La Lega come sempre dalla parte dei più forti #AutostradeStory

Ieri è stato votato in Aula, alla Camera, un emendamento del Governo per bloccare qualsiasi aumento dei pedaggi delle autostrade abruzzesi A24 e A25 fino al 31 ottobre 2021. Una norma di buonsenso, in linea con il percorso di revisione delle concessioni già iniziato lo scorso anno dal ministro Toninelli e fortemente richiesta dai cittadini e dalle istituzioni di quei territori.

Eppure la Lega si è astenuta. Non solo: ora ci attacca sostenendo che il MoVimento 5 Stelle vuole favorire il concessionario autostradale. Siamo alle comiche. Ancora una volta la Lega vota contro gli interessi dei cittadini e poi cerca di ribaltare la realtà. Non sarà che la Lega non vuole scontentare i suoi amici concessionari?

Sì perché, visto che Salvini ha poca memoria, cerchiamo di rinfrescargliela noi.

Salvini e la Lega dovrebbero ricordare che sono stati proprio loro, con Berlusconi, ad approvare la concessione ai Benetton, a condizioni estremamente favorevoli per loro e disastrose per le tasche dei cittadini, consentendo così ad Autostrade di poter fare profitti milionari sulla pelle degli italiani.

Non stiamo parlando di un secolo fa: era il 2008 e, dopo che il governo Prodi aveva allungato la concessione ad Autostrade inserendo l’obbligo di verifiche periodiche per i concessionari, con l’emendamento “salva Benetton”, votato in maniera compatta dalla Lega (Salvini compreso) e dall’allora Popolo della Libertà, le strade italiane vengono “regalate” ai Benetton, cancellando l’obbligo di reinvestire gli utili per ammodernamento e messa in sicurezza.

In pratica, l’emendamento modificò le norme e approvò, per legge, tutte le nuove convenzioni già sottoscritte con le concessionarie. In questo modo i soldi dei pedaggi non furono più vincolati alla manutenzione e lo Stato abdicò totalmente alla sua funzione di controllo.

A trarre i maggiori benefici da questa automatica approvazione è stata ovviamente Autostrade per l’Italia, che è si vista riconoscere aumenti tariffari di almeno il 70% più alti dell’inflazione, da sommare agli extraprofitti per la mancata manutenzione, per tutta la durata della concessione (quindi, potenzialmente, fino al 2038).

Adesso capite perché la Lega è contraria alla revoca della concessione ai Benetton?

Chi ha privatizzato tutto il privatizzabile non può dare lezioni a nessuno. La Lega la smetta di fare propaganda sulla pelle dei cittadini. Dopo la tragedia del Ponte Morandi e le gravissime carenze nella manutenzione di strade e viadotti che stanno emergendo dalle inchieste, l’unica cosa che dovrebbero fare è tacere.