Così con il nuovo Resto al Sud trasformiamo le idee in imprese

Da più parti sentiamo dire che non abbiamo fatto niente per i giovani italiani, a me piace rispondere sottolineando come siano ormai fortunatamente lontani i tempi in cui ragazzi e ragazze venivano definiti, da una certa politica, “choosy”, bamboccioni e viziati. Voglio parlare di un dato concreto: 60.000 euro.

E’ questa la cifra a disposizione di chi vuole diventare un giovane imprenditore nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nei 116 comuni del cratere sismico del Centro Italia: fino a 60.000 Euro per fare impresa, e per farla nelle zone d’Italia dove finora è stato più difficoltoso.

Per affrontare insieme il momento storico che stiamo vivendo, in cui è necessario ricostruire, dobbiamo permettere alle energie migliori del nostro Paese, e del nostro Centro Sud, di realizzarsi, di poter investire nella terra dove sono nati e cresciuti: la mia generazione deve avere la possibilità di creare la propria fortuna a casa, senza dover necessariamente far le valigie e andar via. E’ per questo che, con un emendamento che ho fortemente voluto, abbiamo fortemente migliorato Resto a Sud, l’incentivo che tramite Invitalia, permette di coprire il 100% delle spese (per ristrutturazioni, acquisto di macchinari e impianti, programmi informatici e costi di gestione) per chi tra i 18 e i 45 anni decide di trasformare, nelle aree economicamente più depresse del Paese, la propria idea imprenditoriale in un’azienda che cammina sulle proprie gambe.

Questa misura ha un nome molto significativo, che per molti è più di un desiderio, è una necessità, un sentimento: “Resto al Sud” e permetteva già di erogare 50.000 € a chi desidera investire nella capacità di fare impresa al Sud. Il “NUOVO RESTO AL SUD” è stato maggiorato di dieci mila euro e arriva alla cifra di 60.000 €, per dare pieno spazio e fiducia alle capacità dei giovani del sud, finora privati di tante possibilità, ma che finalmente possono rimettersi in gioco con un supporto in più.

Perché ritengo che adesso Resto al Sud sia diventato uno strumento eccezionale? Ebbene, se prima l’agevolazione prevedeva un contributo a fondo perduto dello Stato al 35%, mentre il restante 65% doveva essere restituito attraverso un finanziamento bancario garantito, adesso, nel NUOVO RESTO AL SUD questo rapporto cambia in favore del giovane imprenditore. Infatti il contributo a fondo perduto passa dal 35 al 50%, traducendosi nella possibilità concreta di dare vita a una realtà imprenditoriale, e dover restituire solo la metà dell’importo ricevuto.

Il NUOVO RESTO AL SUD è solo uno dei tanti interventi che servono, in questo momento difficile del nostro Paese, soprattutto per i giovani, ma è certamente uno degli strumenti più utili e efficaci per risollevare e rafforzare la nostra economia, un contributo che darà un robusto sostegno ai giovani che hanno idee e buona volontà. In questa fase non bisogna demordere, al contrario sono più che mai necessari creatività e coraggio.

Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia e vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione. Sul web è possibile trovare tutte le informazioni per fare in modo che questa non sia un aiuto intangibile, ma una possibilità da afferrare e fare propria per cambiare la tua vita, e quella della tua comunità!