Equità, lavoro, futuro. I solidi pilastri della nostra Manovra del popolo

Vi raccontiamo come realizzeremo tutte le misure contenute nella Manovra del popolo e che permetteranno al nostro Paese di ripartire. Dopo pochi mesi di intenso lavoro, possiamo affermare di aver gettato le basi affinché l’Italia torni a investire in opere pubbliche, gli occupati aumentino, i consumi delle famiglie ripartano insieme alle piccole e medie imprese

A pochi mesi dall’inizio della nuova legislatura la Commissione Bilancio si è immediatamente trovata sotto i riflettori dell’attenzione pubblica per la battaglia sulla Manovra del Popolo. La prima battaglia è stata combattuta a livello mediatico. Avevamo e abbiamo contro un fronte trasversale di mezzi d’informazione che tenta ogni giorno e in ogni modo, con mezzi più o meno leciti, di ostacolare l’azione di una maggioranza che vuole finalmente rompere con le politiche del passato. Politiche che hanno colpito gli italiani, il mondo produttivo e del lavoro, a vantaggio di pochi grandi interessi privati. Abbiamo sostenuto con forza il Governo nella scelta di portare il deficit per il 2019 al 2,4%, come stabilito nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza. Grazie agli spazi fiscali ottenuti, infatti, saremo in grado di realizzare tutte quelle misure contenute nella Manovra del popolo e che permetteranno al nostro Paese di ripartire, di tornare a investire in opere pubbliche, a rilanciare il mondo del lavoro, a sostenere i consumi delle famiglie e ad aiutare le piccole e medie imprese italiane, a cui garantiremo corposi interventi di sburocratizzazione e un abbassamento dell’imposizione fiscale.

RIPARTONO GLI INVESTIMENTI. Il nostro lavoro si è poi concentrato sulla Legge di Bilancio, in cui è contenuto il cuore della Manovra del Popolo. Una manovra che ruota attorno ad alcuni punti chiave:
– il rilancio degli investimenti pubblici, sia in opere pubbliche che in innovazione e tecnologia, come i fondi per il Venture Capital e la Blockchain;
– l’abbassamento delle tasse a imprese e professionisti, come la flat tax per partite iva e imprese, il taglio dell’Ires per le imprese che reinvestono gli utili in azienda e assumono nuovi lavoratori, l’estensione della cedolare secca al 21% anche agli immobili commerciali e il super bonus per l’occupazione delle giovani eccellenze;
– il sostegno al mondo del lavoro e ai pensionati, con l’istituzione del Reddito e della Pensione di cittadinanza, la rifondazione totale dei centri per l’impiego con 2 miliardi di risorse, il superamento della legge Fornero con l’istituzione di “Quota 100”;
– un piano di assunzioni straordinario nella pubblica amministrazione, con l’assunzione di 3.000 unità di personale amministrativo non dirigenziale per il Ministero della Giustizia, più di 300 per il Ministero degli Interni, più di 300 per il Ministero dell’Ambiente e più di 6000 uomini e donne in Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria oltre a 1.500 unità nei ruoli iniziali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e 1.000 ricercatori universitari;
– per i risparmiatori truffati abbiamo stanziato 1,5 miliardi, che potranno arrivare fino a 2,5 miliardi, così da garantire il risarcimento a tutti quanti.

IL LAVORO SUGLI EMENDAMENTI. Infine, come Commissione Bilancio abbiamo l’onore e l’onere di ricevere e votare tutti gli emendamenti presentati da tutte le altre commissioni della Camera. In questi giorni stiamo lavorando duramente per analizzare le modifiche alla Legge di Bilancio apportate dai nostri parlamentari. Le novità più importanti riguardano:
– gli investimenti sulla rete stradale, per interventi di messa in sicurezza e di manutenzione delle strade;
– gli interventi per la mobilità sostenibile, con la l’istituzione di fondi per controllare le emissioni inquinanti delle case automobilistiche, un buono sostenibile da 500 euro per chi rottama un veicolo inquinante, incentivi per l’acquisto di auto elettrica e prestiti per chi rottama i veicoli;
– la tutela dei disabili, ripristinando i fondi tagliati dal Pd e stanziando 5,03 milioni in favore delle istituzioni scolastiche per favorire l’inclusione scolastica e sociale degli studenti con disabilità;
– gli interventi su famiglia e scuola, come i 60 milioni per prorogare il congedo parentale, la generalizzazione del tempo pieno nella scuola primaria e il contrasto alla dispersione scolastica, dirottando una parte dei soldi confiscati ai mafiosi per aiutare i ragazzi in povertà educativa;
– infine, più risorse per la divulgazione e l’informazione scientifica, misure per la prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo, il finanziamento dei mutui alle famiglie vittime di usura, più soldi per le aziende agricole colpite dalla Xylella, più soldi per combattere povertà e pace nelle aree di conflitto ed emergenza umanitaria.

Andiamo avanti convinti e fiduciosi della bontà delle misure messe in campo, necessarie per dare al Paese le risposte che attende da tempo. Siamo orgogliosi di poter dare finalmente attuazione alle nostre battaglie, che per anni abbiamo invocato nelle piazze. Siamo certi che i fatti dimostreranno che cambiare rotta è possibile ed è l’unica via percorribile per riportare l’Italia là dove merita, ristabilendo i principi di equità sociale, diritto al lavoro e a un futuro dignitoso per tutti.