Il PD deve ritirare la proposta di aumento degli stipendi dei parlamentari

Il nuovo tesoriere del PD Zanda dopo aver presentato in data 27.02.19 la proposta di legge per l’aumento degli stipendi dei parlamentari fino a 19 mila euro al mese non solo non l’ha ritirata e chiesto scusa, ma l’ha anche annunciata in Aula al Senato nella seduta n. 96 del 5.03.19.

In quella seduta, infatti, mentre si stava discutendo della tutela dei risparmiatori di Banca Carige, il PD di Zingaretti annunciava, invece, la proposta per fare intascare ai parlamentari ben 228 mila euro l’anno, oltre al ripristino del vitalizio.

Per il PD non bastano i 13/14 mila euro al mese che già prendono. Sono pochi. Servono più soldi. E quindi mettono le mani nelle tasche degli italiani. Sia per farsi mantenere come partito (attraverso la proposta sul ripristino dei finanziamenti pubblici) e sia come politici (attraverso il mega aumenti degli stipendi e vitalizi).

E ad oggi, nonostante l’indignazione dei milioni di lavoratori che i 19 mila euro non li vedono nemmeno dopo 1 anno intero di duro lavoro (e non dopo 30 giorni di poltrona), la proposta è ancora lì, depositata in Senato. Su carta pagata dai cittadini.

Il PD deve fare solo una cosa: ritirare questa indecenza ed ennesima vergogna di ingiustizia sociale perché è un insulto a tutti gli italiani.

E deve sapere anche che, finché non lo ritira, il MoVimento 5 Stelle continuerà a chiedere ogni giorno di farlo!