L’Italia investe nello spazio per sviluppare e proteggere il territorio

Si è concluso con un successo senza precedenti, per l’Italia, il Consiglio Ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea.

La Space+19 ha riunito i Paesi che fanno parte dell’ESA per delineare le strategie nello spazio per i prossimi anni: è un settore fondamentale per la crescita, l’innovazione e la competitività degli Stati. Forte dei risultati raggiunti in termini di ritorno economico degli investimenti e maggior efficienza garantita alle istituzioni, l’Italia raddoppia i fondi stanziati per i programmi dell’Esa. Con una sottoscrizione totale pari a 2 miliardi e 288 milioni di euro, la più alta di sempre, il nostro Paese si afferma come una potenza spaziale mondiale. Questo significa assicurare la crescita esponenziale del comparto scientifico-industriale e un’offerta senza precedenti in termini di prodotti e applicazioni al servizio del sistema-Paese e dei cittadini.

L’Italia contribuisce in maniera più decisiva alla definizione delle politiche spaziali europee. Con una sottoscrizione del budget totale che sale al 16%, il nostro ruolo assume un rilievo inedito: diventiamo sempre più forti in ESA e i programmi nei quali esercitiamo la leadership sono al centro delle attività dell’Agenzia.
Il programma Vega ha raccolto sottoscrizioni trasversali, dal Belgio alla Norvegia passando per Spagna e Svizzera, con una quota di investimenti importanti da parte della Francia: è un’ottima notizia per la filiera scientifica e industriale italiana alla base del successo di questo lanciatore che diventa, insieme ad Ariane, il punto di riferimento per i sistemi europei di accesso allo spazio.

Abbiamo scelto di investire su Space Rider, anch’esso di produzione italiana, perché consentirà all’Europa di incrementare le proprie capacità in molteplici campi di applicazione, sia scientifici che tecnologici. Con lo sviluppo di Space Rider la competitività dell’Agenzia Spaziale Europea nel campo dell’accesso allo spazio aumenterà enormemente e siamo particolarmente soddisfati di contribuire in misura preponderante al raggiungimento di questo risultato.

L’Italia ricoprirà un ruolo fondamentale nelle prossime missioni di esplorazione umana della Luna, anche con la produzione del modulo abitativo della piattaforma cis-lunare, e di esplorazione robotica di Marte attraverso ExoMads. Non solo. Sono felice di annunciare che la nostra astronauta Samantha Cristoforetti tornerà presto in orbita: l’ESA ha sottoscritto con l’Italia un impegno formale assicurando all’astronauta italiana un nuovo volo. Questa notizia è motivo di orgoglio per l’Italia, avevo preso l’impegno di lavorare per il ritorno in orbita di AstroSamantha e sono soddisfatto che il nostro lavoro di Space diplomacy abbia dato i suoi frutti.

Tutti questi risultati sono un successo della nuova governance con l’istituzione del Comitato Interministeriale per le politiche relative allo Spazio e a beneficiarne sarà tutto il sistema-Paese. Ringrazio il segretario del Comint ammiraglio Carlo Massagli e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia per il loro insostituibile supporto nel lavoro di preparazione e di gestione del Consiglio Ministeriale.

L’incremento della sottoscrizione in ESA ci consentirà di ottenere enormi vantaggi sul piano industriale e occupazionale, con notevoli ritorni economici. Soprattutto, questi stanziamenti sono fondamentali per sviluppare strumenti indispensabili per garantire l’efficienza delle istituzioni: con l’osservazione della Terra, ad esempio, avremo strumenti preventivi sul piano del dissesto idrogeologico e del monitoraggio delle infrastrutture. Allo stesso modo gli investimenti sull’accesso allo spazio e sull’esplorazione umana e robotica garantiranno lo sviluppo di conoscenze, servizi e applicazioni fondamentali per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

L’Italia investe nello spazio perché è il settore del futuro, che più di altri assicura lo sviluppo, la competitività e l’innovazione del sistema-Paese mettendoci al passo degli Stati più avanzati.