Renzi e la Boschi hanno perso l’ennesima occasione per tacere

Spieghiamo alcune cose a Renzi e alla Boschi

Oggi Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, come sempre impegnati a disinteressarsi delle esigenze dei cittadini, hanno avuto il coraggio di attaccare Luigi Di Maio, paragonando le vicende di suo padre alle loro.Bene, cari Renzi e Boschi, vi spiego in pochi secondi qual è la grandissima differenza fra i vostri casi e quello di Luigi Di Maio.

Pubblicato da Gianluigi Paragone su Lunedì 26 novembre 2018

Maria Elena Boschi ha avuto il coraggio di attaccare Luigi Di Maio sulla vicenda che riguarda suo padre, e l’ha fatto con un video dei suoi, ovvero ai limiti dell’inquietante. Degno di Shining. Matteo Renzi, d’altro canto, è riuscito a fare quasi peggio: prima ha scritto che si era “imposto di non dire nulla” e “di fare il signore, come sempre”, poi non ha resistito e ha iniziato a scrivere, rievocando il “fango gettato addosso” a suo padre e nientemeno che la “campagna d’odio dei 5 Stelle”.

Bene, a questi due signori, vorrei spiegare brevemente la differenza abissale che esiste fra le storie dei loro padri e quella del padre di Luigi Di Maio. Luigi, infatti, ha immediatamente preso le distanze dall’errore del padre, rendendosi disponibile a fornire alle Iene, autrici del servizio, i documenti su questa vicenda. Con la massima trasparenza possibile. Nonostante gli avvenimenti non abbiano nessuna ripercussione sul Governo. Al contrario, invece, di quelli che coinvolgono i padri di Renzi e della Boschi.

In quei casi, infatti, parliamo di provvedimenti del governo Renzi-Boschi con cui sono state salvate le banche amiche di famiglia, quelle che hanno truffato migliaia di piccoli risparmiatori. Parliamo di depistaggi e intralci alle indagini, di omissioni e di inchieste ancora in corso su cui non viene spesa una parola. Insomma, parliamo di questioni di ben altra natura e gravità, da cui, per giunta, Matteo Renzi e Maria Elena Boschi non hanno mai preso le distanze.

Insomma, Renzi e la Boschi hanno perso l’ennesima occasione di tacere e di occuparsi, una volta tanto, delle esigenze dei cittadini.