Un piano nazionale anti dissesto idrogeologico coi fondi europei

Utilizzare i Fondi europei a disposizione dell’Italia per realizzare un piano nazionale anti-dissesto idrogeologico. Un programma organico, con tanto di road map, scadenze e controlli per realizzare tanti interventi di prevenzione e cura nei nostri fragili territori, troppo spesso maltrattati e sfruttati dall’uomo e da una politica distratta o complice.
 
Non possiamo più accettare che ogni qual volta si verificano fenomeni metereologici di forte intensità dobbiamo piangere nuovi morti e vedere interi territori messi in ginocchio. Dopo l’ondata di maltempo avvenuta lo scorso autunno, che ha colpito con violenza tanto il Nord quanto il Sud, ho cominciato a lavorare a un progetto che ieri ho presentato a Bruxelles alla commissaria europea per la Politica regionale, Corina Cretu, la quale mi ha espresso piena disponibilità a collaborare.

L’obiettivo è stringere intese di cooperazione rafforzata tra il governo Italiano, la Commissione europea e i presidenti di Regione che vorranno aderire (e mi auguro che saranno in tanti) per la realizzazione di interventi contro il dissesto. La cooperazione rafforzata, di cui ho potuto personalmente verificare l’efficacia, è uno strumento che aiuta a superare  criticità procedurali, burocratiche e di coordinamento fra amministrazioni e altri soggetti pubblici, velocizzando l’avanzamento degli interventi. Le amministrazioni verrebbero accompagnate e supportate da task-force tematiche e unità operative, coordinate dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.

Già oggi una quota dei fondi europei a disposizione delle nostre Regioni viene destinata al contrasto del dissesto idrogeologico, ma queste risorse troppo spesso vengono utilizzate a rilento e in modo disorganico. È uno spreco non possiamo proprio permettercelo. Per questo ritengo che la cooperazione rafforzata possa essere lo strumento che ci consentirà di cambiare passo e di risolvere situazioni di pericolo – come quelle della viabilità provinciale e comunale e dei collegamenti tra le aree interne -,  attraverso un costante confronto finalizzato all’attuazione degli interventi e al pieno conseguimento dei risultati, fissati in  tabelle di marcia che saranno sottoposte a verifiche trimestrali.

I nostri uffici sono già al lavoro per trovare le soluzioni tecniche necessarie a far partire questo piano, che ho davvero a cuore. La sicurezza dei cittadini e la tutela del nostro territorio sono due temi inscindibili.