Rimediamo ai danni del PD: Ecco la proposta del MoVimento 5 Stelle sulla nuova polizia forestale ed ambientale

Abbiamo fatto un altro passo concreto: dopo averla condivisa su Rousseau, oggi abbiamo presentato alla Camera la proposta di legge, a mia prima firma e già incardinata nelle Commissioni Affari costituzionali e Difesa di Montecitorio, sulla Nuova Polizia forestale e ambientale.

Insieme a me c’erano la capogruppo del MoVimento in Commissione Affari costituzionali alla Camera Anna Macina, la vice presidente della Commissione Ambiente di Montecitorio Patrizia Terzoni, il deputato del MoVimento in Commissione Difesa Antonio Del Monaco e la dottoressa Virginia Ciaravolo, psicoterapeuta e criminologa.

Purtroppo non si può tornare indietro, ma per riparare ai danni creati dal PD possiamo guardare avanti con la costituzione di una Nuova Polizia forestale, ambientale e agroalimentare. Una Forza civile, e non più militare, che svolga le stesse funzioni dell’ex Corpo forestale con un’organizzazione nuovamente centralizzata e unitaria.

Questa Polizia sarà dotata della necessaria autonomia e inserita nella filiera delle Autorità di Pubblica sicurezza, ossia del Ministero dell’Interno, delle prefetture e delle questure. Potrà lavorare in sinergia con i Vigili del Fuoco in occasione di incendi boschivi ed emergenze di Protezione Civile, oltre che dialogare pienamente con tutte le Amministrazioni locali.

Altri due aspetti importanti riguardano la ricomposizione del Reparto aereo Antincendio boschivo, che integrerà il reparto volo della Polizia mantenendo però le proprie qualità specifiche, e la valorizzazione dei beni rurali confiscati alle mafie da un punto di vista economico e sociale, affidata a questi nuovi uffici tecnico-economici.

Il nostro obiettivo è superare al più presto la riforma Madia: un vero e proprio disastro che si è abbattuto su un Corpo con 200 anni di storia, sparpagliando donne e uomini in ben cinque differenti Amministrazioni pubbliche. Noi non ci stiamo: questi professionisti devono tornare al servizio del nostro territorio e al fianco dei cittadini, perché solo loro hanno le conoscenze specialistiche adatte a presidiare il rapporto tra cittadini e natura.

Abbiamo anche un’altra priorità: porre rimedio alla condizione di disagio in cui sono costretti a lavorare i forestali militarizzati e trattati come numeri dalla riforma renziana. Un malessere che abbiamo studiato e toccato con mano e su cui dobbiamo scrivere la parola ‘fine’, restituendo piena dignità alle competenze degli ex appartenenti al Corpo.

La grande partecipazione registrata alla presentazione di oggi dimostra il notevole interesse, non solo tra gli addetti ai lavori, che si muove attorno alla nostra proposta. Il prossimo passo è calendarizzare i lavori sul testo e continuare a portare avanti con determinazione l’iter parlamentare. Noi ci siamo, viva i forestali!