#SBLOCCACANTIERI: sì alle opere utili, non ai compromessi morali

di Riccardo Ricciardi, MoVimento 5 Stelle Camera

Grazie Presidente,

io sono d’accordo con l’opposizione, su un argomentazione che spesso ci dicono: “Basta parlare del passato, ora governate voi!”
Allora parliamo del presente, beh il presente ci dice che in questo Paese esistono 600 opere medie e grandi bloccate per un totale di 50 miliardi fermi nei cassetti e i cittadini lo devono sapere che 50 miliardi delle loro tasse, che faticosamente cercano di pagare ogni mese, sono bloccate.

I cittadini devono sapere che quella strada che potrebbe agevolargli la vita quotidianamente, ha già un progetto esecutivo ma non viene realizzata. In questo Paese esistono 1712 piccole opere con progetti esecutivi, non ancora realizzate. Passano in media 2 anni per opere dal costo inferiore di 100mila euro e 15 anni per opere con un costo superiore ai 100 milioni di euro. Avete bloccato ben 150 miliardi per i prossimi 15 anni nelle vostre manovre di bilancio.

Allora questo è il presente, io vi dico, un minimo di autocritica qualcuno qua dentro se lo vorrà fare o no per lo stato delle cose? Perché io ho sentito, che sono bloccate alcune opere per motivi politici. Allora ho sentito Firenze, al comune di Firenze chi governa? In regione Toscana chi governa? In questo Paese chi governava?
Allora, però continuate pure a dirci che il MoVimento 5 Stelle blocca il Paese, che il MoVimento 5 Stelle è quello dei no.
Allora, il MoVimento 5 Stelle ha trovato questo Paese bloccato e il MoVimento 5 Stelle sta dicendo dei sì. Dei sì al fatto che un comune non capoluogo non debba rivolgersi ad una stazione appaltante, ma possa procedere internamente nei lavori. Un sì al fatto che vengano escluse le offerte anomale giudicate troppo basse e questo va a spegnere immediatamente la polemica sul massimo ribasso che ho sentito per questi due giorni.

Diciamo dei sì al fatto che un funzionario pubblico, se per caso vede l’inadempienza dei plurimiliardari gestori di Autostrade può denunciare questa inadempienza alla Corte dei Conti che, una volta riscontrata tale inadempienza permette all’ente di revocare la concessione senza danno erariale e le ferite di Genova sono ancora lì aperte a ricordare l’importanza di questa norma.

Noi diciamo sì a 400 milioni di euro prorogati per i comuni sotto i 20mila abitanti che possono mettere in sicurezza strade e scuole. Diciamo sì a norme decisive per la ricostruzione nelle zone sismiche, per le imprese e per le strade. Diciamo sì al commissario unico per la depurazione, un ambito per il quale paghiamo ogni anno sanzioni all’Unione Europea con un servizio totalmente inadeguato.

E diciamo sì ai Commissari straordinari per quei cantieri ritenuti prioritari bloccati, voi direte: “Entrerà il malaffare, entrerà la corruzione”. Bene, Genova innanzitutto è già lì a dimostrare che imprese in odore di mafia e di camorra sono state escluse dai lavori e a Genova c’è il Commissario.

Invece la burocrazia e questo stato di cose non ha generato malaffare? Io non ho mai sentito in Italia, un’azienda collusa con la mafia che ha vinto una tangente per corruzione di un politico, MAI grazie a questo enorme bellissimo sistema che avete messo in piedi negli anni.

Allora, dobbiamo dirci che questa giungla di burocrazia e di carte è il terreno dove il criminale agisce meglio, perché è il criminale che conosce il dirigente compiacente che gli suggerisce una scorciatoia. È il criminale che crea su aziende e consorzi farlocchi per vincere un appalto, chi è che affoga in questo mare? Affoga l’imprenditore onesto, l’imprenditore che non olia buoni uffici perché pensa che sia premiato il suo lavoro e la sua fatica, imprenditori che fanno il solco nei comuni aspettando una carta.

Allora, in questo Paese abbiamo giocato sempre alla divisione imprenditori, dipendenti, partite IVA, statali, noi l’unica linea di demarcazione che facciamo, ma non è una linea ma un solco, è tra cittadini onesti e cittadini disonesti. E in questo Paese i pochi disonesti hanno avuto sempre la meglio su tanti onesti, e allora quei tanti onesti è il momento di dargli fiducia, i tanti onesti devono entrare negli uffici e non vedere frustrato il loro lavoro, devono vederlo facilitato il loro lavoro.

Allora si parla di anticorruzione, bene la società che noi stiamo costruendo ora ce l’ha in sé gli ideali dell’anticorruzione, perché noi non consideriamo la corruzione un male endemico e incancellabile per questo Paese. Noi l’abbiamo già cominciata a combattere con la legge anticorruzione più severa che esiste in Europa. È la legge anticorruzione fa parte di un unico disegno con lo #SbloccaCantieri, con un unico principio ovvero il cittadino è libero di fare impresa, di fare il proprio lavoro, poi se questo cittadino con la connivenza di politici e dirigenti viene preso a rubare soldi pubblici questo cittadino va in galera PUNTO!

E guardate ci sarebbe un metodo più semplice, più efficace dell’anticorruzione con cui la politica potrebbe estirpare queste cose, faccio un esempio, che un sindaco vinca le elezioni e la sera venisse portato in corte da delle ambulanze a sirene spiegate no? E magari questa società è invischiata, mani e piedi con la camorra, bene in un Paese normale il partito prende e sbatte fuori questo esponente e invece no! C’è un esponente di punta di quel partito che si appoggiava a questo personaggio per fargli fare clientele con le fritture di pesce, allora il problema non è della legge ma è del partito!

E noi nel MoVimento 5 Stelle questa cosa la facciamo, un unico caso, un unico caso di un caso molto meno grave di quello che è accaduto che purtroppo non era un esempio, non era un’ipotesi, è successo dieci giorni fa in Campania, un sindaco del Partito Democratico, noi l’abbiamo preso e sbattuto fuori!

Esattamente come a Roma, ora non fatemi citare l’Umbria, perché sarebbe troppo lunga ne ho citato uno, basti per tutti! Allora, questa cosa avviene anche nel Governo Conte e noi ne dobbiamo rendere atto all’alleato di governo che ha capito che in questa fase, se ha capito magari faticosamente, che in questo momento il Paese ha bisogno di credibilità ma non noi come MoVimento e come 5 Stelle, noi come Governo, non dobbiamo avere alcune ombre e davvero rendiamo atto e andiamo avanti dando credibilità ai cittadini!

E allora, con l’alleato di governo, io non mi nascondo nel dire che questo provvedimento ha avuto un parto difficile, vuoi il clima elettorale, vuoi la delicatezza del tema, però abbiamo fatto ancora una volta l’interesse dei cittadini. Abbiamo messo al centro le imprese e il Paese, perché questo Paese ha bisogno di politica non di tecnici, ha bisogno di politica che trovi anche dei compromessi, ma dei compromessi sempre sui temi, mai dei compromessi morali!

Per questo, con questo spirito e questa voglia di dire ancora tanti altri sì a provvedimenti come la legge sul conflitto di interesse, come la legge sul salario minimo garantito, come la legge sull’acqua pubblica, io annuncio il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle!