Tre domande a Mario Draghi che meritano una risposta

Presidente Draghi, io le parlo da italiano, cioè da cittadino di un paese fondatore dell’Unione Europea che tra l’altro è il terzo paese grande pagatore all’interno dell’Unione.

 sono 25 anni che l’Italia fa registrare un avanzo primario, per cui la storia che gli italiani hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità è una balla colossale probabilmente inventata dai banchieri tedeschi e francesi;

 Se abbiamo un passivo ogni anno è solo grazie agli interessi su un debito pubblico che è cresciuto a dismisura negli anni 80 grazie a tassi di interesse anche del 10%, quindi un vero e proprio strozzinaggio;

– in questo modo assurdo siamo arrivati a 2300 Mld € di debito pubblico sul quale fino ad ora abbiamo pagato interessi per 3500 Mld €, mentre il debito è rimasto ancora tutto là;

– Ora questo debito pubblico lo comprano le banche europee, quelle francesi, quelle tedesche…e lo comprano con denaro prestato dalla BCE a bassissimi tassi di interesse, senza nessuna condizionalità (il che gli ha permesso di speculare sui paesi ad alto spread) e, tra l’altro, con denaro creato dal nulla, semplicemente aggiungendo degli zero sui computer. Stiamo parlando di interessi per una una media di 70 miliardi di euro all’anno di cui 5 vanno a finire nelle tasche delle banche francesi e 3 vanno a finire in quelle tedesche;

 Il problema è che gli interessi li pagano gli italiani con l’economia reale, lo pagano gli italiani con il loro sudore reale, non quello creato dal nulla;

Questo sistema accontenta le banche, che speculano tranquillamente facendo rientrare i capitali, e accontenta gli Stati che piazzano i loro titoli di Stato, l’unico problema è che a pagare è l’economia reale perché le imprese non hanno più accesso al credito. E dove non c’è accesso al credito cresce la disoccupazione. La disoccupazione in UE ha raggiunto livelli spaventosi proprio in quei paesi ad alto debito pubblico come la Grecia, la Spagna e l’Italia.

Ora, se leggiamo l’articolo 127 del Trattato sul Funzionamento dell’unione Europea dice che oltre alla stabilità dei prezzi (che adesso è sotto controllo), la BCE deve contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione e cioè:
– a combattere la disoccupazione;
– a promuovere una crescita economica equilibrata;

Allora le mie domande sono:
1) la BCE ha davvero intenzione di contrastare la speculazione finanziaria?
2) la BCE ha davvero l’intenzione di agire in maniera mirata e differenziata per azzerare gli spread dei singoli Stati Membri?
3) la BCE ha intenzione di azzerare l’intero meccanismo dello spread che distrugge le economie di Stati Membri con l’Italia e indebolisce irrimediabilmente anche la stessa Unione Europea?

VIDEO. Ecco l’intervento che Piernicola Pedicini ha rivolto durante la discussione al Parlamento europeo, presente Mario Draghi.

PS. Durante la sua replica Draghi non ha risposto. Ha perso una occasione per fare chiarezza.