Il diritto sanitario digitale

Cittadinanza digitale – Il diritto sanitario digitale

Andrea Colletti ci parla del diritto sanitario digitaleCosa intendiamo per diritto sanitario digitale, quali sono le esperienze delle altre nazioni e quali potrebbero essere le applicazioni nel nostro Paese?

Pubblicato da Associazione Rousseau su Mercoledì 9 gennaio 2019

Oggi parliamo di un particolare diritto di cittadinanza digitale, ovvero il diritto sanitario digitale. Cosa significa? È la possibilità per il cittadino di poter accedere – ovunque si trovi – ai propri dati sanitari, inseriti da lui stesso ma anche dagli altri attori della sanità pubblica e privata.
Come funziona il diritto sanitario digitale in Italia? 
Esiste una legge sul Fascicolo Sanitario Elettronico, ma attualmente questo diritto non è esercitabile su tutto il territorio nazionale perché in Italia la sanità è affidata a province e regioni. Ciò vuol dire 22 sistemi diversi di accesso ai dati sanitari. In realtà, in molte regioni non esiste proprio, come per esempio in Abruzzo, da dove vengo io.
Cosa cambierebbe se il Fascicolo Sanitario Elettronico fosse migliorato? 
Potremmo innanzitutto avere accesso ai nostri dati sanitari: il nostro medico di base avrebbe accesso diretto, così come l’ospedale in caso di ricovero d’urgenza. Pensate, ad esempio, se fossimo allergici a un farmaco: invece di chiedere ai parenti, che magari neanche lo sanno, il medico potrebbe avere queste informazioni dal Fascicolo Sanitario Elettronico e salvarci la vita. Con questi dati si potrebbero, addirittura, prevenire alcune malattie.
Come funziona all’estero? 
Uno dei migliori esempi nel campo del diritto sanitario digitale è l’Inghilterra. I cittadini inglesi possono accedere da casa alle proprie cartelle cliniche e ai referti specialistici. Possono anche aggiornare i valori relativi a peso e pressione, addirittura in modo “automatico” se dotati di dispositivi digitali connessi alla rete wifi di casa.
È interessante l’esempio inglese anche rispetto al tema della tutela della privacy perché il paziente può scegliere di non rendere visibili i propri dati a una determinata categoria di persone o di medici, a cui non vuole far sapere le proprie condizioni. È un diritto sul quale si può discutere, ma comunque esiste e se ne potrebbe parlare.
Di cosa avrebbe bisogno il sistema sanitario italiano? 
Sulla base di questi esempi, ciò che manca all’Italia è una grande infrastruttura che permetta ai vari sistemi regionali di dialogare tra loro. Per fare questo, ci vuole un investimento serio sul sistema sanitario a livello nazionale.
L’intero processo dovrebbe poi essere digitalizzato e automatizzato. Pensiamo alle cartelle cliniche: spesso sono ancora cartacee e per caricarle nel fascicolo sanitario elettronico vengono scannerizzate. Ecco, io vorrei che il mio medico avesse un tablet grazie al quale possa inserire i dati direttamente nel mio fascicolo elettronico, così che io possa ricercare autonomamente ciò di cui ho bisogno. Questo aumenterebbe anche la tutela della privacy di ciascun paziente.