Perché il killer di Mirandola non è stato espulso?

Questa mattina un pazzo ha dato fuoco agli uffici della Polizia Locala a Mirandola uccidendo due persone. Dal Viminale abbiamo sentito dire sempre la stessa cosa: porti chiusi. Bene, peccato che la persona in questione, di origini nordafricane, era già in Italia, proprio come il folle che a San Donato milanese assali’ un bus pieno di bambini. E non solo era già in Italia, ma aveva anche una notifica di espulsione non attuata. In sostanza non doveva nemmeno starci nel nostro Paese e il Viminale che fa? Invece di spiegare perché non lo ha espulso fa campagna elettorale? È assurdo. Quest’uomo era peraltro già stato fermato alla stazione Termini di Roma il 14 maggio.

Chi si occupa della sicurezza interna? Il ministro degli Interni!
Chi deve rispondere se un delinquente è libero di circolare in Italia compiendo delle stragi? Il ministro degli Interni, nessun altro!

Ora, con molta pacatezza dal ministro degli Interni vorremmo sapere: perché questa persona non è stata espulsa nonostante la notifica e perché girava liberamente in Italia?
Il punto è questo: sono le competenze e la responsabilità. Non può essere colpa sempre degli altri. Quindi visto che il Viminale si diverte tanto a fare campagna su questo caso, ci spieghi ora perché non avevano espulso quel criminale!