Uranio impoverito: il silenzio e l’indifferenza sono finiti

Le famiglie dei militari vittime dell’uranio impoverito attendono risposte da anni. La strada imboccata dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta per ascoltare la loro voce è quella giusta. Stiamo parlando di militari che si sono ammalati mentre servivano la Patria. Molti di loro purtroppo sono morti. Due nomi, Gianluca Danise e Antonio Attianese, ci ricordano due storie che abbiamo seguito da vicino nella scorsa legislatura con la nostra partecipazione alla Commissione Parlamentare d’inchiesta che si è occupata proprio di questa problematica.

Il ministro Trenta si è impegnata ad approfondire il tema considerando nel dettaglio ogni singola vicenda, per abbattere finalmente un muro di silenzio che per anni ha costretto queste famiglie a non conoscere tutta la verità.

Sui militari morti a causa dell’uranio impoverito le responsabilità e le omissioni esistono. Questo è certo. Il ministro Trenta ha incontrato il presidente dell’Osservatorio militare Domenico Leggiero ed ha dato il via a un percorso che tuteli sempre di più i militari e assicuri il risarcimento ai familiari di coloro che si sono ammalati in servizio.
Elisabetta Trenta è determinata ad esaminare ogni causa con l’Avvocatura generale dello Stato. Poi sarà la volta di esperti della materia da convocare in un tavolo tecnico per cercare di fare luce su un fenomeno a lungo ignorato. Il silenzio non è più accettabile. Per volere del ministro oggi far luce su questi casi è una priorità.
La salute delle donne e degli uomini in divisa che hanno giurato fedeltà alla Costituzione della Repubblica è un valore fondamentale per noi. Sono persone che mettono a rischio ogni giorno la loro vita per la nostra sicurezza nel territorio nazionale e fuori dai nostri confini, dove le Forze armate italiane svolgono il loro servizio in rappresentanza dell’Italia.

Chi ha sofferto facendo il suo lavoro ha bisogno di avere risposte concrete e nel più breve tempo possibile. La morte e la malattia di questi militari sono una ferita aperta per le istituzioni repubblicane e tutta l’Italia ed è importantissimo l’input dato all’amministrazione della Difesa per fare finalmente chiarezza.
Non possiamo permettere più che lo Stato rimanga indifferente rispetto a questo problema. I morti e i malati meritano tutta l’attenzione che il governo potrà dare. Il MoVimento 5 Stelle in Parlamento con la Commissione Difesa sosterrà ogni iniziativa possibile per andare avanti in questa direzione. Il cambiamento passa anche da qui.