Sarno, il fiume più inquinato d’Italia: il Masterplan dà i suoi frutti

Il piano controlli e monitoraggio del Sarno sta finalmente mostrando i suoi frutti. A sigillare un percorso avviato da tempo, due operazioni degli ultimi giorni: una a monte e l’altra a valle del fiume considerato tra i più inquinati d’Europa.

I Carabinieri del NOE di Napoli hanno sequestrato un depuratore del polo nautico di Torre Annunziata. Si è accertato che l’impianto di depurazione per le acque nere dell’intero polo nautico presentava gravi malfunzionamenti, tanto che i rifiuti liquidi, tipo vernici e olii, all’interno di una vasca di accumulo, tramite un sistema di bypass e pompe sommerse venivano sversati e, quindi, smaltiti, direttamente sul terreno. Inoltre è stato scoperto che un ingente quantitativo di rifiuti speciali, anche pericolosi, era stato stoccato direttamente sul terreno ed esposto agli agenti atmosferici senza le coperture. Ne potete facilmente immaginare le conseguenze.

L’operazione ribadisce la qualità dell’azione messa in campo da tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel Masterplan del bacino del Sarno.

Un’altra operazione condotta dai Carabinieri forestali di Avellino ha portato al deferimento del rappresentante legale di una industria conciaria di Solofra che scaricava nel torrente Solofrana, affluente del Sarno. L’uomo è ritenuto responsabile di gestione illecita di rifiuti pericolosi e scarico abusivo. Tutto è partito da una segnalazione al 112 da parte dei cittadini dove si denunciava un colore particolarmente scuro delle acque del torrente “San Vito”. I carabinieri, dopo vari accertamenti, hanno ispezionato le aree esterne all’opificio e hanno constatato che una delle vasche a cielo aperto adibite ad una prima raccolta delle acque reflue del ciclo industriale, risultava piena di liquido di colore nero e che veniva scaricato nel vallone sottostante.

Queste sono solo le ultime due operazioni di un controllo e monitoraggio costante e quotidiano, quasi 300 attività produttive controllate negli ultimi sei mesi, grazie anche alla collaborazione dei cittadini, delle associazioni e di tutte le istituzioni locali.

Il Masterplan per il Sarno messo in campo dal Ministero dell’Ambiente sta portando i suoi frutti. E non ci fermeremo qui. Avanti così.