Dall’E-Learning di Rousseau all’F-Learning, il modello innovativo Lazio

di Manuel Tuzi e Enrica Segneri, facilitatori regionali Lazio alla formazione e coinvolgimento


Da quando ci siamo insediati come Facilitatori alla Formazione della Regione Lazio abbiamo cercato di valorizzare e promuovere progetti e iniziative degli attivisti già avviate sui territori costruendo modelli formativi ed esperienziali che fossero facilmente esportabili e riproducibili.

Un esempio è il progetto di formazione F-Learning ideato e avviato da cinque attivisti Ermes Scattolini, Saverio Audino, Paolo Belli, Roberto Monaldi e Sandro Polidori.

Si tratta di una vera e propria scuola di formazione in presenza, con sede a Castel Gandolfo nei Castelli Romani, che aggiunge allo strumento E-Learning di Rousseau, i benefici e i vantaggi della tradizionale lezione frontale, favorendo l’interazione sociale e la trasmissione delle esperienze politiche dei portavoce sui territori.

Gli ideatori del progetto hanno elaborato un modello di scuola che mette al centro l’attivista, nella figura del coordinatore, che si fa promotore della gestione della scuola e delle attività del suo territorio, organizzando gli incontri di formazione tenuti dai Portavoce, nella figura del tutor.

Da subito abbiamo ritenuto il progetto in linea con gli obiettivi del MoVimento 5 Stelle e in qualità di Facilitatori alla Formazione della Regione Lazio, in accordo con Barbara Floridia, abbiamo iniziato a promuoverlo ampliando la sperimentazione sul territorio.

La sperimentazione del progetto è iniziata a Maggio 2020, nei Comuni prossimi al voto. La scelta non è stata casuale, abbiamo infatti constatato quanto la formazione fosse proprio richiesta dai territori che dovevano affrontare le elezioni amministrative.

A causa però dell’emergenza COVID-19, ci siamo trovati costretti a tenere gli incontri di formazione non in presenza ma on-line.

Dall’avvio del progetto ad oggi sono stati effettuati 9 corsi di formazione (Corso base per Portavoce in Comune, Corso di bilancio degli enti locali, Corso base di comunicazione), circa 50 lezioni coinvolgendo oltre 580 partecipanti tra attivisti e simpatizzanti!

In termini di gestione si è puntato su una conduzione dal basso che rendesse la scuola in grado di autogestirsi: è stata prevista una cabina di regia a livello centrale per l’organizzazione dei coordinatori e dei tutor che però hanno gestito autonomamente la formazione in ogni sua parte.

Ci teniamo a ringraziare di cuore i 64 tutor e i 28 coordinatori che hanno svolto e svolgeranno un lavoro egregio e senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile.

Infine, oltre a prevedere lezioni frontali sulla base dei corsi previsti da E-learning di Rousseau sono stati avviati due laboratori sperimentali nati per dare una risposta concreta alle esigenze dei candidati e degli attivisti coinvolti nelle campagne elettorali delle amministrative: il laboratorio di campagna elettorale e il laboratorio di stesura atti.

Il primo, ideato dal Data Scientist Andrea Ceccobelli, professionista nell’ambito di analisi del territorio e Big Data, si è sviluppato su tre moduli nei quali sono state affrontate tematiche quali: Big data e micro targeting, tool e strumenti pratici per gli attivisti, crono programma della campagna elettorale, social media campaigning, strategie di contenuto e presentazione delle liste.

Nonostante le grandi difficoltà dovute alla pandemia e ai pochi mezzi che avevamo a disposizione, i partecipanti hanno molto apprezzato questo tipo di formazione politica che costituisce senz’altro un bagaglio di informazioni utili per affrontare con maggior consapevolezza una campagna elettorale.

Il secondo invece, conclusosi poche settimane fa, aveva come obiettivo quello di simulare una vera e propria esperienza da Portavoce comunale.

La sperimentazione, della durata di un mese, ha condotto 17 team di attivisti romani a lavorare in gruppo per la stesura e la presentazione di una mozione. Nella scrittura dell’atto, gli attivisti di ogni team sono stati aiutati da Portavoce comunali, municipali e assessori e successivamente hanno presentato le 17 mozioni all’interno dell’assemblea simulando un intervento in aula.

A detta dei partecipanti è stata un’esperienza assolutamente positiva che ha condotto ad un esito non previsto: alcune delle mozioni elaborate dagli attivisti verranno presentate all’interno dei consigli municipali del Comune di Roma!

Ma questo è solo l’inizio: nelle prossime settimane sul territorio laziale, partiranno altre tre scuole di formazione che attendono solo attivisti e simpatizzanti con tanta voglia di imparare.


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