#SpazzaCorrotti, Il MoVimento 5 Stelle sta lasciando il segno

La legge #Spazzacorrotti è stata approvata alla Camera, il MoVimento 5 Stelle sta lasciando il segno. Vi racconto come!

Pubblicato da Alfonso Bonafede su Giovedì 22 novembre 2018

 

Il MoVimento 5 Stelle sta lasciando il segno, la legge Spazzacorrotti è stata approvata alla Camera. Su questa legge ci siamo messi al lavoro il giorno dopo l’insediamento del governo e ora sono particolarmente orgoglioso dell’approvazione alla Camera. Il lavoro è stato faticoso e ha visto un confronto con gli addetti ai lavori, poi il passaggio in Consiglio dei ministri per essere approvato e quindi l’arrivo alle Camere. Dentro questa legge c’è lo spirito del MoVimento 5 stelle, tutto ciò che i cittadini invocano: attenzione per la legalità, trasparenza e lotta contro l’impunità.

Siamo riusciti a mettere nero su bianco tutto ciò che avevamo promesso. Nella legge Spazzacorrotti c’è il Daspo per chi viene condannato per reati contro la pubblica amministrazione. Il concetto è chiaro: se corrompi o se ti fai corrompere, non puoi più avere a che fare con la pubblica amministrazione. Sia che tu sia un pubblico ufficiale o un imprenditore spregiudicato che ha pensato – sbagliando – di poter accedere a una corsia preferenziale per i suoi affari, a discapito degli imprenditori onesti e di tutti i cittadini. Ricordiamoci sempre che la corruzione è un costo per TUTTI: paghiamo TUTTI per il furbetto e per il pubblico ufficiale che si fa corrompere.

Ma nella legge Spazzacorrotti c’è anche l’agente infiltrato, una figura che la comunità internazionale ci chiedeva di introdurre da quindici anni. Ora inquirenti e investigatori hanno a loro disposizione uno strumento eccezionale. Per contrastare e reprimere gli episodi di corruzione – come quelli di mafia – è necessario abbattere il muro di omertà, un patto di ferro stretto fra corrotti e corruttori, che di solito è quasi inattaccabile. Adesso chi indaga ha la possibilità di avere un’osservazione diretta dei fatti: si accende un faro sulle trame più oscure in cui prospera la corruzione. Per la stessa ragione abbiamo voluto inserire una nuova norma che agevola la collaborazione con gli inquirenti per chi, autodenunciandosi, porta alla luce episodi di corruzione. Un altro strumento importante e regolato in maniera stringente. E’ così che intendiamo scardinare il patto corruttivo che finora ha permesso a molti delinquenti di farla franca.
Poi abbiamo alzato le pene per alcuni reati, abbiamo introdotto la possibilità di indagare la corruzione anche usando captatori informatici, abbiamo reso procedibile d’ufficio la corruzione fra privati e quella internazionale. E finalmente, il carcere certo, per chi si macchia di questi delitti: come per i reati di mafia, se vieni condannato e non collabori, vai in carcere. Quello vero.

Chi ha accumulato ricchezze illecite corrompendo d’ora in poi non potrà sottrarsi alla confisca dei beni anche se interviene la prescrizione. E, proprio a proposito di prescrizione, mettiamo a segno un punto a nostro favore: nella legge è stata introdotta l’interruzione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Una norma di civiltà che in tanti avevano annunciato senza mai avere il coraggio di andare fino in fondo.

E non finisce qui. Nella legge c’è anche tutto quanto sosteniamo da anni sui partiti e sul loro finanziamento. Li stiamo costringendo alla trasparenza: ora tutti i cittadini italiani potranno conoscere chi finanzia i partiti e in che modo.
Insomma quella rivoluzione culturale che il Paese aspetta da decenni ora è scolpita in una legge. Una legge che abbiamo voluto con grande determinazione. Superando resistenze fortissime e opposizioni di ogni tipo ma ce l’abbiamo fatta: abbiamo tagliato il primo traguardo.

Adesso la legge passerà al Senato per la sua seconda lettura. Va corretta la norma inaccettabile introdotta col voto segreto alla Camera. Mi piace pensare che, grazie alla battaglia che abbiamo condotto nel 2016 per salvare la Costituzione, oggi possiamo intervenire per correggere gli errori, cosa che altrimenti non sarebbe stata possibile.
Tutte le battaglie che abbiamo condotto ci hanno portato qui, a dare al Paese una legge che ci farà andare in giro per il mondo a testa alta, non più additati come i “soliti italiani”, ma come avanguardia di una nuova lotta alla corruzione senza quartiere che non ci ruberà più il futuro ma ce ne consegnerà uno completamente nuovo. Di cui andare fieri. Così come fiero mi sento oggi.