Così abbiamo bloccato una bomba ecologica nel porto di Torre Annunziata

#StorieGuerriere è la rubrica del Blog delle Stelle dedicata alle iniziative portate avanti in questi anni da attivisti e portavoce locali del MoVimento 5 Stelle che hanno generato risultati positivi concreti e tangibili per il loro territorio o per i cittadini che lo abitano. L’impegno e la generosità di cittadini attivi che hanno portato un valore aggiunto per il nostro Paese.
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a cura di Pina Valente e il gruppo Oplonti 5 Stelle di Torre Annunziata

Il porto di Torre Annunziata si trova in un’insenatura del  golfo di Napoli quasi subito dopo la foce del  fiume Sarno, in pieno centro cittadino. Esso dispone di tre banchine: la banchina di Ponente, la banchina di Levante e quella di Crocelle. La banchina di Ponente dove attraccano navi per il rifornimento del locale Deposito Costiero. Presso la banchina di Levante attraccano le navi che svolgono servizio commerciale: i principali prodotti che vengono scaricati sono legno e grano, mais e granaglie in genere. Il porto dispone infatti di numerosi spazi adibiti a deposito, oltre che ad un edificio contenente il Silos per lo stoccaggio del grano.

• IL PROBLEMA 

La ditta I.SE.CO.L.D. S.p.A (Industria Servizi Commercio Oli Liquidi e Derivati) è una società di Servizi all’Industria Petrolifera e Petrolchimica che ha ottenuto una concessione pluridecennale per lo stoccaggio degli idrocarburi nel porto di Torre Annunziata. Nel 2017 ha iniziato i lavori sulla spiaggia pubblica Salera (che si trova nella banchina di Ponente) per installare altre due cisterne di gasolio accanto alle sette già esistenti.

• L’INIZIATIVA

Da subito abbiamo capito che quelle cisterne non si potevano installare in quell’area poiché erano vicinissime al centro abitato ma ancor più pericolosissime per la nostra salute e nocive per l’ambiente circostante. Abbiamo cercato aiuto e lo abbiamo trovato nel dottor Orfeo Mazzella, membro dell’Associazione Medici per l’Ambiente (Isde) e attivista cinque stelle. Grazie a lui il Meetup Cinque Stelle Torre Annunziata ha presentato una richiesta di accesso agli atti e alle informazioni ambientali detenute dall’amministrazione oplontina.
Un dossier sull’inquinamento delle falde acquifere superficiali da tetracloroetilene certificato dall’Arpac ha riscontrato nell’area di ampliamento delle cisterne la sussistenza della sostanza classificata dallo IARC (International Agency for Research on Cancer) Gruppo I, fortemente cancerogena per l’uomo.
Consapevoli di quanto stava per accadere abbiamo costituito il Comitato Salera di cui sono la Presidente, abbiamo allertato la popolazione e dopo tre manifestazioni pubbliche, dopo varie interrogazioni presentate dal deputato Luigi Gallo del MoVimento 5 Stelle alla regione Campania e tre esposti consegnati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata siamo finalmente riusciti a FERMARE i lavori.

• IL RISULTATO

L’amministrazione comunale di Torre Annunziata ha ritirato il permesso a costruire perché mancava il VIA (Valutazione Impatto Ambientale). Ad oggi i lavori sono fermi. Noi continueremo ad essere delle sentinelle nell’attesa che venga smantellato il cantiere e che venga ripristinata la spiaggia Salera con una bonifica che attendiamo oramai da circa trent’anni.

• COSA SERVE PER REPLICARE L’INIZIATIVA

  • Cercare attivisti del territorio e comunicare il problema
  • Condividere la problematica con la comunità circostante
  • Presentare richieste di accesso agli atti per ricevere informazioni
  • Chiedere supporto ai parlamentari del Movimento 5 Stelle regionali
  • Scrivere presentare dettagliati esposti in Procura

E soprattutto non arrendersi!
Ecco questo è stato fatto dal Comitato Salera di Torre Annunziata in difesa della propria spiaggia pubblica Salera abbandonata da oltre cinquant’anni all’incuria e alla irresponsabilità delle Amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni.


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