Sul clima non c’è più un minuto da perdere

Il video messaggio di Luigi Di Maio per la World Energy Week oggi a Milano

Buongiorno a tutti. Prima di tutto mi scuso per non poter essere presente fisicamente a Milano insieme a voi, ma in questi giorni come sapete il governo è impegnato per la rifinitura della Legge di Bilancio e per questo sono stato trattenuto a Roma. Ma ci tenevo a inviarvi un messaggio che affido a questo video.

La World Energy Week è un momento molto importante in cui i policy makers, gli esperti e tutti gli operatori del settore possono confrontarsi sulle sfide e le opportunità in campo. Specialmente in questo momento, infatti, in cui gli impegni presi a Parigi nell’ambito della COP21 sembrano difficili da centrare, è fondamentale rafforzare l’impegno alla cooperazione per mettere a fattor comune esperienze, idee, buone pratiche ad oggi esistenti per la transizione energetica. Sul clima infatti non c’è più un minuto da perdere. L’agenzia delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico, considerata la voce scientificamente più autorevole in tema di cambiamento climatico, in un report speciale appena pubblicato ha affermato: “Il cambiamento climatico sta già influenzando la vita delle persone, gli ecosistemi e i mezzi di sussistenza in tutto il mondo”. Il direttore dell’Agenzia Hoesung Lee ha detto che “Limitare il riscaldamento a un grado e mezzo non è impossibile, ma richiede sforzi senza precedenti, da portare avanti in tutti gli aspetti della società”. Le azioni da mettere in campo sono titaniche e sono da coordinare a livello globale, ma intanto l’Italia ha deciso di puntare seriamente su un futuro energetico completamente sostenibile. Questa sfida riguarda sicuramente il nostro futuro, ma ormai è il nostro presente. Una cosa molto importante che presto introdurremo è l’IRES verde, ossia le imprese che inquinano meno pagano meno tasse. Una piccola rivoluzione.

Abbiamo deciso nel frattempo di lavorare fin da subito sull’incremento dell’efficienza energetica e sul consumo razionale dell’energia, sulla promozione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, e sull’aumento della penetrazione del vettore elettrico per soddisfare i consumi finali anche nei trasporti e nel settore termico. Al centro del dibattito energetico attuale e della nostra visione energetica troviamo tre fattori che guideranno il cambiamento: la decarbonizzazione, la digitalizzazione e la decentralizzaione.

Il ruolo del Governo dovrà essere quello di creare un quadro normativo e regolatorio stabile nonché potenziare i fattori abilitanti e le condizioni ottimali per stimolare gli investimenti privati ed il mercato nella direzione desiderata.
Il nostro programma di decarbonizzazione del settore energetico prevede l’uscita totale dal carbone per la produzione elettrica. Parallelamente stiamo finalizzando il decreto di incentivazione delle fonti rinnovabili che metterà a disposizione risorse complessive per più di 250 milioni di euro per il triennio 2019-2021, necessari per dare continuità al settore e traghettarlo verso le nuove misure di promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili, in accordo agli obiettivi europei al 2030 in corso di definizione.
Sul fronte dell’efficienza energetica lo sforzo maggiore lo faremo per il miglioramento dell’efficienza degli edifici con un’attenzione particolare all’edilizia residenziale pubblica. Già nella prossima legge di bilancio è previsto un importante potenziamento del programma di riqualificazione degli edifici della pubblica amministrazione centrale ed è massimo l’impegno del Governo a rendere operativo il Fondo nazionale per l’efficienza energetica, che ha già scontato molti ritardi. Stiamo lavorando anche per inserire, sempre nella legge di bilancio a cui come vi dicevo stiamo lavorando in questi giorni, la riconferma delle detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica effettuati da privati (i cosiddetti ecobonus), con una possibile estensione nel tempo del beneficio così da dare maggior certezza al settore.

Vogliamo promuovere la digitalizzazione e l’innovazione nel settore energetico, pur nella consapevolezza che queste porteranno a nuove sfide, ad esempio nell’ambito della sicurezza energetica. Stiamo pensando di implementare distretti energetici intelligenti, con particolare riferimento ai siti a valenza strategica, nei quali venga massimizzato il ricorso all’auto-consumo e ove la gestione dei flussi energetici avvenga in tempo reale, con riguardo al binomio cyber security – energy security.

La Blockchain può giocare un ruolo importante nella distribuzione dell’energia abilitando nuovi modelli nei quali i consumatori diventano produttori scambiando energia in una logica decentralizzata in maniera efficiente, sicura e trasparente. A livello globale si stanno sviluppando già diversi esempi sull’applicazione della Blockchain nel mercato energetico. Un report di PWC presentato negli scorsi giorni proprio in questa sede ha evidenziato che i principali ostacoli verso un’applicazione diffusa della blockchain nel settore energetico restano principalmente lo scetticismo dei consumatori, la mancanza di un quadro normativo abilitante e un chiaro modello di business.

Con l’intento di favorire il dibattito pubblico attorno alla Blockchain e quindi accrescere la conoscenza per i consumatori e preparare le sfide regolatorie che ci aspettano su questo tema, dal Ministero dello Sviluppo Economico abbiamo una call for experts per la redazione di una strategia nazionale sulla blockchain e, in generale, sulle tecnologie basate su registri distribuiti. Cerchiamo 30 esperti che assistano il ministero nella redazione di una strategia che avrà l’obiettivo di fare dell’Italia uno degli hub mondiali sulla tecnologia Blockchain. Sul piano regolamentare in uno dei collegati alla legge di stabilità introdurremo una prima definizione giuridica di Blockchain in modo da far entrare questa tecnologia nel nostro tessuto normativo in chiave abilitante. L’Italia dobbiamo recuperare un ritardo importante sulle tecnologie emergenti e noi ci stiamo impegnando per mettere in campo le migliori menti e le esperienze più virtuose che anche nel nostro Paese si stanno sviluppando su questo tema.

Tutti questi progetti che vi ho raccontato saranno inseriti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima in fase di definizione che sarà presentato alla Commissione UE entro il 2019 e nella legge di stabilità in discussione. Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro un buon proseguimento dei lavori.