Così abbiamo restituito alla città un depuratore funzionante dopo 15 anni

#StorieGuerriere è la rubrica del Blog delle Stelle dedicata alle iniziative portate avanti in questi anni da attivisti e portavoce locali del MoVimento 5 Stelle che hanno generato risultati positivi concreti e tangibili per il loro territorio o per i cittadini che lo abitano. L’impegno e la generosità di cittadini attivi che hanno portato un valore aggiunto per il nostro Paese.
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a cura di Antonio Cozzolino (ex sindaco M5S di Civitavecchia), Gabriele Giachini (delegato alla depurazione), gli assessori Alessandro Manuedda, Alessandro Ceccarelli, Massimo Pantanelli e l’ex consigliere comunale M5S di Civitavecchia, Salvatore Cardinale.

• IL PROBLEMA

Dal maggio del 2005 al marzo del 2008 il depuratore comunale di Civitavecchia è stato oggetto di riqualificazione sulla base di un accordo stipulato alla fine del 2002 tra Ministeri Economia e Finanza, Ambiente e Tutela del Territorio, Infrastrutture, Politiche Agrarie e della Regione Lazio.

Purtroppo i lavori non vennero eseguiti a regola d’arte e il collaudo amministrativo non venne mai concluso con esito favorevole da parte del comune di Civitavecchia.

Quindi fino al 2015 l’impianto aveva le due linee gestite una dal Comune e l’altra dalla Regione che scaricavano separatamente e funzionavano con standard qualitativi diversi.

Il porto di Civitavecchia vide una fase di forte espansione dal 2000 al 2015 fino ad arrivare ad inglobare lo scarico del depuratore. Risultato di ciò fu che il biglietto da visita del nostro Paese per milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, era il fetore proveniente dallo scarico del depuratore che ammorbava tutto il porto.

• L’INIZIATIVA

Nel 2015, con il lavoro portato avanti dal Sindaco Cozzolino, dall’assessore all’Ambiente Manuedda ma soprattutto del delegato alla depurazione Dr. Gabriele Giachini, la Giunta del MoVimento 5 Stelle ha stipulato un protocollo d’intesa con la Regione Lazio per la riqualificazione del depuratore comunale.

L’accordo prevedeva che la Regione avrebbe contribuito alla riqualificazione del depuratore con 2,6 milioni di euro e che quindi il Comune avrebbe preso in carico tutto l’impianto.

• IL RISULTATO

Finita la prima tranche di lavori all’inizio del 2017, le linee di scarico sono state unificate e il depuratore ha cominciato finalmente a lavorare a regola d’arte: si poteva sostare tranquillamente sulla bocca dello scarico dell’impianto (nel porto) senza percepire il benchè minimo olezzo.

Il Comune quindi ha avviato le procedure per dotare l’impianto dell’autorizzazione allo scarico e grazie alla fattiva e importante collaborazione con l’Area Metropolita di Roma Capitale, responsabile del rilascio dell’autorizzazione, in circa un anno il depuratore è stato dotato dell’autorizzazione.

Nel 2018 a seguito dell’ennesima diffida della Regione Lazio al passaggio della rete idrica al gestore d’ambito AceaAto2 SpA (e dopo due contenziosi persi al TAR Lazio e al Consiglio di Stato poi), anche la gestione del depuratore è passata a AceaAto2 che sta ultimando i lavori di riqualificazione dell’impianto

• COSA SERVE PER REPLICARE L’INIZIATIVA?

Vista la condizione di cassa della maggior parte dei Comuni, dobbiamo fare molta attenzione ad ogni tipo di contributo Regionale o di qualsiasi altro ente possa essere reperibile.

All’epoca non avevamo alcuna esperienza su questa specifica questione, ma con forza di volontà, studio della problematica, spirito di servizio e voglia di cambiare le cose siamo riusciti a portare a casa un importante risultato che il territorio attendeva da anni. Appunto per questo la nostra storia può essere replicata da ogni gruppo. Siamo il Movimento 5 stelle e ci differenziamo anche per questo: affrontiamo i problemi anche a discapito di consensi momentanei e con la collaborazione di attivisti e persone di di buona volontà riusciamo a risolverli.


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