Poveri sempre più poveri. Ricchi sempre più ricchi: questa è l’Italia secondo Eurostat

di Laura Agea, EFDD – M5S Europa

La classe media si sta estinguendo, i ricchi sono sempre più ricchi. I poveri sono sempre più poveri. È con questa fotografia impietosa firmata Eurostat – pubblicata in questi giorni sui dati relativi al 2016 – che l’Italia si ritrova a fare i conti: un presente ingombrante e pericoloso. La forbice che separa i ricchi dai poveri si è andata progressivamente allargando negli anni, segno tangibile di politiche economiche e del welfare assolutamente inadatte. Ad aggravare la situazione risulta il cosiddetto decimo della popolazione più in difficoltà, che poteva contare su appena l’1,8% dei redditi. Quasi il 25% del reddito complessivo era invece percepito dalla fascia più alta. Ricordiamo che stiamo parlando di dati del 2016 e che oggi, con tutta probabilità, la situazione sarebbe ancora peggiore.

L’aumento delle disuguaglianze mina costantemente il futuro del progetto europeo, ne erode la legittimità e danneggia ed ha danneggiato la fiducia nell’UE quale motore di progresso sociale. Al Parlamento europeo abbiamo chiesto con un report votato a ottobre 2017 – dal titolo chiaro “Sulla lotta contro le disuguaglianze come leva per stimolare crescita e occupazione” – attraverso il pilastro per i diritti sociali, la creazione di una dimensione sociale più profonda e più equa, destinando i necessari strumenti legislativi, istituzionali e finanziari allo scopo di garantire un vero progresso sociale.

Abbiamo chiesto a Commissione e Stati membri di adottare misure per contrastare la riduzione dei salari e per implementare le garanzie dei lavoratori al fine di rilanciare la domanda interna e facilitare la ridistribuzione della ricchezza. Il tutto considerando che il rapporto annuale di Oxfam ha evidenziato che 8 persone posseggono la ricchezza della metà più povera della popolazione mondiale e che, quindi, posseggono la ricchezza di 3,25 miliardi di persone.

È evidente che si impone un cambio di passo sull’applicazione di nuovi strumenti di ridistribuzione della ricchezza per combattere la povertà, come il reddito di cittadinanza. Non c’è più tempo da perdere, questa bomba sociale ad orologeria non può più essere ignorata.