Il MoVimento 5 Stelle è per la libertà di stampa #IoNonCiCasco

Il diritto all'informazione è alla base del cambiamento

UNA STAMPA LIBERA E UN'INFORMAZIONE CORRETTA SONO ALLA BASE DEL CAMBIAMENTO Quando i media diffondono notizie false, offensive o diffamatorie, ledono due principi fondamentali. Il primo è quello della libertà di stampa. Ovvero la libertà dei giornalisti di raccontare i fatti in maniera oggettiva e indipendente, senza condizionamenti o imposizioni da parte di lobby, poteri forti o editori in conflitto di interessi e legati a filo doppio alla politica. Editori che spesso ricevono enormi finanziamenti dallo Stato e che, tuttavia, costringono moltissimi giornalisti a lavorare sotto il ricatto del precariato e di un compenso iniquo. Il secondo principio è il diritto dei cittadini ad avere un’informazione autentica, veritiera e imparziale. Un’informazione che rispecchi correttamente la realtà dei fatti. Un’informazione libera, appunto. Quando il quotidiano Libero titola “Patata bollente”, parlando della sindaca Virginia Raggi, che servizio dà ai cittadini?Quando Il Messaggero attribuisce a Luigi Di Maio degli Sms falsi sul caso Marra, che tipo di informazione offre ai lettori?Noi del Movimento 5 Stelle ci battiamo per questo. Ci battiamo affinché la stampa sia libera e i cittadini abbiano accesso a un’informazione corretta. Ci battiamo per denunciare come l’informazione, sempre più spesso, venga usata da certi editori per fini politici, con lo scopo di delegittimare il MoVimento 5 Stelle e le iniziative dei nostri sindaci, parlamentari e ministri. Iniziative che sono state votate da milioni di cittadini e su cui i cittadini hanno il diritto di essere informati in maniera corretta, libera e imparziale. Per questo interverremo con la legge contro il conflitto di interessi degli editori e per un equo compenso a tutti i giornalisti. MASSIMA CONDIVISIONE! #IoNonCiCasco

Pubblicato da MoVimento 5 Stelle su Sabato 1 dicembre 2018

In uno Stato democratico la libertà di stampa è una delle manifestazioni fondamentali della libertà individuale. Oltre a consentire l’espressione del pensiero, permette ai cittadini di “controllare” l’operato del potere attraverso il racconto dei fatti. Ecco il punto: il MoVimento 5 Stelle non ce l’ha con la stampa ma con i suoi comportamenti che mortificano il fondamentale ruolo dei giornalisti, narratori della realtà.

Luigi Di Maio ha accolto con apprezzamento l’inchiesta giornalistica delle Iene sull’azienda di suo padre. Ha detto che se ci sono stati lavoratori in nero è giusto denunciarlo e prendere le distanze. Questo è il modo con cui si legittima il ruolo dei giornalisti. Quando invece la stampa scrive falsità, intenta fake news, racconta i fatti in modo distorto o li distorce per dimostrare le proprie tesi, mortifica il suo ruolo, mortifica il ruolo dei giornalisti che svolgono la loro professione con serietà. Perché fa un’altra cosa, rappresenta gli interessi di parte, a volte degli stessi editori. Si schiera con una parte politica contro un’altra. Fa campagna per delegittimare qualcuno.

In Italia succede che il MoVimento 5 Stelle da quando è nato è oggetto di durissime campagne di delegittimazione. I giornali cartacei e online godono di una grande credibilità per la loro storia lunga e importante. E milioni di persone attingono da lì le informazioni basilari. Un loro titolo falso o offensivo provoca danni enormi al diritto dei cittadini ad essere informati correttamente. È una grande responsabilità.

Quando Libero titola con “Patata bollente” parlando della sindaca Virginia Raggi, che servizio dà ai lettori? È stato condannato per questa schifezza.

E Il Messaggero che titola “Di Maio a Raggi: Marra un servitore dello Stato”, lo ricordate? Ha scritto una grande bugia, ma letta da tantissima gente.

E La Stampa che spara il titolo “Via le pensioni agli ebrei vittime delle leggi razziali”, offende noi, il Governo e tutti i lettori ignari.

Abbiamo vinto le elezioni perché tantissimi italiani non ne potevano più della vecchia politica e dei suoi fallimenti. E non permettiamo a nessuno di gettare fango sul nostro operato. Piuttosto, la stampa, i giornalisti, dimostrino di essere rigorosi e preparati a fare le pulci al potere e a chi guida il Paese. Questo è il suo compito e questo deve farlo sempre. E non solo con il MoVimento 5 Stelle.