Sanità Trasparente: la legge in 10 punti

 

La Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura la proposta di legge “Sanità Trasparente“: con questo provvedimento preveniamo la corruzione nel sistema sanitario e puntiamo un faro sui rapporti tra operatori della salute e tutte le imprese del settore.

Queste ultime, infatti, dovranno pubblicare, su un database consultabile sul sito del Ministero della Salute, i finanziamenti diretti e indiretti verso i singoli professionisti e le strutture ospedaliere, altrimenti saranno sanzionate per un valore di 20 volte il valore dell’omessa dichiarazione.
Il MoVimento 5 Stelle promuove la trasparenza come una forma di contrasto attivo alla deriva della corruzione e la considera un’efficace prevenzione di comportamenti opportunistici in settori cruciali come la salute pubblica.

Negli Stati Uniti e in Francia norme molto simili a “Sanità Trasparente” sono già felicemente in vigore e ora anche noi ci stiamo avvicinando a questi elevati standard di trasparenza.
Chiariamo subito cos’è e soprattutto cosa NON è “Sanità Trasparente”!

1) NON vieta i legami tra gli operatori sanitari e l’industria farmaceutica: rende pubblici i legami per assicurare la massima trasparenza e tutelare il diritto alla conoscenza dei cittadini;

2) NON ha costi per lo Stato e non è punitiva per i medici: aiuta a valorizzare i medici che collaborano in trasparenza con il privato;

3) NON aumenta la burocrazia per i medici: per loro non ci sono adempimenti burocratici, ma solo per le società dell’industria sanitaria;

4) NON allontana i medici dai pazienti: rende la trasparenza un prerequisito della fiducia, un antidoto a una montante diffidenza del settore della salute;

5) NON riguarda i pagamenti ai medici da parte dei pazienti, ma solo da parte delle imprese profit che operano nel settore della sanità;

6) NON criminalizza, ma sterilizza eventuali conflitti d’interessi perché li rende visibili a tutti a 360°;

7) NON rende pubbliche le dichiarazioni dei redditi dei professionisti: pubblicizza alcune informazioni (erogazioni liberali, consulenze, spese per convegni, regali o benefit);

8 ) NON pubblicizza tutte le partecipazioni azionarie o brevettuali di medici e operatori sanitari: dichiara solo quelle provenienti dal settore farmaceutico e dei dispositivi sanitari;

9) NON favorisce la promiscuità tra attività pubblica e privata: aiuta a tenerle chiaramente ben distinte;

10) NON si rivolge solo ai medici: è destinata a tutte le figure sanitarie e amministrative del settore della salute.

 

Con l’approvazione di “Sanità Trasparente” agire ‘alla luce del sole’ diventerà la norma, anche nel mondo della salute.