La delibera del MoVimento 5 Stelle che taglia i vitalizi è un atto di giustizia: parola di Mario Giordano



di Mario Giordano, giornalista

Negli ultimi 20-25 anni le pensioni degli italiani sono state massacrate in varie forme: dalla riforma Amato alla riforma Fornero, in tutti i modi. Invece, si è tenuto il privilegio dei vitalizi e si è detto che quello è un diritto acquisito.

Ma quello non è un diritto acquisito di chi ha lavorato 41 anni, quello non è un diritto acquisito, ma è il diritto – di chi ha fatto una settimana, UNA SETTIMANA in Parlamento – di continuare a prendere 2.000 euro al mese non avendo versato contributi per tutto quello che richiede.

Voi capite che questa è una ferita nel corpo stesso della democrazia e che ha un valore economico rilevante. Solo i vitalizi dei parlamentari valgono oltre 200 milioni di euro ed è una cifra che anno dopo anno cresce, poi bisogna aggiungere i vitalizi dei consiglieri regionali, quindi non è come qualcuno dice “insignificante”. Tutto ciò ha un valore economico rilevante, ma ha anche un valore simbolico molto più grande, perché se si vuole ristabilire un rapporto fra i cittadini e le istituzioni, fra i cittadini e i loro rappresentanti, non si può non partire dall’eliminazione di questo privilegio che simboleggia una classe politica che ha pensato a difendere i propri privilegi anziché i cittadini.

Come faccio io a fidarmi delle persone che vengono elette se queste, una volta elette, non pensano a difendere le pensioni dei cittadini, ma pensano a difendere i loro privilegi?
Ecco perché diventa fondamentale partire da qua!

2.600 sono tutti gli ex parlamentari, più tutti i consiglieri regionali, che adesso chiaramente stanno facendo la battaglia. È giusto, ovviamente. È legittimo che ognuno faccia la sua battaglia per l’amor del cielo, ognuno ha le sue idee, ma quello che trovo indegno e inaccettabile in queste ore, su tutti coloro che mettono in mezzo la difesa dei pensionati, coloro che dicono non si possono toccare i vitalizi perché altrimenti si vanno a toccare poi i pensionati.

C’è un fine: toccare i vitalizi per arrivare ai pensionati. Ah ciccibelli i pensionati son 20 anni che li massacrate in ogni modo!
L’unica cosa che non si è mai toccata sono i vitalizi. Adesso che per la prima volta si va ad intervenire sullo stock di vitalizi passati, perché qualcosa coi vitalizi del futuro è stato fatto: i parlamentari attuali non hanno quei privilegi anche se anche lì qualcosa bisognerebbe fare.

Adesso finalmente si interviene sullo stock massiccio dei vitalizi, stock che non è un problema del passato è un problema del presente, perché quei soldi che alla fine del mese vanno, e sempre aumentando, a pagare i vitalizi non vanno per i disabili, non vanno per le persone che hanno bisogno, non vanno per i poveri.
Ecco che per la prima volta si interviene su quelle somme e si dice: “No, ci sono degli altri italiani che hanno più diritto di queste persone” e la cultura è: “Non si possono toccare, perché noi vogliamo difendere i pensionati!”.

Non prendeteci per i fondelli! Non cercate di difendere un privilegio mettendo in mezzo le persone che hanno bisogno. Questi provvedimenti servono ad aiutarli. Blocco dei vitalizi e il taglio dei vitalizi, servono ad aiutare le persone che hanno bisogno, soprattutto se sono estese anche alle regioni!
Faccio un esempio: la Sicilia spende 18 milioni di euro al mese per i vitalizi, con una cifra che va sempre crescendo. Ecco se la Regione Sicilia tagliasse un po’ di quei vitalizi, forse avrebbe i soldi per aiutare i disabili no?
La delibera del MoVimento 5 Stelle va esattamente nella direzione che ci siam detti fino adesso, cioè ricalcola quelli che sono i vitalizi del passato in base ai contributi versati. Quindi è un atto di giustizia!
Io non sono un tecnico, non sono un giurista e non sono nulla. Sono un giornalista che si è occupato di questa materia e che ha la sensibilità della gente che su questa materia è molto sensibile.

Perché vedete, quando si dice che non ci sono i soldi per i disabili, non ci sono i soldi per i poveri e poi ci sono vitalizi da pagare a un ex parlamentare come Giuseppe Gambale, tanto per fare un nome, che ha 54 anni e prende il vitalizio da quando ne aveva 42. Oltre 8.000€ al mese, OLTRE 8.000€ al mese! E si dice: “Quello è un diritto acquisito” e poi non ci sono i soldi per i disabili. Voi capite che è una cosa inaccettabile. Una cosa che ha un valore economico: 40 milioni. E stiamo parlando solo di Montecitorio, poi ci sarebbe il Senato.
Senato sveglia!! Intervenire al Senato! Poi ci sono le regioni di cui abbiamo parlato. Le regioni che continuano a crescere: la Sicilia, la Puglia e tutte le regioni.
Quindi stiamo parlando anche di cifre economiche rilevanti, non irrilevanti!

Ma accanto a queste cifre, come dicevo prima, c’è un valore simbolico fondamentale. Se si vuole ristabilire un rapporto di fiducia fra cittadini e la politica, non si può non partire da delibere come questa. Da un cambiamento così sui vitalizi, che è un momento, e lo ripeto, per ristabilire la fiducia dei cittadini sul fatto che ci sia, fra le persone elette, qualcuno che non pensa a difendere il proprio privilegio, ma pensa a difendere gli interessi dei cittadini.
I soldi che vadano per i diritti dei cittadini non per i privilegi degli eletti.