#IoMettoLaMascherina e la scelgo riutilizzabile

dei portavoce del MoVimento 5 Stelle nella Commissione Ambiente della Camera dei Deputati


Di fronte all’irresponsabilità politica di chi gioca con i rischi connessi al coronavirus e con la salute dei cittadini, ribadiamo ancora una volta un concetto fondamentale: la mascherina va indossata, secondo le direttive vigenti, per proteggere noi stessi e gli altri.

Sul sito del ministero della Salute è scritto chiaramente che “è fortemente raccomandato, in tutti i contatti sociali, di utilizzare protezioni delle vie respiratorie (mascherine) come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie”. È un atto di responsabilità che dà il senso del nostro sentirci appartenenti alla comunità. Non esiste caldo o fastidio che tenga.

Ma non è tutto, perché possiamo aggiungere un ulteriore atto responsabile, salvaguardando anche l’ambiente oltre alla salute. Quando scegliamo le mascherine da indossare è buona norma preferire quelle lavabili e riutilizzabili più volte, in modo da contribuire a ridurre l’invasione di dispositivi di protezione individuale di usa e getta in circolazione.

A livello mondiale, è stato stimato che basta l’1% di mascherine non smaltite a regola, per tradursi in circa 10 milioni di mascherine, corrispondenti a 40mila chili di plastica nell’ambiente. Secondo un recente rapporto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), il fabbisogno giornaliero di mascherine in Italia potrebbe arrivare a decine di milioni di pezzi al giorno, col rischio di produrre centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti solo entro la fine dell’anno.

Come MoVimento 5 Stelle siamo riusciti a far passare un emendamento al decreto Rilancio, a prima firma della portavoce alla Camera Ilaria Fontana, che mira proprio a definire le modalità di recupero dei materiali delle mascherine, i criteri di raccolta presso le abitazioni e le forme di conferimento, anche attraverso misure di incentivazione a favore dei cittadini. Pensiamo a punti di raccolta capillari – collocati fuori dai centri commerciali o davanti alle farmacie – simili a quelli utilizzati per rifiuti speciali come materiali sanitari o pile. La norma prevede anche un piccolo stanziamento di un milione di euro per sperimentare questo modello e favorire la diffusione di dispositivi riutilizzabili ed ecocompatibili.

Per difenderci dal coronavirus e è doveroso utilizzare le mascherine laddove è richiesto, ma ciascuno di noi può e deve fare la propria parte dicendo “#IoMettoLaMascherina e la scelgo riutilizzabile”. Se lo facciamo tutti proteggiamo noi stessi e proteggiamo l’ambiente.