Le proposte di legge su Lex Eletti: Riduzione orario di lavoro a parità di salario

Grazie alla funzione Lex Eletti di Rousseau i cittadini possono contribuire con le proprie competenze all’attività legislativa dei portavoce del MoVimento 5 Stelle inserendo osservazioni e proponendo miglioramenti alle proposte di legge presentate dagli eletti.

Accedi a Lex Eletti, leggi le proposte di legge in discussione e contribuisci all’attività dei portavoce!

Oggi Claudio Cominardi, portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, ci racconta la sua proposta di legge in materia di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.


 

Insieme alla Grecia, l’Italia è il Paese europeo dove si lavora di più in assoluto.

Mediamente i tedeschi lavorano 1360 ore all’anno mentre noi ne lavoriamo 1730: vuol dire 7 in più ogni settimana. Il confronto non migliora nemmeno con i francesi, che dedicano al lavoro 1470 ore all’anno, 5 in meno ogni settimana rispetto a noi.

Eppure in Italia la produttività è molto più bassa, senza contare che anche i salari sono nettamente inferiori.

Per farla breve, lavoriamo di più e peggio, ma produciamo meno. Un vero paradosso.

A incidere sulla bassa produttività è senz’altro il basso grado di innovazione presente nel nostro sistema produttivo e nella nostra organizzazione del lavoro.

La prima leva della produttività è infatti rappresentata dalle tecnologie, che nei Paesi più lungimiranti – a partire da quelli del Nord Europa – vengono introdotte con fiducia e accompagnate da misure di welfare e di conciliazione tra vita e lavoro sempre più avanzate.

Inoltre chi ha sperimentato la riduzione dell’orario di lavoro ed è passato a modelli organizzativi più malleabili sa che il tempo libero e la libertà aumentano la creatività, la produttività e la partecipazione dei lavoratori.

È tempo che anche l’Italia si muova decisa in questa direzione. Proprio per questa ragione ho presentato un disegno di legge che mira alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.

Nel testo si sottopone al Governo un ventaglio di iniziative per agevolare le imprese a investire e a riorganizzarsi, nell’intento di raggiungere finalmente i più avanzati standard europei.

La modifica della disciplina in materia di orario di lavoro, l’impiego delle risorse messe a disposizione dall’Europa attraverso programmi e fondi già esistenti (Sure, Fse, Feis) nonché a quelle preziosissime del Recovery Fund, l’introduzione di misure fiscali agevolate e di meccanismi premianti per chi scommette su innovazione e formazione, per esempio sulle competenze digitali, l’introduzione di misure che disincentivino il lavoro straordinario: sono alcune delle soluzioni riassunte in questa proposta di legge.

Abbiamo un’occasione che non possiamo perdere perché quando migliora la produttività migliorano i profitti, e se migliorano i profitti si creano i margini per rendere il lavoro più sostenibile e per liberare la nostra vita e il nostro tempo libero.

La possibilità di creare questo circolo virtuoso ce l’abbiamo. Non perdiamola.


Leggi la proposta di legge di Claudio Cominardi!