Al governo e nei territori per realizzare il sogno di una scuola per tutti

Il cantiere scuola è in pieno fermento in questa particolare estate 2020. Fervono i lavori per riaprire le porte a studentesse e studenti e a tutto il personale dal primo settembre. Un impegno che segue a quello, altrettanto intenso, che dall’inizio del lockdown ha visto in prima linea famiglie, docenti e alunni per garantire le lezioni a distanza e non lasciare abbandonati nelle loro case bambini e ragazzi.

Questi importanti risultati, ai quali si è aggiunto nelle settimane appena trascorse lo svolgimento in presenza degli esami di maturità, con mezzo milione di studenti tornati in classe in sicurezza, sono frutto di un lavoro di squadra che ha visto in prima linea il MoVimento 5 Stelle e la ministra Lucia Azzolina. A conferma che per noi la scuola è l’investimento più importante che si possa fare. Dall’inizio dell’anno abbiamo destinato a questo comparto più di 6 miliardi, 2,9 dei quali proprio per far partire in sicurezza il nuovo anno scolastico.

Altre risorse sono in arrivo per raggiungere gli obiettivi ai quali il MoVimento 5 Stelle – anche grazie a una continua operazione di ascolto delle istanze che giungono dalla comunità educante – lavora fin dal suo ingresso in Parlamento: innovazione degli spazi e della didattica, fine delle cosiddette “classi pollaio”, assunzione di un numero adeguato di docenti e valorizzazione del loro fondamentale ruolo. L’obiettivo è quello di sempre: una scuola migliore, una didattica innovativa e aperta al territorio e una scuola davvero per tutte e tutti, che non lasci indietro nessuno.

Siamo così concentrati sul futuro che a volte quasi dimentichiamo che tante misure orientate in questa direzione sono già realtà: risorse per dare libri e strumenti digitali agli studenti provenienti da famiglie in difficoltà, graduatorie provinciali finalmente digitalizzate, fondi per la connessione veloce in tutte gli istituti, poteri commissariali agli enti locali e soldi per mettere in sicurezza in breve tempo gli edifici, corsi per quasi 20mila insegnanti di sostegno e concorsi per assumere 78.000 docenti.

Il puzzle della scuola che vogliamo è fatto di tante tessere, alcune delle quali i portavoce del MoVimento nelle Camere e nei Consigli regionali le hanno aggiunte anche con le restituzioni periodiche di parte dei loro stipendi. Un piccolo segnale di attenzione e di buon esempio che grazie all’iniziativa “Facciamo EcoScuola” ha consentito, proprio in questi giorni, di sostenere economicamente 202 progetti in altrettanti istituti di tutte le regioni italiane. Al budget di oltre 3 milioni di euro messo a disposizione dai nostri parlamentari si sono aggiunti circa 300mila euro dei consiglieri regionali nel Lazio, in Emilia Romagna, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Trentino Alto Adige e Sardegna.

Questi fondi sosterranno piccoli lavori di ammodernamento e per l’efficienza energetica, l’attivazione di laboratori sulle tematiche ambientali, nuove attività didattiche e laboratoriali, l’abbattimento di barriere architettoniche e tanto altro. Un sostegno concreto che il MoVimento ha voluto dare senza chiedere nulla in cambio, ma solo per dare un piccolo contributo a migliorare la qualità della vita di studenti e personale, per ringraziarli dello sforzo fatto in questi mesi difficili.

A 150 anni dalla nascita di Maria Montessori, abbiamo voluto aggiungere un piccolo tassello al grande lavoro che Governo e Parlamento stanno facendo per realizzare uno dei suoi tanti insegnamenti: “Per aiutare un bambino – diceva la grande pedagogista –, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente”. Il grande lavoro che sta facendo in questi giorni la scuola italiana ha esattamente quest’ambizione.

A questo link l’elenco degli istituti destinatari dei fondi di Facciamo Ecoscuola.