In piazza senza bandiere per il futuro di tutti

Il prossimo 15 marzo, in occasione del ‘Global Strike For Future‘, in Italia e in altre città del mondo centinaia di migliaia di studenti scenderanno in piazza per chiedere provvedimenti concreti contro i cambiamenti climatici. Una manifestazione senza bandiere, che parte del movimento internazionale ispirato da Greta Thunberg. A questo evento non mancheremo come cittadini tra i cittadini senza alcuna bandiera, perché sappiamo quanto siano urgenti interventi per contrastare il clima che cambia.
Noi, come forza di Governo, stiamo invertendo la rotta del Paese: stiamo investendo, nel periodo 2019-2033, 3.7 miliardi di euro per la mobilità sostenibile per passare dalla mobilità pubblica diesel a quella elettrica, altri 33 milioni per attrezzare il Paese con impianti di ricarica per i veicoli elettrici.

Stiamo incentivando l’acquisto di veicoli elettrici con ecosconti fino a 6.000 euro. Abbiamo stanziato 11 miliardi di euro per aprire i cantieri per l’ambiente, investendo finalmente in manutenzione, in prevenzione e mettendo in sicurezza il nostro territorio contrastando il dissesto idrogeologico, anche da eventi atmosferici estremi, causati dai cambiamenti climatici.

Lo stiamo facendo in modo particolare attraverso il Piano che sospende l’attività di ricerca e di estrazione di idrocarburi in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica: basta favori alle lobby del petrolio. Noi vogliamo che fonti fossili e carbone vengano eliminate da economia e finanza come scritto nel Contratto di Governo e prevediamo di uscire dal carbone nel 2025.

Stiamo avviando processi concreti in campo di efficienza energetica con la riconferma dell’ecobonus e di economia circolare, pilastri di un futuro sostenibile. In Parlamento per favorire la transizione verso le energie rinnovabili delle città stiamo promuovendo la riqualificazione energetica degli edifici già esistenti, combattendo anche il consumo di suolo.
Il nostro piano prevede una progressiva riconversione ecologica del Paese, vogliamo un futuro sostenibile, per questo senza bandiere ed ascoltando le loro voci, scenderemo in piazza accanto agli studenti che rappresentano la vera parte lesa.

Movimento 5 Stelle – Commissione Ambiente Camera e Senato


 

Di seguito la lettera pubblicata sul The Guardian dei giovani che guidano il movimento dello sciopero per il clima, in vista della manifestazione del 15 Marzo:

 

Noi giovani siamo profondamente preoccupati per il nostro futuro. L’umanità sta causando la sesta estinzione di massa e la situazione climatica globale è sull’orlo di una crisi catastrofica. Milioni di persone in tutto il mondo stanno già subendo delle drammatiche conseguenze. Ciononostante, siamo ancora lontani dal raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’Accordo di Parigi.

Noi giovani costituiamo più della metà della popolazione globale. La nostra generazione è cresciuta con i cambiamenti climatici e noi dovremo affrontarli per il resto della nostra vita. Nonostante ciò, molti di noi non sono inclusi nel processo decisionale. Siamo il futuro inascoltato dell’umanità.

Non accetteremo più questa ingiustizia. Chiediamo giustizia climatica! E la chiediamo per tutte le vittime passate, presenti e future della crisi climatica. Per questo stiamo insorgendo! Nelle scorse settimane siamo scesi in migliaia per le strade di tutto il mondo. Ora faremo sentire le nostri voci. Il 15 di marzo protesteremo in ogni singolo continente.

È arrivato il momento di affrontare la crisi climatica come una crisi. È la più grande minaccia nella storia umana e noi non accetteremo di estinguerci. Non ci piegheremo a una vita di paura e devastazione. Abbiamo il diritto di poter vivere i nostri sogni e le nostre speranze. Il cambiamento climatico è già qui. Delle persone sono già morte, stanno morendo e moriranno a causa sua. Ma possiamo mettere fine a questa follia e lo faremo.

Noi giovani ci stiamo mobilitando. Cambieremo il destino dell’umanità, che vi piaccia o meno. Manifesteremo insieme il 15 Marzo, e molte altre volte ancora, finché giustizia climatica non sarà fatta. Chiediamo a tutti i decisori politici di tutto il mondo di prendersi la responsabilità di risolvere questa crisi o di dimettersi. Ci avete deluso in passato e se continuerete a deluderci anche in futuro, noi giovani di questo pianeta cambieremo le cose da soli. Abbiamo cominciato a muoverci e non ci fermeremo più.

 

Di seguito la mappa delle mobilitazioni in Italia: