La cura dell’orto? Ora è possibile anche fuori dal Comune di residenza

In questo momento difficile per l’intero Paese a causa dell’emergenza sanitaria generata dalla diffusione del Covid-19, non potevamo permettere che l’attività di chi coltiva un campo o un orto per autoconsumo, svolgendo la cosiddetta attività amatoriale, fosse bloccata troppo a lungo. Anche in virtù del protrarsi della crisi e delle conseguenze economiche che sta generando, abbiamo ritenuto necessario chiarire che quest’attività rientra tra quelle che giustificano l’allontanamento dal domicilio al fine di raggiungere il fondo, anche nel caso questo si trovi in un comune diverso rispetto a quello di residenza o domicilio del proprietario, conduttore o detentore.

Un chiarimento necessario che su input dei portavoce del MoVimento 5 Stelle è stato inserito nelle FAQ riportate sul sito della Presidenza del Consiglio.

Consentire gli spostamenti legati alla necessità di prendersi cura del proprio orto o terreno coltivato per autoconsumo significa dare sollievo a tante famiglie. Questo chiarimento risponde a un’esigenza molto sentita da tanti cittadini che svolgono questa attività, lavorando in un appezzamento di terreno e usando i prodotti ricavati per i consumi familiari. È necessario però che il soggetto interessato attesti con autodichiarazione di possedere la superficie agricola produttiva e indichi anche il percorso più breve per raggiungerla. Per gli orti e i giardini di seconde case, invece, l’attività di cura e manutenzione è consentita solo da parte di personale incaricato che svolge attività imprenditoriale di cura di giardini e parchi.

Inoltre, nei territori dei Comuni per i quali è stata dichiarata un’emergenza fitosanitaria, continuano a potere e dovere essere eseguite su tutte le superfici, anche di limitate dimensioni, le buone pratiche agronomiche ed ambientali prescritte dalle competenti

Autorità fitosanitarie: così chi possiede terreni agricoli nei quali siano presenti piante infette, può recarsi anche in un Comune diverso da quello in cui si trova per attuare le misure fitosanitarie ufficiali.

L’attuazione di queste misure, anche durante la quarantena generata dall’emergenza Covid-19, restano fondamentali per contrastare la propagazione di organismi nocivi come ad esempio la Xylella. Questo batterio ha già causato ingenti danni economici a tutta la filiera olivicola del nostro Paese. È fondamentale poter attuare le misure prescritte dalle Autorità fitosanitarie: non possiamo permettere che questo insetto che ha colpito duramente la nostra agricoltura continui a diffondersi uccidendo altri ulivi.    

Tra l’altro, chi si occupa del fondo agricolo può raggiungere il proprio appezzamento non solo per attuare le misure fitosanitarie, ma anche per la cura e la pulizia: riduciamo così il rischio di incendi in questo momento difficile in cui le forze di tutto il Paese sono impegnate a superare l’emergenza Coronavirus.

Prendersi cura del proprio orto significa tutelare le nostre tradizioni e il nostro ambiente. Significa offrire alle famiglie la possibilità di ridurre le spese per il cibo e disporre di prodotti freschi, di qualità e di stagione, che fanno bene alla salute e alla biodiversità.  La cura di un pezzo di terra, così come l’agricoltura in generale, rappresentano un elemento fondante dell’identità e delle tradizioni che rendono così rinomati i prodotti agroalimentari del nostro Made in Italy, che ci rende unici in tutto il mondo e rappresenta la leva fondamentale per risollevarci dalla condizione di difficoltà in cui ci ha gettato la pandemia.