinti Saluti
      Con stima
      Stefania Rossella Grassi

  33. Kael Icesword

    Gentile Avvocato d’Ammassa, ti prego, MANGIATI UNA MERDA E POI DATTI FUOCO !!!!
    …a voi della SIAE dovrebbero strapparvi le budella con una carrucola….
    …e visto che sull’equo compenso per la copia privata lo devo pagare a priori, anche se i CD e DVD li uso quasi esclusivamente per scambiare materiale open source, sarebbe ora che gli italiani si svegliassero e gente come voi cominciassero a castrarli a priori, per evitare “A PRIORI” che mettiate al mondo la vostra progenie AVIDA E DISONESTA come VOI !!!!!

    ANDATE A LAVORARE INVECE DI RUBARE !!!!!

  34. Renato Kaneklin

    Egregio avvocato,
    Leggo dal sito da Lei indicato:

    “[4] È una tassa?
    R. Assolutamente no. Il vocabolo infatti sta a indicare un “tributo pagato allo stato o a un ente pubblico dai privati cittadini per usufruire di particolari servizi” (definizione tratta dal dizionario Devoto Oli) e ciò evidentemente non è il caso in questione. Chi utilizza questo termine lo fa impropriamente.”

    ora, dato che abbiamo stabilito che non è una tassa, e dato che è,ineludilmente, un tributo pagato per NON avere particolari servizi, come possiamo definirlo? Balzello?
    Non mi è ancora chiaro perchè debba pagare un diritto d’autore(d’artista?) per copiare, ad esempio, i miei noiosissimi dati (back up?).
    Grazie

  35. Fabio Tabanelli

    Urbani non è molto intelligente, una tassa a prescindere è come mettere in prigione un innocente perchè C’é una probabilità che ammazzi qualcuno…tutti abbiamo una probabilità di ammazzare qualcuno ma non tutti lo fanno (per fortuna 😛 )
    Urbani, non fai altro che fomentare la pirateria!
    Se già costano un sacco i cd e i DvD vergini figurati se la gente non preferisce ancora di + risparmiare piratando qualsiasi cosa…il nostro governo dorme!!

  36. Francesco Ascari

    Genitle Giovanni,
    replico rapidamente:
    lei è un avvocato, io il più piccolo degli artisti.
    Secondo le sue aspirazioni robinhoodiane, il suo compito sarebbe difendermi, affinchè io abbia il giusto riconoscimento per i 10 anni di attività artistica, esatto? La realtà, però, è ben diversa dalle aspirazioni. Lei è un avvocato che lavora per la SIAE, difende la fascia A di artisti che intraprendono un’attività commerciale con tale società, e che pertanto devono lottare con questa per spartirsi i ricavati dei diritti d’autore; immagino anche quelli su i dvd/cd che io uso professionalmente. Se sentite il bisogno di proteggere il vostro materiale, siete liberi di farlo. Ma perchè dovete concentrare il concetto di arte su di voi? Avete pensato ad una rete artistica (a mio avviso più libera ed autentica) fuori dal monitoraggio SIAE?
    L’arte è diffusione.
    In che senso la SIAE fa della cultura?
    promuovendo i dischi di qualità? Finanziando personalmente autori che non fanno parte della SIAE ma che comunque meritano di essere ascoltati?
    Non credo proprio.
    la SIAE fa della carità conferendo premi ad autori di San Remo. Che faccia pure. Sono suoi gli autori di testi e musiche e suoi i guadagni delle vendite.
    Un impero (!?monopolio?!) commerciale non ha certo
    bisogno del sostegno popolare, bastano gli introiti.
    Lei è un avvocato. Non sono convinto del suo operato nè di quello della SIAE a difesa dell’arte e della cultura; comunque, “chi sono io per giudicare”. Resta di fatto che l’economia è entrata a pieno ritmo nei nostri modelli di vita, persino nei diritti artistici, interponendosi tra i problemi e la loro soluzione.

    A parlare tanto di diritti (d’autore) mi sorge una domanda (retorica):
    ma c’è qualche avvocato che lavora per i diritti umani?

    Non vorrei uscire dalle righe, (in ambo i sensi),
    rispetto profondamente la professione dell’avvocato, se questa viene esercitata per la difesa dei più deboli, perchè alla difesa dei più forti ci pensano già
    la legge della giungla e quella dell’economia
    (che spesso si assomilgiano…)

    distinti saluti

    p.s.
    sa che sarebbe più efficace diffondere le mie canzoni in internet attraverso un peer-to-peer?
    questo risulterebbe
    legale/illegale,
    morale/inmorale?

  37. Giuseppe Briatti

    bene signor avvocato d’Ammassa, ha me va bene pagare la tassa siu supporti multimediali anticipata, ma dopo se vendo le copie di questi cd non deve essere più un reato, visto che io la siae l’ ho pagata….

  38. giovanni d'ammassa

    Gentile Francesco,
    Le rispondo molto semplicemente: sono stato eletto nell’assemblea SIAE in rappresentanza dei PICCOLI (sottolineo PICCOLI) autori (quelli di fascia A, secondo il regolamento elettorale, la fascia più bassa di incassi), e mi sto adoperando affinché costoro abbiano il giusto riconoscimento del proprio lavoro.
    I problemi della SIAE, e la complessità del lavoro che l’ente svolge sono talmente enormi che è molto difficile sintetizzarli.
    Dopodiché la SIAE fa quello che gli autori gli dicono di fare.
    La SIAE si sta adoperando per la cultura del nostro paese: al proposito legga i comunicati del presidente Avv. Assumma sul sito http://www.siae.it. L’ente esce da un lungo commissariamento, che l’ha sostanzialmente bloccata proprio mentre il mondo delle utilizzazioni cambiava. Ora si sta cercando, con molta fatica, di recuperare. Ma ci vuole tempo.
    Tutti parlano male della SIAE, ma pochissimi sanno quello che esattamente fa…
    Cordiali saluti,
    Giovanni d’Ammassa

    1. luigi febbraro

      dott. d’ammassa
      forse lei non sa’ cosa scrive.
      la siae non ha fatto mai gli interessi dei piccoli autori si perche’ in siae chi conta e’ quello che ha i rendiconti alti.
      sa’ in banca conta chi ha piu’ denaro e’ chi ha piu’ debiti.
      ad ogni semestre e’ sempre la stessa cosa non c’e’ mai nulla di certo perche’ sa’ bisogna avere tutte le striscette di ognuno che ti programma verificare e poi riverificare.
      forse se io fossi nato sotto la stella di una grande edizione……….
      comunque se lei vuol fare il paladino dei piccoli autori ci trova subito disponibile a sostenerla.
      comunque le volevo dire che a noi piccoli autori importa ben poco dei giochi di palazzo.

      comunque fate una bella cosa dateci un memorandum di come funziona il diritto d’autore perche’ sinceramente ad oggi abbiamo capito ben poco di come funziona lo stesso perche’ sa’ noi lavoriamo in prima fila nel precariato e non abbiamo il diritto a riscuotere il doppio punto campionatura dance diritto televisivo diritto di immagine ………

      potrei scriverle altro ma mi fermo.

      scusi ha scritto finito il commissioramento?sara’ iniziata un’altra era.

      la saluto e si informi bene come funziona il diritto d’autore trai poveri autori perche’ forse lei non sa’ che l’ultima stupidaggine l e’ stata quella di far iscrivere alla siae anche ( senza offesa alla categoria ) salumieri e muratori direttori di sale ristoratori ecc. ecc. cosi quando si va’ a suonare be’ ti saluto bordero’ non c’e’ mai.
      svegliatevi.

    2. Marco Poltrosi

      Salve Avvocato,
      bene…io credo di essere uno degli artisti a cui lei fa riferimento.Ho lavorato con Siae come autore per circa 10 anni.Ho chiesto molteplici aiuti quando etichette non mi hanno pagato,quando editori sfruttavano il MIO diritto d’autore,e non sto ad elencarle quante richieste di materiale burocratico come mod.112 e cosi via.
      Non mi e’ stato MAI risposto a nulla e tanto piu non mi e’ stao recuperato nulla e ancore non e’ stato fatto nulla x aiutarmi.
      Ora, nell’era digitale sono di moda i negozi online, bene io dovrei pagare a Siae una quota solo x stare aperto, una percentuale sulla vendita, e addirittura una percentuale sugli introiti che ne derivano da possibili sponsor nel mio sito….MA STATE SCHERZANDO????
      Sono felicemente inscritto ascap da 2 anni, registro le mie tracce ad ascap online, edito ed aggiungo autori o editori in secondi, ho il mio negozio dove vendo esclusimamente la mia musica, PROMUOVONO GRATUITAMENTE E LO FANNO ALLA GRANDE, la mia musica e mi pagano regolarmente senza nessun problema e per far cio non corrispondo a loro nulla,NULLA!!!!
      la mia non e’ una accusa vs Siae ne tantomeno vs Lei, ma credo, e spero si aggiungano anche altri commenti, di poter affermare a gran voce che Siae non e’ altro che una truffa.
      Io creo e mi appoggio a chi voglio, nello statuto Siae non c’e’ scritto che devo obbligatoriamnte essere inscritto Siae, e in ogni businness se cosi vogliamo chiamarlo c’e’ si un prezzo da pagare ma in cambio di qualcosa che Siae almeno con me non hai mai fatto.
      Auguro breve vita a Siea ed associati e grido a gran voce la ricostruzione della musica intesa esattamente come deve essere Musica e basta arte allo stato puro.Se c’e’ qualcuno che desidera altre info su come funziona la macchina Siae e mercato discografico chieda pure.
      Vi dico solo…
      NON LEGGETE LE CLASSIFICHE E CERCATE VOI QUELLO CHE VI PIACE NON QUELLO CHE ASCOLTATE IN RADIO PERCHE OGNUNA E MOLTE ALTRE DI QS FORME DI INFORMAZIONE SONO PUBBLITA A PAGAMENTO

    3. Andrea Giacobazzi

      Gentile Avvocato,

      se quello che la SIAE fa fosse chiaro probabilmente si riuscirebbe a difendere da tutti “quelli che ne parlano male” in maniera diretta ed esaustività, invece, per la mia piccola esperienza, le posso garantire che nemmeno la SIAE stessa sa con chiarezza ciò che fa, basta fare la stessa domanda a due agenzie differenti…crede che la risposta concordi? Ora potrei capire una domanda di carattere generico sulle normative, che andando interpretata(?!) può scaturire risposte differenti (ma comunque mai opposte), ma su una pratica interna come quella dei bollini bisognerebbe che tutti sapessero come si fa e sopratutto ci dovrebbe essere un solo modo per tutti, stiamo parlando di denaro e di implicazioni con la legge cavolo!!! Se uno della SIAE mi fa fare qualcosa di sbagliato, domani arriva un suo collega e io prendo la multa o vengo denunciato. Non posso saperlo io qual’è il modo giusto, non sono a libro paga della SIAE, non posso perdere giorni e per lo più con persone che quando chiedi fanno anche le scocciate…la SIAE non fa gli interessi degli artisti, nemmeno quelli dei consumatori, fa i propri e forse quelli di qualche multinazionale!!!BASTA

    4. Maurizio Radice

      Riesce a dirmi cosa fa la siae per gli autori?
      Io per 10 anni ho venduto dischi per gli autori…da 6 mesi ho chiuso battenti…chi tutela i negozi di cd? La Finanza? Lavoravo per guadagnare 3 euro a cd dico 3 euro su un costo complessivo di 20 euro.
      Nella mia zona (io sono di salerno) nel raggio di 70km sono rimasti solo 3-4 negozi di dischi.
      Mi spiega il perche’?
      e perche’ un cd di nuova uscita costa a noi rivenditori circa 13 euro + i.v.a.?

      Cordiali saluti
      Maurizio

  39. Francesco Ascari

    Gentile Avvocato d’Ammassa,

    mi sono impegnato nell’approfondire la tematica del diritto d’autore attraverso il sito da lei citato, e ne consiglio la lettura a chiunque voglia reperire maggiori informazioni sul dibattito.
    Queste le mie consdierazioni:
    Lei è un avvocato, segue l’argomento “diritto d’autore” dal punto di vista istituzionale, appoggiando la SIAE e le sue decisioni, che vanno a difesa degli auototi e degli editori. Quali? Suppongo i grandi autori e i grandi editori.
    Io sono uno studente di tecnologia della comunicazione multimediale e audiovisiva, pratico da più di 10 anni attività artistiche, suono, scrivo e disegno. Spesso ho avuto a che fare con la SIAE e non mi è sembrato che l’interesse di questa società sia l’arte, bensì la commercializzazione di prodotti artistici.
    Detto ciò, cosa rimane?
    L’interesse economico, su cui ogni individuo dovrebbe riflettere personalmente alla ricerca di un modello di vita che possa garantirgli la felicità senza gravare su quella degli altri.
    Secondo il mio, di modello, non trovo GIUSTO l’applicazioni di “equi compensi” su supporti digitali che, in primo luogo, hanno lo scopo di trasmettere dati e secondariamente quello di “copiare musica”.
    Concludo, affermando che mi sento doppiametne beffato:
    in primis dalla SIAE, in quanto non difende l’arte come valore culturale, ma economico, con il conseguente azzeramento delle connotazioni (la vendita di massa, per come ha funzionato fino ad oggi, riflette i caratteri della mediocrità contrari al concetto artistico).
    in secondo luogo dalla “zampata” su DVD/CD che non possono certo essere sostituiti da mp3, soprattutto per chi ne fa un uso professionale.

    La trasmissione di informazioni (comunicazione) deve essere considerata non come aspetto subordinato delle pratiche commerciali, bensì come estensione dei rapporti umani e delle capacità dell’intelleto.

    Non si scomodi a rispondere,
    avremo sempre due visioni distinte del mondo,
    ma un solo mondo in comune dove vivere.

    1. giovanni d'ammassa

      Gentile Francesco,
      al mio precedente post aggiungo una ulteriore considerazione, che dovrebbe rispondere meglio alle sue affermazioni.
      Lei dice “L’interesse economico, su cui ogni individuo dovrebbe riflettere personalmente alla ricerca di un modello di vita che possa garantirgli la felicità senza gravare su quella degli altri”.
      Bene, determinate utilizzazioni gravano sui proventi degli autori, che costituiscono lo “stipendio” del loro lavoro. Se hanno scelto questo modello economico (creo e guadagno dalle utilizzazioni delle mie creazioni: il modello più libero in assoluto), perché non rispettare la loro scelta? Come si rispetta la scelta di chi propone le proprie opere con modelli di licenza tipo Creative Commons, GNU GPL o altro.
      Certo, l’equo compenso non è la soluzione PERFETTA ma comunque è frutto di un compromesso che dovrebbe accontentare tutti: Lei, che può farsi una copia personale di un audiogramma o videogramma (senza essere costretto a ricomprarselo), gli aventi diritto che comunque ricevono un piccolo compenso per tale utilizzazione.
      Lei critica le vendite di massa: allora Mina è un’artista mediocre? Lo stesso possiamo dire di Frank Sinatra? O del Signore degli Anelli?
      La vendita di massa non è sempre equivalente di mediocrità.

      Lei fa uso professionale dei supporti? Ma non lo sa che la SIAE le rimborsa l’equo compenso?
      Vada un po’ qui…:
      http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp?click_level=0600.1100.0104&link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataRimborsi.htm

      Le piacerebbe campare con ciò che crea, immagino… Se sarà così fortunato (e, aggiungo, coraggioso), vedrà che diventerà un alfiere del diritto d’autore.

      Saluti,
      Giovanni d’Ammassa

    2. giovanni d'ammassa

      Gentile Francesco,
      al mio precedente post aggiungo una ulteriore considerazione, che dovrebbe rispondere meglio alle sue affermazioni.
      Lei dice “L’interesse economico, su cui ogni individuo dovrebbe riflettere personalmente alla ricerca di un modello di vita che possa garantirgli la felicità senza gravare su quella degli altri”.
      Bene, determinate utilizzazioni gravano sui proventi degli autori, che costituiscono lo “stipendio” del loro lavoro. Se hanno scelto questo modello economico (creo e guadagno dalle utilizzazioni delle mie creazioni: il modello più libero in assoluto), perché non rispettare la loro scelta? Come si rispetta la scelta di chi propone le proprie opere con modelli di licenza tipo Creative Commons, GNU GPL o altro.
      Certo, l’equo compenso non è la soluzione PERFETTA ma comunque è frutto di un compromesso che dovrebbe accontentare tutti: Lei, che può farsi una copia personale di un audiogramma o videogramma (senza essere costretto a ricomprarselo), gli aventi diritto che comunque ricevono un piccolo compenso per tale utilizzazione.
      Lei critica le vendite di massa: allora Mina è un’artista mediocre? Lo stesso possiamo dire di Frank Sinatra? O del Signore degli Anelli?
      La vendita di massa non è sempre equivalente di mediocrità.

      Lei fa uso professionale dei supporti? Ma non lo sa che la SIAE le rimborsa l’equo compenso?
      Vada un po’ qui…:
      http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp?click_level=0600.1100.0104&link_page=MusicaMFV_CopiaPrivataRimborsi.htm

      Le piacerebbe campare con ciò che crea, immagino… Se sarà così fortunato (e, aggiungo, coraggioso), vedrà che diventerà un alfiere del diritto d’autore.

      Saluti,
      Giovanni d’Ammassa

    3. Simone mancini

      Avvocato…io ho fatto richiesta da un bel po di tempo in raccomandata con ricevuta di ritorno.
      Risp. Siae NESSUNA

      Siete dei ladri punto e basta fanno bene a compare i cd fuori e le diro di piu x che in italia un cd import costa un botto quando in america un cd italiano che e’ a sua volta import costa come uno normale?
      Ed agiungo che in USA i Cd costano al max 10 USD.
      VERGOGNA!!!
      Manteniamo e procuriamo uno Stipendio ai figli degli artisti avvocato che ne hanno bisogno vero???
      Pensate ai giovani ed alle nuove realta e generi musicali presenti in tutto il mondo tranne che in italia.

      Ma che gliene parlo a fa’ x fortuna che c’e’ INTERNET!!!!!I cd me li compro in germania e li pago molto meno anche con i costi di spedizione.

      VERGOGNA

  40. Francesco Agnello

    Sarebbe interessante capire di quanto è aumentato, per esempio, il mercato degli I-pod. Leggendo dal link fornito dall’avvocato D’ammassa non mi sento di condividere il punto di vista di Grillo e mi piacerebbe leggere la sua replica piuttosto che le gratuite e semplicistiche imprecazioni di chi per principio da per buono l’incipit dell’autore del blog. Sarebbe bello anche che sul blog ci fosse un muro del sorriso oltre che quello del pianto altrimenti spariamoci direttamente un colpo di pistola in testa e buona notte ai suonatori … dopo aver pagato l’equo compenso, ovviamente! ciauz

    1. Maurizio Radice

      Ma dove vive…non si usano piu’ supporti vergini?
      I supporti si usano e come, solo che sono diventati anche quelli “pirata”…..vista la tassazione…un povero cristo se pensa di mantenere la concorrenza tedesca come cavolo li dece vendere sti supporti vergini “Pirata”! La siae ha distrutto il mercato dei cd musicali…ed ora cerca di distruggere anche questo.
      Sa la musica e’ come la nicotina rende dipendenza…e chi non ha tanti soldi per comprarla a 30 euro…la masterizza…tutto qui!

  41. giovanni d'ammassa

    Caro Grillo,
    non si lasci prendere dalle dichiarazioni populistiche dell’ASMI, e si informi sull’equo compenso per la copia privata (che non è una tassa…) sul nostro sito:
    http://www.dirittodautore.it/page.asp?idpagina=210

    L’equo compenso, con valori simili (se non superiori a quelli italiani) è previsto in quasi tutta Europa, la nostra normativa lo prevede sin dal 1992… le cause della chiusura dell’azienda sono forse da attribuire al fatto che si usano meno CD e più lettori mp3 (quindi cambia il supporto…) e soprattutto al fatto che esistono aziende CHE QUESTO COMPENSO LO EVADONO, mettendo in circolazione supporti a prezzo inferiore e METTENDO IN GINOCCHIO chi invece lavora onestamente.
    L’equo compenso è diventata una voce di guadagno fondamentale PER GLI AUTORI, PER GLI ARTISTI INTERPRETI ED ESECUTORI e per I PRODUTTORI DISCOGRAFICI E CINEMATOGRAFICI
    Lei, che è un autore e un artista, dovrebbe presendere posizione a favore di questi e non contro!
    La prego, si informi meglio sulla questione.
    Personalmente, preferisco pagare 0,29 euro di compenso per poter farmi una copia privata di CD e/o DVD regolarmente acquistati, piuttosco che acquistarne di nuovi (che mi costerebbero molto di più)…
    La prego di nuovo, si informi meglio.

    Cordiali saluti,

    Avv. Giovanni d’Ammassa

    1. Dario Simontacchi

      La SIAE è una massa di ladri legalizzati, che viene pagata fior di quattrini (più o meno la metà del prezzo di un CD va alla SIAE) e per di più vuole anche che paghiamo una tassa sui supporti… è incredibile! è un po come se i vigili mi danno la multa perchè a loro insaputa avrei anche potuto andare sopra i 50 Km/h…
      E poi caro Beppe, non sono i CD e i DVD vergini sono tassati, ma QUALSIASI supporto… dalle memorie digitali (quelle per le macchine fotografiche digitali), ai masterizzatori, alle penne USB,…
      E poi in galera ci finiscono qui tredicenni brufolosi che scaricano l’ultima canzone di Britney Spears, anzichè quei delinquenti che guadagnano miliardi…
      E non me ne frega un ca**o se in tutta l’Europa è così: se una legge è ingiusta perchè va contro il principio di causa / effetto (reato -> pena), è ingiusta anche se il re del Belgio dice di contrario…
      A questo punto, mi viene voglia di fare dei furti preventivi: cioè io rubo prima, se poi mi danno una multa da pagare.. abbiam pareggiato le cose!

    2. Dario Simontacchi

      La SIAE è una massa di ladri legalizzati, che viene pagata fior di quattrini (più o meno la metà del prezzo di un CD va alla SIAE) e per di più vuole anche che paghiamo una tassa sui supporti… è incredibile! è un po come se i vigili mi danno la multa perchè a loro insaputa avrei anche potuto andare sopra i 50 Km/h…
      E poi caro Beppe, non sono i CD e i DVD vergini sono tassati, ma QUALSIASI supporto… dalle memorie digitali (quelle per le macchine fotografiche digitali), ai masterizzatori, alle penne USB,…
      E poi in galera ci finiscono qui tredicenni brufolosi che scaricano l’ultima canzone di Britney Spears, anzichè quei delinquenti che guadagnano miliardi…
      E non me ne frega un ca**o se in tutta l’Europa è così: se una legge è ingiusta perchè va contro il principio di causa / effetto (reato -> pena), è ingiusta anche se il re del Belgio dice di contrario…
      A questo punto, mi viene voglia di fare dei furti preventivi: cioè io rubo prima, se poi mi danno una multa da pagare.. abbiam pareggiato le cose!

    3. Massimo Di Primio

      Avv D’ammassa,
      Credo di non capire:

      1. Prima dice che non e` una tassa e poi accusa di “evasione” chi non intende pagarla.

      2. Il fatto che in molti (come dice lei, io direi pochi) paesi europei si paghi una cosa simile, non mi sembra un buon motivo.

      3. Non sono daccordo che “L’equo compenso è diventata una voce di guadagno fondamentale PER GLI AUTORI, PER GLI ARTISTI INTERPRETI ED ESECUTORI e per I PRODUTTORI DISCOGRAFICI E CINEMATOGRAFICI”: non possiamo fare i “Meritocratici” solo quando ci fa comodo. Gli autori/Artisti/Interpreti/Produttori/etc. credo che se lo debbano guadagnare il pane; se non sanno fare il loro mestiere…. l’agricoltura ha sempre bisogno di braccianti.

      4. “…METTENDO IN GINOCCHIO chi invece lavora onestamente.” ?!?!?! mi spieghi chi e` piu` onesto: chi usa i CD/DVD per salvare il proprio lavoro o chi si prende i soldi senza fare nulla grazie ad una legge discutibile ?

      La pregherei di rispondere
      Grazie

      Massimo Di Primio

    4. Maurizio Radice

      Ma dove vive…non si usano piu’ supporti vergini?
      I supporti si usano e come, solo che sono diventati anche quelli “pirata”…..vista la tassazione…un povero cristo se pensa di mantenere la concorrenza tedesca come cavolo li dece vendere sti supporti vergini “Pirata”! La siae ha distrutto il mercato dei cd musicali…ed ora cerca di distruggere anche questo.
      Sa la musica e’ come la nicotina rende dipendenza…e chi non ha tanti soldi per comprarla a 30 euro…la masterizza…tutto qui!

  42. Nello Musella

    Non ne possiamo più…il modo di governare attuale è indecente e va cambiato al + presto…
    ..niente destra, nè sinistra, tantomeno centro…onestà in primis, etica, morale, umanità,solidarietà, dialogo, larghezza di vedute…questo ci vuole perchè il mondo vada avanti.

    Beppe porta avanti questa battaglia e noi ti seguiremo!!!!
    Grazie a te e tutti quelli che credono nella morigeratezza.

  43. gianmaria zanotti

    BASTA!!!!!

    BASTA AL GOVERNO INCOMPETENTI!!!!

    BASTAAAAA!!!!

  44. Antonio Critelli

    Speriamo che se ne vanno subito a fare in c**o sti bastardi di governanti . Peccato solo che non ci sono norme per il “presunto mal governo”, tanto non sarebbero servite: il mal governo e’ conclamato.

  45. Carlo Rodella

    Credo che tassare preventivamente cd e dvd sia pretestuoso e faccia parte di un meccanismo medievale
    per raccimolare grana nell’epoca dell’Open Source.
    Licenziamo questi ottusi ministri, vogliono frenare la condivisione, imbarbarire il governo e senza permettere alcun tipo di satira all’infuori del bagaglino.
    NON posso credere che questa è democrazia.

    1. Arcangelo Lo russo

      E se mettessimo una tassa sulle presunte evasioni di Berlusconi, previti, tremonti e tutti quelli che sono al governo????

      Ma forse la cosa migliore sarebbe: mandarli a casa il 9 e 10 aprile.

      Saluti

    2. Arcangelo Lo russo

      E se mettessimo una tassa sulle presunte evasioni di Berlusconi, previti, tremonti e tutti quelli che sono al governo????

      Ma forse la cosa migliore sarebbe: mandarli a casa il 9 e 10 aprile.

      Saluti

    3. Arcangelo Lo russo

      E se mettessimo una tassa sulle presunte evasioni di Berlusconi, previti, tremonti e tutti quelli che sono al governo????

      Ma forse la cosa migliore sarebbe: mandarli a casa il 9 e 10 aprile.

      Saluti

  46. Francesco Pinna

    Piezz’e mmerd!!

  47. Paolo Bartoli

    mi ricorderò di urbani in cabina elettorale

  48. Alessio

    Sono assolutamente d’accordo sul dimezzare, anzi ridurre drasticamente gli stipendi ai nostri ministri. Non è giusto per niente che un dipendente guadagni così in più dei suoi datori di lavoro.
    Da notare poi il fatto l’etimologia della parola ministro; cito letteralmente da un dizionario etimologico online, http://www.etimo.it:
    Ministro = lat. Ministrum – ministro, servo il cui radicale è quello dell’osco ministreis, gentivo corrispondente al lat. MINÒRIS e che per conseguenza ha relazione con MINUS meno […], chi conduce negozi per incarico e sotto la supremazia altrui […]

    Mi sembra sufficente per dire che questi signori sono dei SERVITORI nostri e DEVONO essere al nostro servizio, se non servono UMILMENTE come qualsiasi servitore fa o dovrebbe fare mandiamoli a casa dandogli pure delle referenze a seconda di come hanno lavorato.
    La pensione SE LA DEVONO MERITARE!!!!

  49. Marco Bellia

    per giulia

    Hai pienamente ragione… Io ho 23 anni e ho fatto la scuola d’arte(ind. decorazione pittorica e restauro) ora frequento il politecnico Architettura… volevo confermare cio che dici… proprio girando per le città in questi anni mi rendo conto che i nostri monumenti sono molto “malandati” sicuramente da risistemare e non ci rendiamo conto del guadagno che deriva proprio dai NOSTRI MONUMENTI E SITI ARCHEOGICI…
    Non so se si considera tutto ciò che gira intorno agli stessi: negozi, show_room, pizzerie e tanto altro tra le quali includo anche le bacarelle e gli ambulanti…

    CREDO ci sia da fare qualcosa anche qui… abbiamo una generazione che ha studiato ma non applica nulla per poter pensare a vivere meglio… questo mi fa’ molto pensare….

    CREDIAMO in noi… come persone e rifacciamoci di ciò che ci viene tolto senza neanche avercelo fatto passare tra le mani…

  50. Marco Bellia

    Hai pienamente ragione… Io ho 23 anni e ho fatto la scuola d’arte(ind. decorazione pittorica e restauro) ora frequento il politecnico Architettura… volevo confermare cio che dici… proprio girando per le città in questi anni mi rendo conto che i nostri monumenti sono molto “malandati” sicuramente da risistemare e non ci rendiamo conto del guadagno che deriva proprio dai NOSTRI MONUMENTI E SITI ARCHEOGICI…
    Non so se si considera tutto ciò che gira intorno agli stessi: negozi, show_room, pizzerie e tanto altro tra le quali includo anche le bacarelle e gli ambulanti…

    CREDO ci sia da fare qualcosa anche qui… abbiamo una generazione che ha studiato ma non applica nulla per poter pensare a vivere meglio… questo mi fa’ molto pensare….

    CREDIAMO in noi… come persone e rifacciamoci di ciò che ci viene tolto senza neanche avercelo fatto passare tra le mani…

  51. Roberto Franzè

    Salve

    Se sono tassati tutti i CD e dvd perchè ipotizzano che possano essere usati per copiare una canzone o un film, perchè non tassiamo tutti i fogli di carta, visto che milioni di studenti li usano per fotocopiarsi i libri.
    Tassiamo anche tutti i coltelli, in modo di risarcire coloro che sono accoltellati.

    6000 anni di storia dell’uomo ma nulla è cambiato, i potenti di allora sottraevano i raccolti ai contadini lasciandoli nella miseria,
    e vivendo nel lusso. Oggi che non coltiviamo più ma abbiamo il denaro, c’è lo sottraggono e ci lasciano nella miseria e loro vivono nel lusso.

    E’ inutile parlare dei sistemi con cui lo fanno, facciamo il loro gioco, mentre noi perdiamo tempo a combatterne uno, loro ne preparano già un’altro.

    Bisogna CORREGGERE il sistema. http://WWW.ANTONIODIPIETRO.COM

  52. Giulia Ghia

    Sono seriamente preoccupata per la fine dei nostri monumenti. Sono di Roma e dopo una leurea in lettere mi sono presa il diploma in restauro di beni culturali (tele, tavole, affreschi e marmi) proprio presso il Ministero dei beni culturali, che giustamente fa i concorsi per formare dopo 4 anni di studio i suoi restauratori. Ora il ministero della pubblica istruzione “geloso” del Min. dei Beni Culturali ha deciso da circa 3 anni di realizzare delle laurea in restauro (Università Venaria di Torino e Università Carlo Bò di Urbino se nel frattempo non ne sono sorte altre). Il fatto è questo quando usciranno i fantomatici concorsi al Ministero dei Beni Culturali (in cui l’età media dei Soprintendenti è di 65 anni….andranno prima o poi in pensione no!!!) i restauratori con la LAUREA avranno un punteggio di partenza pari a 60 quelli che formati dallo stesso Min. dei Beni Culturali hanno solo il Diploma (nonostante le stesse se non di più ore di studio, tesina esami ecc.)partiranno da un punteggio pari a 0,60! Saputa questa cosa mi sono iscritta ad un master di II livello che però mi sta costando ben 2500,00 €. Come se non bastasse la finanziaria ha deciso di tagliare i fondi già molto scarsi ad un ministero che dimenticavo non si occupa solo di Beni Culturali ma anche di CINEMA SPettacolo Esoprattutto SPORT. Ma come diavolo si fa ha mettere il calcio con i fori imperiali…..e soprattutto a tagloare i fondi all’unica cosa che crea fondi. SI perchè quando chiuderranno il colosseo per mancanza di soldi per la manutenzione forse il governo e anche un pò gli italiani si accorgeranno che il solo colosseo portava all’Italia ben 12 milioni di turisti l’anno. Già 5 siti archeologici tra cui la Domus Aurea sono stai chiusi perchè danneggiati dalle eccessive piogge di quest’anno, e dato che il ministero non ha i fondi per risanare le “crepe” li ha chiusi. L’unica ricchezza certa sta nella nostra storia perchè non vogliamo difenderla? Grazie Giulia

  53. Adriana Tisselli

    Vorrei parlare delle sanzioni che la Regione Lombardia sta distribuendo “a pioggia” in questi giorni ai tanti malcapitati possessori di un’auto.

    Mio racconto.
    A mio padre risultava che la tassa automobilistica dovesse essere versata entro il 31 gennaio di ogni anno. Pertanto mio padre ha versato nel 2001 il 25 gennaio e nel 2002 il 28.

    Adesso la Regione Lmbardia (e l’ACI) dicono che il pagamento era in ritardo (?) e pertanto pretendono il 30% di sanzione, pari a circa 30
    euro per ogni annualità.

    Mi sembra una vera e propria estorsione anche perchè non viene indicato da nessuna parte il termine entro il quale (secondo loro)
    sarebbe stata da versare suddetta tassa. E già questo pretendere senza giustificare (lasciando al cittadino l’onere di capirci qualcosa) dà fastidio.

    Probabilmente si tratta dell’ennesimo tentativo di applicare la FINANZA CREATIVA alle tasche dei cittadini. Ci sono tante tredicesime da pagare
    e le casse regionali piangono.

    Inoltre mi piacerebbe tanto sapere quale governo (di destra ? di sinistra?), in generale, dobbiamo ringraziare per l’OSCENA LEGGE che stabilisce
    l’ammontare della sanzione pari al 30% della somma dovuta (pensate a cosa accade quando le somme sono rilevanti, esempio IVA, altre tasse
    etc.) in merito al ritardato pagamento (anche di un’ora) di un qualsiasi contributo.

    Mi sembra una cosa VERGOGNOSA. Cioè la logica vorrebbe una progressione proporzionale su base temporale della sanzione. Es. se io pago entro 30
    gg dalla scadenza pago un certo tipo di multa, se 60 un altro, se 90 un altro ancora, e così via.

    Non mi puoi equiparare un ritardo di 1 giorno con il ritardo di un anno!!! Metti che uno è ricoverato in ospedale o lavora all’estero ! Pretendere il 30% della tassa è un FURTO LEGALIZZATO. Lo Stato peggio del cravattaro !

    Soprattutto se si riflette su fatto che quando lo Stato invece deve restituire tasse (non dovute) al cittadino ci impiega “SOLO” dai 5 ai 6
    anni….. VERGOGNA !!

    1. Piergianni Dal Maso

      Se la tassa automobilistica scadeva in dicembre si ha tempo tutto il mese successivo,perciò tutto gennaio anche perchè in posta o nelle ricevitorie non accettano il bollettino se compilato in questo caso in dicembre,questo almeno in Veneto.Anche riguardo le sanzioni,vengono applicate dei “scaglioni”in base ai ritardi al pagamento (già testato personalmente).

  54. paolo berruti

    Caro Beppe,a proposito di illegalità,vorrei che tu mi aiutassi a capire perchè se un carro-attrezzi per la rimozione non fa in tempo a portarmi via la macchina io devo pagare la ” mancata rimozione ” come per il blocca-ruote per intervento interrotto?

    Grazie e a presto

  55. Mattia Baraldi

    Dove stramaledizione è finito il paniere?
    —————————————
    Oggigiorno il costo della vita aumenta sempre. Le multe e la benzina in
    primis a quanto pare. Allora mi chiedo perchè se per la mutua corrispondo ad
    una data categoria, oppure quando devo pagare le tasse d’iscrizione
    scolastica e così per i costi delle medicine in farmacia, la lista è lunga,
    perchè ripeto, questa categorizzazione NON VALE ANCHE PER TUTTO IL RESTO?
    Perchè non posso pagare le multe in base al mio reddito così come faccio per
    le tasse scolastiche? Se possiedo una Mercedes da 100.000 yuri me ne fotto
    della multa da 250! Viceversa se per campare porto a casa 800 euro al mese
    rischio di non poter mai pagare quelle cifre, rischio la galera per una
    doppia fila?
    Rivoglio il Paniere Calmierato! E la scala mobile. E dei sindacati che
    difendano i lavoratori perchè a 40 anni sono stufo marcio di dover sempre
    sottostare alle raccomandazioni..

    Saluti incazzati da un cassaintegrato a caso

    Mattia

  56. luca crescendo

    Non capisco la logica dei diritti autore solo per determinate categorie…, allora troppe altre categorie potrebbero associarsi… ad esempio gli archittetti e ingegneri potrebbero fare in modo che tutti i cittadini che usufruiscono delle opere da loro ideate debbano pagare i diritti di agli ingegneri architetti e ditte costruttrici invece di contentarsi del profitto dalla esclusiva vendita

  57. Franco Bordoni

    Càvoli, per essere un thread “di nicchia” è ben affollato.
    Beh, almeno questo aspetto è consolante.
    Ho deciso di fare il musicista a tempo pieno dopo circa 25 anni di servizio (in varie aziende private e come imprenditore) come progettista meccanico.
    Ovviamente ho mollato per questioni di mancata tutela degli incassi e per il vampirismo bancario.
    Ora ho messo insieme un buon gruppo internazionale (un irlandese, uno scozzese, un’australiana e siamo solo due italiani) e suoniamo e cantiamo folk tradizionale irlandese e scozzese (per favore, non tiriamo fuori la “musica celtica”, altrimenti….).
    E’ tutto bello. Grandi soddisfazioni, ma….

    Ho impiegato anni a capire come funzionasse il meccanismo ENPALS sulla cosiddetta “agibilità”, e ancora la questione non è del tutto chiara.
    (1)Come dobbiamo fare per non incorrere in sanzioni?

    (2) Qual’è il “giusto” da pagare?

    (3) Com’è possibile che, visto che (almeno così dicono) ci vogliono 60 versamenti per fare un “anno contributivo”, che il corrispettivo di 100,00€ di cachet (ad es.) è di 37,50€ vale 1/60 di annualità e i 375,00€ relativi ad un cachet di 1.000 valgano lo stesso? E’ troppo poco il primo od è troppo il secondo?

    Magari Tu che sei nello spettacolo ne sai qualcosa in più e sai darmi qualche idea in più.

    Sai, è importante, perché dopo tante riforme, anche se ho versato milioni di vecchie lire all’INPS, mi dicono che non avrò mai diritto ad una pensione per il servizio precedentemente prestato, e magari una pensioncina da artista (se posso osare definirmi tale) potrebbe farmi anche comodo. A quasi cinquant’anni si comincia a pensarci, anche se le speranze che ci lasciano sono esigue.

    Grazie dello spazio.

  58. Franco Bordoni

    Càvoli, per essere un thread “di nicchia” è ben affollato.
    Beh, almeno questo aspetto è consolante.
    Ho deciso di fare il musicista a tempo pieno dopo circa 25 anni di servizio (in varie aziende private e come imprenditore) come progettista meccanico.
    Ovviamente ho mollato per questioni di mancata tutela degli incassi e per il vampirismo bancario.
    Ora ho messo insieme un buon gruppo internazionale (un irlandese, uno scozzese, un’australiana e siamo solo due italiani) e suoniamo e cantiamo folk tradizionale irlandese e scozzese (per favore, non tiriamo fuori la “musica celtica”, altrimenti….).
    E’ tutto bello. Grandi soddisfazioni, ma….

    Ho impiegato anni a capire come funzionasse il meccanismo ENPALS sulla cosiddetta “agibilità”, e ancora la questione non è del tutto chiara.
    (1)Come dobbiamo fare per non incorrere in sanzioni?

    (2) Qual’è il “giusto” da pagare?

    (3) Com’è possibile che, visto che (almeno così dicono) ci vogliono 60 versamenti per fare un “anno contributivo”, che il corrispettivo di 100,00€ di cachet (ad es.) è di 37,50€ vale 1/60 di annualità e i 375,00€ relativi ad un cachet di 1.000 valgano lo stesso? E’ troppo poco il primo od è troppo il secondo?

    Magari Tu che sei nello spettacolo ne sai qualcosa in più e sai darmi qualche idea in più.

    Sai, è importante, perché dopo tante riforme, anche se ho versato milioni di vecchie lire all’INPS, mi dicono che non avrò mai diritto ad una pensione per il servizio precedentemente prestato, e magari una pensioncina da artista (se posso osare definirmi tale) potrebbe farmi anche comodo. A quasi cinquant’anni si comincia a pensarci, anche se le speranze che ci lasciano sono esigue.

    Grazie dello spazio.

  59. Mauro Liistro

    Ho alcune considerazioni in merito:
    1 Se pago la siae sui supporti “per i diritti d’autore” ho il diritto di copiarmi quello che voglio vi ho già pagato!
    2 Non è l’unica tassa per ipotesi di reato, ci sono molte altre tasse, specie per le aziende, occulte basate sullo stesso principio.

  60. Ivo Grimaldi

    Sono un musicista di Treviso iscritto regolarmante alla S.I.A.E. ma …. non c’è un modo per essere comunque in regola e proteggere i propri brani spendendo meno? Tipo un’iscrizione ad una siae estera o qualcosa di simile? Mi sono rotto le b@**e di pagare circa 90€ all’anno di iscrizione e se produco cd devo pagare i bollini ancora prima di aver venduto il materiale! Sto diventando sempre + povero !

  61. johnny Addazi

    domanda—– Quando vado al lavoro(cioè quando mi fanno lavorare) dj con 4 ballerini le mie spese sono :contatti telefonici , carburante per contatto direttamente nel locale,spese per autostrade ,spese di attrezzatura + 30 euro a persona (noi siamo in 5) per enpals e altra roba , 1°domanda: ma quando devo chiedere al gestore di un locale che ha un affluenza media di centociquanta persone giornaliere ? Allora facciamo che le spese a mio carico sono di 200 euro circa (senza conteggiare le spese varie es. volantino del gruppo ecc. ) come dicevo siamo in 5 almeno 500 euro poi se ci mettiamo le 200 delle spese sono 700 che dovrei almeno chiedere ,senza dimenticare che il gestore del locale ci deve pagare anche la s.i.a.e…. 2° domanda : allora quando deve costare una serata musicale chiamando un gruppo che paga regolarmente le tasse per intrattenere il cliente nel propio locale con ingresso libero ? SALUTI A Beppe che dal vivo ti ho visto in ben 2 show -grazie – p.s. Per il popolo ITALIANO : APRITE I VOSTRI OCCHI .

  62. pasquale de iuliis

    Ho già inviato mesi addietro una richiesta,corre- data da una analisi storica, per la modifica
    della legge 643/41(diritto d’Autore) senza ottenere riscontro,forse perchè l’indirizzo non era più attivo.Mi dia l’opportunità di poter riaprire l’argomento attraverso il rinvio della mia ricerca e le riflessioni connesse. Vorrei inoltre il recapito dei suoi coordinatori in
    Torino per partecipare attivamente ai prossimi
    incontri. Fido di ottenere la sua attenzione e,
    ringraziando, porgo cordiali saluti.

    Pasquale de Iuliis
    (pianista in letargo SIAE)

  63. Andrea Di Stefano

    Non sono per le catene di s’antonio ma visto che questa mi riguarda direttamente dai un’occhiata a questa petizione e poi se puoi sottoscrivila e falla girare, magari non serve a niente ma hai visto mai?

    http://punto-informatico.it/p.asp?i=54246&r=PI questa e la pagina,

    e qui http://www.petitiononline.com/stopdjs/petition.html troverai la petizione

    Chi sa che si riesca a fare qualcosa per migliorare!

    Ancora grazie di cuore!

  64. Andrea Maria Arrigo

    MALEDETTO SCONTRINO

    Al bar:

    Avventore – “Un caffè, grazie.”
    Cassiera – “70 centesimi”
    A. – “Ecco a lei”
    C. – “Grazie”
    A. – “…! E lo scontrino?”
    C. – “Ah, mi scusi, pensavo di averlo gia fatto…”

    Ci siamo certamente riconosciuti tutti in questo “scenetta”. Ma è mai possibile che ancora bisogna chiederlo questo maledetto scontrino?

    E’ un argomento ormai secolare ed arido, ma sempre attuale. Si è detto e proposto tutto: dalla ritenuta a scaglioni sulla base del presunto entroito, alla possibilità di recuperare una piccola percentuale sul monte IVA pagata dal consumatore a fine anno, come si è sempre fatto per le spese mediche ed i mutui sul modello unico (ex 730, 740).

    Una cosa è certa: la soluzione a questo problema non vuol essere trovata.

    Perchè? Perchè la maggior parte dei nostri politici sono liberi professionisti, e quindi, presumibilmente, interessati in prima persona a non pagare l’IVA o la ritenuta d’acconto.

    E’ più vantaggioso rispetto a qualsiasi altra soluzione. E le tasse le continuano a pagare sempre gli stessi.

  65. Angelo Giardinelli

    Sono un musicista, disoccupato come tanti, una delle ragioni per la mancanza di musica nei club, piano bar ecc, è la tassa SIAE che i gestori devono pagare sia che la serata vada bene o no. Cosi la SIAE, che dovrebbe preteggere i nostri interessi si stà rivelando come una nostra acerrima nemica. Ho da poco iniziato una piccola attività di duplicazione CD e DVD per conto terzi (con licenza SIAE) ed ho scoperto che nache li la SIAE ci danneggia. Come saprai è stata inserita da qualche mese una vera e propria tassa che però è chiamata “COMPENSO COPIA PRIVATA” che sarebbe un pagamento che ogni persona che compra un CD o un DVD vergine deve effettuare. 25 Cs per un CD e 75Cs per un DVD. In questo modo, dice la SIAE, cerchiamo di debellare la pirateria musicale e visiva. Questo “compenso”, che come potrai immaginare arriva a milioni di euro, viene poi versato dalla SIAE ad un’associazione di Autori ed editori e ripartita in ordine d’importanza. La loro giustificazione è che siccome un autore o un’editore di fama è molto “Pirateggiato” ha diritto ad un rimborso e quindi sono i “grandi” a prendersi questi soldi che quindi vanno ad aggiungersi ai tanti soldi già guadagnati, mentre i piccoli autori non prendono niente visto che non sono “Pirateggiati”. E fin qui potremmo anche essere comprensivi ed accettare che i Grandi si pappino anche questo compenso, ma la mia domanda, che ho posto anche alla SIAE, è questa Chi è che paga questo COMPENSO? Non sono certo i PIRATI, ai quali un piccolo aumento di pochi Cs non fa nessun danno. Allora siamo noi, i consumatori a pagare anche per il danno, ipotetico, che i grandi subiscono dai pirati. Ma allora se a me mi rubano il portafogli mentre passeggio a Roma devo chiedere un rimborso a tutti i romani che passeggiano? Scherzi a parte quà c’è sotto un giro di miliardi e i pirati continuano tranquilli. Questo cosidetto Compenso Copia Privata, è secondo me un processo alle intenzioni, vale a dire “Perchè ti compri un CD o un DVD vergine?…Ti ci vuoi fare una copia eh?…allora sei un pirata…ma se ci paghi i 25 Cs non sei più un pirata, o perlomeno sei un pirata legalmente assolto.” Pensa un po’ ai produttori di supporti vergini, aprono una fabbrica, si comprano i macchinari, assumono operai, rischiano capitali e lavoro a vendono all’ingrosso un CD al prezzo di mercato che varia dai Cs 0,9 a 12 e un DVD da Cs 18 a 30. Il negoziante acquista senza sapere se venderà ma comunque pagherà il materiale, le tasse e se tutto vabene potrà guadagnare dai 5 ai 10 Cs per ogni supporto ma con tutti i rischi che il commercio comporta. La SIAE e questa ipotetica associazione di Autori ed editori si pappa 25 o 75 Cs per ogni supporto, senza aver fatto o rischiato niente. Non è un tantino esagerato? Praticamente stanno facendo i soldi sulle spalle di imprenditori e commercianti, che lavorano e rischiano, guadagnandoci fino e 5 volte più di loro, senza aver fatto niente. E’ per questo che lo chiamano COMPENSO e non tassa, perchè la tassa dovrebbe essere in percentuale mentred il compenso se lo decidono loro. E il pirata? Quello se ne sbatte e prolifica dato che adesso vengono venduti anche i supporti vergini al mercato nero, vale a dire; senza il pagamanto del COMPENSO. Cosi, grazie alla SIAE ecc, adesso c’è un nuovo mercato di pirateria.
    Avrei anche altri commenti riguardanti la SIAE ma non so se interessano a qualcuno. Ciao Beppe sei un grande.

  66. mimmo rodia

    ciao, caro Beppe ho un paio di domande riguardo il Pease delle tasse…cioè l’Italia!
    riguardo il debito pubblico che giorno dopo giorno sembra far concorrenza al buco dell’ozono!

    1)Perchè dobbiamo essere vittime di questi politici di destra e di sinistra che giocano a battaglia navale con i soldi dei contribuenti?

    2)Perchè non cominciano a dare un taglio netto ai loro stipendi?

    3)la maggior parte degli italiani con meno 1000 euro cerca di mantenere una famiglia..(coloro che dovrebbero rappresentarci e haimè rappresentano la vergogna del nostro paese.)…. e LORO.prendono stipendi da capogiro?

    4)Perchè per garantirci una pensione dobbiamo avere anni e anni e anni di contributi…e LORO..con un paio di legislazioni ce l’hanno garantita..a vita?

    5)Perchè dobbiamo pagare un canone telefonico…e.Rai? quali sono i servizi che ci offrono? Fra l’altro immaginate un po se l’italia esce fuori dai mondiali al primo turno….la RAI..che farebbe in tv nell’estarte del 2006.?….magari ci accontenteremo di vedere le repliche del mondiale 82?

    6)Perchè non sbarchiamo tutti su marte……tranne i politici?

    7) settimo non rubare! (non c’entra niente però rende l’idea)…….copiata da Paolo Rossi

    8) per essere deputato ministro…o consigliere bisogna avere la fedina penale macchiata?e se sì con cosa bisogna lavarla?
    ……..omino bianco?

    9) perchè coloro che ci rappresentano hanno tutti i privilegi…….? macchina gratis.., aereo……cinema…stadio….che poi son quelli che lanciano le monetine dall tribune!

    10) Perchè se una persona ruba per fame…4 galline…viene arrestato……mentre uno che prende mazzette…..viene visto come esempio….da emulare…e fa carriera nella politica?

    a voi la sentenza!

    grazie

    ps…….scusate gli errori grammaticali…..le frasi contorte…..e questa mia rabbia

    1. D'Adderio Tiziana

      BASTA BASTA E BASTA!!!!
      Sono pienamente daccordo con te e la mia proposta è:
      Volete continuare a giocare a fare i politici?
      Bene, continuate pure ma vi togliamo tutti i privilegi e soprattutto niente stipendio, si si niente stipendio. Io mi chiedo x chè una persona che presta servizio al 118 deve essere inquadrata come volontario, eppure il compito che hanno è SALVARE VITE UMANE e loro devono avere compensi così alti senza fare niente niente.
      Facciamo diventare il politico una professione fatta da persone che la intraprendono x semplice passione senza alcun compenso.

      Ragazza sposata con mutuo e con la paura di fare figli x chè non si arriva a fine mese.
      Tiziana

  67. Luca M. Cecconi

    Commento in tragico ritardo, ma ho letto solo ora.

    Comunque, solo una precisazione.

    Dal garzanti: Tassa, tributo corrisposto allo stato o ad altro ente pubblico come controprestazione di un servizio.
    Ergo la ‘tassa’ sui supporti vergini, non e’ affatto una tassa in quanto non si riceve il servizio in cambio.
    Chiamiamola multa. Con buona pace della siae

    Saluti

  68. Fabio vergani

    Nico…Se li hai comprati in Italia, con scontrino di una soc. italiana, è ovvio che il negoziante è fuori legge.

  69. nico francolino

    ma se io i dvd vergini comprati in negozio li pago 45 centesimi di euro cadauno….dove sta sta tassa???e anche su internet si trovano a prezzi inferiori e sto parlando di acquisti legali con tanto di scontrino fiscale….

  70. Angelica Santarossa

    La RIVINCITA della “RETE”… 🙂

    Se negli anni ’90 la SIAE avesse previsto le perdite (effettive ed “ipotetiche”) a cui sarebbe andata incontro a causa di Internet ci avrebbe pensato bene ad una tassazione ultra-mega-spaziale!

    Già: Internet gli è sfuggito… ‘un pelo’ di mano.

    Hanno dato libero accesso alla rete, pensando alla fonte di guadagni, di vantaggi nell’informazione, etc… Hanno inventato i telefonini, video telefoni, telecamere digitali sempre più piccole… Insomma, il mercato offre tecnologia in cambio di guadagno e poi… si lamentano perché ne facciamo uso!!

    E poi si sono inventati la Legge sulla privacy (con le sue inevitabili, puerili contraddizioni) e gli SPOT ANTI-PIRATERIA DI FALETTI: superflui, ridicoli e veramente brutti.

    P.S. Beppe, sei un grande!

    Angelica (Pordenone)

  71. Michele Conti

    ULTERIORE INFORMAZIONE
    (Forse qualcuno già lo sa)
    Il governo italiano tassa i cd e dvd per fermare la pirateria, bene, volete sapere i risultati? Nessuno!!! NESSUNO. Perchè se il governo aggiunge 30 centesimi al prezzo normale di un cd, “l’industria della pirateria” compra stock da centinaia di cd tramite internet all’estero a prezzi oscillanti tra i 30 e i 40 centesimi (spese di spedizione incluse).

    A pagare la tassa SIAE sono io, che avendo paura di perdere i MIEI documenti (come mi è già successo) faccio ogni tanto copie di backup. Potrei comprarli anch’io all’estero, ma visto che faccio una copia all’anno degli altri 99 che me ne faccio? Mi do al mercato clandestino?

    Un incoraggiamento a Beppe.

  72. cinzia manuzzi

    sono proprietaria di un a sala giochi a cesena (fc) dove sono presenti punti internet. abbiamo avuto visite continue con minaccie di denuncie (?) da parte di un addetto SIAE per un ipotetico pagamento di “tasse” per un eventuale scarico di musica da internet. attualmente siamo in lotta per non subire un’ulteriore ingiustizia….ci tassano anche le “ipotesi”…anche perchè chi ha intenzione di scaricare musica?

  73. Fabio vergani

    ok pagare una tassa anche se ingiusta, ma se siamo in europa..perché in germania qs tassa è di 3 cent e in italia di 25 + iva ( x un cd-r?). Esiste una direttiva europea che chiedeva all’italia di preoccuparsi del diritto di autore e “armonizzarsi” con gli altri stati europei. Il risultato è una tassa che sta facendo chiudere gli uffici italiani di tutte le multinazionali del settore che troveranno comunque il modo di vendere attraverso la germania o san marino..
    il risultato? Che l’italia ci perde tutta l’iva che guadagnava sui supporti e lascia a casa senza lavoro circa 2000 persone.

  74. Fabio vergani

    ok pagare una tassa anche se ingiusta, ma se siamo in europa..perché in germania qs tassa è di 3 cent e in italia di 25 + iva ( x un cd-r?). Esiste una direttiva europea che chiedeva all’italia di preoccuparsi del diritto di autore e “armonizzarsi” con gli altri stati europei. Il risultato è una tassa che sta facendo chiudere gli uffici italiani di tutte le multinazionali del settore che troveranno comunque il modo di vendere attraverso la germania o san marino..
    il risultato? Che l’italia ci perde tutta l’iva che guadagnava sui supporti e lascia a casa senza lavoro circa 2000 persone.

  75. Fabio vergani

    ok pagare una tassa anche se ingiusta, ma se siamo in europa..perché in germania qs tassa è di 3 cent e in italia di 25 + iva ( x un cd-r?). Esiste una direttiva europea che chiedeva all’italia di preoccuparsi del diritto di autore e “armonizzarsi” con gli altri stati europei. Il risultato è una tassa che sta facendo chiudere gli uffici italiani di tutte le multinazionali del settore che troveranno comunque il modo di vendere attraverso la germania o san marino..
    il risultato? Che l’italia ci perde tutta l’iva che guadagnava sui supporti e lascia a casa senza lavoro circa 2000 persone.

  76. Salvatore D'Angelo

    FERMATE FALETTI !!!!

    Non se ne può più. E’ ovunque. Sulle reti nazionali, su quelle private sulle radio.
    E’ una persecuzione !!!
    Ma veramente si crede che questo sia lo strumento idoneo per “cancellare” l’effetto “pirata”?.
    Perchè rivolgersi sempre all’ultimo della catena per risolvere il problema ?
    Forse se si riducessero i prezzi di vendita di CD, DVD e libri non varrebbe più la pena di copiarli o fotocopiarli ?
    Il costo di un cd di oggi Faletti sicuramente lo conosce. Lo reputa “idoneo”?
    E poi, a Napoli come in altre città d’Italia la vendita del “piratato” avviene alla luce del sole ………….
    Giorgio, te lo chiedo per piacere ….ma “stanne fuori !!!”

    Un saluto a Beppe ed a tutta la redazione

  77. simone dini

    quei geniacci dei manager delle case discografiche, iper preparati, iper colti, iper diabolici, iper pagati economisti sopraffini, paladini della giusta difesa della proprietà intellettuale, vorrebbero darci a bere che la legge della domanda di mercato non vale più. o meglio…un’eventuale campagna di lotta feroce contro ogni tipo di pirateria sarebbe giustificata, giustificabile e conveniente per tutti se e solo se la ricerca del prezzo di equilibrio di mercato (in un mercato che dovrebbe essere concorrenziale) fosse ancora in agenda dei cda dei colossi discografici. mi spiego meglio: sul mercato, l’elementare legge della domanda ci dice che all’aumentare del prezzo di un bene corrisponde una diminuzione della quantità domandata e viceversa. in un mondo in continua evoluzione tecnologica, il consumatore di musica grazie al web trova un bene “sostitutivo”, il p2p, al solo prezzo della connessione telefonica; sempre la simpaticissima legge della domanda ci consiglia che all’aumentare del prezzo di un determinato bene (cd, vinili, dvd, etc.) e al conseguenziale calo della quantità domandata per quel bene, corrisponde un’ aumento della quantità domandata del suo bene sostitutivo. ergo per cui, che cosa dovremmo fare?? darci la zappa sui piedi, andare contro a qualsiasi logica spicciola e auto-impoverirci masochisticamente, arricchendo major, artisti e associazioni varie per la tutela dei diritti d’autore???? da un paese che ha messo al governo il Cavaliere ci si può aspettare di tutto, ma chiederci di chiudere gli occhi, tapparci il naso e posizionarsi di nostra sponte ad angolo retto…beh…mi sembra un po’ esagerato!!
    la guerra a tappeto contro la pirateria, per uso privato o per la vendita, sarebbe cosa buona e giusta se gli illustri manager delle major decidessero di ridurre i prezzi (e i profitti, naturalmente) per soddisfare il mercato e proponessero che i p2p siano a pagamento (con prezzi che contemplino diritti di autore e che siano RAGIONEVOLMENTE relativi ai costi di produzione e di distribuzione) in libera concorrenza con i supporti fisici da loro prodotti. loro salverebbero la faccia e avrebbero la possibilità di provare a restare competitivi ridefinendo mercato e strategie aziendali, noi avremmo la possibilità di comportarci da consumatori razionali, scegliendo liberamente, senza essere definiti LADRI!!!
    avete mai sentito qualcuno proporre questo tipo di soluzione???
    quando nasce una nuova tecnologia, irrimediabilmente e inevitabilmente quella vecchia viene scalzata. o si adegua o muore. perchè fare eccezioni?? o meglio…perchè lottare con tutti i mezzi possibili affinchè la nuova tecnologia venga vietata e muoia in favore di quella vecchia??
    mah…
    la magagna è la gratuità…a fronte di un lavoro tutto deve avere un prezzo. ma pretendere di avere sacrosanta ragione distruggendo il nuovo per far rimanere in vita il vecchio, senza provare a regolare con soluzioni intelligenti un mercato dove vecchio e nuovo siano equamente in libera concorrenza, mi sa tanto di colpo di coda di un animale morente. ma per chi c’hanno presi??

  78. Landini Emanuele

    Spero di poter dare una piccola mano a tutti i Musicisti per realizzare al meglio il loro prodotto…
    Sul sito http://www.fxstudio.it, trovate il primo “Virtual Studio” totalmente on-line (ho visto tra i clienti che usufruiscono dei servizi anche nomi grossi tipo Fausto Leali e Mondadori)…

    Da quello che ho potuto vedere e’ possibile mandare via mail o via posta il materiale da lavorare, (missaggio, mastering, videoclip, grafica o quant’altro…),ascoltare o visionare lo sviluppo del lavoro giornalmente e una volta finito, pagare alla consegna in contrassegno…

    Beh che dire, bell’idea…secondo me, un servizio cosi farebbe molto comodo alla gran parte dei musicisti…me compreso!!

    Un saluto ai bloggisti.

  79. Davide Sellari

    Per fortuna che esistono siti in europa dove la compravendita di supporti cd e dvd vergini non è gravata da tale accisa!
    Un esempio è http://www.cdrohlinge24.de/ sito austriaco, facente parte della comunità europea: è quindi possibile acquistare prodotti senza sottostare alla ignobile tassa.

  80. Marco Gavelli

    Scusatemi se scrivo ancora, ma proprio mi vergogno di essere italiano…sono andato curiosare sulla “tabella dei dazi doganali—>http://www.mglobale.it/FilePub/929649474NC_2005.pdf” dovuti per l’importazione delle merci da stati esteri (America compresa ritengo) e ho avuto conferma che la biancheria e tassata al 12% (non le ho lette tutte le tabelle ma credo sia veramente la piu’ alta tassazione) ma l’assurdo non sta quà, tanto la pago perchè altrimenti non i rendono i soldi gia spesi per I FAMOSI BOXER, se avete voglia di indignarvi andate a vedere qual’è la percentuale di tassazione per le ARMI DA GUERRA rimarrete stupefatti…ESENTI, si le armi da guerra meticolosamente elencate sono per la maggiore esenti da dazi doganali e di conseguenza da tutto il resto, VI PREGO SPIEGATEMI IN CHE MONDO VIVIAMO sono distrutto da questa scoperta.
    P.S. per il prossimo acquisto ho deciso di comprare e un lanciagranate e se qualquno di voi ne avesse bisogno possiamo comprarne tanti così ammortizziamo le spese di spedizione!!!

  81. Marco Gavelli

    Non si tratta di un commento specifico ma all’argomento in generale TASSE IVA BALZELLI E ALTRE CAZZATE…proprio oggi ho avuto notizia di un pacco contenente della biancheria intima che ho ordinato dall’america tramite internet, più di un mese fa, convinto che il pacco non fosse stato mai inviato dall’azienda americana li ho assillati per giorni con e-mail chiedendo che mi venissero date notizie o in alternativa restituiti i soldi, regolarmente prelevati dalla carta di credito. Oggi scopro che il pacco e rimasto per un mese alla dogana di Milano Linate dalla quale, per SFORTUNA, mi è arrivato il prospetto di LIQUIDAZIONE per le tasse doganali e relativa IVA (maledetta) beh sapete la cosa sorprendente qual’è…lo stato italiano per questa mia BRAVATA si intasca la bellezza di 40,00€ per i miei boxer,
    dico la verità speravo di non dover sostenere questa SPESACCIA ma ho voluto correre il rischio non cosciente del fatto che: LO STATO ITALIANO APPLICA IL DAZIO DOGANALE DEL 12% (BELLA SOMMA) IN PARTICOLAR MODO PROPRIO SULLA BIANCHERIA INTIMA,
    ALL’IMPORTO AUMENTATO DEL DAZIO APPLICA L’IVA DEL 20% E NON FINISCE QUI, IL TUTTO (TASSE IVA BALZELLI E ALTRE CAZZATE) NON VIENE APPLICATO AL SOLO IMPONIBILE, REGOLARMENTE INDICATO NELLA SPEDIZIONE DAL RIVENDITORE STATUNITENSE, MA AL TOTALE DELLA FATTURA QUINDI ANCHE ALLE SPEDE DI SPEDIZIONE.
    In definitiva che è successo ho pagato per l’acquisto di 6/7 paia di boxer, la tassa del 12% e sulla stessa la tassa del 20% e le stesse ANCHE SULLE SPESE DI SPEDIZIONE…Ma dove cazzo stiamo andando a finire è una cosa assurda!! Mi vergogno di essere italiano…Saluti a tutti (a quando il disastro avvenuto in argentina)????

  82. Alessandro AMADIO

    Non è del tutto vero: l’italiano ha reagito comprando i supporti vergini su eBay dove privati che ne comprano a tonnellate all’estero li rivendono poi al dettaglio a prezzi anche del 50% inferiori a quelli del negozio. Ovviamente queste vendite non risultano in nessuna statistica…

  83. Gianni Maiorano

    Caro Beppe
    Rivederti in televisione a Striscia mi ha commosso. Ti considero un fratello e ti vorrei spiegare la mia idea.
    In una famiglia che si rispetti il padre da le direttive e prima di tutto gli insegnamenti di onestà e rettitudine con il proprio esempio.
    Lo Stato Italiano è costituito, come si sa da tutte le famiglie italiane ed il padre dovrebbe essere il Presidente delle Repubblica se ne avesse il potere leggislativo. Questo potere in Italia è demandato al Presidente del Consiglio dei Ministri. Se papà ruba i figli rubano!!!!!!!!!. A proposito dell’aumento indiscriminato dei prezzi si evince che il padre non è presente e quindi chiunque a in un libero mercato può sfruttare le necessità dei cittadini.
    In un bar a Riccione ho pagato una bottiglietta di acqua minerale da 1/2 litro ben €. 2,50.
    Continuare in questa maniera vuol dire che ormai l ‘anarchia economica è alle porte. Si salvi chi può??????? Cambiamo per piacer con delle leggi giuste questa forma di lebertinaggio. afforntiamo il nemico in campo aperto.
    saluti
    Gianni

  84. marco fiorani

    X ANDREA
    Mi dispiace per te, ma non credo che “popolo del P2P” cioè il 50% tra i 15 e i 27/28 anni comri quello che ha già trovato.
    Io ho uno spezzone di uno spettacolo di Grillo (scusa Beppe)di qualità otiima datomi da un amico che la scaricato…

  85. Tino Fontana

    Anch’io acquisto i DVD in Germania dal sito http://www.nierle.com.

    100 (cento) DVD costano 24,99 euro + la spedizione. Il terzo giorno dall’ordine li ho ricevuti.

    Grazie all’UE ci salveremo, forse, dai nostri politici! E non solo per i DVD.

  86. gibo gibl

    il signor Grillo non è persona all’altezza per esprimere un giudizio sul cristianesimo e sul suo leader in terra . Si attenga alla satira e si astenga dai giudizi .
    gi

  87. GRUPPO DI OPERAI

    CIAO SEI IL MIGLIORE TI STIMIAMO MOLTO QUELLO CHE DICI è LA VOCE DELLA VERITA NON SO SE CE GENTE COME,TE MA SEI MITICO…SIAMO DEI DIPENDENTI DEL’ALFA ROMEO DI ARESE.
    SIAMO DEI TANTI CASSA INTEGRATI..SO CHE MAGARI NON PUOI FARE NIENTE,MA SE PUOI PARLARE DI QUESTO TE NE SIAMO MOLTO GRATI….SAI MUORE UN PAPA NE NASCE UN’ALTRO….MA QUANDO MUORE UN’AZIENDA NON NE FANNO UN’ALTRA….CIAO DA UN GRUPPO DI OPERAI ALFA ROMEO DI ARESE….

  88. Nicola Del Massa

    questa cosa è veramente scandalosa….e ci credo che le vendite sono crollate…Infatti io i dvd e i cd vergini li compro in Germania(dove non ci sono tasse) tramite internet che costano la metà……….

  89. Linda Colligiani

    Caro Beppe, nel tuo bellissimo spettacolo di Firenze ti sei dimenticato di citare un’altra categoria di laureati di cui l’Italia sembra poter fare tranquillamente a meno…Sono i Forestali (intesi come laureati in scienze forestali, non il corpo militare), gli agrari, i biologi, i naturalisti. Parlando per la Toscana: ci sono pochissimi Comuni che hanno nel loro organico una di queste figure. Risultato: per quello che concerne le questioni ambientali (soprattutto la pianificazione ma anche la gestione “terra terra”) di ricorre a figure di “sicura competenza”: geometri (che vanno per la maggiore), architetti, ingegneri. Il risultato te lo spiego con un esempio. Immaginiamo la gestione del verde urbano affidata a un geometra, del tutto digiuno di biologia, fisiologia, ecologia vegetale. Il tutto verrà trattato affidandosi ai suoi ricordi di bambino, di quando guardava il nonno che potava la vigna…e su questo ci si basa. Quando, in conseguenza delle selvagge e dannose potature che vengono effettuate ‘per rinforzare gli alberi’, cade un ramo e fa secco qualcuno, di chi è la colpa? Del geometra no…lui ha fatto il suo dovere eppoi dove sta scritto che doveva avere competenza in quel campo?!…Quindi la colpa è dell’albero e la soluzione migliore e quella di eliminare tutti gli alberi i cui tremendissimi rami possono cadere addosso a qualcuno.
    Se qualcuno muore schicciato da un ponte, si va dall’architetto o dall’ingengere e lo si arresta, o come minimo si chiedono i danni.
    Perché in campo ambientale qualsiasi coglione può dire la sua, intervenire, agire, senza però assumersi responsabilità? Perché siamo ancora convinti che la gestione dell’ambiente sia la stessa cosa del giardinaggio? praticamente un hobby che chiunque può gestire?

  90. Ignazio Melis

    Caro Beppe l’altro giorno sono andato al cinema e prima del film ho registrato con il mio videotelefonino lo spot contro la pirateria, l’ho fatto vedere anche ad alcuni amici quindi non è + solo uso personale, quanti anni di galera rischio?
    Vorrei patteggiare per poter diventare Presidente della SIAE.

  91. Marco Di loreto

    Una visione leggermente diversa la mia, sono anche disposto a pagare 100 euro per un cd musicale,un dvd od un videogioco 0.50 centesimi per il supporto magnetico ed il resto per i miei diritti di ascolto, di visione o di gioco vita natural durante, poi però come tutte le cose i cd ed i dvd si rovinano e diventano illeggibili ed il mio diritto regolarmente comperato all’ascolto, la visione od il gioco? Non se ne parla,non esiste più, devo ricomprarlo. Perchè non posso più godere di qualcosa che ho pagato profumatamente solo perchè il supporto su cui è stato venduto è di pessima qualita?
    A mio avviso ho il diritto di ottenerne un’altra copia originale pagando solo il supporto, ma questo non pare sia possibile.

    Marco

  92. michele bagnara

    C’è qualcuno che mi può spiegare, perchè non si può fare un referendum,per abrogare stò euro,e tornare alla nostra vecchia e amata lira. Siamo in democrazia o no!!!

  93. Paolo Benedetto

    La penso come te, caro Beppe..Io ho 20 anni e oggi ho provato un’emozione…nel vedere un Papa che CAMMINA (capirai da solo che la dall’età della ragione ho solo visto un Pontefice sempre più stanco e sofferente)..E questa sensazione mi da fiducia anche ripensando che lo stesso Wojtyla non apparve avvolto dalla simpatia popolare…e sappiamo tutti che poontificato ha condotto…ma come hai detto anche tu…CONFIDO NELLA PROVVIDENZA!

  94. Massimo Marchetti

    Ragazzi, ma vi rendete conto che casadei prende ancora un sacco di soldi ogni anno per i diritti? chi fa sala da ballo quante canzoni famose di casadei DEVE suonare? una, due al max! per non parlare dei righeira, della lambada, etc. tanto per citare delle meteore… E poi la vendita dei cd/dvd è crollata perchè ormai ce li si scarica dai p2p, contro i quali c’è ormai una crociata. Allora anche le aste on-line sono fuorilegge, perchè non pago le tasse!! Ma se mi registro un film alla tele o una canzone alla radio, vado in galera? sono un pirata? e se vado a casa di un amico a sentire trance-house-dance a tutto volume devo pagare la SIAE perchè rompo i c…..i a tutto il palazzo?
    Io penso che gli artisti siano una categoria di professionisti i quali, una volta pagate le tasse per quello che fanno non dovrebbero più niente a nessuno e nessuno dovrebbe niente a loro.
    Forse così i cd da 30€ ne costerebbero 15 ed avrebbero più di uno o due brani decenti.

  95. andrea cello

    Non commento neanche la SIAE e il Ministro Urbani 2 grossi errori di cui l’Italia farebbe volentieri a meno.
    Ho invece una proposta per Beppe, xchè non rendi free i tuoi spettacoli? (tra l’altro in rete già ne cirolano molti compreso quello di Milano del 2005) uno schiaffo morale a tutto l’ambaradan.
    Una mia considerazione personale sul P2P che tutte le major disprezzano:
    svegliatevi!!!! è la più grossa vetrina a costo 0 che potete trovare per pubblicizzare i vostri prodotti, gli utenti nn sono tutti dei “ladri” come affermate voi, fermo restando il fatto che i film in proiezione in sala devono essere giustamente protetti, gli altri che hanno qualche annetto chi ve li compra a quei prezzi?
    Rendenteli liberi di circolare in rete senza vincoli e vedrete che se abbassate i prezzi degli originali chi ha visto la copia clandestina (almeno per ora) poi viene anche a prendere quello originale con la copertina bella, con il doppio audio, con la definizione migliore ecc ecc., è inutile che continuate a fare battaglie ai mulini a vento tanto (e lo sapete benissimo) la guerra sarà persa xchè volenti o nolenti la tecnologia va sempre avanti. Quanti carabinieri, poliziotti e finanziewri scaricano da internet? tutti quelli che hanno un computer quindi se anche chi deve far rispettare la legge poi la viola non ci siamo un pò spinti nell’assurdo?
    Questo accanimento è dovuto al fatto che ormai mancano i contenuti per fare del buon cinema e della buona musica e di conseguenza a fronte di un sempre maggiore battage pubblicitario diminuiscono esponenzialmente gli introiti che sono sempre di molto inferiori alle vostre aspettative.
    Vietate le radio ed i trailer sono quelli che vi fanno andare in rovina se a me una canzone nn piace o dal trailer il film mi fa schifo col c***o che spendo i miei soldi x l’originale e dato che corrente e linea telefonica nn me li regala nessuno col C***O che me lo scarico da internet neanche se me lo mandano via e-mail in allegato spendo il mio tempo altro che andare a ricercarmelo da qualche parte.
    Qualcuno dice che il cinema e la musica sono cultura, giusto, ma come tale devono essere trattate, dopo aver fatto i vostri lauti guadagni, come è giusto che sia, la legge dovrebbe imporre una durata dei diritti di autore umana, se io mi voglio vedere un film di pasolini (del 1975) oppure uno di Charlie Chaplin (del 1945) è assurdo che nel 2005 devo andarmelo a ricercare in vendita, lo stesso vale x la musica degli anni 60, 70,80 io DEVO avere la possibilità di vedermelo a costo zero (‘nsomma visto che corrente e tel li pago quasi a costo zero direi), potrei anche nn avere i soldi x comprare tutto quello che mi interessa ma CAZZO (scusate ma qui ci vuole x esteso) questa è Cultura, ho il diritto di nn pagare la cultura in un paese democratico e civile , inventatevi qualcosa xchè così nn può andare avanti, qui si denuncia e si arresta genete x aver scaricato una canzone o un film ma possibile che in questo Paese nessuno si preoccupa di quello che succede nelle periferie delle città, dei nostri ragazzi che muoiono in guerre assurde, di un Capo del Governo che invece di dare l’esempio di trasparenza che dovrebbe essergli richiesto dal suo ruolo istituzionale si inventa delle leggi ad hoc per rinviare i processi a cui è sottoposto.
    Certo nessuno di questi problemi tocca il soldo di qualcuno, la dignità sì ma il soldo no, e quindi nn meritano di essere affrontati in pubblico, sono da tenere sepolti e nascosti così come altri 1000 piccoli segreti dell’Italietta di cui tutti noi purtroppo facciamo parte, altro che Europa, noi dovremo chiedere di essere annessi a qualche repubblica delle banane visto come va il nostro paese.
    BEPPE BOICOTTIAMOLI, RENDIAMO INUTILE ANCHE LA SIAE, LIBERALIZZA I TUOI SPETTACOLI, FALLI CONDIVIDERE LIBERAMENTE DA TUTTI

    PS sono sicuro che facendo così le vendita del tuo dvd o vhs originale triplicheranno ci scommetto sopra il popolo del p2p non ruba, valuta e poi se ritiene il prodotto valido compra, provare x credere.

  96. Christian Angioletti

    P.S. dimenticavo di spiegare… sui contributi pubblici l’ENPALS non serve, sarebbe come il toro che dà del cornuto all’asino, nevvero? 😛

  97. Christian Angioletti

    Quello che non capisco della SIAE è perché io debba pagarla per fare uno spettacolo pubblico con testi originali (cioé miei!)… se poi contiamo pure che c’è di mezzo l’accordo con l’ENPALS (Ente Nazionale Previdenziale per Attori e Professionisti dello Spettacolo, tu lo conoscerai bene) siamo proprio alla frutta.
    La nostra associazione culturale organizza eventi di Rievocazione Storica per i quali ottiene contributi dagli enti pubblici. Purtroppo alcuni enti, soprattutto privati, richiedono la fattura e noi siamo costretti a rinunciare non essendo ancora attrezzati per questo. Il nostro settore, non avendo una categoria riconosciuta, è vessato da tutte le parti. Se dovessimo attrezzarci in tal senso, secondo la circolare ENPALS, dovremmo pagare un tot a manifestazione per ogni figurante impegnato.
    Ora, perché io dovrei pagare un’ente previdenziale se non sono un attore ma sto facendo cultura (perché di cultura si tratta) e quindi sto dando un servizio ai cittadini, non percepisco un compenso (siamo tutti volontari, il contributo per l’evento lo incamera l’associazione per sopravvivere) e, alla luce di questo, non prenderò mai una pensione dall’ENPALS?

  98. Alessandro Cifariello

    Per tutti gli iscritti alla SIAE che non vedono ripartiti i guadagni di questi due anni di surplus su CD, DVD, masterizzatori ecc ecc (dicono tra l’altro che gli HD non vengono tassati), un consiglio: uniamoci assieme ad un’associazione consumatori per chiedere alla SIAE quanto ci spetta. Al momento, oltre ad aver scritto una mail personale a BEPPE GRILLO, e aver mandato una mail alla Bartolini del forum del Corriere della Sera, credo che l’unica cose che possiamo fare è unirci contro chi dovrebbe tutelarci e invece ci fa pagare in anticipo soldi che poi non ci ridà (in realtà i grandi guadagni vengono spartiti tra le case discografiche, che, al momento della pubblicazione di un CD, già hanno comprato gran parte delle royalities di quello stesso). La mia mail è ilnox@yahoo.com . Non posso far tutto, ma la cosa che posso fare è cercare di contattare un’associazione consumatori per cercare di trovare una linea comune di attuazione della denuncia.
    Ciao
    Alessandro Cifariello

  99. Vic Bonazzi

    aggiungo solo una cosa.
    Oggi 19 aprile una mia amica mi ha detto cosa ha dovuto fare per trovare il biglietto per il concerto di Bruce Springsteen e mi ha detto quanto costa.
    Sul sito del corriere c’è questo articolo che ragguaglia sul costo dei biglietti dei concerti.

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2005/04_Aprile/19/biglietti.shtml

    e concludo: quello che la SIAE (=Se Io Avessi Estpatriato) non guadagna più con i cd se lo riprende con gli interessi con i concerti.
    Finchè paghiamo….

    Saluti di nuovo a tutti

  100. marco fiorani

    cd e dvd vergini comprateli su e-bay. Non abbiate paura è sicucro ci sono delle regole e in caso di truffa ti risarciscono fino a più di 200 euro(non mi ricordo di preciso).Non solo cd e dvd, magari non spendeteci cifre da 500 euro in su, ma per cifre più basse vi potete fidare.
    Es.: Pen drive, lettore mp3 da 1 GB 111 euro compresa spedizione (testato su un mio amico). Confrontate con le cifre dei negozi fisici
    Non c’entro niente con e-bay sia chiaro

  101. IVO ALLONI

    APPENA SENTO SIAE MI SI STRINGONO I PUGNI E INIZIO A DIRE PAROLACCE A VOCE ALTA, GRAZIE ANCHE A QUELLA STUPENDA INDAGINE CHE SMASCHERAVA LA SCORRETTEZZA DI QUESTO ENTE, PORTATI ALLA LUCE DALLA TRASMISSIONE REPORTER.

    BEPPE CONTINUA COSI, SEI GRANDE.

    CIAO IVO

  102. Paolo Vidoni

    tipico !

    non sanno che cosa vogliono prima le major frignano
    perchè il p2p è brutto e fà paura poi visto che in
    teoria non lo si può fermare decidono che ogni persona ruba e quindi nasce la tassa sui supporti .Gli itialiani reagiscono (strano ma vero) e la frittata viene ribaltata … ipocriti- patetici – burattini abbassare i prezzi dei cd no vero ? troppo comodo se no come fanno a guadagnare il 300% ed avere la segretaria sotto il tavolo no ???

    ps che non c’entra un tubo Beppe Grillo sai per caso se sarà possibile comprare anche i tuoi vecchi spettacoli ???? Thx in advance

    Gatsu99

  103. fabrizio Bellanca

    quando uscì il cd degli U2 qualche mese fa… in svizzera l’avevo pagato 9,90 franchi… 5,70 EURO… e anche quello di Vasco rossi!!! NEANCHE DAL MAROCCHINO IN ITALIA!!!!! ho lasciato attaccato il prezzo sul cd x ORGOGLIO…

    a tutti quelli che abitano nelle vicinanze di Como… andate in svizzera a Lugano… Mediamarkt (Non mi pagano x dirvi questo lo dico x voi… per non sentirmi la classica frase..”AH se me lo dicevi prima!!!!)

  104. fabrizio Bellanca

    i cd comprateli in svizzera… 6 euro 25 cd vergini!!! e i cd nuovi costano dai 18 franchi ai 24 (12/16 euro)…(MEDIAMARKT lugano) l’iva è più bassa e si sente… peccato che in dogana bisogna stare attenti …eh sì!!! c’è adesso una legge dove gli acquisti sopra i 20 euro (per chi abita vicino alla frontiera) bisogna dichiararli e pagarci la differenza d’IVA… quindi anche i vestiti ecc ecc… attenti quindi e risparmiate!!! e dire che una volta si diceva che gli svizzeri erano cari…..
    ciao a tutti FAB

  105. Landini Emanuele

    Ciao Grillo…che dire, ho letto quasi tutti i commenti…sinceramnete ne ho strapiene le scatole un pò di tutto e tutti…
    Sono discografico da 10 anni e devo dire che internet ha veramente rovinato un già piccolissimo mercato musicale…
    Io stesso dico che i prezzi dei CD sono esorbitanti, 22 euro per un cd è pazzesco!!
    Non siamo noi produttori a stabilire il costo del cd, ma la major e l’editore…ho discusso a lungo con tente persone, ma stanno sbagliando tutto…
    Si tratta di fare arrivare un prodotto a tutti e venderlo al giusto (9/10 euro al massimo), e non di vendere a pochi utenti ed a prezzi assurdi!!

    Pensa che per 200 cd da vendere in alcune serate di musica NewAge, ho speso 260€ più iva solo di SIAE !!!! ma ti pare??
    Il prezzo che ho indicato di vendita alla SIAE era di 10€ a cd per un max di 70 min di musica!!
    Se ci penso mi viene il nervoso!!!

    Riguardo al P2P, non arrivo a capire perchè sanzionano chi scarica musica o altro, e non i siti che permettono di scaricarla… mi pare sia un controsenso…Non e’ che se trovo un mio brano su internet, vado a prendere il numero IP del trasgressore, ti pare?? E’ giusto che sia così; Quando i cd costeranno 5 Euro magari mi incazzerò, ma ora non me la sento perche capisco l’assurdità della cosa…

    Riguardo ai CD e DVD vergini, segnalo di seguito un sito della Germania dove si possono aquistare CD e DVD a prezzi da favola…20cent il CD e 35cent il DVD senza l’onere della tassa applicata SIAE, arriva direttamente a casa il corriere a portare il materiale!!!

    http://www.nierle.com

  106. Tommaso Larizza

    http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=82

    A questo indirizzo internet c’e’ la trascrizione di una puntata di “Report” sulla SIAE. Interessante per capire a chi finiscono i soldi che incassano questi delinquenti legalizzati.

    Beppe, anche se valgono zero, voglio farti i miei piu’ sentiti complimenti per la tua incredibile capacita’ di suscitare il dubbio in chiunque, di spingerlo a riflettere e a non accettare tutto quello che ci propinano in maniera passiva e accondiscendente.

    Se in Italia ci fosse una classe giornalistica che facesse il 10% di quello che fai tu, vivremmo di sicuro in un posto migliore.

    Ciao
    T.

  107. aldo ghigliano

    Ci sono altri due problemi della tassa CD/DVD “a prescindere” (che anche secondo me è assurda).

    PRIMO
    Se io come produttore di software (sarei il Mega Direttore Generale – notate tutte le maiuscole – di VisualVision.it, azienda che vende diversi prodotti software piuttosto noti per creare siti Web, CD, presentazioni, ebook eccetera…) compero in Italia dei CDR, anche serigrafati (sono molto comodi per piccole serie o per software che devono essere aggiornati molto frequentemente) anche io devo pagare la tassa anti-pirateria… Cerco di spiegarmi meglio nel caso non fossi riuscito a rendere l’assurdità della situazione. SIccome quasi di sicuro qualcuno piraterà il software della mia azienda, lo Stato, invece di cercare di tutelarmi prendendo/fermando i piratoni, fa pagare PURE A ME la tassa antipirateria….. ma mi prendono per i fondelli???????

    SECONDO
    Nonostante io debba pagare questa tassa (per CD comprati in Italia), nonostante la mia azienda paghi ed applichi il bollino SIAE, nonostante tutti questi milioni che la SIAE prende, io come autore non ho mai avuto un solo singolo centesimo dalla SIAE. Forse versano qualcosa agli autori musicali, a chi fa software, per quello che mi risulta, nulla.

    PRIMO + SECONDO = oltre il danno, la beffa.

    Sinceramente, si sa che almeno per quanto riguarda i cd musicali, ci sono in determinate zone posti dove i piratoni li rivendono, per non parlare d’estate su tutte le spiaggie… perché invece di fare queste tasse ridicole che fanno solo danno all’economia italiana (chi acquista all’ingrosso compra ora all’estero) non si fanno serie azioni di polizia contro la pirateria?

  108. Daniele da Bologna

    Mi sembra di essere in Minority Report di Spielberg con Tommaso Crocera ( Tom Cruise ) dove In un sistema giudiziario del futuro i killers vengono arrestati e giudicati colpevoli prima che commettano l’omicidio, non è proprio la stessa cosa ma l’idea è la stessa.

  109. Danut Decaroli

    i prezzi sono crollati a picco perche’ ormai tutti comprano cd e dvd vergini via internet all’estero. io personalmente me li faccio arrivare dal lussemburgo 🙂
    i cd a 18 centesimi e i dvd a 29 centesimi l’uno..

  110. Matteo Ruffi

    Ma tassare un CD a prescindere, prevedendo il fatto che sarà usato per copie illegali, non è come legittimare il consumatore ad usarlo per tali fini?

    Voglio dire:”Mi tassate il CD vergine perchè pensate io lo possa usare per masterizzare CD originali??Bene allora io lo faccio e sono in regola…giusto??

    (preciso che la mia è una provocazione)

  111. Marina Bongi

    Sono rimasta colpite da moltissime cose del tuo spettacolo (anche se chiamarlo così mi sembra quasi riduttivo), ma una in particolare mi ha colpito, forse perchè insegno ed ho a che fare con i ragazzi tutti i giorni: le immagini subliminali sataniche usate dalla Disney. Ne ho parlato con i miei ragazzi, perchè mi sembrava interessante far capire loro la pericolosità di immagini e contenuti sbagliati, ma alla domanda disarmante di uno di loro, forse proprio perchè semplicissima, non sono riuscita a rispondere: perché fanno questo? Quale profitto possono trarne? Voglio capirlo, se mi aiutate a saperne di più.Grazie.

  112. Antonio Vinelli

    Caro Beppe, mi hai fatto notare un aspetto che non avevo ancora messo a fuoco dello spinoso tema del caro cd, dvd e affini… quello della “tassa a prescindere”. Dato che, come tanti altri ragazzi, suono in un gruppo musicale, questo è un argomento che mi interessa molto. Non è possibile che sia costretto a pagare tanto un cd! Con il tuo permesso vorrei trasferire le tue parole sul blog del mio gruppo, perché le ho trovate molto interessanti e penso sia utile diffonderle ancor più.
    Grazie, con affetto
    Antonio

  113. Aldo Gina

    Solo alcuni esempi di vita vissuta.
    cd vergine in germania -50% ( e siamo in europa )
    Cd audio comprato alla virgin a Londra 9 sterline uguale cd in italia 22€ ….( a 1h di aereo )
    Faccio prima a prendermi un bilgietto online a 9,9€ fare un saltino la in giornata e risparmio comunque … si fa per dire 🙂
    Cordialmente.

  114. robbin von gole

    il messaggio di MASSIMO MERINGHI ha fatto scattare una molla in me. Da un pezzo mi meraviglio del eccesso di musichette nei servizi televisivi in italia. Pergiunta quasi sempre non azzeccati, di bassa qualità, superflui, a volume troppo alto e utili solo a distrarre dal contenuto della notizia.
    anche nei servizi di alcuni telegiornali. Ma qual è il volume di affari di questo andazzo? e da chi è diretto, alla fine quelli sono soldi del canone pagato dai cittadini che vengono buttati ai porci, almeno per quanto riguarda la RAI dove il fenomeno è particolarmente diffuso. Non è che silvio ha le mani in pasta anche nella SIAE. Non mi meraviglia che la RAI è piena di pubblicità e che silvio la voglia privatizzare visto che è lui con PUBBLITALIA a venderle la pubblicità.

    Nelle reti pubbliche tedesche, svizzere e austriache adesempio non ci sono interuzzioni pubblicitarie durante film o spettacoli, e comunque c’è meno pubblicità. I programmi culturali non sono tutti confinati dopo mezza notte anche se ultimamente sta aumentando esponenzialmente il volume di monnezza trasmesso anche li.

    comunque almeno ogni settimana ci sono un paio di produzioni fatte in casa su storia, arte, scienza o cultura mentre in italia quasi tutto in questo ambito viene fatto prendendo uno o più documentari della rete pubblica americana PBS, mescolandoli assieme, spezzettandoli aggiungendo pubblicita e commenti ad effetto sciò ed alla fine occultando la provenienza del materiale trasmesso facendo anche finta che sia una produzione propria. un vero maestro in questo è quel cafone di rete quattro che adesso non mi ricordo come si chiama, Pavone o una robba simile.

    Un eccezzione c’è comunque su la7 di pomeriggio c’è una trasmissione condotta da una ragazza, Atlantide. anche li i documentari sono americani, di discoveritscianeel in maggioranza. ma d’altronde quelli non sono la mediaset e non fanno finta di fare tutto in casa e anche i commenti della ragazza sono informativi e fatti bene.

  115. massimo merighi

    Carissimo Beppe, cominciamo subito col dire che sono un musicista palermitano (un ossimoro): siamo già penalizzati dall’essere “isolani” e per di più “siciliani” – noi musicisti – aggiungi il fatto che viviamo una situazione economica disastrosa e sempre più allarmante per la quale vi è sempre meno denaro (per i più) da spendere in cose “superflue” come l’arte, la musica, la cultura (essendovene di più urgenti: il pane, la casa – ovviamente in affitto, chi ha i soldi per comprarla?).
    insomma la S.I.A.E. viene proprio come il cacio sui maccheroni… un “taglieggiamento istituzionalizzato” non solo legalizzato. chiunque abbia la infelice idea di organizzare uno spettacolo musicale, sia per un matrimonio, che per un pub, o peggio per beneficenza… si trova costretto a pagare “anche” questo pizzo.
    i cosiddetti borderò non servono praticamente a nulla perchè quando l’autore o il titolo del brano non sono leggibili (praticamente sempre) i soldi vengono ripartiti fra i “boss” SIAE ed assistiamo al gonfiarsi delle tasche già gonfie e traboccanti dei varii gino paoli, ramazzotti, lucio dalla & co.
    non parliamo degli scandalosi traffici televisivi, le musichette in sottofondo che vanno avanti per ore e vengono pagate un sacco di soldi al secondo, per non parlare di san remo… insomma…
    un pentolone cui nessuno finora ha mai osato togliere il coperchio, sarebbero cazzi!
    nemmeno tu ne parli granchè… devo sospettare che anche tu hai i tuoi “interessi”? non ci voglio credere! sebbene da noi a palermo non ci si fida più nemmeno del padre e della madre.
    guardingo ma speranzoso ti faccio gli auguri per il 17 a Palermo… io ci sarò! (che culo ho trovato il biglietto!)

  116. Palumbieri Antonio

    Costo di produzione di un disco in vinile: Lire 1.000
    Prezzo di vendita: Intorno alle 22.000 Lire

    Costo di produzione di un CD musicale: circa 0,60 Euro
    Prezzo di vendita di un CD musicale: circa 17,50 – 18,00

    A voi le conclusioni.

  117. Marco Ferraro

    X Enrico Prati:

    “LA MUSICA NON HA PIU’ NESSUN VALORE.

    Perche’ quando puoi avere una cosa gratis, col cavolo che poi la vuoi pagare anche un centesimo.

    A me piu’ che una rivoluzione culturale mi sembra una distruzione culturale.”

    Questo sarebbe da analizzare a fondo, non dico che non sia valido il tuo spunto comunque.
    Io ho diversi amici che continuano a comprare cd allo stesso ritmo di prima(ante internet), scaricando anche un sacco di roba in più che prima non scaricavano e non avrebbero mai scaricato.Quando hai un prezzo ed un budget allora delle scelte devi operarle.La questione è : la musica(o altro) ha un valore? Il suo valore è solo commerciale? Io non credo. Sarebbe ben misera la situazione e misera la società se tutto si riconducesse ad un diritto di proprietà fruttifero su un brano.A mio parere la musica (a seconda dei casi) ha un contenuto culturale, molto spesso lo ha, il quale prescinde anche dalla figura stessa dell’autore. In tutto ciò è il giusto “compromesso” tra diritto dell’autore e diritto alla fruizione di “cultura”
    da parte del pubblico che va ricercato. Obiettivamente l’autore deve guadagnare, ed anche bene se possibile e se meritevole, ma un cd ai prezzi correnti va troppo a detrimento del pubblico.Il tutto è troppo sbilanciato. Poi ovviamente ci sono i ragazzini che per moda scaricano lo scaricabile ( ma qui che facciamo? Mettiamo in discussione la società che da loro una linea Adsl? Non è che ci si possa confrontare solo noi pubblico con determinate esigenze. Mi sa che è giunto il tempo in cui dei passi indietro li facciano tutti, senza aggressioni del tipo della legge Urbani). In questo senso internet è libertà,come dicevo prima, è la possibilità di contrattare alla pari per un sistema più equo e meno oneroso per noi pubblico.

    Altro esempio: io stesso non sono mai andato al cinema(vero: non avevo mai fatto niente 🙂 , il che rende internet ancora più utile ai miei occhi, per avermi fatto conoscere,e come me molti altri credo, in modo semplice cose che ignoravo e che non avevo mai potuto apprezzare) prima di avere l’adsl. Da quando ho potuto vedere qualche film in più , scegliendomi i tempi e i momenti propizi per una visione ottimale e meditata, molto spesso vado al cinema (scegliendo i giorni con sconti per gli studenti), perchè è vero,verissimo , e l’ho scoperto di persona, che la visione su grande schermo ha il suo fascino e il suo impatto particolare. Porto dunque,ragionando adesso in termini economici, dei soldi aggiuntivi che prima non portavo. Con la mia persona chi produce(cinema in questo caso) ci ha guadagnato grazie all’avvento di internet. Non credo di essere il solo…

    Ciao

  118. EMIL ZATOPEK

    L’industria culturale ha sempre avuto un rapporto ambiguo e fecondo con la pirateria. Hollywood nasce perché l’industria cinematografica americana fugge in California, dove non valeva il brevetto di Edison sul procedimento cinematografico registrato per lo Stato di New York. La storia del cinema comincia con un atto di pirateria. Oggi l’esempio classico di pirateria è la masterizzazione dei Cd musicali attraverso Internet, un fenomeno di massa che suscita una sottile questione giuridica ed economica: se la pirateria, che possiamo assimilare al furto, debba essere valutata diversamente a seconda che il bene sia materiale o immateriale. Se rubo venti Cd dagli scaffali di un negozio, quegli stessi esemplari non potranno più essere venduti; se invece masterizzo venti Cd scaricandoli dalla rete, i venti che stavano sullo scaffale possono ancora essere venduti. La pirateria materiale riduce il mercato, quella immateriale lo potrebbe addirittura allargare.
    Questa è, per esempio, la convinzione di Bill Gates, che non ha chiesto al governo americano di intervenire contro i cinesi quando questi hanno cominciato a pirateggiare Windows. Il mercato cinese è enorme: se sviluppa pirateria su Windows, vuol dire che, con il tempo, dipenderà da Microsoft e non dal concorrente Linux. Il lassismo interessato di Bill Gates suggerisce una nuova architettura del diritto. Per analoghe ragioni di marketing , Yahoo e Google hanno accettato le restrizioni censorie del governo cinese, nonostante la Camera dei rappresentanti americana abbia votato nel 2003 il Global Internet Freedom Act, che dichiara la libertà di accesso alla rete per tutti i popoli.
    Questa disponibilità a venire a patti con la pirateria nel campo del copyright e ad accettare limiti al diritto di accesso alla rete nell’altro campo del diritto alla cultura dimostra ancora una volta il carattere storico e relativo del diritto. E ci avverte che stiamo rischiando una frantumazione delle norme, alla quale il legislatore reagisce arroccando. L’esempio più chiaro è il Sonny Bono Act del 1998, che eleva a 95 anni il copyright per tutti i settori dell’attività culturale. E pensare che nel 1709, quando per la prima volta si fissò in Inghilterra un termine temporale al diritto d’autore, la legge della regina Anna stabilì in 14 anni la durata per i libri di nuova pubblicazione e in 21 anni quella per i volumi già stampati. Il professor Lessig, uno dei massimo esperti di cyberlaw, ha sostenuto davanti alla Corte Suprema la tesi che, con il Sonny Bono Act, il diritto d’autore diventava di nuovo perpetuo, e ciò in contrasto con il primo emendamento della Costituzione americana, che tutela la libera opinione e la creatività, dunque propende per la rottura dei monopoli. Ma la Suprema Corte, questa volta, non si è comportata come nel 1903 e ha dato torto al riformista. Lessig ha tuttavia fondato un sito Internet al quale qualsiasi autore può mandare un libro, che sarà poi distribuito gratuitamente. Nessuno gliel’ha impedito, e lui si dice convinto che questo farà bene anche all’editoria, se è vero quel che gli ha confidato l’editore di Grisham, che ha venduto ancora di più grazie al traino della distribuzione parallela, o pirata, su Internet.

    Un analogo contrasto tra protezione della proprietà intellettuale dell’impresa e altri ancor più rilevanti diritti emerge in modo drammatico nel caso delle importazioni parallele dei farmaci anti-Aids in Africa. Nessuno o quasi al di sotto del Sahara può permettersi cocktail di medicinali, protetti da brevetti ventennali, che costano 25-30 mila dollari l’anno. Lessig non contesta la legittimità del monopolio temporaneo delle case farmaceutiche allo scopo di sostenere la ricerca, ma concentra la sua attenzione sulle importazioni parallele: alcuni paesi meno poveri di quelli africani potevano avere, pagandole, le licenze dalle case farmaceutiche americane, per produrre poi i medicinali a minori costi, in modo da poterli vendere in Africa a prezzi inferiori. Big Pharma , il complesso delle maggiori industrie farmaceutiche, ha convinto il governo americano a interrompere questa soluzione, commettendo, a giudizio di Lessig, un errore gravissimo: ciò che veniva trasmesso in India non era la conoscenza del brevetto, ma l’informazione su come produrre medicine per il Sudafrica. In questo caso il diritto di proprietà è stato considerato più importante del diritto alla vita di milioni di persone.
    La tutela della proprietà intellettuale, attraverso copyright e brevetti, oscilla dunque tra concessioni al marketing , cedimenti alla tecnologia e tentativi di chiusura legislativa in aperto contrasto con la tendenza di fondo della società dell’informazione, che o è libera o, alla lunga, non è. Il diritto ne esce frantumato. Ricomporlo senza fermare la macchina del progresso è la scommessa delle nuove generazioni. Gli esiti nella redistribuzione del potere potrebbero esser imprevedibili. Negli Stati Uniti se ne sono già accorti. Tanto è vero che l’approccio liberal alla cyberlaw , di cui Lessig è l’alfiere, viene oggi definito Marxism-Lessigism.

  119. EMIL ZATOPEK

    Russia, giudicata impunibile la pirateria online

    Dalla Russia giunge uno schiaffo alle major occidentali: i siti denunciati dalla International Federation of the Phonographic Industries per la distribuzione di musica pirata sono stati giudicali legali in quanto la legge non riconosce la pirateria online
    In Russia la distribuzione di musica in formato digitale è totalmente legale: lo ha sancito una sorprendente sentenza che, oltre a scagionare siti quali AllofMp3 e Mp3search, respinge le accuse di una organizzazione quale la International Federation of the Phonographic Industries (IFPI).

    La motivazione della sentenza è di una semplicità disarmante: la distribuzione di musica pirata in formato digitale è assolutamente legale in quanto la legislazione impone vincoli alla pirateria solo se attuata su supporto fisico (CD, DVD). I siti contro i quali si è scagliata la denuncia IFPI vendono dunque brani musicali a pochi centesimi senza accordo alcuno con le major occidentali, ma con il benestare delle autorità moscovite.

    Fiona Harley, portavoce IFPI, sottolinea di non aver ancora avuto notifica ufficiale della sentenza ma preannuncia battaglia nel caso le voci di proscioglimento fossero confermate. La vicenda permette di rilanciare la completa inedeguatezza delle leggi di carattere nazionale ad un mercato di natura globale quale quello attuato tramite il web. In Febbraio la IFPI offriva il proprio plauso alle autorità russe per aver avviato con solerzia le indagini sui siti denunciati; a distanza di due settimane AllofMP3 è ancora attivo e dimostra sulle proprie pagine tutti i riferimenti alle autorizzazioni avute dalla Russian Multimedia and Internet Society a garanzia della leicità del servizio.

    htp
    ://webnews.html.it/news/2658.htm

    1. Jane

      À good site, good short contents of the good work. Ñongratulations !

  120. Claudio Bonistalli

    Ci sono buoni spunti qui sotto, il mio modesto pensiero da negoziante di Dischi : Il p2p è nato casualmente, ma tenuto sotto controllo dalle Majors per fare una sperimentazione globale ma soprattutto gratuita. Oggi sempre meno p2p e sempre più download a pagamento, Domani ancora più pagamento.
    Musica senza valore ? Certo !!! A che serve la musica di valore se poi viene ascoltata in MP3 o al massimo come suoneria del cellulare. Musica da consumare, come l’Estathè (nel 2004 sono stati spesi 60 milioni di Euro solo per le suonerie) ed i ragazzi che dovrebbero avvicinarsi alla musica, quella buona preferiscono spendere 30 euro alla settimana per le ricariche anzichè per un buon disco…chi glielo fa conoscere la buona musica ? Le radio ? La TV ? E’ ovvio che i “consumatori” consumino e basta, solo una piccola parte prende coscienza della realtà e si avvicina alla buona musica ed è bello vedere un giovane che acquista un CD dei Led Zeppelin o dei Cure e lo compra ORIGINALE. Robbin dice che ci vuole 5 mesi per avere un cd dei 13th Floor… purtroppo i negozianti, quelli professionisti, non hanno più la possibilità di tenere l’assortimento che vorrebbero ed anche se volessero, le case discografiche italiane non hanno in catalogo tutta la produzione quindi diventa veramente difficile. Noi negozianti “tradizionali” abbiamo chiesto la possibilità di effetturare il download autorizzato nei nostri negozi, che dovrebbero diventare (come in passato) anche punti di contatto tra appassionati di musica, ma a capo delle major spesso ci sono persone che di musica ne capiscono il giusto ed ho detto tutto.

  121. LORENZO

    la S.I.A.E. è un po’ come P.A.T.I.E., è un po’ M.O.I.E.

  122. lorenzo

    Approposito di S.I.A.E., io ho un locale serale con djs, e la suddetta mi chiede di compilare delle liste di pezzi musicali che i djs stessi fanno ascoltare la sera; questo in teoria per far arrivare agli autori dei pezzi i propri diritti in denaro (sacrosanti) che io dovrei contribuire a pagare. peccato però che queste liste debbano essere compilate a mano da persone con calligrafie diverse e spesso illeggibili e che a leggere queste liste siano programmi software che stentano a riconoscere persino fonts da loro stessi predefinite. Ed in più per anni io stesso abbia compilato queste liste scrivendo castronate invereconde senza essere mai colto in fallo.
    In più, da più di un anno, l’agenzia siae nella quale pago la mia gabella pretende pagamenti in contanti o tramite assegno circolare. Perchè?
    A parte che

  123. robbin von gole

    Caro Enrico Prati (ma si chiamano tutti Enrico in sto blog?)

    è vero che se tutti pagassero le tasse sene pagherebbero meno e il paese marcerebbe meglio, ma da quel che ho capito questi soldi che la SIAE richiede con la protezione della legge assomigliano più ad uni monopolio di pizzo. Voglio dire questo non mi sembra un ente statale che redistribuisce gli introiti ricavati secondo uno schema di equa distribuzione ma una associazione di carattere privato che ciappa dove ciappa e si intasca i soldi, al limite seli spartiscono quelli che stanno in cima e si comprono un paio di villette e ci pagano gli avvocati, ma certo non stimolano la vita culturale o artistica del paese. O devo pensare che sanremo, festivalbar e soci sono delle cose che possono essere messe in correlazione con fenomeni tipo Verdi, Toscanini, Beatles, Morricone, Velvet Underground insomma forse ci siamo capiti. Quanti artisti del talento dei Radiohead (per dirne una) ci sono in italia che vengono notati dai media, non che non ci siano i musicisti e le teste che siano all altezza di thom york, cene sono e come. solo che alla gente gli ficcano i vari ramzzotti in test con gli mmmbuti, e agli altri gli è passata la voglia di remare contro quindi sene fregano e stanno tra loro e fanno la musica per se stessi e gli amici.

    E qui il P2P fa una grande differenza, perche cosi questi hanno la possibilità di mettersi in contatto anche con gente che non abita nella vicinanza ma che ha gli stessi gusti. l’ industria non ci guadagna niente ma la gente che ascolta la musica perche gli piace e non perche gli vien suggerito che sia un obbligo non ci perde neanche niente, anzi.

    poi se questa SIAE avesse un po di concorrenza secondo me nel giro di un paio di anni queste tasse sparirebbero. se ci fossero tante associazioni dedite a proteggere i diritti degli artisti come cene sono che dicono di rappresentare gli elettori poi…

    comunque a me va bene che la musica non ha più nessun valore-economico.

    perchè secondo me non lo deve avere, chi ha detto che uno solo perchè e capace di muovere le labbra in playback o sia capace di creare delle musiche sovraprodotte non debba anche fare un altro lavoro se c’è chi lo fa meglio di lui.

    La gente con classe potrà sempre vivere della propria arte, ma i dilettanti facciano i dilettanti e si divertino senza rimpinzare dei mafiosi

    secondo me tra minimo 10 anni ci saremo arrivati perchè lottare contro il P2P e difendere la distribuzione su dischetti sarebbe come lottare contro l’ introduzione del computer e voler imporre la macchina da scrivere.

    Lo dico avendo circa 500 dischi in vinile e non so quanti CD comprati regolarmente, enon mi sento per nulla preso per i fondelli da quelli che non hanno mai comprato un CD in vita loro e hanno più robba di me ora grazie al P2P, perche i dischi che ho comprato li ho comprati perche li volevo comprare non perchè ero costretto a comprarmeli.

    va be ora basta, scuaste ma soffro di insonnia. ora comunque mi dedicerò ad altro, forse mi vado ad ascoltare un vinile dei 13th floor elevators, che se lo vuoi comprare su cd in un negozio devi aspettare 5 mesi per averlo, e invece se vai su internet con un P2P telo scarichi in 2 minuti e non ci perde niente nessuno e buona notte al secchio

  124. Enrico Prati

    Seee, tutto bello, però credo che tutta questa storia di scopuazzamenti p2p download ae varie non abbia avuto che un solo effetto.

    LA MUSICA NON HA PIU’ NESSUN VALORE.

    Perche’ quando puoi avere una cosa gratis, col cavolo che poi la vuoi pagare anche un centesimo.

    A me piu’ che una rivoluzione culturale mi sembra una distruzione culturale.

    Qua ci si arroga il diritto di dire a uno quello che deve guadagnare, alla fine dei conti.

    Tu, Beppe, quanto guadagni? Pensi che se la gente si autoriducesse il biglietto di ingresso ai tuoi spettacoli faresti ancora il comico con piacere?

    E poi, in tanti casi “culturale” e’ si’ una parola grossa, ma niente vieta che il tempo e la storia rivalutino pure Britney Spears, in fondo pure Toto’ e Il Monnezza erano considarati robacce commerciali e oggi tutti gridano al genio (e io con loro).

    Il problema e’ per me che tanta, troppa gente, compra i CD e I Dvd solo per masterizzarsi la roba copiata, ci sara’ pure qualcuno che ci mette i video girati in famiglia o le foto digitali, ma non cosi’ tanti per fare crollare un mercato!

    La mia esperienza mi fa notare che tanta gente fa come l’amico del post di Napoli e non compra CD, magari non li comprava pure prima, ma adesso che e’ diventato facilissimo e’ di MODA soprattutto tra i ragazzini farsi l’Adsl SOLO PER QUELLO.

    E chi dice il contrario e’ un bugiardo.

    La Siae, come tanti altri enti etc. ci tartassa A PRESCINDERE perche’ l’italiano e’ quello che e’, uno SCALTRO FURBONE.

    Se in questo paese TUTTI pagassero letasse ne pagheremmo meno tutti, e il discorso lo puoi portre dove vuoi, perche’ il concetto che avete espresso in linea di principio e’ GIUSTISSIMO, il problema e’ che SONO SBAGLIATI GLI ITALIANI.

    Giorgio Gaber docet

    1. Daniele Settipani

      Se!Bella la menata delle tasse che dovrebbero pagare tutti perchè così facendo si starebbe meglio!

      Ma non l’hai capito che la gente le paga proprio per togliersi rogne di torno e non avere più problemi?Di conseguenza non controlla e non sa nemmeno cosa sta pagando per paura di essere in mora.

      E poi se hai letto il blog(e io lo sapevo già)non è necessario iscriversi alla siae per avere il diritto dell’opera,ci sono altri modi ma rimani sempre tu l’autore senza che nessuno te ne rubi “l’idea” che poi come qualcuno ha anche scritto qui “ci sono ormai milioni di cose fatte nel mondo che la gente non sta sicuramente aspettando la tua per potertela rubare”.
      Allora sono due le cose:
      1) O poverino hai gli occhi chiusi e non puoi vedere davvero la realtà e mi dispiace ci vedo bene e la vedo e cioè ti vogliono infinocchiare in qualsiasi modo.
      2)sei tu infinocchiatore come loro e ti conviene.
      Non ho altro da dire.A presto CIAO!

  125. Roberto Luttino

    Con il progetto al quale faccio parte (Roberto Tardito, musica d’autore) abbiamo suonato il 15 gennaio a scopo di beneficenza (per le gli aiuti al sud-est asiatico, il nostro primo concerto).

    Ora, le entrate sono state sul migliaio di euro, e pagato il service audio e luci e le spese vive la cifra di è più che dimezzata, ma sapete quanto abbiamo dovuto REGALARE alla SIAE per aver eseguito dei pezzi NOSTRI in una serata di BENEFICENZA?
    Circa 200 euro!!!

    E secondo voi torneranno all’autore (che non sono io)?

    Credo che la siae ne abbia già di soldi, e sono sicuro che quei 200 euro (anche se pochi) sarebbero stati molto più utili nelle mani delle associazioni che operano nel SE asiatico…

    Che vergogna, che VERGOGNA.

  126. Atti lio Scul lari

    Ecco il link al servizio di report sull’argomento.
    Un po’ datato ormai, ma moooolto interessate.

    http://www.report.rai.it/servizio.asp?s=82

  127. Fabio Carta

    Guardate che la medesima tassa è applicata anche agli Hard Disk e pochi, pochissimi lo sanno 😉

  128. Claudio Bonistalli

    Salve, un amico mi ha segnalato il blog sulla S.I.A.E……sigh !!
    Dal 1975 vivo di e per la musica, commesso, rappresentante, commerciante prima di dischi e ora di CD. Il problema è sempre il solito, “mercato ricco mi ci ficco”: SIAE nata per tutelare (giustamente) gli autori, diventata un gran carrozzone alla guida del quale oggi c’è un commissario di governo, ma ad intascarsi le gabelle ci sono i soliti quattro gatti ovvero ” I SOCI” quei pochi che si spartiscono quasi tutto, in barba ai vari “borderò” dei Dee Jays o delle orchestre, incassando gabelle su tutti gli spettacoli anche quelli a scopo benefico. A garantire l’incasso una rete capillare di agenti, che mantengono il posto come sanguisughe attaccate alla schiena di ignari animali. E poi le continue invenzioni spremi soldi, ultima quella della tassa sui supporti vergini e come dice Beppe la tassa sulla presunzione di reato. Il crollo dei consumi di supporti vergini ? Si ma di quelli regolari, mentre aumenta vertiginosamente quello degli illegali = aumento delle importazioni clandestine, Bravo ministro complimenti. A noi commercianti ci stanno facendo la caccia a le streghe, solerti finanzieri entrano nei negozi a verificare la presenza del Bollino Siae sui CD…e se non c’è ?
    Guai grossi..sequestro denuncia processo condanna multa. Ma il bollino è obbligatorio da pochi mesi e quei prodotti acquistati mesi e anni or sono, magari invenduti di valore zero ne sono (giustamente) sprovvisti, per i solerti finanzieri è uguale sono come Falsi e via che scatta il sequestro, magari per un CD della quinta sinfonia di Beethoven diretta da Furthwangler sulla quale nessuno può arrogare diritti ma che la SIAE esige il bollino. Fantascienza ? No verità chiedere a chi ha processi pendenti per prodotti regolarmente acquistati con fattura da case discografiche, ma sprovvisti di bollino…magari il bollino era sul cellophan e magari il negoziante ha l’abitudine di far ascoltare il Cd ai clienti.
    Queste sono verità. Poi possiamo anche parlare del mercato dei CD …ma in un altro blog magari.

  129. Marco Ferraro

    Ciao Beppe e ciao a tutti.

    In riferimento all’articolo, io compro i miei cd al mercato della “Duchesca” a Napoli (20 centesimi l’uno per le marche migliori,non so dunque cosa sia la tassa SIAE sui supporti vergini). Finanzio il mercato illegale, ancora di più: finanzio la malavita. Non è un bene? Non è troppo male? Mah non so.Quelli che vendono direttamente per strada in fin dei conti traggono un vantaggio e non sono certo “benestanti”(loro no). Un Eros Ramazzotti(un nome a caso) invece lo è e perchè mai dovrebbe incassare forfettariamente una buona percentuale della tassa da me pagata? Oltretutto non mi piace neanche Ramazzotti, e come lui tanti altri “big”: almeno datemi la possibilità di scegliere a chi dare i soldi no?
    Un discorso un pò “così”, lo ammetto, ma dove finisce la legalità e comincia il buonsenso(e viceversa)? E’ giusto ad esempio che lo stato finanzi con le nostre tasse la produzione di film (di cui spesso non riceve la restituzione dei finanziamenti,poichè falliscono al botteghino) e io non possa vederlo gratuitamente pur avendolo già pagato???Legalmente sì. Ma è davvero giusto?

    A questo aggiungiamoci che non ho i mezzi per fare acquisti di film o cd musicali. Non me ne potrei permettere mai per quella che è la mia sete di “cultura” (e’ anche un mio diritto? Non è molto chiaro di questi tempi…) .
    Gran parte dei miei interessi trovano dunque soddisfazione attraverso le reti P2P.Facendo questo corro un rischio di sanzioni (non è ancora ben chiaro quali , posto che il pericolo del “penale”,stanti le caratteristiche dei software P2P, non sembra scongiurato, fatte salve le eventuali interpretazioni giurisprudenziali,che mi auguro non debbano mai giungere).In vita non ho mai comprato un cd, e oggi che li scarico da internet rischio addirittura la galera.Per cosa?
    Violazione semplice di un diritto? Non sembra. Si parla esplicitamente di danneggiamento economico o quantomeno ne parlano apertamente major e artisti.
    (trascuro altre considerazioni caustiche,anzi una la dico: fossi un manager aziendale qui in Italia potrei falsificare un bilancio per milioni di euro,ma in misura inferiore al 5% degli utili,e farla franca tutelato dalla legge…)

    E allora qual è lo scopo delle multinazionali?Beppe hai mai condotto uno studio su quali siano le fonti di incasso per le stesse e per gli artisti,dato che puntano tanto il dito su questo argomento?

    Ovviamente la vendita dei cd ,ma si stenta ancora a capire un artista,tanto più se famoso(per quelli non famosi valga come domanda: ma non gli conviene promuoversi gratis senza prostrarsi alla porta delle multinazionali e senza dovergli l’anima a vita?), cosa gliene freghi:prende una misera percentuale rispetto ai costi di produzione e all’incasso della casa discografica. In cambio dal suo essere famoso ricava diritti SIAE sull’esecuzione dei brani, comparsate in radio,tv, concerti dal vivo, pubblicità etc.etc. Cioè l’artista famoso prospera sul contorno, non certo sulla vendita dei cd,che genera un incasso infinitesimale rispetto al resto(basta fare due stupidi conti da terza elementare).

    Ma la multinazionale a sua volta non fa lo stesso?
    Qualcuno pensa che vivano sul ricavato della vendite dei cd? Ma scherziamo? Allora vi propongo una riflessione: avete mai notato oggi come i manager delle case discografiche siano diventati (lo erano ieri, lo sono di più oggi)l’ombra degli artisti? Li seguono ovunque, li consigliano, a volte li obbligano a certe scelte. L’artista, e qui giungiamo al punto chiave, è un “figlio” per la casa discografica. La major lo crea, lo impasta, gli dà un’anima (ovviamente commerciale),lo promuove e quindi nel tempo lo sostiene. Fatto questo l’artista non è più di se stesso. Artista e casa discografica sono un tutto unico( e la casa discografica lucra su tutto ciò che l’artista è,fa,realizza…)

    In questo processo l’elemento di fondo è il controllo totale della major. E qui giungiamo finalmente ad Internet. Prima di internet il giocattolo funzionava senza “pericoli”. Prendo una Britney Spears qualunque(scartando mille più valide alternative, come molti validi artisti di periferia avranno senza dubbio sperimentato impotenti), ne creo un personaggio e ci vivo di rendita. Lo impongo a te pubblico con i miei canali e guido le tue scelte secondo le mie esigenze, evitando tu possa prenderne altre che comportino per me dei rischi.

    Oggi non è più così. Meglio sarebbe dire: potrebbe non essere più così(i dinosauri non muiono mai subito). C’è un fondo di libertà nel mezzo telematico, ed è enorme. Si può , in linea teorica, scegliere i proprio canali guida, crearne a bizzeffe e liberamente, ascoltare o vedere cosa ci pare, usare il passaparola e il gusto personale nelle scelte ,senza le limitazioni e i condizionamenti imposti sui canali ufficiali (tv,radio etc.)

    Oggi non è così(ancora non lo è, non siamo alla rivoluzione totale ancora). Domani potrebbe esserlo. Ma è un pericolo per qualcuno, mi sembra evidente. Occhio che si programma il controllo futuro, non si bada al controllo attuale nè al denaro fine a se stesso(ancora e ulteriormente: qualcuno sa se sono diminuiti i tassi di incremento delle vendite per le major? Che strano che tutti gli studi universitari al riguardo mostrino percentuali identiche agli anni ’80…). C’è una lotta che corre sui cavi della rete. Se riescono a irregimentarla sarà un grande peccato e un’occasione persa. A noi la responsabilità di non cedere e portare avanti un sogno: la libertà attraverso il web.

    Ciao

  130. Pietro Filippi

    ultimo grido (di vendetta) delle videocassette.
    hanno aggiunto una tassa di 50 c€ su ogni ora di nastro sempre per la presunta violazione di pirateria. E così sono raddoppiate di prezzo ma la qualità è sempre infima. Forse è il modo perchè se ne vadano ancora più in fretta, ma tutto ciò mi fa davvero incazz…ormai si duplica solo su cd o dvd, e bisogna essere dei coglioni per pensare di avere ancora mercato col VHS. Si usano ormai per registrare dalla tv dove i diritti sono già stati pagati!…
    mi associo anche a chi si lamenta sulle schede di memoria delle digitali…tra un po’ ci tasseranno SIAE anche i monumeti e le opere d’arte…

  131. Saverio Vigni

    Salve, sono un musicista che ci sta provando…non a diventare famoso, non ad avere fans o ragazzine, chissenefrega, ci sto provando a fare musica.
    Ora, l’obrorio SIAE e’ un caso solo italiano, partiamo dal fatto che SIAE sta per “Società ITaliana Autori ed Editori”, bene allora mi spiegate come mai ai vertici della SIAE ci sono solo rappresentati di “autori” (case discografiche, di distribuzione cinematograficha, edizioni musicali, etc.) e nessun autore? Mi spiegate come mai sui 20 euro che pago per un CD solo il 3% va all’artista ed il resto alla stramaledetta major?
    mi spiegate perche se compro un CD di un gruppo sconosciuto e con etichetta indpendente lo pago 10 o 15 euro?
    Mi spiegate come iTunes si possa permettere di vendere cd a 9.90 euro.

    Io lo so perche’.

    Il problema e’ che il mercato discografico e del diritto d’autore in generale e’ rimasto ancorato a concezioni e sistemi di produzione vecchi e sorpassati, e l’unica cosa che vuole e’ mantenere lo status quo senza adeguarsi.
    Ecco le tasse sui CD vergini, ecco le tasse sugli Hard Disk (sapete che se comprate un hard disk ci pagate una tassa SIAE sopra perche’ potreste memorizzarci giochi, film e musica?), etc.

    Ora io dico che la risposta dal mondo di chi fa le cose per piacere e non per soldi (cioe’ tutti gli artisti dal primo all’ultimo) non dovrebbe essere quella di lasciare un’indipendente ed andare con una major (vero subsonica????) ma quella dell’autoproduzione.
    Noi stiamo producendoci il nostro primo disco, stampare 500 copie costa 700 euro, diviso 5 fanno 140 euro a testa, una cifra piu’ che sostenibile al giorno d’oggi. il problema e’ proprio questo, produrre un disco non costa piu’ come 10 anni fa, ma moooooolto meno, la gente lo sa, tutti lo sanno, ma l’industria non si vuole adeguare, e poi scusate, ma cosa e’ st’attaccamento al copyright? secondo me e’ il segno di un sistema in crisi che si barrica nelle sue certezze ignorando la sua stessa decadenza.
    Vi consiglio un sito http://www.magnatune.com e’ una nuova etichetta discografica indipendente americana che divide al 50% i profitti con l’artista e lavora solo con mp3, gli artisti non devono avere contratti esclusivi cona ltre case discografiche perche’ loro accettano solo lavori rilasciati sotto creative commons.

    grazie per lo spazio e per lo sfogo 🙂

  132. robbin von gole

    x Enrico Bezzi

    hai ragione bisognerebbe che tutti si firmino correttamente, comunque non mi pare un motivo per cancellare dei messaggi se non sono razzisti o sessisti.

    poi per lasciare un messaggio bisogna inserire un e-mail, magari si potrebbe fare in modo che ti mandano un codice generato casualmente e automaticamente alla casella e-mail che poi devi inserire per pubblicare il messaggio. cosi tutti i messaggi sarebbero rintracciabili, o quasi e non ci sarebbe bisogno di censurare solo perch a uno non gli piace il nome di un altro.

    il fatto dei nick name non mi sembra grave, daltronde si trattano anche temi delicati su questo blog, e puo anche finire che uno si becca un sacco di hate-mail o altro

    non ho letto tutti i messaggi che sono spariti ma mi sono accorto che erano almeno una decina.

    un paio gli ho copiati sul mio pc ma non ho quelli di babbo natale e befana.

    comunque devo dire che sono veramente deluso per non dire altro, questa proprio non ci voleva, non da parte di beppe… non c’è più niente in cui credere

    x Enrico Lotti

    perfavore mi mandi quello che hai salvato te che mi interessa, grazie.

    il mio indirizzo e-mail lo trovi sul mio sito cliccando sulla firma qua sotto, grazie

  133. Arnaldo Fortis

    Guarda che alcuni dei msg erani firmati regolarmente…

    Pero’ si vede che davan fastidio a qualcuno…

  134. mauro miatello

    ma non c’è una funzione di ricerca? se voglio scovare una vecchia notizia mi tocca scartabellare fra gli arretrati?

  135. Enrico Bezzi

    Chi segue questo Blog dai primi giorni, come me sa che vengono censurati i post anonimi e con nomi falsi. Caro robbin von gole, ma che me frega dei commenti di uno che si fa chiamare la Befana e non ha il coraggio di dire il suo nome vero?

  136. Maurizio Venturino

    Qualcuno l’avrà già detto. Se è reato duplicare, copiare ecc., anche se aprissero le porte dei carceri a tutti questi “furfanti” che violano le normative SIAE (lasciando chiaramente fuori i bravi “figli di satana” e derivati) nessuno comprerebbe più i CD, DVD ecc., soprattutto ai prezzi attuali. Belin, che abbassino i prezzi, anche perchè a tutti fa piacere avere un originale con tutti i suoi extra e libretti vari!! saluti da Genova

  137. Vic Bonazzi

    SIAE ovvero la Morte della Musica.

    Sono un musicista ormai “dilettante” con un passato da “semipro”; insomma sono uno di quelli che ci ha provato davvero e che si è preso tantissime belle soddisfazioni, realizzando uno dei sogni della vita: suonare.
    Ebbene. E’ molto più facile suonare in Francia, in Germania, in Inghilterra ed anche in Belgio che in Italia. Qui c’è balzello Siae per ogni concerto che fai (anche quelli gratuiti!!!), devi appartenere ad un’associazione di musicisti che ti curi le pratiche, devi fare la maledetta agibilità per ogni concerto. Se il locale ti paga o no fa nulla, la SIAE devi pagarla lo stesso. Se fai pezzi tuoi, per registrarli devi pagare. Poi se li suoni dal vivo in teoria ti tornano indietro dei soldi. Errore. Se non raggiungi un tetto di concerti all’anno, vanno a finire nel calderone dei diritti Siae e vengono redistribuiti in percentuale ai maggiori autori (credo: noi che abbiamo sempre fatto pezzi nostri non abbiamo mai visto un centesimo di lira tornare indietro). Se non è così, qualcuno mi sa dire che fine hanno fatto i MIEI soldi?
    Dimenticavo. In piazza Duomo a Milano ho trovato un vecchio CD di Raffaella Carrà, pezzi anni ’70-’80. Costo 25 euro. Neanche tanto, dite? Sono CINQUANTAMILALIRE, maledizione!
    Giusto, penso. Così le case discografiche hanno soldi per produrre i nuovi artisti (e qui in Italia maledizione ne abbiamo di bravissimi!!!). Palle. Alle case discografiche in Italia interessa solo San Remo. Con i soldi con cui si potrebbero produrre 100 ottimi artisti emergenti (rischiando un po’, ovvio), se ne producono due che sono quelli che tanto vendono anche quando sui 60 anni hanno completamente perso ogni rimasuglio di ispirazione. Cappellino in testa, testo e tono scanzonato, look quello giusto che non si veda che sei poi così vecchio, musicisti della madonna, ecco che il disco che vende è fatto.
    E con un CD di siffatto valore artistico a 25 euro io che CD dovrei comprare?
    E poi al cinema mi vedo le pubblicità antipirateria. Mi ricordano quelli che contro l’AIDS predicavano l’astinenza.
    Intanto, da musicista, pratico l’astinenza dall’acquisto dei CD e, devo dire, mi viene benissimo ormai da diversi anni e senza sforzo alcuno…
    Saluti a tutti quanti

  138. robbin von gole

    Beppe!! queste sono delle accuse serie, penso che una tuo spiegazione sia più che dovuta!

    Non vorrai mica permettere che ci sia della censura sul tuo blog, penso proprio di no, anzi…

    ed è vero, anche io ho notato che spariscono dei post

    non deluderci, altrimenti chi ci rimane

  139. marco maiani

    Ho appena finito di masterizzare 2 Cd con le foto che ho scattato con la mia macchinetta fotografica digitale: dal momento che io sono l’autore di tutte le foto c’è qualcuno che mi spiega come posso farmi pagare dalla Siae i diritti presuntivamente prelevatemi da loro su questi 2 cd ? Insomma sono l’autore o no? Allora fuori i diritti….

    Mia mamma cucina delle splendide torte e ogni tanto qualche amica le chiede qualche ricetta. Allora mia madre prende un foglio da un quaderno e copia a mano la sua ricetta… Oddio!!! Mia mamma (73 anni) fa il file sharing delle ricette, il P2P del tiramisù… e se qualcuno ha registrato alla SIAE la crostata di mirtilli e la mia mamma copia la ricetta… incorre nelle sanzioni della legge Urbani????? Aiuto !!!

    Marco

    P.S. Beppe la battuta sulle torte ha la licenza creative commons: la puoi usare ma devi citare l’autore, cioè il sottoscritto. Saluti

  140. Enrico Lotti

    Caro Beppe,

    vedo che non sono il solo a lamentarmi del tuo comportamento censorio.

    Non credo che sia stato tu direttamente, magari un blogmaster troppo zelante… pero’ voglio prendere provvedimenti: come dici sempre tu “bisogna fare qualcosa”

    Adesso che ho stampato su carta e pdf la cache del blog di stanotte, spargo un po’ di copie su internet e me ne porto dietro un po’ di copie da distribuire ai tuoi prossimi spettacoli…

    Cosi’ magari ne parliamo sul palco…

    Ciao

  141. Alfredo Ricci

    E’ tutto vero,

    ci sono sul blog dei riferimenti a interventi che non esistono +
    più!

    lo ho notato perche’ mancano i post di uno che si fa chiamare Italiota e che confessava di copiare e scaricare a manetta solo perche’ si poteva farlo.

    Gli volevo dire delle cose, ma se poi mi cancellano non perdo tempo a scrivere nulla…

    Beppe AIUTO, CI CENSURANO!

  142. raimondo collia

    Beppe, il blog è bello perchè ognuno può scrivere ciò che vuole.
    Ma qui la confusione è davvero tanta: il problema del costo elevato del cd o dvd “finito” ha poco a che vedere con la sua tassazione.
    Ma ha ancora meno a che fare con la funzione che la SIAE assolve (bene o male, ma questo è un altro discorso)a tutela di un diritto fondamentale qual’è quello dell’Autore dell’opera dell’ingegno.
    Personalmente ho visto, pagando, il tuo spettacolo a Verona ed a Brescia, ed ho prenotato il tuo dvd; ma non mi sogno certo (nè pretendo) di riceverlo gratis, nè di pagare il mero costo del cd vergine.
    Immagino poi che tu stesso sia iscritto alla SIAE quale autore dei tuoi testi; se così fosse sarebbe il caso di una tua replica, almeno a distinguere e difendere la sacralità di un principio qual’è la tutela del diritto d’Autore.
    Ti seguo sempre con affetto e piacere, ma stavolta non mi sei piaciuto.

  143. Enrico Lotti

    Caro Beppe:

    sono molto deluso.

    Cercavo degli interventi letti stanotte e scritti da un fantomatico “babbo Natale” e da sua sorella, “la befana” e non ci sono +!!!

    Volevo rileggerli per rispondere a tono, visto che non ricordavo i particolari e adesso mi ritrovo un po’ di tempo, ma scopro che SONO STATI ELIMINATI!

    All faccia del blog libero!

    Adesso che li ho ritrovati nella cache del mio browser, vedo che erano provocatori, ma non tutti offensivi.

    Anzi, quello che mi interessava era ben scritto e sicuramente meno pesante nei contenuti di anti altri che leggo ora.

    Li hai tolti perche’ non si lamentavano a senso unico?

    Oppure perche’ non facevano gioco alla sobillazione del popolino?

    Volevo lamentarmi di altre cose, ma questa mi e’ sembrata grossa, censura preventiva proprio da te , che ERI, il mio idolo.

    Mah, te li daro’ ancora i 25€ a spettacolo adesso che noto che sei come gli altri?

  144. Edoardo Mantovani

    Egregio signor Grillo,

    La ringrazio infinitamente per questo intervento sulla famigerata tassa sull’ipotesi di pirateria della siae e affini…

    tuttavia devo anche tirarle le orecchie per la tempistica, la famigeratissima tassa e’ in piedi da molto tempo (se non sbaglio da + di un anno) e la truffa, perche’ di truffa si tratta, e solo all’atto finale…

    Questa tassazione voleva essere estesa anche ai supporti fissi come i dischi fissi e le memorie flash che equipaggiano le fotocamere digitali…

    Dal mio punto di vista io ho trovato il modo di aggirare il problema (fatta la legge gabbato lo santo) ovvero io importo dalla Germania i cd vuoti che mi servono; con doppio vantaggio: in primis sono meno cari a prescindere dalla tassa SIAE (o dovremmo chiamarla siarrgh per la rapina attuata) e in secundis non c’e’ la legge siae…

    Voglio invitare chiunque legga il mio commento a fare acquisti on line su siti germanici che spediscono in tutta Europa. Di acquistarne assieme agli amici facendo ordnini (ad esempio in 10 persone) di 1000 e piu’ cd che abbuonano spese di spedizione e si risparmia la tassa furto…

    come si dice a mali estremi estremi rimedi…

  145. lisa venerosi

    Per il momento non commento niente, ma sarei molto interessata a sapere cosa pensa di Banca Etica dal momento che non posso chiedere informazioni credibili ad altri istituti di credito o all’istituto stesso.
    Grazie.

  146. marco moresi

    la siae sulle esibizioni gratuite è un fenomeno puramente italiano che ammazza la musica dal vivo e ci assicura serate squallide.La gente si intristisce per pochi spiccioli ai pochi ricchissimi dello spettacolo.La moltitudine dei musicisti italiani sta a casa e un’altra moltitudine non inizia neanche a suonare.I locali rinunciano a sponzorizzare le piccole esibizioni mentre il controllo incombe.Molti si stanno disabituando ad uscire.Non è giusto tassare il non guadagno.Che benefici si possono ottenere gambizzando la musica?Per favore ci aiuti chi può.grazie

  147. Paolo Campanelli

    Ciao Beppe!
    Sono venuto a vedere il tuo spettacolo a Bologna, e da allora seguo settimanalmente il tuo blog.
    Ho un paio di osservazioni da fare:

    1) Il prezzo del biglietto del tuo spettacolo è decisamente caro, e ti spiego xchè. Ovviamente tu come qualsiasi altro artista sei libero di imporre il prezzo che ritieni + opportuno, però non devi dimenticare un fatto estremamente importante: sei molto + di un comico che parla per 2 ore di seguito; sei diventato un punto di riferimento x molti di noi che giorno x giorno si sentono presi x i fondelli.
    Hai messo la tua faccia ed il tuo impegno x dare voce a cori di protesta ed indignazione collettiva che a mio avviso stanno dando, grazie alla rete, risultati fino a poco tempo fa impensabili.
    Hai saputo riempire il palazzetto dello sport di Bologna x 3 sere consecutive… urlando, sputazzando e sgocciolando sudore qua e là senza riserve… continua così!!!!

    2) SIAE
    Sono abbonato ad una rivista di informatica, la quale da tempo denuncia il crollo delle vendite dei supporti CD/DVD vergini grazie all’iniqua tassa relativa all’ipotesi di reato di duplicazione, con la conseguenza che alcune ditte italiane (le poche rimaste) che producevano tali supporti sono fallite. Cioè parecchie persone hanno PERSO il loro POSTO DI LAVORO, per chiarire meglio il concetto.
    Come si evince dai tanti messaggi apparsi sul blog, ora che l’Europa non è più solo una bella parola ma una realtà (anche se tutt’altro che solida), c’è chi si approvigiona in Germania, chi in Francia, chi altrove… ovvero siamo riusciti a gambizzare il già malconcio settore dei supporti multimediali in italia ed ora paghiamo gente che lavora presso ditte in altri stati membri dell’Europa.
    Cosa dire… mi viene da vomitare.
    Saluti

  148. alessio cerocchi

    In realtà il concetto di equo compenso esiste già da un pò. Comunque, viste le critiche a questa tassa, chi l’ha imposta non ha trovato niente di meglio da rispondere che si chiama infatti “equo” compenso, proprio perchè si prevede la possibilità che si masterizzino magari i filmini dei matrimoni; altrimenti si sarebbe chiamata solo “compenso” e sarebbe stata più alta! Allora grazie!
    In ogni caso è il concetto di copyright a non reggere.
    Consiglio caldamente di leggere un articolo di Karl Fogel, disponibile in rete, che racconta la vera storia del copyright, nato in realtà per proteggere gli editori, e non gli autori.
    E anche di dare un’occhiata al sito della Wipo (world intellectual property organization), in cui si spiega che il copyright blocca sempre di più lo sviluppo del mondo, soprattutto del terzo mondo. Immaginate se sia possibile l’alfabetizzazione informatica in Africa con i prezzi di xp.
    ci sono anche altri problemi. per esempio: che cos’è un file mp3, se non un insieme di 0 e 1? ha una fisicità? è passibile di furto una cosa che non ha materialità? un software dovrebbe ricadere nelle disposizioni relative al segreto industriale/commerciale, o in quelle del diritto d’autore? la stessa giurisprudenza trova molte difficoltà su questi temi, e su quelli relativi ad internet. la strada più facile è risolverli con una repressione cieca, quella più difficile è di affrontarli con una visione lungimirante e libera dalle lobbies.

  149. Paolo Ciccone

    X Cristiano Solferino
    ———————-
    Sei un grande, hai sollevato una questione importante che mi è pure capitata.
    Basta cambiare residenza ed arriva il cedolino, ma chi te lo dice che ho il televisore e ghuardo la Rai.Comunque dalla mia ultima lettera alla Rai….non li più sentiti, mi lasciavano solo con la minaccia di mandare il tecnico…si mandamelo che tanto in casa non entra visto che non rappresenta un pubblico ufficiale.Grande Beppe

  150. Cristiano Solferino

    Tasse a prescindere.
    E’ lo stesso principio applicato per il canone Rai,per il quale,nel momento in cui si va ad abitare in una casa(con relativo cambio di residenza),lo stato da per scontato che tutti noi possediamo un televisore,e che con esso ci sintonizziamo per vedere programmi RAI.Basandosi su queste supposizioni,ecco che arriva puntuale il cedolino per pagare il canone e, nel caso di mancato pagamento,siamo NOI a doverci attivare,e comunicare che non possediamo un apparecchio TV.Nell’era della pay tv e del digitale terrestre,è ipotizzabile fornire gli utenti di un piccolo decoder con il quale,qualora volessimo,pagando il canone Rai avere la possibilità di ricevere i canali di stato?
    Ciao Beppe,continua cosi’.

  151. ettore ciro

    sempre sulle illegalità vere o presunte, chi ieri sera ha avuto modo di vedere report, sebbene le anime belle che si affacciano a questo blog possano presumibilmente obbiettare il taglio ideologico del programma, avrà avuto modo di constatare che manipolare un titolo di viaggio sul metrò fa scattare automaticamente un processo penale, mentre avvelenare e appestare le falde dell’acqua per usi domestici con il cromo non è così grave se si ha l’accortezza di pararsi il culo con fallimenti e indecenze varie legalmente percorribili.Allora è solo questione di provvedimenti e legislazioni abnormi e incomprensibili o il diritto è ancor oggi uno strumento tipicamente e sfacciatamente classista?

  152. max benti

    Se non mi ricordo male, sui biglietti delle partite del cuore (istituite per raccogliere fondi), c’è il timbro SIAE. Cosa c’entra la SIAE con una partita di calcio…..e con la beneficenza poi…….

  153. Assunta Morrone

    Grazie per aver aderito al nostro appello al mondo della cultura… noto con piacere che la tua ultima foto nel blog ti ritrae mentre, pensoso come si conviene a un fantasista di cultura, firmavi… a presto Assunta

  154. stefano crema

    A scuola ci hanno insegnato, per matematica, a cercare il minimo comun denominatore.
    Un numero piccolo ma non troppo che permette di scomporre dei numeri più grossi.
    Potremmo cercare di applicare questo concetto anche alla società umana, cercando le cause comuni a tutti i nostri problemi.
    Io penso di averne individuata una, si chiama, massimo profitto ed è la causa per cui le industrie inquinano e se ne fottono, si organizzano i crac in borsa, si truffa chiunque e in ogni modo possibile, si inventano i cococo solo come un nuovo tipo di schiavitù, si chiudono le fabbriche in occidente per portarle in cina, si fa pagare una connessione internet di merda a prezzo d’oro etc. etc.
    Son tutti molto bravi a protestare, ma se gli chiedi di rinunciare al massimo profitto si incazzano come iene.
    C’e’ un altro denominatore comune a tutti i nostri problemi, la perversione per la quale abbiamo trasformato uno, i soldi, in un fine.
    I soldi dovevano solo servire per evitare il baratto di merce in modo che chi produceva una cosa poteva scambiarla con un mezzo di scambio
    che gli permetteva di approvigionarsi di altre cose senza trascinarsi dietro la sua produzione e soprattutto ottenere qualcosa in cambio anche da chi avrebbe potuto non essere interessato ai suoi prodotti.
    Cosa abbiamo fatto dei soldi ?
    Un fine ormai tutto gira intorno ai soldi, e ci si danna l’anima per averne sempre di più, perchè i soldi danno benessere, danno potere, rendono attraenti etc. etc.
    E’ un cane che si morde la coda, finchè tutti saranno lanciati alla ricerca dei soldi e del massimo profitto subito, questo non sarà mai un mondo in cui la vita sarà accettabile per tutti, in altre parole sarà sempre e solo un mondo di merda.

    Ciao
    Stefano

  155. Linda Scotti

    Se cominciassero a colpire l’illegalità (quella vera), che è così abbondante e visibile come la donna cannone, i risultati sarebbero altrettanto chiari e facili da ottenere.

  156. Paolo Ciccone

    Cosa dire ?! W la pirateria !

  157. Vitangelo Moscarda

    Del resto la tassa sull’illegalità presunta…
    o potenziale… mi sembra un’idea molto coerente con il modo di agire di questi illustri signori…
    mi sembra un’interessante trasposizione in ambito fiscale del legittimo sospetto…

  158. matteo anichini

    sono matteo ieri ho visto il tuo spettacolo fatto a firenze.
    Era la prima volta che venivo a vedere uno dei tuoi spettacoli non pensavo fosse cosi’ bello….
    Sono ancora molto giovane ma sentendo i tuoi discorsi mi sono chiesto:come mai in signor Grillo non entra in politica?
    potrebbe prendere il posto di tanti incapaci che ci sono adesso…..

  159. ettore ciro

    x rigamonti.
    il tuo ragionamento non fa una piega.
    Che si debba tutelare nel 2005 i diritti di autore di gente come quelli che cantano cleptomania mi sembra fuori dal mondo.Che suonino dal vivo e raccolgano per strada il loro successo! per quelli manifestamente talentuosi non penso la pirateria informatica possa scalfire le loro sicurezze economiche.
    Siamo sempre lì: sanno solo proibire censurare e fottere i più deboli.

  160. fabio rigamonti

    Ogni volta che si parla di legge Urbani e internet, p2p, o cose del genere mi viene da ridere.
    Una canzone di Battisti diceva: “come fa uno scoglio ad arginare il mare…”, io penso che la situazione ad oggi sia ormai inarginabile.
    Milioni di ragazzi scaricano quotidianamente e non vedo niente che li possa fermare.
    Lo stato in questo caso sbaglia mira e non sapendo come proteggere gli autori se la prende con chi scarica e non con chi ci fornisce i mezzi per scaricare.
    Cari Urbani&C. se le varie ditte Telecom,Fastweb,Libero,Tiscali,Tele2,che vi pagano milioni di euro in tasse, non ci avessero offerto (a prezzi anche molto salati, rispetto al resto dell’europa) reti sempre più veloci e potenti, a chi veniva in mente di stare al telefono per giorni interi con un modem di 56kbit a scaricare delle canzoni, dvd o una discografia di un gruppo musicale.
    Le rispondo io, a nessuno perchè se per scaricare 1 canzone devo spendere più di quello che mi costa comprare un album ,tanto vale che internet lo usi solo come semplice strumento di studio e consultazione.
    Se uno è abbonato a telecom e paga 400 euro all’anno o più per scaricare musica e film,è lo stato stesso che dovrebbe richiedere alla telecom una tassa contro l’illegalità presunta,perchè sa che nessuno pagherebbe mai una tale cifra solo per consultare una paginetta di informazione.
    Ma lo stato fa lo gnorri perchè ha paura che questi dicano, va bene tu mi tassi, e allora io chiudo i battenti e ti lascio a casa migliaia di persone e dopo sono c…i tuoi.
    Allora viene più facile prendersela con il singolo , fargli paura, pensare che hai la polizia postale alle costole per ogni cosa che fai.
    La rete nasce come strumento di condivisione e grazie alla potenza delle nuove tecnologie lo sarà sempre di più.
    Le case discografiche si nascondono dietro questa legge e non capiscono che ormai le canzoni andrebbero regalate sui loro siti, cercando di promuovere quell’autore con concerti dal vivo come si faceva una volta, esaltando la sua capacità di professionista che sa vendere se stesso dal vivo con un numero sempre più alto di gente che lo possa ammirare e portare al successo.
    Guarda come esempio il fenomeno di Beppe, che ha saputo costruirsi il proprio successo senza l’aiuto di nessun martellamento mediatico, ma semplicemente conquistando la gente con il suo incredibile talento dal vivo.

  161. stefano pantaleoni

    Caro Beppe: ma questa è una consuetudine in Italia!
    Io sono un libero professionista. Nella mia città, fino a due anni fa, per i liberi professionisti la retta per l’asilo nido costava (A PARITA’ DI REDDITO), il doppio che per i dipendenti.
    Una famiglia che aveva un reddito di 20.000€, pagava la metà di una famiglia con lo stesso reddito, in cui però almeno uno dei due fosse libero professionista.
    L’allora assessore all’economia, dichiarò candidamente sui giornali che tale decisione dipendeva dal fatto che “notoriamente” i lavoratori autonomi non pagano le tasse.
    Tu che sei un lavoratore autonomo, quindi, sei AUTOMATICAMENTE un evasore.
    Con la stessa filosofia, gli insegnanti prendono tutti un casino di soldi in nero dalle lezioni private, i dipendenti pubblici sono tutti assenteisti, i siciliani sono tutti mafiosi.
    Il mio comune ha messo in bilancio 25 milioni di € (cinquanta miliardi delle vecchie lire) provenienti da multe stradali. Se tutti i bolognesi diventano ligi, al comune di Bo nel 2006 mancheranno 25 milioni di €.
    Dato che lo stato non può, o non vuole, beccare gli evasori veri, “spalma” la tassazione su tutti.
    Fino al prossimo condono.

  162. FRANCESCA ZANGHERI

    GRAZIE DI ESISTERE…

  163. alessio ronchi

    C’è una cosa che mi fa sorridere..
    Grillo dice sempre “in nome dell’economia e del lavoro fanno danni assurdi, passano su tutti, donne vecchi e bambini”!

    Stavolta con internet si sono dati la zappa sui piedi da soli, perchè faranno sempre in modo che un consumatore abbia la possibilità di scaricare brani film ecc. pur di vendere i contratti adsl… altrimenti telecom cosa fa??

    Postato da: Alfredo Serafini il 11.04.05 13:15

    Urbani ha pensato a tutto… il suo primo decreto è stato quello di prevedere 4 anni di galera per chi trae profitto dallo scaricare opere protette dai diritti d’autore… il bello è che non si rendono conto che dovrebbero cercare di dirottare le risorse economiche della gente su musica cinema e teatro al posto di contratti internet da 50 Euro mese… molti il famoso adsl non lo sfruttano nemmeno a metà… senonché con 50 Euro al mese puoi farti una cultura musicale e cinematografica non indifferente grazie a internet… la storia siae cmq dimostra che siamo galoppini USA… solo che la hanno la RIIA che intenta cause legali, qui abbiamo lo SIAE che i prezzi li contratta a caso, in modo mooolto ‘amichevole’ – gestisco un piccolo locale con musica live e i prezzi per le serate variano a caso… senza regole apparenti, sto diventando amico del funzionario e i prezzi calano – bello per me ma moolto indicativo della ‘conduzione familiare’

  164. roby cadeddu

    autoproduco ed autosoddisfo…
    mi faccio la mia musica e le mie cose…
    non vedo perchè debba pagare tasse su me stesso…
    il furto in italia è legalizzato e non ci piove…
    dopo tutto chi non vede il SIGNORAGGIO delle banche come può credere che sia giusto non registrarsi alla siae ed usare le creative commons?
    nel peggiore delle ipotesi..se proprio ci si vuol tutelare..preparate 1cd con la vostra opera e speditelo a voi stessi in 1pliko!non apritelo…farà fede il timbro postale nel caso in cui qualcuno vi voglia fregare le opere!

  165. Pierre Robes

    X Fulvia Leopardi

    Mi dispiace, Fulvia. Il gettito derivante da quell’imposta non basterebbe neppure per pagarsi un caffè al bar!
    😉

  166. Gianluca Di Febo

    Sono un musicista di professione, ho una band ben avviata, sono iscritto SIAE e nonostante tutto questo la penso esattamente come Beppe. Un Cd musicale, se non fosse per tutte le tasse a carico anche della SIAE, costerebbe 3 euro, anche perchè, per chi non lo sapesse, un cantante, su un suo album stampato ed edito dalla siae, guadagna all’incirca 20/30 centesimi a copia!
    Il resto dei soldi dove vanno a finire???? E’ una cosa che noi musicisti ci chiediamo da tanto tempo. Ad ogni modo, proprio al fronte di questo problema, gli ultimi lavori che ho composto con la mia band, li ho messi in rete sul nostro sito, per dare l’opportunità a tutti di ascoltarci GRATIS! Sarei felice se fossimo in molti a compiere questo atto di protesta…
    Il mondo della musica oggi è carissimo sia per i consumatori, sia per i musicisti stessi, che per comprare ad esempio una tastiera devono fare mutui pazzeschi, per poi rivenderla dopo due anni ed accorgersi che non vale più nemmeno un quarto di quella che l’ha pagata. E’ lo stesso identico discorso che Beppe ha fatto spessissimo per i computers.
    Sarebbe ora che qualcuno ci tutelasse come si deve per fare in modo che questa forma di arte sia accessibile a tutti.

  167. Alfio Brambilla

    x Alfredo Serafini

    E’ una richiesta un pò strana quella di voler conoscere il nome della mia band. I casi potrebbero essere:

    1 – Intuisci chi sono e vuoi una conferma.
    2 – Se sai il nome della band, fai due più due e scopri cmq chi sono o potrei essere.
    3 – Sei un amico, o un manager, o un legale di un cantautore e vuoi querelarmi per diffamazione.
    4 – Sei uno della siae o della fimi e mi vuoi querelare per diffamazione.
    5 – Lavori alla rai o in qualche altra televisione e vuoi sapere come ho letto i tabulati dei palinsesti (ho amici anch’io).
    6 – Anche tu hai una band e vuoi scambiare con me opinioni, consigli, esperienze e creare un fronte comune con altre band per proteggere (nella legalità) gli interessi di chi si fa un mazzo così per vivere (sempre nella legalità) di musica.

    Se il punto 6 è quello che ti interessa, scrivi a leo_dmk@yahoo.it e potremo parlarne con calma.

    A presto

  168. Fulvia Leopardi

    Una tassa sull’intelligenza (presunta) di Urbani ci starebbe bene

  169. Daniele Pasquali

    Caro Beppe,
    Sono stato ieri al tuo spettacolo a Firenze e a riguardo alla notizia su Urbani, mi é subito venuto in mente che sono entrato in un negozio di Cd a Maastricht dove i film in dvd costavano sugli 11 euro, e sto parlando di films che (come ad esempio “Io, Robot”)che erano ancora nelle sale italiane. Qui,nello stesso periodo, i prezzi erano di 23 euro e a volte più…

    Considerando che in quelle zone dell’Europa uno stipendio credo che sia molto più alto del nostro, proporrei a tutti di non comprare più un dvd.

    Aggiungo che sono d’accordo anche sulla fregatura della tv via cavo. In Europa con quel tipo di connessione puoi vedere tantissimi canali (più di quelli che vediamo qui con SKY) e pressoché gratuitamente, qui mi sono informato e si potranno vedere i soliti canali nazionali: Siamo proprio “avanti”

    Saluti e complimenti.

  170. Fabio Leggeri

    l’italiano si è un pò rotto…

  171. Elisabetta Bianchini

    Ciao! Venerdì sera ho visto il tuo spettacolo a Firenze. La cosa che non mi aspettavo e che mi è piaciuta molto è il fatto che tu abbia espresso opinioni e dato consigli applicando semplicemente la logica del BUON SENSO, senza perderti troppo in ormai, a mio avviso, sterili sermoni sul “nano dalla peluria posticcia”. Ed il filo del tuo discorso, sebbene tu abbia toccato i più disparati argomenti, si è seguito bene e sicuramente ci ha fornito spunti per riflettere e per reagire…Ma soprattutto mi è piaciuto il messaggio principale che ci hai regalato: non essere distruttivi, nè rinunciatari!L’alternativa al sistema che non ci piace e che ci inganna c’é: siamo noi con le nostre coscienze e le nostre molteplici opportunità di informazione e di espressione. Noi giovani abbiamo bisogno di questi incoraggiamenti!L’altra sera mi hai ricordato tantissimo il mio babbo. Lui si è sempre incavolato quando ha ritenuto di essere preso in giro dal sistema. E quando ero piccola e magari lui diceva qualche ‘fanculo nelle banche mi imbarazzavo parecchio…Ebbene oggi che ho 29 anni, e lui continua ad incavolarsi di fronte alle ingiustizie, credo che il mio babbo sia il più grande eroe che io abbia mai incontrato!
    Ciao!

  172. Alfredo Serafini

    C’è una cosa che mi fa sorridere..
    Grillo dice sempre “in nome dell’economia e del lavoro fanno danni assurdi, passano su tutti, donne vecchi e bambini”!

    Stavolta con internet si sono dati la zappa sui piedi da soli, perchè faranno sempre in modo che un consumatore abbia la possibilità di scaricare brani film ecc. pur di vendere i contratti adsl… altrimenti telecom cosa fa??

  173. Enrico Bosco

    Come sempre i diritti dei potenti prevalgono su qualsiasi cosa, anche il buon senso.
    Vorrei fare un riassunto:

    1)Le major di tutto il mondo cercano con la forza bruta e le minacce di scoraggiare il P2P dimenticando che e’ sempre piu’ un veicolo per acquisti legali a costo estremamente ridotto e in questo modo invece di favorire un mercato lo uccide (favorendo per contro quello illegale).

    2)Farci pagare un balzello per la PRESUNTA COPIA DI MATERIALE PROTETTO e’ come dire a tutti gli italiani (TUTTI nessuno escluso) siete dei LADRI e quindi noi vi puniamo A PRIORI.
    Si danno dei ladri da soli…il che sembra assai vero alla luce di certi fatti.

    3)Se ci fate pagare A PRIORI allora noi duplichiamo quello che ci pare, tanto abbiamo gia’ pagato…che volete ancora da noi?

    4)la SIAE ti multa per ogni brano…come se fosse preso da VINILE e al massimo della sua qualita’.
    NON e’ assolutamente cosi’! Quelli scaricati sono compressi e NON mantengono i dati dell’originale,vengono irrimediabilmente PERSI.
    Cosa mi stanno facendo pagare allora?un brano di qualita’ scadente trattato come un originale di qualita’ ottima.Non mi pare giusto.

    5)L’assurdita’ TOTALE nell’impedirti di fatto (con protezioni amene di ogni tipo) la duplicazione per scopi personali (copia di sicurezza) di cio’ che hai gia’ pagato (e profumatamente aggiungerei) costringendoti nei fatti a RIcomperarlo allo stesso prezzo.

    6)I cd/dvd che andiamo comprando sono fatti di materiali diversi e per lo piu’ non rispettosi dei termini minimi di resistenza al tempo.Ti dicono dai 10 ai 100 anni e in realta’ a volte bastano solo pochi mesi perche’ perdano il loro contenuto o diventino per lo piu’ illeggibili.

    7)Controllate un po chi produce masterizzatori, scoprirete che ne vendono a quintalate proprio quelli che trattano con le migliori etichette.
    Un po come produrre motorini bloccati per non superare una certa velocita’ e dall’altra venderti il kit di sbloccaggio.

    8)Ultima cosa,molti cantanti si sono uniti nel coro di protesta contro le major,George Michael ha ammesso pubblicamente che rendera’ liberi i suoi brani perche’ :”i miei fans mi hanno reso straricco, e’ arrivato il momento di rendere loro il favore”.Tutti sti soldi…e non vogliono abbassare il costo di cd e dvd.non ho parole…

  174. Andrea Gilardi

    Ho letto diversi interventi e mi è parso una paio di cose non siano state sottolineate:

    1) Giuridicamente parlando è una tassa contestabile con buone probabilità di successo. Mi pare strano nessuna associazione dei consumatori si sia mossa in tal senso; anche se in Italia tradizionalmente il diritto fiscale è uno dei principali produttori di “mostri” giuridici.

    2) Riguardo al rapporto pirateria, peer-to-peer e internet quello che mi pare non si sia colto è la constatazione che internet non è più soltanto un flessibile mezzo d’informazione ed una potente cassa di risonanza pubblicitaria ma anche un efficente mezzo di distribuzione proprio dei beni non materiali. Quello che m’intristisce è che sia produttori che governo s’incancreniscano in una sterile battaglia di retroguardia difendendo l’attuale sistema distributivo più che l’effetivo interesse degli autori. Visto che il discorso così impostato può sembrare troppo critico e per nulla propositivo butto lì una banalità: invece che sprecare risorse in leggine punitive utilizzare le stesse risorse per defiscalizzare il materiale protetto dalla siae che sia reso disponibile su internet a pagamento.

    Ho scritto un pò troppo chissà se qualcuno avrà tempo per leggere. Saluti.

  175. Alfredo Serafini

    x el barb3tta

    Viva chi canta per hobby, viva le autoproduzioni, viva le creative commons…

    E’ vero, sono d’accordo anche io, ma se produci un pezzo, non lo iscrivi alla siae e poi un qulunque artista lo copia e lo iscrive a suo nome, sono cazzi tuoi!!!!

  176. Thomas Bragaloni

    Lo sapevate che qualunque supporto che sia in grado di memorizzare “cose protette” dalla siae è soggetto alla famosa tassa? Così oltre alle schede per la macchina digitale lo sono anche gli hard disk (perchè la musica che scarichi da Internet la tieni li), lo sono i masterizzatori (perchè li usi per copiare su CD o DVD i contenuti che hai sull’hard disk), per non parlare dei lettori MP3, ecc.. Perciò non solo si paga, ma si paga anche più volte.

    A questo punto mi chiedo, visto che ho pagato in anticipo per salvaguardare i diritti d’autore, in teoria dovrei avere già assolto all’obbligo, perchè non posso scaricare, copiare, masterizzare quello che trovo in rete?

    PS:
    Secondo le ultime interpretazioni è reato anche fare una copia di backup di “cose” legalmente acquistate (film, cd audio) che contengono in originale dei meccanismi anti-copia, anche se questo meccanismo è il pià insulso, stupido ed aggirabile sistema che vi possa venire in mente.

  177. Laura Violante

    Ma che faccia come il …. che hanno!!!! Invece di considerare dei ladri dei ragazzini che si scaricano musica e film , si guardino un pò loro!!! la siae è una vera associazione a delinquere (ricordate la puntata di reporter di qualche anno fa su rai3?)e le aziende di software che vendono i loro prodotti a cifre esorbitanti. il mio antivirus costa 80 euro, ma vi pare possibile??? ed è civile vendere i dvd dai 25 ai 60 euro? i cd e i dvd all’estero costano la metà!!! E al signor Urbani dico che internet deve essere libera, nel bene e nel male questo è certo ma libera!!!!

  178. Alfredo Serafini

    Domanda per Alfio Brambilla:

    Mi dici come si chiama la tua band??

    se non ti va di dirlo sul blog, rispondimi per favore all’indirizzo alfredoserafini1@virgilio.it

    grazie

  179. lorenzo buiatti

    Masterizzate!!!
    Vi renderà + felici visto che risparmiate 25-30€ a Cd!!

    http://www.nierle.it
    sito(in partenza tedesco) dove si possono comprare cd e dvd a pochissimi soldi( cd a 0.34€ dvd a 0.60€ con custodia. Ottimi, meglio di quelli in commercio!)

  180. Alfredo Serafini

    x L. abefana

    Cazzo!! Hai le palle quadrate!! Tu si che dici la verità!

    Avessi almeno il coraggio di non nascondre il tuo vero nome e cognome….

  181. Alessio Caiazza

    Io ho una domanda tecnica, è legale comprare i supporti vergini all’estero quando in Italia è prevista una tassa per questi?
    Poi non mi cambierà nulla e continuerò a comprarli dove mi pare (anche se per ora all’estero non ne ho mai presi), ma mi piacerebbe essere informato.

    Ciao e grazie

  182. Alfio Brambilla

    Altra cosa: la siae “prevede” che durante l’anno la pirateria colpirà un tot e soprattutto CERTI cantanti e non altri. Parte delle tasse preventive vengono quindi devolute a quegli artisti che la siae prevederà saranno colpiti dalla pirateria. In anticipo, quindi, i soldi vanno a beniamini istituzionalizzati come antonacci, celentano, d’alessio, morandi etc etc etc

  183. Antonio D'Angelantonio

    Scusate, ma non ho proprio tempo per cianciare sul blog, difatti devo andare subito a costituirmi, d’altronde da qui a poche ore (macché ore, anche minuti!) potrei commettere qualsiasi genere di nefandezza contro i miei concittadini o contro l’umanità intera…potrei rubare l’auto del vicino (cacchio, è sempre + verde della mia auto rossa, non lo sopporto!), oppure potrei prendere a sassate la vetrina del negozio di fronte a casa mia, e perché no, asserragliarmi in qualche ufficio pubblico con tanto di ostaggi! Decisamente troppo pericoloso restarsene in giro liberi di commettere il primo crimine che ci possa frullare nella testa…però quasi quasi rimango a casa a copiare un pò di discografia, almeno per questo ho già commesso & pagato ancor prima di pensarlo!
    Allora Italiani ladri di diritti d’autore che non siete altri, che aspettate a seguire anche voi il mio esempio?

    Buona giornata a tutti!!!

    PS: ho sempre sentito dire che non si dovrebbe mai fare un processo alle intenzioni. Anche in questo frangente la saggezza popolare sembra essere stato presa in grande considerazione…difatti non c’è stato alcun processo: è stata emessa direttamente la sentenza!

  184. roberto petrini

    Siamo in Europa e io i cd e dvd li compro in germania.

  185. Alfio Brambilla

    Scrivo canzoni. Sono iscritto alla siae. Un videoclip tratto da una mia canzone è stato trasmesso da un emittente satellitare per 4 volte al giorno per 5 mesi. Quel video è stato trasmesso per 5 o 6 volte anche su rai sat. Bene, io i soldi derivanti da quei passaggi televisivi non li ho mai percepiti. Il motivo sta nel fatto che evidentemente la rai e le altre emittenti denunciano nei loro palinsensti SOLO CERTI autori, ripetendone i nomi all’infinito, più e più volte al giorno (es. antonacci o morandi passano 15/20 volte al giorno). Non ci credevo nemmeno io, poi ho visto con i miei occhi i palinsesti truccati. La Fimi lo sa. La Siae lo sa.
    E se invece di essere un cantautore immanicato del cazzo hai la sfiga di nascere per far parte di una band cosiddetta “alternativa”, che fai? Anche se sei regolarmente iscritto alla Famosa Società A Delinquere Sui Diritti D’Autore, i soldi quando cazzo li vedi?

  186. Nico Ragazzini

    Ciao Beppe, posso darti del tu vero?
    Mi chiamo Nico, ieri sera ho assisstito al tuo spettacolo a Firenze e inutile dire che mi sei piaciuto moltissimo, come sempre. Ti ammiro e ti stimo da sempre.Ma volevo dirti che di tutto ciò di cui ci hai raccontato e spiegato, c’è stata una cosa che mi ha ghiacciato il sangue. Io ho 31 anni e una figlia di quasi 7 e sono rimasto sconvolto dall’immagine che ci hai fatto notare dal cartone animato di Bianca e Berni. Non riuscivo a credere che potesse essere vera. Mi piacerebbe saperne di più. Cosa posso fare? Ah un’altra cosa molto importante che mi sta a cuore tra quelle di cui ci hai parlato, riguarda sempre i bambini e la scuola. Torniamo un po’ indietro e lasciamo ai nostri figli un po di tempo libero e spensierato, un po’ di tempo per non pensare e non fare niente. GRAZIE per questo spazio. Ciao

  187. Alfredo Serafini

    x L. abefana

    Grazie per aver dimostrato con poche righe quello che siamo realmente noi italiani…
    Ti confesso che mi fai un po schifo!!

    Quindi tu non hai mai comprato un cd perchè ti fa comodo? o non l’hai mai comprato, anche quando non avevi internet, perchè dell’arte in generale non te ne frega niete dato che sei un ignorante??

  188. matteo paoli

    Ieri sera ho PARTECIPATO al Tuo spettacolo…che SPETTACOLO!!

    Davvero coinvolgente…infatti eccomi qua.

    Il mio contributo adesso? Solo per una nota tecnica relativa alla vicenda dei BOND ARGENTINI da te citati con riferimento alla sentenza del Tribunale Civile di Mantova, che ha accolto la domanda di un risparmiatore volta ad ottenre la restituzione del capitale investito.
    Il ragionamento logico-giuridico del Giudice, prende le mosse dalla NULITA’ dell’ordine di acquisto dei titoli argentini, per violazione del regolamento Consob, ispirato ad una completa informazione circa i rischi connessi alle specifiche operazioni che gli investitori intendono eseguire.
    L’azione giuridica per far valere la nullità non si prescrive in 5 anni ma è IMPRESCRITTIBILE !!!

    Grazie per lo spettacolo, per questa opportunità, e…hai detto che a fine tour avrai incontrato 1 milione di tuoi fans (lettera a Ciampi)…MA QUANTO GUADAGNI !!!!
    Ovviamente scherzo e poi sono tutti meritati 6 un grande!

  189. gianni cagnin

    Caro Beppe, arrivi un pò in ritardo,quando Urbani introdusse questa nuova vergognosa tassa,RECEPENDO COMUNQUE UNA DIRETTIVA EUROPEA,io e tanti altri firmammo grazie alla rivista AFDIGITALE una petizione al presidente della Repubblica contro qs provvedimento, non era molto ma in ogni caso un atteggiamento civile!
    La SIAE è una schifezza assoluta, la pirateria non a scopo di lucro è una legittima difesa dei cittadini contro i soprusi di qs società vergognosa.

  190. Tiziana Stanzani

    Si Luca Scotto: é giusto tassare l’arte, ma solo se l’autore é in vita. Se non fossi tutelata dalla SIAE per la pubblicazione dei miei libri e dei miei disegni, adesso farei la fame. Altro discorso é fare le leggi su misura per rendere giusta una tassa ingiusta su supporti ad uso personale.

  191. francesco mangione

    Evviva!Dopo la guerra preventiva ora anche la sanzione preventiva!Sono proprio contento!E soprattutto mi ritengo molto fortuato ad avere 21 anni nel 2005!! ora mi chiedo:dove andremo a finire??

  192. STEFANIA REMORINI

    PIANTO …………..

    ieri sera, tornando dallo spettacolo di Firenze , siamo montati in macchina e abbiamo fatto 40 km in silenzio.

    Avevamo riso per oltre 2 ore, applaudito fino ad avere la mani rosse…..avevamo “super apprezzato”, acclamato ,ci eravamo entusiasmati…felici di sentire qualcuno che diceva quello che tanti pensano…comprovato da documenti: non erano balle……e poi

    e….poi montata in auto a mente fredda ho detto: cazzo ma e’ tutto vero……..in che razza di mondo viviamo?
    perchè permettiamo tutto questo ? forse per comodità? forse perchè siamo abituati ad avere tutto senza sforzi, senza riflessioni…..solo per “dovere di denaro” ?

    Il bello è che ero( almeno io , il mio fidanzato un po’ meno ) preparata: ti seguo da anni, consulto il tuo portale….mi informo…cerco di sapere……..ma non così
    Tutta assieme la varità ti anniente: eri sera hai detto ” mi sembrate un pò scioccati”.

    Direi + che altro perplessi : rendirsi conto di essere circondati da “grandi uomini” che non hanno un vero interessi per il proprio popolo, fa male ….
    Fa male sapere che oramai siamo un popolo che non sà protestare …ha paura, è piu’ facile far finta di niente….basta che non ci tocchino .

    Pensavamo, riflettevamo…..ripassavamo tutta la serta…finchè.. capperi è vero:ha detto che 6 l’unico che sà dove sono finiti i cinesi…….MA DOVE NON L’HAI DETTO!!!!!!

    BACI

  193. Luca Scotto

    E’ vero che cd audio e DVD sono protetti dalla copia, ma è altrettanto vero che su internet sono reperibili programmi che bypassano queste protezioni. Il problema a mio avviso è un altro: è giusto tassare l’arte? Mi spiego meglio, se io voglio ascoltare , o meglio vedere, conmodamente a casa mia uno spettacolo di beppe grillo (dico per dire eh), la cosa più logica che posso fare è quella di andare in un negozio e comprare un dvd. Mi aspetto che i diciamo 25 euro che spendo, tolti i logici costi di manifattura e di produzione, vadano all’artista. L’artista di suo paga le tasse su quei soldi che io gli do per fruire della sua opera d’arte. Perchè mai io devo pagare su quel capolavoro un balzello ad una società privata che tutela il diritto d’autore? Che se lo paghi l’autore con i soldi che ha già avuto!
    Perchè, con i miei soldi devo mantenere oltre all’artista, e alla casa di produzione, anche una società privata? Posso decidere se destinare o meno l’8 per mille alla chiesa cattolica (o ad altre confessioni) perchè non posso decidere autonomamente se foraggiare una società privata?

  194. Paolo Bricchi

    Dopo la contabilità creativa c’è pure l’illegalità creativa. La musica, come i libri e anche il cinema fa parte del bagaglio culturale di un popolo di una nazione di una persona ed è un diritto. I prezzi di CD e DVD non aiutano certo a farsi una cultura. Non dico che debba essere tutto gratis ma i prezzi che ci sono oggi sono già loro un furto legalizzato che non fa altro che aumentare la piaga dei cd e dvd pirata.

  195. Rossano Basile

    In realta` le “tasse a prescindere” sono un uso italiano comune. Chi non e` tanto giovane e ricorda l’inizio dell’uso massiccio delle audiocassette (anni ’70) ricordera` anche come molti studenti squattrinati (come il sottoscritto all’epoca) si mettevano d’accordo con gli amici in modo da comprare gli LP in societa` e passarseli per poterli registrare. Anche questo all’epoca era considerato illegale e porto` ad una tassa analoga a quella di cui si parla qui, ma applicata alle cassette vergini. La stessa cosa successe poi per le VHS. Ma in fondo non e` applicato questo principio anche nella quota di tasse che chi paga le imposte (dirette e indirette) e` costretto a sborsare per compensare le evasioni fiscali? Quindi niente di nuovo sotto il sole. La cosa che mi irrita di piu` e` un’altra: l’ipocrisia dei “sostenitori del mercato” che, quando fa comodo a loro sono pronti a dire che “di fronte al nuovo che avanza (globalizzazione, nuove tecnologie, internet, bla, bla, bla…) bisogna prendere atto ed adeguarsi senza battere ciglio”, pero` se oggi la tecnologia consente a chiunque si attrezzi con poca spesa e sforzo di ottenere con pochi soldi quello che “loro” fanno pagare sproporzionatamente salato, allora e` “necessario mettere dei paletti a salvaguardia”. Ma del diritto d’autore o dei loro profitti?

  196. Alfredo Serafini

    Mi sono ricordato che ho già commentato un articolo simile, (era in realta molto piu dettaglito) a quello di Grillo e visto che sono un rompipalle ve lo ripropongo con un bel copia/incolla!! 😀

    Ultimamente lo slogan è questo: “scaricare
    musica, film, e programmi da internet, è un furto” e l’mmagine è di un ragazzo che ruba una tv in un appartamento, poi c’è uno che ruba un cd in un negozio di musica…. E’ un furto!
    Però un cd a “sole” 19 (a volte anche 20 e più) euro, voi come lo chiamate? Rapina a mano disarmata??? Oppure furto nei termini di legge??
    Allora io credo che bisogna ridimensionarsi un po tutti quanti, e comportarci con un po di buonsenso, consumatori e produttori!
    C’è una cosa importante però: fino a un paio di anni fà, l’ascolto di una determinata musica, o di alcuni, anzi molti, gruppi, per molte persone era impossibile, specie se si abitava in un piccolo comune, dove la richiesta di un certo tipo di cd era paticamente pari a 0, di conseguenza il commerciate non aveva grossa disponibilità; una voltà ho fatto la prova, ho ordinato un cd, diciamo “sconosciuto”, che però non è mai arrivato, perchè anche i grandi distributori hanno difficoltà, e il cd era di un italiano, Andrea Braido, pensate voi che casino se l’artista fosse stato americano, o tedesco!
    La questione è questa: con internet anche la persona che vive in un piccolo comune, dove la scelta è piu limitata, ha le stesse possibilità della persona che vive nella metropoli, che sia Roma o New York, o Londra, o Berlino…. allora visto che si parla tanto di globalizzazione, cerchiamo di globalizzare anche le opportunità, non solo le fregature, cerchiamo di avere tutti realmente pari diritti e possibilità di scelta!!

    QUESTA SAREBBE VERA DEMOCRAZIA!!!!!!!

    http://www.accordo.it/dillo/05/03/05/008238.shtml

  197. Gian Piero Biancoli

    La tassa SIAE sui CD e DVD vergini fa il paio con la ricerca di nuovi sistemi di protezione per i CD/DVD originali.
    I DVD e i CD vuoti costano tanto.
    I DVD e CD originali sono protetti persino a tal punto da non consentire ad alcuni lettori di poterli leggere.
    Al mercato nero un film in DVD costa dai 2,5€ ai 5€.
    Non hanno ancora capito che il consumatore continuerà a non spendere 25€ per il film originale, e, pur non copiandoselo, lo acquisterà dal suo pusher a 3€ finanziando così il mercato malavitoso.
    L’attentato dinamitardo (non quello degli aerei)al World Trade Center, è stato finanziato con i proventi della vendita di T-SHIRT taroccate.
    E allora perchè ci prendono in giro mettendo le tasse sui supporti ottici e lasciano vendere copie pirata ad ogni incrocio?
    Grazie Urbani, grazie SIAE.

  198. Alfredo Serafini

    Dato che sono un musicista e per un periodo l’ho fatto per “mestiere” vi spiego un paio di cose che forse nn vi sono molto chiare…. lo si capisce dai vostri discorsi:

    La s.i.a.e. è : SOCIETA’ italiana autori editori.

    Quindi è una SOCIETA’.. privata, non un ente statale.

    Se in italia tu vuoi fare musica tua, comporre canzoni ecc. devi iscriverti per forza a questa società, e versi una quota solo per l’iscrizione, poi paghi una quota per ogni brano che depositi.
    In realtà diventi “azionista” della siae, e i tuoi titoli sono le canzoni e piu il pezzo vende piu l’azione acquista valore, e fin qui niente (o quasi) di strano.
    il problema dov’è?? c’è una cerchia “ristetta” di persone che vengono definite dalla siae AZIONISTI MAGGIORI, e cioè quelli che vendono di piu in italia e nel mondo, i loro brani passano tutti i giorno alla radio e in televisione, e le loro azioni salgono, hanno una distribuzione su tutto il territorio nazionale e a volte sul territorio europeo, e di conseguenza hanno la possibilità di vendere molto e si crea una catena, per cui se hai soldi da investire in un prodotto discografico, o se hai il culo di trovare uno che lo fa per te, guadagni altrimenti fai la fame, ma questo e solo un lato del problema perch gli AZIONISTI MAGGIORI hanno diritto:

    1) a incassare parte (in base alla sua quota) dei soldi che la siae ricava ogni anno dalle multe

    2) a incassare i soldi che una band, o un gestore, o un’associazione “pro loco” o un comuneve versa alla siae ogni volta che fa una festa con animazione musicale; A fine serata la band ha l’obbligo di compilare un modulo dove scrive i titoli dei brani eseguiti e i rispettivi autori e per ogni brano versi tot. se sbagli a scrivere il nome di un autore o il titolo del suo brano, quella riga viene considerata nulla, e i soldi destinati al tale autore non vanno piu a lui ma a i MAGGIORI AZIONISTI.
    Qui c’è l’ennesima fragatura: se eseguo un pezzo di vasco e poi sul modulo sbaglio a scrivere il suo nome, lui becca cmq i soldi perchè è (sicuramente) uno dei maggiori azioisti, mentre se eseguo un pezzo di un artisata meno famoso e sbaglio a scrivere il suo nome sul modulo, i soldi nn vanno a lui, vanno sempre a quei maledetti A.M!!
    Qualcuno dirà “semplice basta non sbagliare” ma spesso gli esecutori non sono gli autori, e su 35/40 pezzi, non è detto che io musicista sappia tutti gli autori e tutti i titoli esatti è molto facile sbagliare a me personalmente è successo varie volte, quindi si crea il solito giro, se hai soldi continui a fare soldi e se nn hai una lira puoi anche crepare!

  199. Alessio Melis

    Caro Babbo Natale,non capisco perchè scrivi questi post trattando la gente come criminale,aldilà del regolamento SIAE che penso tu abbia studiato,spiegaci allora perchè la SIAE si deve rubare,sì rubare,con una tassa che non ha senso,i soldi ai consumatori,dicci anche perchè ci chiami italioti,è normale che poi tu faccia incazzare qualcuno,diciamo che sei andato pure OT dato che si parlava di tasse sull’equo compenso e non della gente che scarica a manetta.

    Ciao ciao

  200. Stefano Zanola

    Ci sono anche i fotografi che usano quei CD per fare i video dei matrimoni… A questo punto dovrebbe essere la SIAE a pagare i diritti a loro, o quantomeno a rimborsare quella tassa.

    Ed è ovvio che i CD e i DVD vergini vengono acquistati su internet all’estero: le vendite sono calate solo in Italia per colpa di questa tassa.

    Ci sono state molte voci che questa tassa verrà applicata anche agli altri supporti (memorie e hd) ma tenete presente che, vista la dimensione di un HD, la tassa può arrivare anche a 100 euro…

  201. vittorio catella

    sento arrivare a grandi passi il giorno in cui ci prelevaranno TUTTO quello che abbiamo sui conti correnti ……

  202. roby cadeddu

    X ELIO PRATESI

    non vedo perchè si debbano regalare 8euro ad 1ente con cui non ho nulla a che spartire…io ci metto le mie foto..i miei video..e dovrei pagare 8euro di presunti diritti da’utore?perfetto..allora date i soldi all’autore delle foto e dei video…io!

  203. Gigi Campani

    A proposito di legalità e pirateria.
    Ho acquistato i DVD dei film di Stanley Kubrick usciti come “gadgets” sull’Espresso e devo dire di essere rimasto colpito dalla pessima qualità delle immagini e del suono. A volte sembrava che fossero stati registrati in una sala cinematografica e nemmeno troppo bene. Mi chiedo: Che senso ha tuonare contro la pirateria e poi fare pagare 15,00 euri un prodotto che, se scaricato da internet, si può avere gratis e di migliore qualità?
    A questo punto, la prossima volta me ne fregherò di essere un “pirata” risparmierò un pò di soldi e tanti saluti alla SIAE…
    Cordiali saluti.

  204. marco marconcini

    Devo dire che lei è veramente straordinario,
    .
    Sono anni che seguiamo i suoi spettacoli e Sabato scorso (7 aprile) a Firenze è stato grande.
    lei si definisce un comico,e lo è a tutti gli effetti ma la sua ironia aiuta noi a prendere coscienza e conoscenza su lati della nostra società nascosti tra le righe di questa politica ormai indecifrabile.
    Grazie,non manchemo mai.
    Marco Marconcini
    Paola Lunardi

  205. Luca Giro

    Ti prego, Beppe, entra in politica!… ma non cambiare poi

    TI PREGO, BEPPE, ENTRA IN POLITICA!… MA NON CAMBIARE POI!!

    TI PREGO, BEPPE, ENTRA IN POLITICA!… MA NON CAMBIARE POI!!

    Luca

    PS. Scusa se ti do del tu

  206. bruno profugo

    x Davide Mari.
    se dici che c’erano tre milioni di persone collegate , a questo punto è tutto risolto! Se non sbaglio c’è ,nella costituzione un articolo che recita : se un milione di cittadini non paga una determinata tassa , automaticamente (vorrei proprio vedere) la tassa è da considerarsi annullata . Controllate!

  207. Domenico Scuderi

    Quello che è assurdo è che si dia per scontata la malafede di chi acquista CD vergine.

    Io consumo una discreta quantità di CD per documenti personali (foto, relazioni…), è pazzesco che per fare un backup della mia roba io debba versare del denaro alla SIAE.

  208. eredio sbalbi

    VI PREGO,DITEMI CHE NON PAGHIAMO UNA TASSA GONFIATA DA UN’ALTRA!!!Pensavo al meccanismo aritmetico con il quale si giunge al prezzo “al pubblico” di cd e dvd (vergini, per inciso):al costo iniziale di fabbrica si aggiungono gli AGGI vari di rappresentanti nei diversi momenti della distribuzione,il trasporto ed ricarichi vari di negozianti/supermercati/centri commerciali….tutti leciti per carità!poi vengono aggiunti i vari balzelli in questione e poi SORPRESA vogliamo contribure con la percentuale IVA sul totale!?VI prego…argh ditemi che l’iva NON viene calcolata sulle tasse delle quali se ne sta discutendo…DITEMI CHE HO SBAGLIATO I CONTI!!!!.

    glesga60

  209. Fabio Pani

    Fa funzionare il web da quando esiste ed è patrimonio dell’umanità: è il Software Libero, è tutelato dal diritto del copyright ed è liberamente copiabile. Ma quando devo bruciare un CD per riempirlo di Software Libero, sto regalando qualche centesimo a Laura Pausini – e ciò è insopportabile. Da sempre la SIAE e – peggio ancora – la RIAA e altre cosche similari stravolgono il senso della proprietà d’Autore, per sbilanciare in modo sproporzionato il diritto del consumatore e rastrellare una quantità esorbitante di soldi. Non solo a discapito di chi usufruisce delle Opere, ma anche della maggior parte degli Artisti.

  210. Stefano "akiro" Meraviglia

    cd e dvd son troppo cari, fino a quando gli stipendi (dei ceti più bassi) non si adegueranno all’andamento dei prezzi c’è ben poco da fare.

    Ma tanto non succederà mai e si andrà a perdere la passione per la musica, rimarranno solo quelle 4 cagate che passano 24h su 24 in tv, 4 cantanti e 2 gruppi…
    peccato che la musica è altra.

  211. franco baldisserri

    I prezzi dei cd musicali hanno un ricarico enorme, il costo di produzione (incluso il guadagno dell’artista) è molto meno di 1 euro, ma ugualmente si arriva a 20 euro. A questi prezzi per principio NON compro un cd. Non ci vogliono schiere di pseudo esperti di marketing per capirlo che fanno spendere tantissimo in pubblicità, basta solo un po’ di buon senso. Guadagnate meno sul singolo cd e vedrete che cd musicali, film, libri scolastici faranno guadagnare di più sul totale. Noi utenti ambiti clienti più che “pirati” dovremmo essere considerati “corsari”…

  212. Mario Esposito

    25 euro per uno che ti fa ragionare e divertire sono niente per chi invece ti indebita il futuro con la scusa del PIL. Allunga il braccino, eh su!

  213. Riccardo Zamperlin

    SIAE ovvero Società Italiana Autori editori. Giusto no? Ma vorrei sapere: questi tutelano i diritti degli autori ed editori ITALIANI no?
    E allora perchè pago la SIAE anche per gli autori ed editori stranieri?
    Sbaglio tanto?
    Riki ignorante probabilmente

  214. Elio Pratesi

    Io credo che il mercato dei Cd vergini e affini sia crollato non per la tassa siae, ma perche’ da un anno a questa parte il costo degli HD e’ crollato e sono venuti fuori gli Ipod e tanti altri cloni e aggeggini (chiavi usb etc,) dove infilare tutta la musica e i Dvd (anzi, i Dvix, gli mp3 del video) e quando ti sei stufato, cancellarla, mentre i CD alla fine della fiera tengono solo posto.

    Non ci credo al fatto che le aziende facciano i Backu su CD, lavoro nel campo informatico e tenere Backup su Cd e Dvd e’ oltremodo scomodo e costoso in termini di tempo, esistono parecchi altri sistemi molto piu’ seri per fare cio’.

    Comunque sia il supporto e’ destinato a scomparire, e in tempo brevissimo.

    Un Ipod di ultima generazione ( o similari) puo’ contenere decine di migliaia di brani o decine di migliaia di foto oppure decine di film, e lo puoi attaccare alla tv o allo stereo o ascoltare in cuffia…

    Chi te lo fa fare a masterizzarti la roba?

    Tempo sprecato, soldi sprecati etc.

    A quasto punto 8 euro di tassa su 300 euro di costo non mi sembrano il motivo per una rivoluzione….

  215. roby cadeddu

    a memoria..
    APPLE italia mi pare abbia denunciato la siae xchè ha tassato i supporti come hd e l’ipod..l’ipod ha 8euro di tassa siae…che poi ..chi è del mestiere sà bene a chi vanno i diritti d’autore..loro han la loro speciale classifica….

  216. Federico Orlandini

    Vorrei anche ricordare una cosa.
    La tassa sulla “copia presunta” è stata introdotta tempo fa, indicando la pirateria come un male non curabile.
    Vi ricordo però che ultimamente molti cd audio sono protetti dalla copia mediante varie tecniche. Ci sono stati casi in cui questi famigerati cd protetti non potevano essere letti dai comuni lettori cd audio proprio a causa delle varie tecniche di protezione.
    Una volta introdotta la tassa ci si aspettava che queste protezioni venissero vietate, in modo da salvaguardare (almeno) il diritto dell’acquirente di farsi una copia di sicurezza dell’opera.
    Ora vi chiedo, secondo voi queste protezioni sono state tolte? Ovviamente no…….becchi e bastonati (come si dice dalle mie parti)

  217. Marco Simoncini

    Esiste il mercato online fortunatamente, compriamoli in Germania dove sono facilmente reperibili a un prezzo inferiore di 5 volte il prezzo italiano.
    Purtroppo, incitiremo il serpente a mordersi la coda.

  218. Max Bini

    Le vendite nei negozi italiani sono crollate e gli italiani hanno imparato a comprare all’estero da aziende come Nierle (www.nierle.fr) che spediscono i DVD a casa a prezzi imbattibili e pregano ogni giorno che il cielo ci conservi dei ministri tanto “furbi”

  219. Anna D'Arco

    STORIA e FUNZIONI della SIAE su

    http://WWW.artheatre.it

    e vi informerete del tutto su questa secolare istituzione.
    La musica…è un bene di tutti!

  220. Denis Staccoli

    Un processo alle intenzioni, per dirla in due parole…

  221. Massimo Pepe

    Vabbè, cosa volete che siano 25€ per un biglietto dello spettacolo di Grillo? Non ci mangi neppure una pizza !!!!!

  222. robbin von gole

    visto che siamo in tema, sul sito dell’ internazionale ho appena notato una ninna nanna
    forzista cantata da beppe, ecco il link per ascoltarla

    http://www.internazionale.it/pagine/barattolo/ninnanannablues.mp3

  223. Paolo Candela

    legittimo sospetto no?!?!?!? 🙂
    grande beppe!!!

  224. Mario Del Franco

    eh già… la percentuale di imposizone fiscale sui dischi è semplicemente spaventosa (se nn sbaglio 20%, l’equilvalente di un bene di lusso), un disco originale è arrivato a costare sui 20 euro, le case discografiche non fanno che continuare a far circolare vera e propria immondizia su supporto ottico, dischi composti di canzoni tra le quali giusto una o due sono decenti e il resto è da buttare, l’intera industria discografica non tiene assolutamente NESSUN CONTO della qualità del prodotto, operando esclusivamente in base alla logica del profitto… e sarebbe un CRIMINALE chi scarica dal web perchè non accetta che la musica, in quanto forma d’arte, non venga trattata come merce, e si oppone allo sfruttamento sistematico da parte della SIAE e delle case discografiche…
    a questo punto io sono fiero di essere un criminale!

  225. giorgio speciale

    A tale riguardo c’è un articolo interessante sul sito di Indymedia http://www.italy.indymedia.org.
    C’è anche un link ad una petizione da inviare alla comunità europea contro la legge Urbani.
    Per quanto riguarda la mia opinione dico solamente che è asusrdo che un cd costi in proporzione più dei vecchi dischi invinile nonostante il supporto vergine ed i metodi di “incisione” costino di meno.
    Questo perchè i grandi distribuitori di musica e film vogliono ancora più miliardi di quelli che hanno.
    Qual’è la soluzione?
    Scaricarsi tutto da internet, cercando di non farsi beccare o scambiare tramite posta con altri appasionati dei generi che si preferisce.
    Per fortuna che c’è internet!!!
    Giorgio

  226. Marco Pennacchio

    E come alle solite l’importante è raccogliere soldi. Tutto questo si associa alla pressione fiscale che come dice qualcuno è calata, ma se comprendiamo le imposte indirette pare lampante essere aumentata. In relazione alla preziosa testimonianza di Marco Padovani, per quanto riguarda i conflitti d’interessi mi sarei sorpreso se non ci fosse stato qualcuno che si faceva i comodi propri. Sarebbe necessaria una normativa che regolamentasse le nomine, rendendole accessibili ad esempio a persone che non hanno la possibilità di avvantaggiarsene a scopo personale e che non hanno lavorato o collaborato negli ultimi 10 anni con aziende che ne possono trarre profitto (… un bel comma di questa normativa dovrebbe occuparsi anche delle parentele….). Capisco che è assai improbabile come proposta, ma è una necessità doverosa pensando ad esempio a quei deputati che sono avvocati e difendono mafiosi e imputati vari nei processi che vedono lo stato come controparte!!!! ….per quanto riguarda tassazioni varie, ricordiamo le tasse sulle tasse, le accise che dovevano decadere già 20 o 30 anni fa, ma ancora ci sono…….. insomma quando la mucca non ha più latte vanno tentano di mungere il toro!!!!!

  227. Giovanni Campagnoli

    Gli italiani non hanno smesso secondo me di comprare cd e dvd, hanno semplicemente smesso di comprarli in italia, è infatti possibile che in Germania/Danimarca i dvd vengano venduti a 33 Cents mentre in italia a 1.40 ?
    La soluzione che ho visto più usata è fare piccoli gruppi di acquisto e acquistare grandi quantitativi dall’estero, ma questo non farà molto bene all’economia italiana !!!

  228. Mario Tardelli

    XLorenzo.Purtroppo è una cosa vera, infatti molti ormai comprano all’estero…

  229. Lorenzo Ciaravola

    Ma dai è uno scherzo questa tassa a prescinedere? Scusa Beppe ma non riesco a capire se è una tua battuta o se sta cosa è vera sul serio….no dai è impossibile,sarebbe da non crederci…no dai,non ci credo….

  230. lupimaurizio@tiscali.it

    Un indiano va all’ufficio del comune e dice all’impiegato:
    – Buongiorno. Io mi chiamo “Grande cavallo di ferro che sbuffa e corre su
    lunga strada ferrata distesa su immensa prateria”, e sono qui perchè vorrei
    cambiare nome!
    – Bene, e come vorrebbe chiamarsi?
    – “Treno”!

    mettilo tra i freferiti. ciao Tox

  231. paolo zambernardi

    evviva l’europa! come già scritto da molti, in germania, lussemburgo, inghilterra si trovano gli stessi supporti (e migliori, nda) a un prezzo inferiore alla metà!!! secondo mè c’è qualcosa di strano dietro alla SIAE; certo… che avendo messo nome e cognome in testa al messaggio non mi permetto di offendere nessuno, nè di fare strane supposizioni… Diamine! ma mi piange il cuore fare i backup della posta spendendo 50centesimi ogni volta!!! La storia del presunto illecito è una balla, una scusa: qua si vogliono incassare soldi finchè si può, ovvero finche l’europa non si accorgerà in quale situazione siamo. Ma perchè non abbassano i prezzi? chi me lo fa fare di masterizzare i CD musicali? semplice: un CD originale contiene in media 13 canzoni, e in media solo il 40% è di mio gusto; inoltre gli originali costano troppo. Se costassero meno (molto meno) li comprerei, anche perchè così avrei la sicurezza che il supporto è migliore (durata, resistenza nel tempo). Poi che bastardata: considerate che il target dei cd musicali sono ragazzini, che non hanno un gran budget a disposizione. SIAE giudizio negativo: magna finchè puoi, sulle nostre spalle ovviamente…

  232. Marco Padovani

    Un’aggiunta di carattere generale:
    Non si rilancia il “Made in Italy” tassando il prodotto italiano più di quanto non lo sia all’estero.
    Giustifico chi sceglie di acquistare all’estero per risparmiare.

    Cari politici, sono queste le tassazioni da regolamentare!
    Altro che dazi doganali..

  233. gabriele bartolucci

    ultimamente ho notato un ritornare indietro,già la verbatim e la tdk hanno riportato sui livelli pre siae-urbani il prezzo dei materilai vergini.
    Il fatto è che questi pezzenti collusi con le multinazionali fino la collo vogliono avere introiti dalla vendità del prodotto a livello distributivo classico ed anche a livello della copia personale non autorizzata(altresìpirata.
    comunque vadano affanculo visto che l’utente finale deve solo e sempre pensare alle proprie esigenze di consumtore attento e critico.
    se vogliono continuare ha vivere nella preistoria
    cazzi loro.
    come dice il buon vecchio geert lovink creare il manufatto culturale è un costo ma crearne copie non è ha alcuno.

  234. giuseppe calisti

    Scommetto mille euro (che non ho!) che i marescialli beccati a scaricare mp3, film, o altro non verranno trattati come un qualsiasi altro “sfortunato” compagno di download! Dite di no…e’ vero sono proprio maligno a dubitare delle istituzioni!

    Salut!

  235. Marco Padovani

    Sono un musicista (a livello amatoriale).
    Ho due gruppi con cui mi diverto a suonare in privato e in pubblico. Per cui la materia mi compete.

    La SIAE, che si profila tutelatrice del diritto d’autore, è in realtà governata da meccanismi totalmente estranei agli autori stessi.

    Esempio: Le discoteche corrispondono alla SIAE circa il 5% sull’incasso dei biglietti, più una quota fissa corrispondente alle consumazioni. Questi soldi non vengono ripartiti tra gli autori delle musiche trasmesse, come sarebbe auspicabile. Bensì, un 50% viene destinato a un campione di autori costruito sulle classifiche dei dischi più venduti.
    Cioè: IL DJ SUONA UN PEZZO DI UN AUTORE X, MAGARI SCONOSCIUTO, E I SOLDI SE LI BECCA CLAUDIO BAGLIONI!

    Nella mia città (Faenza) c’è una delle maggiori case discografiche che si occupano di musica da ballo liscio. La titolare Anna Galletti ha fatto parte della commissione musica della SIAE e (ma guarda un po’) ha introdotto il liscio nel suddetto campione statistico.
    Risultato: La sua casa discografica si gode i soldi di migliaia di discoteche italiane che programmano di norma musica dance.
    Analogo è il discorso sulle emittenti radiofoniche.

    La SIAE, inoltre, incassa su spettacoli dal vivo, anche se gratuiti, e PURE SU SPETTACOLI DI BENEFICIENZA (l’ente “tutelatrice” corrisponde la percentuale agli autori, che poi decidono se devolverla in beneficienza), incassa sui concerti in chiesa, sulle feste di matrimonio, sugli altoparlanti dei bar, sugli inni delle squadre calcistiche prima della partita allo stadio, sui musicisti di strada, sulle suonerie del cellulare (i cui autori non vedono un soldo che sia uno), sulle sigle dei telegiornali e sulle musiche di sottofondo del segnale orario.

    Elio e le Storie Tese non hanno potuto pubblicare, nel loro ultimo album “Cicciput”, la canzone “Al Mercato Di Bonn” (scaricatela!), poiché conteneva una rivisitazione umoristica di “Tanti Auguri A Te”. Gli eredi delle due presunte autrici hanno diritto al veto sulla pubblicazione.
    Il diritto d’autore è ereditario. Ha validità 70 anni dalla morte dell’autore stesso.
    I figli di Cesare Andrea Bixio campano di rendita sui diritti di “Parlami D’Amore Mariù”.

    LA SIAE SI PRESTA AL GIOCO DELLE GRANDI MULTINAZIONALI DISCOGRAFICHE, CASTRANDO DI FATTO I MUSICISTI EMERGENTI!
    LA SIAE TI TASSA SENZA CHE TU LO SAPPIA, E SENZA IL MINIMO RIGUARDO VERSO L’AUTORE!

    Non è difficile intuire il futuro della musica.
    Personalmente, dopo anni di onestà, ho deciso di acquistare solo cd di musica underground, meglio se di etichette indipendenti.
    E scarico SENZA VERGOGNA album di rinomati autori peraltro facilmente reperibili in rete.
    Non ho remore, non mi sento un criminale.

    LA MUSICA NON È MERCE DI SCAMBIO.

    E se il discorso musicale credete che non vi riguardi:
    Avete per caso una maglietta, o una spilletta, o una bandana, o una forchetta con la celebre immagine di Che Guevara?
    Sappiate che anche su di essa grava il diritto d’autore..

  236. Alessandro Marci

    Penso che chiunque abbia un pò di dimestichezza col pc acquisti i supporti all’estero a prezzi notevolmente inferiori.Se tutti coloro che gravitano attorno al mondo dei media, capissero che solo abbassando i prezzi si può combattere la pirateria ,(forse )non forzerebbero leggi così stupide, ma la cosa grave è che ora esiste un grave precedente,infatti si presume che, chi compra un auto compirà delle infrazioni…quindi perchè non fargli pagare delle multe preventive? La stessa cosa vale per qualsiasi azione abbiamo la possibilità di compiere.

  237. robbin von gole

    in riferimento all’ articolo di La Repubblica:
    ma varda ti dove siamo arrivati, una caserma di ciberfinanzieri che si scarica i filmetti osè dalla rete fingendo di risolver alcunchè, e chi li paga a sti qua? possibile che non hanno niente di meglio da farli fare.

    ma dico non si sono resi conto che il prodotto che cercano di rinfilarci è superato? mi ricodano quelli che vogliono proibire l’ e-mail per guadagnarci sui francobolli…

    quanto ai vari music farmer, rockstar e sanremolini che facciano come Grillo e vadano in giro a suonare se ne sono capaci, così se la gente è disposta a pagrli per vedrli scopriranno anche se valgono qualcosa o no

    tanto per fare un esempio i “brian jonestown massacre” hanno messo online su MP3 la loro intera discografia da scaricarsi gratis sul loro sito http://www.brianjonestownmassacre.com questi si che sono musicisti, suonano dal vivo e non in playback in paytv

    tanto per mettere in chiaro quello che ho scritto del post di prima, nel caso ci fosse qualche ciberfinanziere a spiare, puo dedicarsi ad altro quanto riguarda me, perche i cd che masterizzo li regalo e sopra ci sono le canzonette scritte e suonate dai già precedentemente citati ” The Delicious Deadly Octopus ” http://deliziosen.guitarsgalore.net protetti solo dai diritti del più folle

  238. Andrea Barghi

    Per MAurizio BAssetti… ma che discorsi fai? per 25 euro non vai a vedere Beppe Grillo? Ma stai scherzando? Ne vale molti di Più…

  239. Sebastiano Valvo

    Caro Beppe.

    Ieri ho visto il tuo spettacolo e come sempre mi hai fatto tornare a casa con una maggiore consapevolezza delle cose.
    Per quanto riguarda Urbani e la SIAE, ma non si puo’ fare una tassa per l’incompetenza certificata? Un affettuoso saluto…SEI UN GRANDE!

    Sebastiano

  240. Alessandro Ferrero

    Bisogna farsi furbi, comprare all`estero, come state dicendo in molti.
    Su ebay (www.ebay.it)i cd e dvd vergini comprati in Inghilterra partono da 1 centesimo l`uno, Urbani farebbe meglio a mettere una tassa sulle canzoni del Berlusca

  241. Davide Mari

    La morte del mercato italiano per questo tipo di supporti.Solo nelle fiere amatoriali (Radiant) si riesce ad avere ancora prezzi giusti su CD e DVD…ovviamente non aspettiamoci grandi marche!

  242. Susanna Melis

    DAL SITO http://WWW.LAREPUBBLICA.IT

    Copyright, arriva
    la prima retata online
    Scaricare musica e film è un reato. Avvisi e denunce a raffica
    di LUCA FAZZO e MARCO MENSURATI

    MILANO – Settantacinque persone indagate per violazione del diritto d’autore e
    ricettazione, e un esercito di tremila utenti del web che in questi giorni vengono
    identificati e denunciati per gli stessi motivi. Ma l’inchiesta della Guardia di
    finanza di Milano sui pirati della rete di cui Repubblica è venuta a conoscenza è
    senza precedenti anche per la svolta radicale che segna nell’approccio giudiziario
    alla circolazione via Internet di musica, video, software. Unendo tecniche s
    ofisticate di indagine informatica alle modifiche legislative entrate in vigore
    il mese scorso, si è arrivati a colpire non solo i siti che diffondono materiale
    coperto da copyright, ma anche lo scambio diretto tra utenti della rete,
    il peer-to-peer che costituisce –
    dopo l’offensiva americana contro Napster e i suoi successori – il principale
    canale di circolazione del “sapere elettronico”.

    Il primo spunto è venuto dagli annunci di compravendita su alcuni newsgroup di
    appassionati. Da qui, coordinati dal pubblico ministero Gianluca Braghò,
    i “baschi verdi” della Finanza sono partiti all’assalto degli account di
    posta elettronica e dei server che distribuiscono materiale tutelato
    dall’articolo 171 della legge sul diritto d’autore che vieta lo scambio di
    opere, anche se questo avviene senza fini di lucro. A commettere reato, recita
    la legge entrata in vigore il 29 aprile 2003, non è solo chi “pone in commercio,
    vende, noleggia” ma anche chi “cede a qualsiasi titolo” materiale protetto: anche
    se è gratis, anche se è il freeshare che da sempre imperversa sulla rete.
    È stata un’indagine tecnicamente ostica, costretta a inseguire quasi sempre
    “Ip dinamici”, indirizzi il cui destinatario reale cambia domicilio elettronico
    ogni cinque minuti, e account solo apparentemente italiani, dietro i quali si
    celano inafferrabili siti moldavi, lituani e di altri paesi dell’Europa orientale.

    Ma da un ufficio affollato di terminali in una caserma periferica della Finanza,
    una squadra di marescialli diventati segugi informatici è riuscita ugualmente a
    ricostruire passo dopo passo le tracce dei pirati del web. Con decreti concessi
    dal giudice per le indagini preliminari, per la prima volta sono stati intercettati
    in modo massiccio anche i messaggi di posta elettronica – spesso criptati –
    che fornitori e clienti si scambiavano: i gestori dei server sono stati costretti
    dalla Guardia di finanza ad inaugurare dei “lock”, delle caselle-ombra di posta
    elettronica cui arrivavano in copia tutti i messaggi destinati agli indagati.

    Una volta entrati nel cuore delle “pagine archivio”, quelle con l’elenco dei
    prodotti accessibili (musica in formato Mp3, film di prima visione, software
    di ogni genere e l’immancabile porno), i finanzieri hanno quindi potuto stilare
    un elenco degli utenti finali. E seguire, sempre attraverso le intercettazioni
    informatiche, le tracce che avevano lasciato. Un lavoro minuzioso che ha portato
    all’individuazione di tremila persone, downloader che negli ultimi mesi avevano
    scaricato tutto il possibile. “Questi soggetti non sono hacker, né pirati –
    spiega il comandante della Squadra pronto impiego delle Fiamme Gialle,
    Mario Leone Piccinni – sono gente comune. Professionisti, studenti, impiegati.
    I casalinghi, li chiamiamo noi”. Al momento molti dei tremila sono ancora ignoti.
    Gli investigatori sono riusciti a identificarne circa duecento.

    Ma è significativo che tra questi ci siano anche due marescialli dei carabinieri,
    un messo comunale e un ricercatore universitario.
    Mano a mano che vengono identificati, i “casalinghi” – che si connettono alla
    rete da tutta Italia – vengono denunciati alla procura di competenza che valuterà
    se procedere anche per il reato di ricettazione, cioè per detenzione di materiale
    di provenienza illecita, oltre che per quello della violazione del diritto d’autore.
    L’inchiesta che ha già assunto dimensioni cospicue rischia però ora di
    raggiungere numeri difficili da gestire. Perché buona parte del materiale
    trovato nei siti che sono stati messi sotto sequestro negli ultimi giorni
    proveniva da canali frequentati in modo massiccio. “Ci siamo accorti –
    spiegano gli inquirenti – che quasi tutti gli archivi si nutrivano da
    siti molto diffusi, come Kazaa, Gnutella, Winmx, Morpheus”, luoghi della rete
    che gli investigatori definiscono “sostanzialmente incontrollabili”.
    “Due giorni fa – dice uno dei cibermarescialli – intorno alle nove di sera
    erano collegati alla rete di Kazaa più tre milioni di utenti”: un oceano di
    contatti in cui la caccia ai pirati si annuncia un’impresa titanica.

    (30 maggio 2003)

    ma dove siamo arrivati….

  243. Vittorio Maderna

    la siae si giustifica dicendo che si tratta di una legge europea che prevede un compenso per gli artisti che non percepiscono i soldi in diritti d’autore a causa della pirateria.

    peccato che la legge europea non dica di andare a chiedere questi soldi ai cittadini.

    infatti nel resto d’uuropa non è così.
    io i miei cd e dvd vergini li prendo in Germania a 500 alla volta aggiungo
    10 € di spese di spedizione poi divido con amici e colleghi.

    in Germania prendo anche le schede di memoria della mia macchina fotografica digitale
    si perché anche quelle sono tassate dalla siae

  244. Angelo Ferrante

    Per alcune cose vale la legge del mercato, credo che se agli spettacoli di Beppe andassero meno persone i prezzi sarebbero più bassi.
    (Un biglietto per gli U2 80€, per Mino Reitano 10€ max credo, con tutto il rispetto per Reitano)

  245. robbin von gole

    questa è forte. ecco perche i CD vergini qui costano il doppio. io meli faccio venire dalla germania, 15euri/100pezzi mi pare l’ ultima volta, da http://www.amazon.de adesso però mi sembra che altrove costino meno, cosi faccio girare un pò di cd degli etilici
    :

    the delicious deadly octopus

    http://www.myspace.com/thedeliciousdeadlyoctopus

  246. Maurizio Bassetti

    Continuano a trattarci veramente come merde , la cosa che mi consola è che a loro volta ne sono coinvolti con i ripettivi parenti.

    Anche tu però Beppe …. 25 euro a biglietto …. …. io mica ti vengo a vedere sai !!

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