Forza Italia, il Pd e l’eurocasta che non molla i privilegi

di MoVimento 5 Stelle Europa

Forza Italia, il Pd e i loro amici dell’eurocasta hanno bocciato il nostro emendamento al bilancio 2019 che taglia la pensione privilegiata dei parlamentari europei. La nostra proposta prevede che i politici paghino i contributi come tutti gli altri cittadini e percepiscano una pensione proporzionale a quanto versato. Insomma, vogliamo portare al Parlamento europeo l’esempio virtuoso di Camera e Senato che hanno spazzato via i vitalizi.

Tifano per la Fornero ma si tengono stretti il malloppo della pensione privilegiata che per gli eurodeputati ammonta a 1.484,70 euro solo dopo 5 anni di lavoro. Il privilegio raddoppia con due mandati di attività: 10 anni di lavoro equivalgono a quasi 3.000 euro al mese di pensione che scatta a 63 anni di età. E pensare che ci sono milioni di cittadini che dopo 40 anni di contributi hanno pensioni da fame.

David Sassoli e altri 19 europarlamentari del Pd hanno votato contro il nostro emendamento così come tutti i deputati di Forza Italia. Antonio Tajani non ha votato come è prassi per il Presidente del Parlamento. In una lettera, inviata a Tajani lo scorso 1 giugno 2017, chiedevamo la modifica dell’articolo 14 dello Statuto dei deputati per mettere i deputati europei allo stesso piano dei cittadini ordinari, sia in relazione al calcolo dell’ammontare sia in merito ai requisiti anagrafici e contributivi che garantiscono l’accesso al trattamento pensionistico.

A tutti i politici deve invece essere riservato lo stesso trattamento pensionistico dei cittadini. Questa Europa è forte con i deboli (i cittadini) e debole con i forti (i politici). Alle prossime elezioni europee il Movimento 5 Stelle ribalterà questo schema e con la nostra riforma i cittadini risparmieranno 100 milioni di euro in 5 anni. Per noi cambiamento è sinonimo di giustizia sociale. Il Parlamento europeo deve seguire l’esempio di Camera e del Senato che hanno abolito i vitalizi. Noi non ci arrendiamo.

PER TRASPARENZA PUBBLICHIAMO L’ELENCO DEGLI EUROPARLAMENTARI ITALIANI CHE HANNO VOTATO CONTRO IL TAGLIO DELLA PENSIONE PRIVILEGIO.

Provate a chiedergli perché lo hanno fatto!

Contrari:

PPE – Cesa, Cicu, Cirio, Comi, Dorfmann, Gardini, La Via, Leontini, Martusciello, Matera, Patriciello, Salini.

S&D – Bresso, Briano, Caputo, Chinnici, Costa, Cozzolino, Danti, De Castro, De Monte, Gentile, Giuffrida, Morgano, Mosca, Panzeri, Paolucci, Picierno, Sassoli, Viotti, Zanonato.

ECR – Fitto, Sernagiotto

Astenuti:

S&D – Gualtieri

Verdi – Affronte