Buone notizie per le PMI: finalmente iniziano a pagare meno tasse

Buone notizie per le piccole e medie imprese dal Veneto! Collegatevi alla diretta!

Pubblicato da Luigi Di Maio su Sabato 1 dicembre 2018

 

 

Buone notizie per i piccoli e medi imprenditori italiani! Con la Manovra del Popolo stiamo facendo una cosa che non si vedeva da decenni in Italia. C’è chi ha sempre contribuito meno alla fiscalità, come i grandi colossi di banche, assicurazioni e gioco d’azzardo. Vogliamo riequilibrare una situazione profondamente ingiusta, in modo da permettere alle piccole e medie imprese di pagare meno. Le PMI sono il cuore della nostra imprenditoria, il 99% di chi produce ricchezza nel nostro Paese. Sono state sempre vessate e trattate come mucche da mungere. Per noi sono un patrimonio da tutelare e far sviluppare.

Finalmente paga chi non aveva mai pagato davvero ed era sempre stato privilegiato nonostante qualcuna di queste attività causasse anche danni sociali, come nel caso del gioco d’azzardo, e si dà respiro a chi ha sempre pagato più del dovuto e che a volte ha dovuto chiudere baracca a causa di un fisco troppo elevato e di una burocrazia assurda.

È una rivoluzione fiscale che entrerà a regime nei prossimi tre anni. Già l’anno prossimo le PMI pagheranno 470 milioni di euro di minori tasse, a partire dalla flat tax per professionisti e piccole imprese. Milioni che diventeranno miliardi nei due anni successivi. Nel 2020 la riduzione di tasse arriverà a quasi 4 miliardi di euro, e nel 2021 addirittura a 4,8 miliardi.

Allo stesso tempo aumenteremo le entrate da banche e assicurazioni. Come dice oggi uno studio della CGIA di Mestre: oltre 6,5 miliardi nel 2019 tra maggiori tasse e differimento di deduzioni fiscali, che si stabilizzeranno intorno ai 4 miliardi nel 2020 e 2021. Continueremo anche la stretta sul gioco d’azzardo, che per noi è una questione etica ancora prima che economica. Nel prossimo trienno il prelievo sulle somme giocate nelle new slot e videolottery porterà nelle casse dello Stato oltre 700 milioni in più.

Con questi soldi finanzieremo il Reddito di cittadinanza, quota 100 e gli investimenti, così da fare crescere il Pil e l’occupazione a ritmi più degni di un Paese come l’Italia.

Prima di fare tutto questo abbiamo dovuto disinnescare una bomba da 12,4 miliardi di euro che i governi precedenti ci hanno lasciato in eredità. Aumenti dell’Iva che sarebbero stati scaricati sui consumatori distruggendo la domanda interna e colpendo i ricavi delle imprese.

La rivoluzione fiscale in Italia è appena iniziata, e non abbiamo intenzione di fermarci davanti a nulla. Finalmente si cambia!