TAV, un’opera inutile e dannosa alla quale diremo sempre NO

Da mesi tutto il sistema – vecchia politica, affaristi e media compiacenti – sta sostenendo il Tav Torino-Lione, facendolo passare come un’opera indispensabile per l’Italia e un segno di grande sviluppo. Con tutti i problemi che abbiamo in Italia (e che loro hanno contribuito a creare in questi anni) insomma, lo sviluppo sarebbe portare avanti un progetto che risale a 30 anni fa e che richiederà almeno altri 20 anni per essere realizzato. Sempre se si farà.

Sì, perché il Tav Torino-Lione è un’opera urgente da almeno 30 anni, ma non è mai stata avviata. Un’opera nata vecchia che ha un grande impatto ambientale ed economico e che, ricordiamo, dovrebbe essere realizzata per sostenere il traffico di merci (soprattutto) e persone su una tratta dove il traffico di merci e persone è in costante calo da almeno 15-20 anni.

Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza.

– CHE COS’È LA SATURAZIONE DELLA LINEA?

Una formulazione contenuta nel primo articolo dell’accordo del 2001 prevedeva che i due governi – italiano e francese – dovessero impegnarsi a costruire “le opere necessarie alla realizzazione di un nuovo collegamento ferroviario misto merci-viaggiatori”, la cui “entrata in vigore dovrebbe aver luogo alla data di saturazione delle opere esistenti”. Insomma la nuova linea avrebbe dovuto vedere la luce alla “saturazione” della precedente.

Infatti, nel Rapporto consegnato ai due governi nel 2000 – redatto dal gruppo di lavoro Ambiente e territorio”, creato dall’allora Ministro dell’Ambiente Matteoli e coordinato dalla Professoressa Vittadini dell’Università di Venezia – e dal quale nacque l’Accordo, erano ben indicate le “preoccupazioni circa l’inutilità del quadruplicamento” della linea a fronte della “debolezza della domanda passeggeri e merci” nonché “il pericolo che l’ingentissimo investimento si sarebbe tradotto in un ingentissimo spreco di denaro”.

Sì perché in quella zona i collegamenti tra Italia e Francia esistono già e sono costituiti dall’autostrada del Frejus (A32) e dal tratto ferroviario Torino-Modane, già potenziato e modernizzato nel dicembre del 2010, con una spesa di circa 400 milioni di euro. E la saturazione non è mai arrivata, anzi la linea fa registrare, anno dopo anno, livelli di traffico sempre più irrisori. I promotori dell’opera invece, nelle primissime fasi, davano quella saturazione come imminente e attesa al più tardi alla metà degli anni Novanta. Quelle previsioni iniziali si sono rivelate infondate e sono state smentite, negli anni, anche dagli stessi sostenitori della prima ora. Lo stesso Paolo Foietta, commissario dell’Osservatorio Tav, poco più di un anno fa scriveva al governo Gentiloni che “molte previsioni fatte 10 anni fa, anche appoggiandosi a previsioni ufficiali della Ue, sono state smentite dai fatti”.

Persino la Corte dei Conti francese, con nota del 1° agosto 2012, ha ribadito l’inesistenza di flussi passeggeri-merci sulla linea Torino-Lione tale da giustificare un costo globale, preventivato dalla stessa Corte d’oltralpe, di 26 miliardi di euro. I dati sul traffico in direzione di Lione confermano insomma l’inutilità dell’opera: nel 2004 sono stati addirittura soppressi molti TGV passeggeri (Treni ad alta velocità francesi) diretti alla città e si è riscontrata una progressiva diminuzione della quantità di merci scambiate nei valichi del nord-ovest italiano.

– QUALI SONO I REALI LIVELLI DI TRAFFICO?

Su questo tema sono due le bufale da smentire: la prima, “non realizzare il Tav Torino-Lione andrebbe a penalizzare i cittadini che vogliono spostarsi da Torino a Lione”. In realtà, chi volesse invece raggiungere ad alta velocità Parigi o Lione da Milano o da Torino, può già utilizzare i treni Tgv, che percorrono rapidamente quella tratta. Ma, come detto, ormai sono rimaste solo 3 coppie di treni al giorno che viaggiano praticamente semi vuoti. In alcuni periodi dell’anno, data la carenza di viaggiatori, i treni vengono addirittura rimpiazzati da autobus sostitutivi. Un passaggio così limitato di convogli al confine non giustifica dunque un investimento come quello previsto per il Tav. Sarebbe molto più semplice, economico e sostenibile dal punto di vista ambientale rafforzare la linea esistente e non attuare misure a beneficio di una minoranza di viaggiatori che può contare anche sull’aeroporto di Torino, che si collega più rapidamente con Parigi. In poco tempo rispetto al Tav (e con una spesa infinitamente più bassa) avremmo una linea moderna e più efficiente, mentre il resto delle risorse potranno essere spese altrove.

La seconda bufala è relativa al trasporto merci. Davvero bloccare il Tav Torino-Lione significherebbe bloccare il traffico merci tra i due Paesi, come affermano i sostenitori dell’opera? Se così fosse dovrebbero sapere che per il trasporto merci è già presente una linea che dal 1871 attraversa il Frejus per trasportare merci sulla tratta. C’è stato, negli anni Ottanta, un tentativo di ammodernamento, ma oggi è inutilizzata all’80-90%.

Il traffico merci sulla linea, infatti, è in calo dal 1997. Mentre le previsioni fatte nel tempo (da chi l’opera la propone!) continuano a sbagliare, ipotizzando un traffico merci in crescita esponenziale da qui al 2050 che arriverà ad essere anche venti volte superiore rispetto ai livelli attuali, dal 1997 al 2011 si è passati da 10 milioni di tonnellate di merci trasportate a poco più di 3 milioni. E anche l’autostrada vede scendere in ugual percentuale le merci in transito.

Con un tale livello di traffico vengono meno anche i presunti benefici ambientali, per non parlare di quelli legati alla riduzione del traffico, a fronte di un rischio ambientale enorme dovuto a anni e anni di cantieri per la realizzazione dell’opera. Il MoVimento 5 Stelle si batte da sempre per incentivare lo switch intermodale da gomma a ferro, come previsto anche dal contratto di Governo: nel caso del TAV Torino-Lione però, su questo è stata sollevata una polemica semplicemente strumentale, visto che la linea per trasportare merci e limitare il passaggio dei camion esiste già.

A chi dice che la linea esistente non è sicura e non è adeguata va ricordato che è stato speso oltre mezzo miliardo per il suo ammodernamento e che, se effettivamente questa linea non fosse sicura, avrebbero dovuto già chiuderla negli anni scorsi! La verità è che è sicura ed è ammodernata, ma semplicemente a qualcuno interessa (e conviene) di più abbandonarla per dare il via a nuovi, costosissimi lavori.

– LA PAROLA AL PARLAMENTO

Per concludere, i livelli di traffico continuano a scendere, sia in termini di treni che di merci in transito. Non è giustificabile dunque un esborso del genere per un’opera inutile. Il MoVimento 5 Stelle è da sempre contrario al TAV Torino-Lione e continuerà ad esserlo.

Questo Paese ha un disperato bisogno di infrastrutture moderne e sicure ed è per questo che stiamo sbloccando e finanziando cantieri fermi da anni per realizzare quelle opere di cui i cittadini hanno realmente bisogno, come l’autostrada Ragusa-Catania, un’arteria fondamentale che i cittadini siciliani attendevano da 30 anni.

Tra poco vedremo chi è a favore di un progetto vecchio e dannoso e chi invece sceglierà di avere coraggio, chi deciderà di andare a braccetto con Renzi, Monti, Calenda, la Fornero e Berlusconi e chi di stare dalla parte dei cittadini.