Noi pensiamo ai sardi: più lavoro meno privilegi

Di seguito la mia intervista a La Nuova Sardegna

1. Ministro sembrano esserci sempre più turbolenze nel governo. Avete trovato una via di uscita?
Credo che siamo tornati ad una normale dialettica per una maggioranza di Governo che ruota attorno al Contratto. Non servono vie di uscita ma una visione per il Paese e su questo stiamo lavorando in modo collegiale, accantonando le polemiche emerse prima delle europee. Mi lasci dire che i cittadini sono stanchi di polemiche. La partita fondamentale sarà sulla legge di bilancio, che deve avere l’ambizione di lanciare la fase 2 del Governo, con l’abbassamento delle tasse e il salario minimo orario per tutti i lavoratori. Ovviamente facendo tutto senza scontrarsi con l’Unione Europea, nessuno vuole alzare la tensione.

2. Temete le sanzioni che l’Ue minaccia nei confronti dell’Italia?
Ovviamente lo spettro della procedura d’infrazione deve essere al più presto superato. L’UE ha messo sotto la lente d’ingrandimento il nostro debito pubblico che di certo non è stato accumulato da questo Governo. Tuttavia, è bene ribadire sempre che siamo impegnati per far calare il debito pubblico e rafforzare la crescita. Alla Commissione Europea il premier Conte e il Ministro dell’Economia Tria porteranno proprio misure inerenti a questi due aspetti, che sono e saranno centrali nell’azione di Governo. È ovvio, non ci sarà alcun tipo di taglio che danneggia i cittadini italiani, al contrario si colpirà l’evasione è lo spreco di denaro pubblico.

3. C’è una forte polemica nell’isola sulle mancate dimissioni del governatore Solinas da senatore. Si parla anche di nuovo della possibilità di una pensione-vitalizio per i consiglieri regionali. Lei cosa ne pensa?
Stiamo cambiando il nostro Paese, mettendo fine agli sprechi della politica. Abbiamo dimostrato che con noi non c’è più spazio per privilegi come i vitalizi: li abbiamo già eliminati alla Camera e al Senato e, grazie alla legge di Bilancio, abbiamo previsto un taglio anche nelle Regioni. Riguardo alla situazione sarda, il governatore Solinas, dopo aver tenuto in scacco un’intera regione per completare il tetris delle poltrone da spartire, adesso leggo che vorrebbe reintroduzione proprio i vitalizi. Noi siamo dalla parte dei cittadini e faremo di tutto affinché ad essere privilegiato sia l’interesse pubblico, non il portafoglio di pochi.

4. In Sardegna la performance dei 5 Stelle è altalenante. Dopo il boom del 42 per cento alle Politiche alle Europee il Movimento è sceso sotto il 26. Pensa che l’alleato Lega vi porti via i voti?
Guardi, sono molto trasparente su questo punto e le dico con grande onesta che non sono andate bene le elezioni europee. Ma non è questo il tempo delle analisi improvvisate sui flussi di voti o sulle percentuali di astensione. Il MoVimento ha bisogno di valorizzare sempre di più il territorio e deve dotarsi di un’organizzazione più ampia, che sappia coinvolgere tutti i cittadini. È fondamentale specialmente adesso che siamo al Governo del Paese, dobbiamo rafforzare il legame coi territori per migliorare la vita di tutti gli italiani, perché ogni territorio ha le sue esigenze e le sue peculiarità.

5. A Cagliari sarà sfida tra centrodestra e centrosinistra. Ma gli elettori 5 Stelle che faranno?
Il voto per noi è sempre libero, ognuno voterà il candidato che preferisce. Come sempre non daremo alcuna indicazione.

6. Le amministrative non sembrano il terreno in cui i 5 Stelle danno il meglio di sé. Perché?
Nelle amministrative ci scontriamo contro agglomerati di liste. Spesso alcune di queste non riescono nemmeno a eleggere un consigliere. Queste coalizioni in molte occasioni non sono nemmeno accomunate da temi o progetti. Fatta questa doverosa premessa le dico che abbiamo avviato una nuova fase di discussione interna dove un tema è l’alleanza, nelle amministrative, con le civiche. Ma è un processo che richiede tempo perché deve essere fatto bene e in maniera responsabile.

7. Si è divertito a vedere la partita della Dinamo? Tornerà?
Assolutamente sì.