Ora se volete chiamarli evasori, fatelo pure

Ora se volete chiamarli evasori, fatelo pure

Apri le mail, le scorri, e trovi un oggetto che dice: SUICIDARSI PER DEBITI CON EQUITALIA NON È EVASIONE FISCALE.Oggi voglio raccontarvi questa storia. Un pezzo di una realtà troppo a lungo trascurata dai vecchi governi: quella dei tanti cittadini onesti massacrati dai debiti e dalla crisi, a cui il MoVimento 5 Stelle sta ridando speranza con il Decreto Fiscale.Collegatevi.

Pubblicato da Gianluigi Paragone su Mercoledì 28 novembre 2018

Oggi voglio raccontarvi una storia. Un pezzo di una realtà troppo a lungo trascurata dai precedenti governi: quella dei tanti cittadini onesti massacrati dai debiti e dalla crisi, a cui il MoVimento 5 Stelle sta ridando speranza con il Decreto Fiscale.

Apri le mail, le scorri e poi a un certo punto trovi un oggetto che dice “Suicidarsi per debiti con Equitalia non è evasione fiscale” e senti una coltellata al cuore. Ti senti intontito, vuoi leggere. Leggi. E le parole che seguono sono veramente drammatiche.

“Ciao Gianluigi, sono il fantasma di un negoziante sopravvissuto a due tentativi di suicidio, uno messo in opera con il gas della cucina la notte del 14 ottobre 2014, il secondo l’indomani mattina, mediante gas di scarico della mia auto.”

E a me sembra di tornare nella mia vita precedente, quando facevo il giornalista, e storie così ne raccontavo purtroppo tante. Troppe.

La lettera continua così:

“Ero determinatissimo ad ammazzarmi, perché dall’entrata nell’euro gli affari stagnavano, nel 2008 poi la crisi, nel 2011 fui persino alluvionato. Ero determinatissimo perché erano due o tre anni che se vedevo un postino temevo che mi recapitasse un’altra cartella esattoriale. Ero alla quarta, forse quinta, rateizzazione per un debito complessivo di 30.000 euro. Ho rateizzato più volte, in pratica mi ritrovavo a dover ripagare il debito iniziale di 30.000 euro, perché le prime rate pagate erano composte solo da interessi.”

Sono tante le storie così, storie di persone che qualcuno, in aula e fuori, definisce storie di evasori che noi del MoVimento 5 Stelle vogliamo aiutare. Ma non è così, noi non aiutiamo gli evasori. Con il Decreto Fiscale stiamo aiutando le persone che stavano annaspando dentro queste difficoltà. Con misure fiscali coraggiose, come ad esempio la rottamazione delle cartelle esattoriali di Equitalia dal 2000 al 2017 tramite il versamento dell’imposta originaria, senza sanzioni e senza interessi, e portando da 2 a 5 gli anni entro i quali saldare le rate. Non solo. Nel Decreto introduciamo altre misure extra-fiscali importanti, come l’istituzione di un fondo per chi è stato vittima di calamità, calamità che poi producono anche crisi aziendali.

La lettera prosegue:

“Negli ultimi anni ero sempre in ritardo con l’affitto, in affanno con la banca, ero stanco e disperato. Non potevo chiudere l’attività per debiti, ero condannato a rimanere aperto sperando in una ripresa dell’economia. Ti ho fatto questa premessa perché so bene di che cosa state parlando e che cosa state cercando di fare. Bravi. Sono stato tra la vita e la morte. Sono stato un greco – l’eco, il rimando alla crisi greca. Sono stato una vittima collaterale della più grande crisi economica dal 1929 ad oggi. Sono cresciuto a pane e Montanelli e i debiti li ho fatti con un assoluto senso di vergogna. Non avrei mai voluto trovarmi in questa situazione.
A chi vi dice che aiutate gli evasori, rispondi pure che c’è chi lo diventa vergognandosene.
Ci sono evasori che si uccidono per la disperazione e per il rimorso. Forse con la vostra soluzione si potrà uscire definitivamente dall’incubo Equitalia.
Grazie.”

Ora se volete chiamarli evasori, fatelo pure.