Non vogliamo i voti dei mafiosi

In diretta dalla Camera dei Deputati, la dichiarazione di voto sulla legge contro il voto di scambio politico-mafioso del nostro Francesco D'Uva.Collegatevi!

Pubblicato da MoVimento 5 Stelle su Giovedì 7 marzo 2019

 

Di seguito la mia dichiarazione di voto, in aula, oggi:

Io inizio subito ricordando all’Aula quello che è accaduto recentemente, quando c’è stato l’arresto di 25 persone, tra cui esponenti di vecchie forze politiche anche per associazione mafiosa e voto di scambio politico-mafioso.

Queste vicende ovviamente ci fanno capire quanto questo fenomeno sia ancora presente nel nostro Paese e quanto vada combattuto. Ed è quello che facciamo con questo testo di legge, in cui inaspriamo le pene per queste persone.

Il vero problema del Paese, presidente, è la mentalità mafiosa, quella mentalità che vede dei potenti soverchiare dei deboli, gli altri, perlomeno i cittadini perbene, attraverso l’intimidazione per ottenere quello che vogliono: soldi, potere.

Quello che dobbiamo fare noi è avere una cultura antimafia degna di questo nome, che significa dare sostegno a chi realmente combatte le mafie: penso alle procure, alle forze dell’ordine. E quello è fondamentale, ma non è sufficiente: bisogna fare ben altro.

Bisogna cercare di fare il proprio lavoro con la schiena dritta: fare in modo che se tutti fanno così non ci saranno più le vittime che ci sono state in passato nel nostro Paese.

Presidente, abbiamo una legislazione antimafia molto seria: abbiamo il reato di associazione mafiosa, il sequestro in assenza di condanna penale. Qualcosa di unico, che ci permette veramente di combattere la mafia come nessun altro Paese fa al mondo. Ma ovviamente non è sufficiente. Ed è con provvedimenti come quello che stiamo per votare che si dà una risposta seria, forte ed efficace contro le mafie, in tutte le loro declinazioni. Compresa quella che passa dal legame con una politica al servizio del malaffare e non dei cittadini. Una politica costituita da partiti che, per bisogno di voti o per leggerezza, accolgono tra le proprie fila anche soggetti legati al malaffare.

Ecco presidente, io con questa dichiarazione di voto voglio anche fare un appello a tutte le forze politiche a prestare più attenzione possibile, a dotarsi di tutti gli strumenti e tutta la volontà per non accogliere tra i propri candidati soggetti impresentabili.

Noi del MoVimento 5 Stelle lo facciamo da sempre: chiediamo i casellari giudiziari, i carichi pendenti. Forse non è sufficiente, ma è qualcosa che fa capire che quella forza politica non accetta persone indegne di ricoprire ruoli come quello che ricopriamo noi qui o negli altri Enti locali.

Le novità che ci apprestiamo ad approvare sono in linea con la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione. Rimane il metodo mafioso e si inserisce la fattispecie alternativa dell’appartenenza alll’associazione mafiosa.

È chiaro presidente che noi puniamo l’accordo doloso tra politico e mafioso, lo dico perché ci sono state argomentazioni in questa Aula che hanno fatto pensare a qualcosa di diverso: non è così, soltanto se c’è il dolo avviene quello di cui stiamo parlando.

Pene più gravi per chi commette questo illecito. Sia per il politico che per il mafioso o l’intermediario, la pena andrà da 10 a 15 anni di carcere, così come è previsto per il reato di associazione di stampo mafioso.

Abbiamo previsto, inoltre, un’aggravante speciale nel caso in cui il politico che si è messo d’accordo con il mafioso (o chi per lui) per accaparrarsi i voti, viene effettivamente eletto. In questo caso la pena è aumentata della metà.

Perché presidente parliamo di una persona riconoscente alla mafia e sicuramente il suo operato sarà verso la mafia e non verso la collettività, e questo per noi è davvero un pericolo pubblico. Quindi è più che giustificata questa aggravante.

Daspo (interdizione perpetua dai pubblici uffici) per il politico che viene condannato in base all’articolo 416 ter del codice penale. Chi sarà colpito da una sentenza definitiva di condanna sarà fuori dai palazzi e avrà zero incarichi pubblici, A VITA. 

Estendiamo la punibilità anche in caso l’accordo sia concluso tramite l’intermediario, cristallizzando un consolidato indirizzo giurisprudenziale.

Ampliamo ulteriormente l’oggetto di quella che può essere la contropartita del patto, potendo essere non solo il denaro e ogni altra utilità, ma anche “la disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell’associazione criminale”. 

Bene presidente, cos’altro? Questa forza politica, questa maggioranza, questo Governo stanno facendo tanto per combattere le mafie.

Penso alle nuove misure per proteggere i testimoni di giustizia, alle assunzioni dei testimoni presso la Pubblica Amministrazione che stanno andando avanti grazie a noi, all’aumento del fondo per le vittime del racket e dell’usura, e alla velocizzazione dei tempi per il risarcimento delle vittime di mafia.

A tutto questo si affiancano quelle proposte di legge, quelle iniziative che vanno ad aumentare la partecipazione e l’uguaglianza, per avere una democrazia realmente sana in questo Paese.

Penso a diverse proposte di legge, una su tutte quella sulle ‘elezioni pulite’, già approvata dalla Camera, grazie alla quale gli scrutatori verranno sorteggiati anche tra i disoccupati, i presidenti e segretari di seggio non saranno mai più scelti tra i condannati per reati gravi come mafia o corruzione, o tra i parenti dei candidati.

Il reddito di cittadinanza, che allontana i giovani dai ricatti della malavita aprendo loro nuove prospettive di lavoro ONESTO; reddito di cittadinanza che non va a chi è in carcere, che non va a mafiosi o terroristi, a differenza di quello che è stato detto in questa Aula, presidente.

Le riforme istituzionali, come l’introduzione del referendum propositivo, il quorum al 25% anche nel referendum abrogativo, il taglio del numero e degli stipendi dei parlamentari, che vogliamo portare avanti.

Tutto ciò riavvicina i cittadini alle Istituzioni, permettendo a queste ultime di funzionare nel modo più efficiente possibile.

Questi provvedimenti contribuiscono a dare attuazione al concetto di democrazia e a spezzare definitivamente il legame tra politica e criminalità.

Presidente, aggiungo solo una cosa: dobbiamo fare in modo che la legislazione antimafia sia sempre attuale e che possa andare ad anticipare il fenomeno mafioso. Io l’ho già detto e lo ripeto: la legislazione antimafia del nostro Paese è invidiabile e noi facciamo un lavoro incredibile, ma andiamo molto spesso ad inseguire il fenomeno mafioso e non ad anticiparlo. Bene, queste iniziative sicuramente vanno nel senso di anticipare un fenomeno che è, ahimè, ancora molto forte in questo Paese.

Per questo motivo dichiaro il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle!