Meriti e curriculum, così gli iscritti sceglieranno i candidati alle Europee

Di seguito l’intervista che ho rilasciato a Fanpage
Qual è il meccanismo scelto per raccogliere le candidature alle Europarlamentarie sulla piattaforma Rousseau? 
In vista di un appuntamento particolarmente importante, come quello delle europee, abbiamo progettato e rilasciato una nuova funzione che si chiama, appunto, “Open candidature” e che consente di raccogliere le candidature degli iscritti che vogliano presentarsi, appunto, come candidati. Accanto a questa funzione abbiamo inserito anche un nuovo sistema, che abbiamo definito il “sistema dei meriti” e che consente, appunto, a chi dovrà votare questi candidati, quindi agli elettori, di poter ordinare e scegliere i candidati sulla base di alcune caratteristiche legate al curriculum, al profilo o piuttosto delle attività svolte per il Movimento 5 Stelle o sulla piattaforma Rousseau. 
 
Quali sono e di che tipologia saranno i meriti che verranno considerati per la scelta dei candidati? 
I “meriti” hanno tutti, diciamo, lo stesso peso e poi è l’iscritto che può decidere sulla base di questi meriti di individuare il candidato che ritiene più adatto. Ogni candidato potrà avere fino a 9 meriti, che verranno assegnati sulla base di alcune caratteristiche. Se il candidato ha, ad esempio, una laurea di primo livello, una laurea specialistica, un dottorato o un master comparirà sul suo profilo un indicatore grafico che segnala a chi andrà a votare che quella persona ha quel titolo di studio. Se una persona, ad esempio, ha fatto il rappresentante di lista o è stato un volontario nelle iniziative ufficiali tipo Italia 5 stelle del Movimento 5 Stelle, verrà segnalato con questo merito. E poi c’è l’area formazione, cioè se il candidato ha partecipato alle tante attività di formazione che organizziamo. E poi ce ne sono altri due che sono dei meriti speciali, che vanno a quelle persone che hanno dei profili particolari, magari hanno delle menzioni speciali, dei riconoscimenti, dei premi o hanno una particolare specializzazione in un ambito di ricerca, i cosiddetti “super competenti”. E l’ultimo merito viene assegnato a chi ha già avuto un’esperienza politica, è stato già un portavoce in Europa, in regione, in comune. Tutti gli iscritti potranno leggere il curriculum dettagliato, la descrizione di intenti, anche le esperienze fatte. Perché c’è uno spazio adeguato che consente a ciascun candidato di raccontare la propria esperienza, la propria formazione e anche come può contribuire al progetto del Movimento 5 Stelle. 
 
Quali sono le vostre aspettative sulla partecipazione nella scelta della candidature sulla piattaforma Rousseau? 
Noi ci aspettiamo un’alta partecipazione, perché comunque quando qualcuno decide di mettersi a disposizione per un obiettivo e per un progetto comune è comunque sempre un successo. Ma immaginiamo che questo nuovo sistema andrà in qualche modo a selezionare le persone anche più motivate o con magari delle competenze più adeguate a quel tipo di attività, comunque complessa dell’essere portavoce in Europa e quindi immaginiamo che in qualche modo possa essere uno strumento di selezione, ma non di esclusione. L’obiettivo di tutto questo progetto è questo. Che nel momento in cui io posso esprimere la mia preferenza, lo posso fare conoscendo il più possibile le informazioni e le caratteristiche della persona che andrà a rappresentare il Movimento 5 Stelle in Europa. 
 
Sul caso Diciotti il voto degli iscritti ha dettato la linea di governo, pensate di replicare l’utilizzo di questo strumento? 
La piattaforma Rousseau nasce per rispondere a questa esigenza, cioè il fatto di consentire al cittadino di essere al centro della società e potendo anche esprimere il proprio voto in merito anche a dei temi politici, in merito al programma di governo, in merito alla scelta dei candidati. Noi abbiamo fatto negli ultimi anni una votazione ogni 20 giorni, quindi consultiamo continuamente gli iscritti. Le attività di partecipazione sono tantissime su Rousseau, ovviamente poi ci sono alcuni momenti che vengono ritenuti i più delicati perché hanno un impatto politico più evidente. 
 
Quali prossimi sviluppi immaginate per la piattaforma Rousseau? 
Stiamo lavorando da diversi mesi a una nuova infrastruttura, che dovrà accogliere una famiglia allargata, perché gli iscritti stanno aumentando. Immaginiamo di poter accogliere anche milioni di iscritti. La stiamo immaginando come si fa con un abito sartoriale, cioè che sia sempre più in grado di rispondere alle esigenze di partecipazione degli iscritti del Movimento 5 Stelle. Negli anni sono cambiate molto ed anche lo stesso sviluppo delle funzioni ha seguito le esigenze che gli iscritti ci hanno segnalato. Immaginiamo che questa evoluzione, anche in una nuova forma che quella che ci vede al Governo, porterà magari a esigenze nuove e Rousseau vuole rispondere a questo. Quindi si svilupperà sicuramente in una co-progettazione che vede sempre coinvolta la famosa base, anche nella definizione dello strumento stesso.