La lettera di Luigi Di Maio al Circo Massimo: Consapevoli e orgogliosi

Anche a questa Italia 5 Stelle, come hanno scritto oggi i giornali, c’erano solo quattro gatti! Grazie a tutti quelli che sono venuti fino a qua da tutta Italia e grazie a tutti quelli che ci hanno seguito da casa! È stata un’emozione continua. Il nostro cuore continuerà sempre a battere e cambieremo questo Paese finché non sarà all’altezza dei nostri sogni! Vi abbraccio tutti! 😁✌🇮🇹

di Luigi Di Maio

Da quando i cittadini hanno iniziato a occuparsi della politica, in Italia è cambiato tutto. Ricordate per un attimo come era il parlamento e il governo nel 2009 e guardate come è oggi. C’è un abisso. Ricordate ora come eravamo noi nel 2009 e guardate come siamo oggi. Certo, siamo cambiati. Di questo dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi.
Penso prima di tutto a me stesso. Nel 2009 con gli attivisti di Pomigliano d’Arco accoglievo Beppe nei meetup, mi iscrivevo al MoVimento 5 Stelle, raccoglievo le firme per lo stop ai privilegi. Quest’anno, qualche mese fa, ho abbracciato Roberto subito dopo la sua elezione a Presidente della Camera, ho firmato davanti al Presidente della Repubblica il documento in cui mi nominava ministro, e più di recente ho festeggiato assieme a tutti i ministri e i parlamentari del MoVimento l’abolizione definitiva dei vitalizi. Siamo passati dal sogno alla realtà. Abbiamo dimostrato con i fatti che per realizzare le cose bisogna crederci, sacrificarsi e non mollare mai.
Il MoVimento 5 Stelle non è un partito, è una creatura vivente. Una creatura venuta alla luce grazie al gesto d’amore di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che hanno sacrificato i loro interessi privati e personali e si sono dedicati completamente agli altri. Da quando questa creatura è nata, è cresciuta. Senza fermarsi mai. Senza porsi limiti. Ha attraversato le fasi di crescita che attraversiamo anche noi come uomini e donne. Il nostro corpo, con la crescita, cambia.

Nel 2009 il MoVimento era appena nato, indifeso come un bambino e tutti ci siamo abituati a riconoscerci così, con quelle fattezze. Il MoVimento aveva la gioia pura dell’infanzia e ne abbiamo fatte di tutti i colori.
Proprio come un bimbo, il MoVimento aveva bisogno del massimo della protezione. Beppe e Gianroberto lo hanno accudito e difeso da tutti quelli che volevano portarlo sulla cattiva strada e da tutti quelli che volevano fargli del male. L’hanno nutrito come ogni mamma fa con i suoi figli. Come dei genitori sono stati amorevoli e severi e hanno educato il MoVimento al rispetto dei valori più alti: l’uguaglianza, il rispetto per l’ambiente, la condivisione, l’orizzontalità, la trasparenza, la curiosità per il futuro, le cinque stelle. Quel bambino protetto e educato con amore era pronto per affrontare il mondo.

Il MoVimento è entrato nel periodo dell’adolescenza con i primi 5 anni in parlamento. È il periodo in cui si inizia davvero a cambiare ed è impossibile non notarlo. Crescono i muscoli, si diventa più alti, alcune ossa si saldano o scompaiono, inizia a cambiare la voce, si diventa anche più esuberanti e si dicono un sacco di vaffanculo. Hai tanti sogni e senti di avere il mondo nelle tue mani, anche se non è proprio così. Ma hai così tanta voglia di fare che puoi ottenere qualsiasi risultato. Ogni tanto fai anche qualche cazzata e i tuoi ti danno uno scappellotto per farti capire che non si fa. È una crescita rapidissima e turbolenta, proprio come è stata la nostra. È anche il momento in cui si vede se sei tagliato o no per diventare grande. E il MoVimento lo era.
E infatti dopo l’adolescenza è diventato adulto. È quello che ci è successo a marzo, quando nel giro di pochi mesi, prima abbiamo eletto il Presidente della Camera e poi siamo andati al governo con un vice premier e la responsabilità di 10 ministeri. Quando sei adulto i muscoli sono diventati saldi, la voce è ormai quella definitiva, la mente è lucida e i vaffanculo inizi a prenderteli anche tu. Diventare adulto comporta sì responsabilità, ma anche la possibilità di fare quello che hai sempre creduto che fosse giusto. Perché finalmente quando sei grande le cose le puoi fare davvero. E infatti in soli 4 mesi il MoVimento al governo ha già realizzato tanto di quello che raccontava nelle piazze da piccolo e che rivendicava in Parlamento da adolescente. E di questo dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi.

Il corpo è cambiato, è cresciuto, si è evoluto proprio come accade a tutti gli esseri umani. Il MoVimento è cresciuto talmente tanto che se lo riguardate quando era bambino e lo guardate adesso quasi non lo riconoscete più. Un po’ come quando mostrate la vostra foto da piccoli. Non è facile riconoscersi. Però se guardate bene quella foto, c’è sempre quell’espressione che è rimasta la stessa. Perché c’è qualcosa che non cambia mai. Che non è il corpo, non è l’apparenza, non è l’aspetto esteriore che necessariamente deve svilupparsi per sopravvivere. Ma è l’anima, è il cuore. Il nostro io più profondo che è sempre stato e sempre sarà. La nostra anima è sempre la stessa, non può cambiare perché è la nostra identità. È il DNA. È quel qualcosa che è impresso nel profondo di ogni singola cellula di cui siamo composti. È quella voce che ascoltiamo per sapere la scelta corretta da fare. Sono i valori a cui si ispira ogni nostra azione. È il metro di giudizio per sapere se quello che facciamo è giusto oppure no. La nostra anima è rappresentata dalla partecipazione, dalla condivisione, dall’orizzontalità. In una parola da Rousseau, che come disse Gianroberto è il cuore pulsante del MoVimento e questo non cambierà mai. Il cuore è quel muscolo che da quando nasci non smette mai di pompare il sangue in tutto il corpo. E lo fa a prescindere. Continuerà sempre a battere. Che tu lo voglia o no. Non si può fermare il cuore. Perché fermarlo significa la morte certa.
La nostra anima non cambierà mai! Il nostro cuore continuerà a battere! Possono dirci populisti, possono massacrarci nelle loro televisioni, possono insultarci nei loro giornali. Noi continueremo a combattere con lo stesso spirito di sempre. Perché la nostra battaglia non è finita qua.

Ora che siamo al governo ci siamo presi le macerie. Ci siamo rimboccati le maniche e stiamo iniziando a dare una sistemata. Abbiamo trovato un’Italia con 10 milioni di poveri. Con il tasso di disoccupazione più alto d’Europa. Con i ponti e le strade che cadono a pezzi. Con una sperequazione sociale mai vista prima. Con sprechi miliardari nella pubblica amministrazione. Con privilegi assurdi per pochissimi. Con i soliti potenti abituati a fare il bello e il cattivo tempo. Con centinaia di migliaia di giovani costretti a emigrare ogni anno. Con i nonni con una pensione da fame. Con una sanità inadeguata, una scuola allo sfascio, un’università da rifondare.

Davanti a questa frantumazione sociale abbiamo dovuto subito attuare misure di emergenza, come ci eravamo sempre detti. Che sono quelle che abbiamo deciso insieme prima della campagna elettorale. Tutti noi, tutti insieme, un unico cuore che batte, abbiamo portato il MoVimento 5 Stelle al governo e stiamo curando le ferite profonde della nostra Patria. Di questo dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi!
E quando avremo rimesso in piedi l’Italia inizierà la vera sfida perché dovremo costruire un nuovo Stato che sia a misura di persona e non di partito. Uno Stato in cui vigono nuovi diritti inalienabili e dove i vecchi privilegi sono stati debellati. Uno Stato fondato sull’intelligenza collettiva e non sull’incompetenza individuale. Uno Stato dove va avanti chi lo merita e non chi è amico di qualcuno. Uno Stato in cui le decisioni si prendono insieme in trasparenza. Uno Stato in cui conta solo il cittadino. Uno Stato che è diventato Comunità! Finché il nostro cuore continuerà a battere potremo continuare a prenderci cura di questo Paese per renderlo all’altezza dei sogni di quando eravamo bambini.
Questa è la nostra battaglia da combattere a nome di tutti gli italiani, forti di una storia, la nostra storia, di cui essere consapevoli e orgogliosi.