Tav Torino-Lione, la Corte dei Conti europea certifica sprechi e ritardi

A cura dei portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Ambiente e Trasporti di Camera e Senato


Anche per la Corte dei Conti europea la Tav Torino-Lione non sarà mai pronta per il 2030. Per noi, da sempre, si tratta di un’opera non prioritaria e che una volta ultimata non sarà in grado di portare vantaggi ambientali ed economici ai cittadini.

Nel suo rapporto, la Corte dei Conti Ue ritiene improbabile che la linea alta velocità – alta capacità possa essere pronta per la scadenza fissata e certifica che non si avrà alcun vantaggio per decenni. Ci chiediamo perché continuare a percorrere una strada sbagliata quando ci si può benissimo fermare per mettere a punto soluzioni più utili ed efficaci.

Oltre ai ritardi enormi, all’inesistente beneficio ambientale, c’è il tema della lievitazione spropositata dei costi. Uno sperpero di denaro che poteva essere impiegato per infrastrutture davvero utili e necessarie al Paese, non certo per un’opera progettata decenni fa sulla base di scenari poco credibili anche per il massimo ente contabile dell’Unione Europea, che condivide il nostro la scetticismo sulle ragioni di esistenza di questa opera, ragioni che con il tempo si rivelano sempre più insussistenti.

Ribadiamo che noi non siamo contrari a dare maggiori infrastrutture al Paese, ma saremo sempre fermamente contrari a quelle inutili e dannose: dobbiamo concentrare attenzione e risorse sulle opere davvero urgenti e indispensabili, in grado di migliorare la vita quotidiana dei cittadini. Dobbiamo approfittare della nuova fase che si apre per fare le cose meglio e per il benessere della collettività, dicendo basta una volta per tutte alle opere pensate soltanto arricchire i soliti pochi, per giunta a discapito di tanti.