Emergenza coronavirus: il Mes può attendere, l’Europa ha ascoltato l’Italia

Fino a qualche giorno fa, l’ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo con i Ministri dell’Economia e delle Finanze degli Stati membri metteva al primo posto la riforma del Mes e all’ultimo posto la gestione dell’emergenza Coronavirus.

Ora, grazie al nostro intervento e a quello del Presidente Conte, il Consiglio ha come priorità all’ordine del giorno l’emergenza CORONAVIRUS, per affrontarla anche sul piano delle ripercussioni economiche: un tema che diventa oggi più che mai essenziale.

Questa è stata fin dall’inizio la richiesta del MoVimento 5 Stelle e l’Europa ha fatto la cosa giusta.

Il completamento dell’Unione economica e monetaria resta parte della discussione, ma ora deve lasciare spazio alla risoluzione dell’emergenza.

Oggi le politiche economiche europee devono essere discusse in un’ottica completamente diversa: questa Europa è ad un bivio, l’austerità ha dimostrato il suo fallimento, il liberismo anche.

Va invertito il paradigma. La solidarietà, la condivisione non devono essere solo parole, ma azioni concrete, a sollievo dei tanti, troppi, che ancora oggi pagano un prezzo altissimo a causa del rigore, delle regole e dei mantra sulla stabilità.

Questo risultato non deve essere fine a se stesso, ma deve diventare la leva che aziona una nuova era, un nuovo futuro, un diverso paradigma. Se il coronavirus ci insegna una cosa, bene, è proprio questa: le emergenze, le catastrofi, le difficoltà non fanno distinzioni, e proprio per questo le soluzioni dovranno essere altrettanto unitarie, condivise, solidali.