innovazione

Una manovra per l’Innovazione

Partiamo da un dato: mai si erano messe in campo in una manovra di bilancio tante misure per l’innovazione e per favorire l’adozione delle tecnologie digitali. Misure che pongono il nostro Paese all’avanguardia a livello europeo. Mentre in Europa si discute di stanziare fondi per sperimentare le tecnologie emergenti, noi mettiamo sul piatto da subito 45 milioni in tre anni che si aggiungono ai 40 milioni già stanziati per la sperimentazione in ambito Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things.  Ma vediamo le principali misure approvate.

STARTUP E VENTURE CAPITAL

Abbiamo messo in campo una serie di iniziative volte a rafforzare il settore del Venture Capital per portarlo ai livelli dei principali competitor europei e creare le condizioni per le nostre startup e scaleup per competere sul mercato globale.

Fondo Nazionale Innovazione – con l’intento di rafforzare e rendere organico l’intervento pubblico di sostegno del settore del Venture Capital abbiamo previsto che il Ministro dello Sviluppo Economico possa autorizzare la cessione di Invitalia Ventures a Cassa Depositi e Prestiti che può esercitare la relativa opzione.  Questa misura, sinergica rispetto al nuovo piano industriale di CDP, condurrà alla creazione del più grande fondo di Venture Capital pubblico mai creato in Italia per il sostegno e lo sviluppo delle startup e scale-up italiane.

Fondo di sostegno per il Venture Capital – abbiamo creato in seno al Ministero dello Sviluppo Economico un fondo per il sostegno del Venture Capital con dotazione di 90 milioni di euro nei primi 3 anni e previsto espressamente che anche soggetti pubblici possano investire in fondi di Venture Capital direttamente o indirettamente attraverso fondi di fondi.

Piani Individuali di risparmio e Venture Capital – abbiamo previsto la possibilità che nell’ambito dei Piani individuali di risparmio si possa investire in fondi di Venture Capital prevedendo una soglia minima del 5% degli investimenti qualificati.

Investimenti delle società partecipate dallo Stato in fondi di Venture Capital –non meno del 15% delle entrate dello Stato derivanti dagli utili o dividendi delle società partecipate dovranno essere destinati ad investimenti in fondi di Venture Capital.

Qualificazione normativa della figura del “Business Angel”  –abbiamo introdotto la figura del Business Angel qualificato come soggetto che in maniera diretta o indiretta abbia investito almeno 40 mila euro nell’ultimo triennio.  Un riconoscimento che da anni si attendeva.

Incentivi agli investimenti in startup innovative  – abbiamo reso più attrattivo investire in startup innovative innalzando le soglie delle detrazioni fiscali previste dal decreto 179/2012 dal 30% al 40% per gli investimenti semplici e dal 30% al 50% nel caso di acquisizione dell’intero capitale sociale di una startup innovativa. Abbiamo inoltre allargato le agevolazioni previste dal DL 98/2011 rendendo più conveniente l’investimento di Fondi di Venture Capital in startup innovative.

TECNOLOGIE EMERGENTI

In linea con le politiche messe in campo nei primi mesi di governo abbiamo dedicato misure ad hoc per lo sviluppo e sperimentazione in materia di tecnologie emergenti per rendere il nostro Paese leader nel settore.

Fondo Blockchain, Intelligenza Artificiale e Internet of Things – abbiamo istituito un fondo da 45 milioni in tre anni per la sperimentazione delle tecnologie emergenti da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.

Manager dell’Innovazione  – abbiamo previsto un voucher fino a 40 mila euro per le PMI che vogliano avvalersi della consulenza di manager dell’innovazione per trasformare e migliorare il proprio business.

Progetto europeo sulla microelettronica  – abbiamo stanziato oltre 200 milioni di euro per garantire l’adesione dell’Italia ad un progetto europeo per lo sviluppo della microelettronica che vedrà coinvolte importanti realtà industriali operanti in Italia.

Cloud computing  – abbiamo previsto espressamente che possano rientrare tra le spese agevolabili nell’ambito di Industria 4.0. anche i costi sostenuti per l’accesso a soluzioni in cloud.  

INDUSTRIA 4.0. E ALTRE MISURE

Infine, la nostra azione è stata rivolta a rimodulare gli interventi del piano industria 4.0. verso le PMI che rappresentano la spina dorsale del nostro tessuto produttivo e che fino ad oggi hanno goduto solo in minima parte dei vantaggi derivanti dalla rivoluzione digitale. Altri interventi hanno riguardato settori specifici: dalla ricerca sull’energia pulita alla trasformazione del settore radiotelevisivo.

Industria 4.0  – abbiamo prorogato il credito di imposta modulando la misura sulle piccole e medie imprese.

Formazione 4.0. – abbiamo prorogato il credito di imposta modulando la misura sulle piccole e medie imprese che fino ad ora avevano solo in minima parte avuto accesso a questi fondi.

Rai digitale  – abbiamo stanziato 80 milioni in due anni in favore della RAI per attuare i programmi di innovazione tecnologica e digitale previsti nel nuovo contratto di servizio.

Tecnopolo del Mediterraneo – abbiamo stanziato 9 milioni di euro per la creazione del Tecnopolo che sarà un centro di eccellenza nella ricerca e sperimentazione sulle tecnologie pulite con sede a Taranto.

TV 4.0: Liberazione banda 700, 5G, radio digitale, più incentivi per decoder e smart TV – mettendo a frutto la discussione avviata con tutti gli stakeholder nell’ambito del tavolo TV 4.0. istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico abbiamo rivisto il piano di refarming della banda 700, fondamentale per lo sviluppo del 5G, prevedendo: 1) un risparmio di costi per i cittadini che non dovranno cambiare le antenne per la ricezione dei canali RAI regionali; 2) un riassetto complessivo del sistema delle frequenze TV che tutela le TV locali rendendo al contempo disponibili più frequenze per gli operatori nazionali (storici e nuovi entranti) che saranno messe a gara a novembre 2019; 3) la destinazione di frequenze dedicate per lo sviluppo della radio digitale; 4) più risorse per i cittadini per l’acquisto di decoder e smart TV a partire dal 2019.  

Tante le misure messe in campo per rendere il nostro Paese attrattivo e competitivo sul fronte dell’innovazione.  Il nostro dovere e la nostra priorità sarà impegnare da subito le risorse destinate per far ripartire l’Italia nel segno dell’innovazione e del digitale! Il 2019 sarà l’anno del cambiamento!