Internet come diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione

Il MoVimento 5 Stelle si batte da anni per il riconoscimento della Rete come diritto fondamentale dei cittadini.

Siamo nati con la Rete e con l’obiettivo di renderla accessibile a tutti. Una delle nostre 5 stelle è quella della “connettività” e non possiamo che sottoscrivere le parole del premier Giuseppe Conte: “L’articolo 3 della Carta prevede che la Repubblica rimuova gli ostacoli alla piena realizzazione della persona e alla partecipazione della vita pubblica. E oggi la Rete è il più efficace strumento di partecipazione”

È proprio così: l’accesso a Internet è un diritto che va riconosciuto a tutti i cittadini a livello costituzionale. Un impegno che, come MoVimento 5 Stelle, siamo pronti a sostenere con proposte concrete.

Quando il MoVimento 5 Stelle è arrivato al governo abbiamo trovato un Paese nel quale un gran numero di Comuni e di aree più periferiche erano senza connettività. In questi mesi abbiamo lavorato tantissimo per incentivare l’utilizzo di internet in ogni settore e dotare tutto il Paese di connessioni moderne e veloci. Abbiamo investito in maniera importante in innovazione tecnologica, è partita la sperimentazione sul 5G, che consentirà di rendere più performanti le linee di comunicazione e, con il progetto Piazza Wi-fi, abbiamo iniziato a connettere anche le aree più remote del Paese. Tra l’altro, quest’ultima iniziativa consentirà anche di fornire e installare fino a 5.000 Access Point WiFi negli ospedali pubblici.

Inoltre, grazie all’accordo tra Infratel Italia (società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico) e TIM, entro il 2021 cittadini e imprese potranno godere dei benefici della connessione internet ultraveloce anche nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”. Nello specifico, parliamo di oltre un milione di persone in circa 600 Comuni tra Abruzzo, Sardegna, Toscana, Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia e Marche.

Sappiamo bene infatti che nel nostro Paese ci sono ancora diversi territori che soffrono del cosiddetto digital divide, cioè aree che non possono godere di una connessione internet all’altezza e dunque sono penalizzati nel lavoro e nella vita privata.

Il superamento del divario digitale è un percorso che va avanti da anni, a livello globale, e che oggi non può più essere rimandato. Quasi metà della popolazione mondiale, infatti, non ha accesso a internet. E questa è una condizione essenziale per arrivare a una vita libera e democratica. Stiamo parlando del diritto di Internet, cioè portare quest’ultimo a tutti indistintamente, anche quelli che oggi vivono in territori più isolati. È importante anche per le aziende, che potrebbero sviluppare un mercato e-commerce molto più competitivo.

Ma non solo: secondo una ricerca della Banca Mondiale, una crescita della penetrazione di internet del 10% porterebbe un incremento del Pil che varia dallo 0,24% all’1,50%. Parliamo di centinaia di milioni di euro. Ciò significa che se l’Italia ampliasse del 30% la diffusione di internet, l’occupazione giovanile aumenterebbe del 5% e il Pil crescerebbe tra lo 0,7% e il 4,5%.

Internet è il nostro presente, ma soprattutto il nostro futuro. Continueremo a mettere in campo tutti gli interventi utili al superamento di ogni forma di divario digitale, per rispondere alle nuove sfide tecnologiche a livello mondiale e garantire ai cittadini italiani servizi più efficienti e una qualità di vita migliore.