Un Tavolo Istituzionale Permanente per Taranto

In diretta da Taranto, il Tavolo Istituzionale Permanente per la riqualificazione della città.

Pubblicato da Luigi Di Maio su Mercoledì 24 aprile 2019

 

Oggi sarò a Taranto per sedermi insieme ai cittadini e alle istituzioni attorno a un tavolo e parlare con loro di come la città, finalmente, cambierà negli anni a venire. Per la prima volta riattiviamo qualcosa a cui i tarantini avevano diritto e che finora non ha mai funzionato. Si tratta del Tavolo Istituzionale Permanente con cui iniziamo a dare loro risposte: dall’ambiente, alla salute, per arrivare alla riconversione economica che il loro territorio merita. Questo tavolo lo presiederò io, ci metterò la faccia, ma lo faccio consapevole che quello che stiamo iniziando è un percorso che porterà Taranto verso una nuova fase di crescita sostenibile.

La riconversione economica di un’area così complessa non si fa schioccando le dita, ma conosco benissimo il clima di rabbia e frustrazione in cui versano le persone di quel territorio. Una rabbia che col tempo si è fatta sempre più accesa e che ha deciso di non guardare più in faccia nessuno. E come dargli torto? Dopo decenni di soprusi la fiducia la perderebbe chiunque. Non avrò quindi io la presunzione di pretenderla già da oggi. Ci potranno anche essere delle proteste o delle contestazioni e saranno comprensibili, ma quello che chiedo a tutti i cittadini di Taranto è di ascoltare cosa stiamo mettendo su questo tavolo. Una riconversione, un progetto concreto, che non farà perdere un solo posto di lavoro alla città e le consentirà finalmente di tornare a vivere senza un incubo al suo fianco.

Dobbiamo fare in fretta, lo sappiamo, lavorare a testa bassa ma con realismo. E lavoreremo perché soprattutto due cose, che finora sono state trattate come due alternative inconciliabili, camminino di pari passo. Parlo di diritto al lavoro e diritto alla salute. E non è niente di speciale, sia ben chiaro! Si tratta solo di normalità, quella che fino a oggi a Taranto è mancata.

Con la nomina dei nuovi commissari avvenuta poche ore fa, inizierà infatti la fase dei lavori che non si limita alla gestione della procedura di amministrazione straordinaria e alla gestione delle emergenze, ma quella in cui progetteremo e realizzeremo il futuro di Taranto, concentrandoci in particolare sulle attività di bonifica e sul rilancio economico e sociale del territorio.

C’è poi un simbolo della mala gestione da cui Taranto è stata travolta e sono le cosiddette “collinette”. Erano state collocate tra l’area dell’Ilva e il quartiere Tamburi perché proteggessero la città dalle polveri minerali. Negli anni si sono trasformate in discariche piene di rifiuti industriali e tossici, fino ad essere sequestrate dalla Procura per la loro pericolosità. A causa di questo scempio due scuole sono state chiuse. Una tra le prime cose che abbiamo programmato è proprio la bonifica di questi esempi di degrado, riaprire quelle scuole e riconsegnare ai ragazzi di Tamburi il diritto più importante: quello a una vita normale.

Oggi illustreremo nel dettaglio tutte le altre cose che stiamo iniziando a fare per Taranto, perché la lista dei cambiamenti è ancora lunga. In questi ultimi otto mesi di lavoro abbiamo semplicemente gettato le fondamenta di un lavoro che, proprio questo Tavolo Permanente, ci permetterà di portare avanti rapidamente come mai nessun governo finora.