Idee ribelli che possono rendere straordinario il nostro Paese: Energia Libera

Le idee ribelli sono le idee che possono rendere straordinario il nostro Paese e che si ribellano alla quieta disperazione del non cambiare nulla. Le idee ribelli si compongono di due parole dove ribelle è l’aggettivo come: Identità Digitale, Acqua Pubblica o Reddito Energetico.

Il 25 e 26 luglio nel corso del Villaggio Rousseau – Le Olimpiadi delle Idee racconteremo le prime idee ribelli e daremo spazio a chi avrà deciso di proporne di nuove. Compito di chi si proporrà come custode di un’idea ribelle sarà quello di promuoverla, ma anche e soprattutto di creare la consapevolezza che il tempo per quella idea è oggi. Proponi la tua idea ribelle e registrati per partecipare allo Spazio Idee Rousseau!


Oggi vi vogliamo parlare di un’idea ribelle: energia libera e distribuita. Come sapete l’accesso alle rinnovabili, il fatto che oggi sono davvero low cost, la grid parity, cioè il fatto che l’approvvigionamento da fonte energetica rinnovabile ha praticamente lo stesso prezzo di quella fossile, e poi gli incentivi che negli anni si sono accumulati tra quelli privati e quelli statali, oggi danno davvero possibilità alla famiglie di accedere liberamente in modo distribuito a queste fonti.

Abbiamo il piacere di parlarne con Mario Pagliaro, ricercatore del CNR tra gli scienziati più citati al mondo nel campo delle nanotecnologie e della chimica. Mario nel 2008 ha fondato il “Polo Solare della Sicilia” e cura una vasta attività di divulgazione scientifica che chiama “le nuove tecnologie dell’energia”.

Con te Mario vorremmo entrare in questo mondo delle fonti rinnovabili con una prima domanda con la quale vorremmo capire il motivo per il quale ancora oggi in Italia, più che in Europa, ci sono degli ostacoli alla diffusione delle fonti rinnovabili. Quali sono quelli più concreti?

Oggi il prezzo delle tecnologie per generare energie rinnovabili è crollato. I più grandi ostacoli che permangono in Italia sono i vincoli di ordine paesaggistico e a tutela del patrimonio storico artistico che riguardano una vastissima parte del territorio nazionale. Oggi con una legislazione moderna è possibile coniugare generazione di energia pulita, tutela del paesaggio e tutela del patrimonio storico artistico.

Gli esempi sono innumerevoli e sono stati sviluppati proprio in Italia. Penso alle tegole fotovoltaiche per i centri storici o alla realizzazione di splendidi impianti nelle isole italiane. Bisogna scrivere le linee guida a livello nazionale e a livello regionale, farle avere a cittadini e imprese in modo che possano solarizzare tutelando paesaggio e patrimonio storico artistico.

Qual è il ruolo delle rinnovabile nella prospettiva della libertà energetica?

Oggi unite alle nuove tecnologie dello storage, cioè dell’accumulo, sono in grado di generare energia di qualità addirittura superiore, per esempio l’energia elettrica, di quelle che otteniamo bruciando del metano, del gas naturale o petrolio, o carbone. Questo significa che è iniziata la transizione energetica che ci permetterà di liberarci dei combustibili fossili in favore delle fonti rinnovabili di energia.

Ci stanno seguendo cittadini e imprese. Vogliamo spiegare a loro quali sono i reali vantaggi di passare a queste nuove tecnologie delle fonti rinnovabili?

Il primo vantaggio è di ordine economico. Io metto un impianto fotovoltaico sul tetto e la quota equivalente di energia che autoproduco e consumo non la prendo più dalla rete e non pago la bolletta per la quota corrispondente.

Oggi siamo andati così avanti che unendo l’impianto fotovoltaico alla tecnologia dell’accumulo per esempio delle batterie a litio siamo in grado di autoconsumare energia autoprodotta anche la sera o in un giorno nuvoloso o quando piove, quando la produzione solare è bassa. Questo rende eguali le due forme di energia fossile ed energia rinnovabile e ci porterà in tempi molto rapidi a liberarci delle fonti fossili per passare integralmente alle fonti rinnovabili.

Hai sfatato il mito secondo cui quando c’è mancanza di una delle fonti si impedisce la produzione energetica. Questo apre un tema molto spesso controverso che è quello dei sistemi di accumulo. Ce ne vuoi parlare un po’?

In una cittadina svedese che si chiama Vargarda, 70 km a nord di Goteborg, l’istituto autonomo case popolari della cittadina sta completando la ristrutturazione di 6 palazzine, 172 appartamenti, staccati dalla rete del gas ed elettrica. Tutta l’energia che serve a riscaldare quegli edifici durante i mesi invernali verrà generata da pannelli fotovoltaici in primavera – estate, perchè poi, come ben sapete, negli altri mesi dell’anno in Svezia ci sono poche ore di sole.

L’energia in eccesso accumulata nei mesi soleggiati viene stoccata nelle batterie e nell’idrogeno. Il ciclo è chiuso, lo fanno in Svezia e hanno avuto già altre commesse per replicare questo processo in altre zone del Paese. Se lo si può fare in Svezia dove il soleggiamento è il 60% inferiore rispetto a quello della Sicilia o del meridione d’Italia e ovvio che possiamo farlo anche noi.

L’ultima questione che vorremmo affrontare con te è quale siano i vantaggi per i cittadini per l’installazione di questi nuovi sistemi. Vantaggi che come hai spiegato tu non sono solo ambientali ma anche economici.

Sono economici perchè permettono di pagare molto meno la bolletta per esempio dell’elettricità o la bolletta del gas, ma sono anche ambientali perchè mancano le corrispondenti emissioni delle centrali termoelettriche in atmosfera.

Ci sono vantaggi di ordine sanitario perchè mancano le emissioni di sostanze tossiche in atmosfera, che causano una serie di malattie a livello polmonare. Ci sono ancora vantaggi economici per tutta la nazione perchè, come sappiamo, l’Italia compra il gas naturale come anche il petrolio e il carbone per generare energia. Non molti sanno che anche una piccola isola siciliana, Ustica, ha ancora una centrale a carbone. La più grande centrale termoelettrica del Sud Italia è a Brindisi ed è una centrale a carbone. Passando a sole, vento e acqua e alle tecnologie dell’accumulo possiamo davvero liberarci di questa dipendenza che è di ordine ambientale, ma ripeto è anche di ordine economico.

Grazie Mario sei stato molto chiaro e hai sciolto molti dubbi. Ho apprezzato molto che tu abbia portato degli esempi concreti come quello virtuoso della Svezia o l’esempio della Sicilia dove esistono ancora fonti fossili che inquinano. Il fatto che abbiamo la possibilità di utilizzare fonti rinnovabili nelle città e anche nei centri storici sfatando il mito che queste vadano in contrasto con il paesaggio. L’integrazione con le fonti rinnovabili non modifica lo skyline delle città. Iniziamo ad aprirci a queste nuove prospettive.

Un altro passaggio importante è quello delle batterie e dei sistemi di accumulo: ancora oggi molta gente continua a sostenere di non poter utilizzare un impianto fotovoltaico la sera. Il contributo di uno scienziato del tuo livello ci permette di sfatare queste stupidaggini che ancora oggi impediscono l’accesso alle fonte rinnovabili.

Noi ti ringraziamo. Magari un giorno potremo organizzare delle visite per poter toccare con mano come funzionano queste realtà e quindi dare la possibilità a chi ci segue di capire come si può davvero avviare questa transizione verso le fonti rinnovabili.

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